26 febbraio 2013

Libro VS Film - Sfida n° 31

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò a cadenza casuale) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
Libro VS Serie TV
chi vincerà?

Oggi in sfida "Warm Bodies"

 
Vince il libro!

Il libro si era aggiudicato 4 stelline (qui la recensione), il film se ne prende 3. Immagino che vederlo senza sapere nulla del romanzo gli potrebbe far guadagnare una mezza stellina in più, ma io non posso di certo far finta di niente, quindi *si sfrega le mani* partiamo. E visto che sono buona partiamo dai punti a favore.
Ho apprezzato come il film abbia dato vita ai pensieri di R, uno zombie che vorrebbe ancora sentirsi vivo e si nutre dei ricordi contenuti nei cervelli che si mangia (detta così fa un po' schifo, ma è pura poesia. Non ci credete? Fate bene. Leggete il libro!); ne ha colto la macabra ironia e quel senso di speranza che sono in parte il leitmotiv del libro. Temevo che questo lato del protagonista potesse venire snaturato, ma non è stato così. L'R del film è solo decisamente più figo di quello cartaceo, ma per carità, nessuno si lamenta... anzi


Sul cast e l'interpretazione niente da dire, anche se non posso fare a meno di chiedermi se "infilare" attori di fama mondiale sia una mossa astuta per dare ulteriore credibilità a una pellicola. Secondo me se un prodotto è buono lo è a priori, senza bisogno di nessun escamotage, quindi ben vengano Nicholas Hoult (R) e Teresa Palmer (Julie), ma per il Generale Grigio non c'era bisogno di disturbare John Malkovich ( o è lui che ha disturbato la produzione?). Non è uno di quei personaggi che merita l'interpretazione di una star soprattutto in questo caso, perchè diciamocelo, 'sto Generale viene parecchio snaturato e non gode di un grande spessore psicologico. Veniamo quindi alla nota dolente.
*SPOILER*
In un libro dove già la morale di fondo è buonista e sa di favola, non ho digerito l'epilogo della pellicola che rende il tutto ancora più zuccheroso... ma ce n'era proprio bisogno? Se uno è "cattivo", perchè farlo diventare "buono"? Filava tutto bene, l'happy end era comunque assicurato, ma si è voluto fare il super-mega-happy-end, e sapete perchè? Perchè il film è dedicato a un pubblico adolescenziale, almeno così si sono "giustificati" produttori e regista... ok, "adolescenziale", non imbecille... Credo che nessun sedicenne avrebbe subito uno shock se qualcuno ci lasciava le penne, soprattutto se non si trattava di R e Julie. O no?
E' bene dire che la pellicola non ha molteplici piani di lettura, è solo puro intrattenimento. I giovani si faranno coinvolgere dall'improbabile storia d'amore tra R e Julie, gli adulti sorrideranno per i profondi dialoghi tra zombie, e la morale metterà tutti d'accordo stampando sulla faccia dei telespettatori un bel sorriso ebete, tendente al zombesco. E basta. Il film è questo, perchè coi suoi pregi e i suoi difetti ti fa passare bene un'ora e mezza, e dai produttori di Twilight non ci potevamo aspettare un miracolo (cattiva Silvia, non si dicono queste cose!).
Critiche a parte, una cosa è certa. R e Julie schiacciano, annientano e fanno a fettine Edward e Bella!


E secondo voi?
Libro o film?

24 febbraio 2013

Recensione, LA SIMMETRIA DEI DESIDERI di Eshkol Nevo

Oggi vi linko la recensione di Federica a La Simmetria dei Desideri, romanzo di grande successo dell'autore israeliano Eshkol Nevo. Quando leggo di recensioni a 4 stelle e mezzo invidio un po' chi ha appena concluso una lettura così soddisfacente, perchè per quanto sia bello leggere di tutto, leggere un bel libro è tutta un'altra cosa...

| Beat Edizioni, 2012 | Pagine 384 | Prezzo € 9,00 |
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: "Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto.
Voto:

R e c e n s i o n e

Tel Aviv. Yuval, Ofir, Amichai e Yoav, detto Churchill, sono quattro amici per la pelle e hanno 28 anni nel 1998. La sera della finale dei mondiali di quell'anno si ritrovano per guardare l'evento a casa di Amichai. Sono amici dai tempi della scuola e questa è la quarta finale di coppa del mondo che guardano insieme. Quanto tempo è passato dal loro primo incontro e quante esperienze hanno vissuto! Gli amori, i sogni, la giovinezza, le difficoltà, l'esperienza nell'esercito. Il tempo passato insieme sembra sempre scandito da una finale dei mondiali e Amichai ha un'idea: scriveranno su un foglietto tre loro desideri e alla finale dei mondiali del 2002 si ritroveranno di nuovo come quella sera per vedere chi di loro sarà riuscito a realizzarli.
Da qui parte il racconto di Yuval, un ragazzo schivo e insicuro, dalla solida educazione anglosassone.

 


Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

23 febbraio 2013

Weekly Recap #59

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho addocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

  
New Entry


Partiamo da sinistra con il libro che ho anche in lettura: La Rosa Selvatica di Jennifer Donnelly. Questo è il terzo libro di una delle più belle saghe che abbia mai letto, almeno nel suo genere. Per me, che mi stanco in fretta di tutto quello che prevede un seguito, è quasi un miracolo!
Se non la conoscete spargetevi il capo di cenere, chiedete perdono, andate a confessarvi e fate penitenza. E poi se volete sapere qualcosa sui due libri precedenti andate qui e qui.
Al centro invece c'è la mia amata Susan Elizabeth Phillips con E Se Fosse Lui Quello Giusto? Non credo serva aggiungere altro, so già che mi piacerà ( so' veggente!) e che il mio unico dubbio finale sarà se dargli 4 stelline, 4,5, o 5. Bel dilemma...
A destra c'è invece un libro che forse troverete insolito in questo contesto, perchè io libri di fantascienza credo di non averne mai recensiti, ma UDITE UDITE sono una fan di Guerre Stellari!
La Sfida della Nuova Repubblica è il secondo volume della Trilogia di Thrawn scritta da Timothy Zahn. Ho anche il primo, L'Erede dell'Impero, e poche sere fa ci ho dato una letta (come sapete io sfoglio gli inizi di una marea di libri per trovare quello giusto per il momento giusto). Le cose riprendono esattamente  da dove le avevamo lasciate alla fine del sesto film. Sono passati 5 anni da quando la Morte Nera è stata distrutta, Han Solo e Leia sono sposati (lei è incinta di due gemelli) e Luke Skywalker è diventato uno jedi. Ma qualcuno sembra volersi sostituire a Darth Vader, portando nuovi scompigli nella Nuova Repubblica e spingendo Luke verso il male oscuro...
Questo è a grandi linee l'inizio. Ma la cosa bella sono le note dell'autore a lato pagina che spiegano ulteriormente determinate situazioni o stati d'animo, fanno collegamenti ai film, o più semplicemente esprimono il punto di vista di Timothy Zahn.
Detto questo, e dal momento che l'ultimo della trilogia dovrebbe uscire ad Aprile, conto d'iniziare la serie a breve!
Per ora passo e chiudo, e ringrazio ovviamente le Case Editrici!

Cos'ho scovato?
Dopo aver scoperto Ira Levin sono a caccia di un nuovo autore che possa sostituirlo. O autrice.
Qualcuno insomma che abbia precluso i tempi, qualcuno di datato, ma allo stesso tempo attuale. Ecco gli ultimi due libri che mi sono ripromessa di leggere.

  • Strani Occhi di Connie Willis [scheda su anobii]
    trama: Se avete una bella faccia, o un bel paio di gambe, o un seno rifatto, potete entrare nel grande show del 2000. Se avete umiltà e pazienza potete prestare la vostra bocca - o qualunque altra parte del corpo - agli attori famosi del passato, e partecipare al remake elettronico di un capolavoro del cinema. Ma attenti! A Hollywood non interessano gli attori vivi. La loro specialità sono i fantasmi elettronici e i corpi caldi sono in pericolo...
  • Così Dolce, Così Innocente di Shirley Jackson
    [scheda su anobii]
    conosciuto anche come Abbiamo Sempre Vissuto nel Castello
    trama: È con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
Le mie letture
Ho letto solo un libro. E' grave?
Qui trovate la mia recensione a Il Sogno della Bella Addormentata di Luca Centi.


Cosa mi sono vista
Finalmente ho visto Warm Bodies, ma non posso dirvi troppo, dal momento che seguirà una puntata di Libro VS Film. Comunque bellino.
Poi mi sono rilassata con Ricatto d'Amore (Carino! La Bullock nelle parti comiche la preferisco quasi che nei ruoli drammatici) e infine ho visto la prima parte de I Doni della Morte. Sono una mega fan anche di Harry Potter e mercoledì prossimo non mi perderò nemmeno il finale tanto atteso. Ammetto però che i film mi hanno coinvolto sempre meno man mano che la serie procedeva, infatti li ho sempre visti tutti al cinema... tranne questo. Per la cronaca, mi sono rotta proprio sul più bello!


 E la vostra settimana com'è stata?

21 febbraio 2013

Recensione, IL SOGNO DELLA BELLA ADDORMENTATA di Luca Centi

Lettura non prevista, ma vabbe', mica tutto dev'essere calcolato a tavolino, no?
Di questo libro mi hanno attratto tante cose, ma purtroppo non è scattata nessuna scintilla. Un bel finale salva il libro, ma uno svolgimento troppo anonimo lo penalizza.
Come al solito sotto trovate la recensione!

| Piemme Freeway | Pagine 249 | Prezzo € 16,50 |
Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. E molto giovane e molto bella, il che è un indubbio vantaggio nell'esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.
Voto:

R e c e n s i o n e

Non starò qui a dire che la bellissima copertina mi ha tratto in inganno, ormai so com'è la storia. Non vi dirò nemmeno che non impazzisco per gli autori italiani, se no mi prendereste per una mezza matta visto che continuo a leggerli. E che le rivisitazioni delle favole per me sono dei veri e propri specchietti per allodole... è scontato, no? (Altrimenti non avrei letto libri come Cinder o Alice in Zombieland ma essendo matta avrei anche potuto).
Sinceramente mi sono fatta corrompere dalla mia compagna di letture che mi ha fatto gli occhi a cuoricino e mi ha ripetuto all'inverosimile "leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo, leggiamolo..."  Ecco, io l'ho finito, lei no...
E purtroppo lo so cos'è che la frena, perchè è stato l'unico limite che posso imputare a questo libro: la mancanza di emozioni.
» continua a leggere sul sito

 

 
Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

18 febbraio 2013

Recensione, QUELLI CHE CI SALVARONO di Jenna Blum

Forse questo libro mi sarei dovuta organizzare per presentarvelo durante la Giornata della Memoria, ma l'esperienza mi ha insegnato che se faccio dei progetti, è la volta buona che non li rispetto. Adesso so che anche quando non ne faccio il risultato non cambia xD
Bando alle ciance, vi lascio alla recensione di Federica che ringrazio di cuore.

| Beat Edizioni | Pagine 506 | Prezzo € 9,00 |
Weimar, 1939. La guerra è appena iniziata e Anna, una diciottenne orfana di madre, che vive con il padre ma senza il suo affetto, conosce Max Stern, un medico ebreo trentaseienne, e se ne innamora. Quando Stern è costretto a fuggire, ricercato dalle SS non solo perché ebreo ma per la sua attiva partecipazione alla rete di resistenza antinazista, Anna decide di ospitarlo nella propria casa, in un sottoscala dimenticato, di nascosto dal padre, che non fa mistero delle proprie simpatie per il regime. Max e Anna diventano amanti. Aiutata dalla fornaia Mathilde, membro della resistenza, Anna tenta di procurarsi dei documenti falsi per espatriare in Svizzera con Max. Ma proprio quando i documenti sono pronti e Anna sta per annunciare a Max di essere incinta, il padre scopre il nascondiglio e fa arrestare il medico, che viene internato nel campo di concentramento di Buchenwald, costruito nei boschi intorno alla città. Dopo un duro confronto col padre, Anna scappa di casa e si rifugia da Mathilde, la fornaia: non rivedrà mai più né suo padre, che presto si trasferisce a Berlino, né Max, che verrà impiccato nel campo. Nell'anno in cui Anna mette al mondo Trudy, la figlia concepita con Max, Mathilde viene scoperta mentre trasporta un carico di armi verso il campo ed è uccisa. Al forno si presenta un ufficiale nazista, il quale fa chiaramente capire ad Anna che avrà salva la vita se accetterà di essere la sua amante. E così sarà, fino alla fine della guerra e alla fuga del soldato in Sud America.

Voto:

R e c e n s i o n e

Il libro racconta su due piani sequenza paralleli, tra passato e presente, la storia di due donne, Anna e Trudy, madre e figlia di origine tedesca emigrate in America dopo la Seconda Guerra Mondiale. 
Weimar, 1939, primi mesi di guerra. Anna, diciotto anni, vive con un padre dispotico e filonazista.
La sua esistenza di ragazza bella, ariana e abbastanza agiata verrà improvvisamente sconvolta dall'incontro e dalla successiva relazione con un medico ebreo, il Dottor Max Stern, che collabora segretamente con la Resistenza. Dopo poco lui viene rinchiuso nel vicino campo di Buchenwald, lei scappa di casa incinta e viene ospitata e aiutata dalla fornaia Frau Mathilde Standt che in segreto consegna messaggi cifrati e pane ai prigionieri del vicino campo. Anna aiuterà Mathilde nella sua attività sovversiva, ma quando vengono scoperte, Anna non avrà altro modo per salvare se stessa e sua figlia nata da poco che diventare l'amante di Horst von Steuern, uno dei più alti ufficiali di Buchenwald.
» continua a leggere sul sito

 


17 febbraio 2013

Recensione, UN AMORE NUOVO di Lorraine Heath

Eccomi qui, come già anticipato, con la recensione dell'ultimo romanzo uscito di Lorraine Heath. In realtà è un titolo di diversi anni fa, e sono già stati pubblicati degli spin-off, ma mai come con la Heath ogni libro è leggibilissimo anche da sè.

| I Romanzi Mondadori, 01/2013 | Pagine 236 | Prezzo € 4,50 |
Texas, 1865
Dopo una vita trascorsa a giocare, bere e amoreggiare con donne sposate, Grayson Rhodes, figlio illegittimo di un duca, lascia Londra per volere del padre e insieme a due amici va in America in cerca di fortuna. Conquistato dalla bellezza di quella terra, coglie l’opportunità di lavorare nella piantagione di cotone di Abbie Westland, donna ben diversa dalle frivole bellezze che era abituato a frequentare. Grayson desidera stringerla tra le braccia fin dal primo momento in cui la vede e ben presto fra loro si accende una grande passione. Ma sul più bello, il passato di Abbie minaccia di dividerli per sempre…


Voto:

R e c e n s i o n e

Carino. Non è la Heath al suo meglio, ma Un Amore Nuovo è un romanzo romantico e piacevole che narra la fase meravigliosa dell'innamoramento in modo impeccabile.
Grayson Rhodes figlio illegittimo di un duca, lascia Londra alla volta del Texas perchè non è tra i salotti e il bon ton che può disegnarsi il suo futuro, almeno è questo che crede il padre. Gray, nonostante accetti di buon grado la sua posizone palesemente scomoda (almeno all'interno dell'altà società) e si pieghi alla volontà paterna, è un uomo forte e caparbio, ma con un irrazionale bisogno di sentirsi voluto.
In Texas conosce Abbie, la donna presso cui dovrà lavorare durante la stagione della raccolta del cotone, e qualcosa scatta in lui da subito. Abbie è una giovane vedova con tre figli da mantenere, non conosce le tecniche della seduzione, non è forbita, non sa nulla della vita se non di quella nei campi, ed è talmente ingenua da non capire che tra lei e quella canaglia di un inglese sta nascendo qualcosa. Com'è raccontato quel "qualcosa" è sicuramentela parte migliore del romanzo...
»  continua a leggere sul sito

Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

16 febbraio 2013

Weekly Recap #58

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho addocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

 

Eccomi tornata, dopo aver saltato anche la scorsa settimana. Ormai sta diventando un'abitudine, ma capita che non abbia davvero nessuna news interessante da segnalare. Adesso penserete che oggi farò scintille, invece no, poca roba anche today :P

Le mie letture 
Anche in questo periodo ho alternato libri abbastanza diversi tra loro.
Ho letto Il Canto del Cielo, un classico moderno che ho scoperto di recente (e in molti sanno come) e che ho recensito qui.
Sono poi passata al romance puro con la mia amatissima Lorraine Heath (Un Amore Nuovo) e infine un avvincente romanzo young adult in salsa horror: Alice in Zombieland (recensito qui).
Tre belle letture per motivi diversi. Solo il libro della Heath, per quanto adori l'autrice, mi ha lasciato un po' insoddisfatta, ma dei motivi ve ne parlerò in seguito!


Citazione
 
Sono rimasta vittima della passione tra Alice e Cole (Alice in Zombieland), quindi ecco l'estratto (brevissimo) del loro primo bacio.
(Chi non vuole spoiler passi oltre!)

"Sto per baciarti, Ali."
Qui? Adesso?, pensai di nuovo, il cervello in corto circuito per il panico.

"Potrei non essere brava e non ci conosciamo molto bene e tu non... E io non... E non possiamo..." balbettai.
"A quanto pare io posso. E tu lo farai. E sì, possiamo" Poi chinò la testa posò le labbra sulle mie e mi rubò il respiro.
Cosa mi sono vista
Ma sì veniamo al sodo. La visione della settimana. E non una visione mistica, ma una visione in anteprima consigliatami da Michele (grazie Mik!)
Il film dovrebbe uscire in Italia il 21 Marzo quindi vi riporto alcuni dati in quanto in pochi probabilmente lo conosceranno. Ma la parolina magica è... Guillermo del Toro.


L'amore di una madre, è per sempre
"La Madre"
un film presentato da Guillermo del Toro
Regia:
Andrés Muschietti

Cast: Jessica Chastain, Nikolaj Coster-Waldau, Megan Charpentier
Trama
Victoria e Lily sono due bambine che vivono 5 anni in una foresta da sole, per poi venire affidati allo zio e alla fidanzata di lui. Sono come animali in gabbia, hanno paura, sono diffidenti, eppure c'è qualcuno che le protegge... la mamma. Ma chi è questa figura misteriosa che vive nei muri e non vuole che nesuno tocchi le sue bambine?
Il film riprende il tema della ghost story condendo però, quello che poteva essere un lungometraggio mirato solo a spaventare, di sentimenti struggenti come il dolore e il bisogno d'affetto. L'elaborazione del lutto, l'imprinting, l'amore, la solitudine e il male inconsapevole di cui siamo artefici e vittime sono le tematiche de La Madre. Muschietti ci spaventa e commuove e da brava amante dei film horror posso dire di essere soddisfatta di questa visione che mi ha fatto capicollare più volte il cuore. E alla fine è anche scesa la lacrimuccia.
Ormai Guillermo del Toro scova talenti su talenti e anche se La Madre non è straziante e bello come The Orphanage mi sento di consigliarlo. Provate poi a confrontarli e noterete che i messaggi finali sono praticamente uno l'opposto dell'altro.
E poi sarà che sono reduce dalla visione in inglese di Birdsong (sì, lo sooo, lo sanno anche i sassi che non mi è piaciuto) dove non si capivano nemmeno le battute, ma per quanto sia ignorante in materia posso dire che qui gli attori sono davvero bravissimi! Jessica Chastain, un'improbabile madre che tira un sospiro di sollievo quando scopre di non essere incinta e che si ritroverà a dover accudire due bambine selvagge e inquietanti (una in particolare) è eccezionale!
La Madre rappresenta il debutto alla regia di Muschietti, e da parte mia un applauso se lo merita tutto. Clap, clap...

trailer

L'avete visto?
Non ditemi che non ve la siete fatta sotto vi è piaciuto!

15 febbraio 2013

Recensione, LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA di Tracy Chevalier

Oggi torna Alby con una sua recensione.
Ma ci credete che non ho letto questo libro e nemmeno visto il film? Sono im-per-do-na-bi-le!

| Neri Pozza, 2000 | Beat Edizioni, 2010 | Pagine 237 |
Delft, Olanda, XVII secolo. La vita scorre tranquilla nella prospera città olandese: ricchi e poveri, cattolici e protestanti, signori e servi, ognuno è al suo posto in un perfetto ordine sociale. Così, quando viene assunta come domestica in casa del celebre pittore Johannes Vermeer, Griet, una bella ragazza di sedici anni, riceve con precisione il suo compito: dovrà accudire con premura i sei figli dell'artista, non urtare la suscettibilità della scaltra suocera e, soprattutto, non irritare la sensuale, irrequieta, moglie del pittore e la sua gelosa domestica privata. Inesorabilmente, però, le cose andranno in modo diverso... Griet e Johannes Vermeer, divideranno complicità e sentimenti, tensione e inganni.
Voto:

R e c e n s i o n e

Griet, protagonista de “La ragazza con l'orecchino di perla”, compie diciotto anni nella lontana seconda metà del '600 ed è una delle sconosciute più famose in quanto, il volto pieno di grazia e di mistero che il celebre pittore fiammingo, Jhoannes Vermeer (1632 – 1675) ha ritratto in uno dei suoi quadri più importanti, è il suo.
Griet coltiva sogni confusi, fantasie private e inconfessabili, ma si ritrova, di punto in bianco, a dover aiutare la sua famiglia facendo la sguattera. 
La ragazza che per Vermeer ha posato indossando orecchini di perla e uno strano copricapo è, infatti, impiegata come serva nella casa del pittore. Con il tempo, però, passerà dai lavori più umili ad avere il privilegio di accedere allo studio dell'artista per pulirlo senza toccare nulla, ossia senza mutare l'aspetto del sacro e privato mondo che fa da scenografia ai capolavori del padrone di casa.
» continua a leggere sul sito

T r a i l e r  F i l m



| L i b r i  e  F i l m |





Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.