30 ottobre 2013

Recensione, IL SONNAMBULO di Sebastian Fitzek

Alla vigilia di Halloween non potevo non parlare di un libro capace di disturbare tutti i vostri sonni presenti e futuri... siete pronti a fare due passi nel vostro "io" più oscuro? Siete pronti a risvegliarlo?

D i e  S c h l a f w a n d l e r

| Einaudi, 01/2013 | pag. 269 | € 18,00 |
Leon vive in un elegante appartamento con la giovane moglie Natalie, in un condominio progettato da un famoso architetto. Nonostante tutto sembri procedere per il meglio, l'uomo comincia a notare qualche dettaglio sospetto e un giorno la moglie scompare nel nulla. Leon è tormentato dall'idea di aver commesso qualcosa di irrimediabile e che siano tornati a manifestarsi i sintomi della grave forma di sonnambulismo che aveva funestato la sua adolescenza. Già allora, infatti, in quel durissimo periodo, innescato dalla morte di entrambi i genitori, aveva avuto episodi violenti che lo avevano costretto per anni a seguire una cura psichiatrica. Terrorizzato da se stesso, decide di piazzare una telecamera nella stanza da letto e monitorare i propri comportamenti. E cosi scopre la vita notturna della quale era totalmente inconsapevole...

Voto:
 

Torna Fitzek e torna per tenerci svegli la notte, per farci dubitare di chi siamo e di cosa facciamo mentre dormiamo, o mentre crediamo di dormire per l'esattezza, quando un altro "io" potrebbe svegliarsi e compiere le peggiori delle azioni. Azioni che al nostro risveglio non ricorderemo ovviamente.

È quello che succede a Leon che una mattina si sveglia nel suo letto e vede la moglie Natalie intenta a fare le valigie. La donna ha un occhio tumefatto, le mancano delle unghie da una mano e da come si comporta sembra proprio che la colpa sia del marito. Il sospetto che si fa strada in Leon ha radici nel passato quando, dopo la morte dei genitori, aveva sofferto di una sorta di sonnambulismo "vigile" ed era stato ritrovato accanto al letto del figlio della famiglia affidataria con un coltello in mano. Come se non bastasse tutt'ora soffre di paralisi notturna... Il quadro che prende forma davanti al protagonista è angosciante e terribile, è un incubo che ritorna pronto a distruggergli la vita e a trasformarlo in un mostro. Ma questo è niente rispetto a quello che l'attende. Leon precipita lentamente in un tunnel claustrofobico e pericoloso, dove il nemico è il suo stesso "io". Quell'"io" che cerca di combattere posizionandosi una telecamera addosso in modo da riprendere ogni azione inconscia e salvare così sua moglie dal demonio che riposa nella sua anima... sempre che non sia troppo tardi...
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Altri romanzi di Sebastian Fitzek recensiti


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28 ottobre 2013

Recensione, PER UNA VOLTA NELLA VITA di Rainbow Rowell

Buon pomeriggio cari lettori, oggi pubblico finalmente la recensione di Per Una Volta nella Vita di Rainbow Rowell, un romanzo davvero tenerissimo che mi ha coccolato per tre dolcissimi giorni facendomi ricordare quanto unico e meraviglioso sia il primo amore. Non è esente da difetti a mio avviso, ma sapete come sono... difficile, complicata e pretenziosa. Ah, è vero, sono pure tirchia di stelline, ma non questa volta!

E l e a n o r  &  P a r k 

| Piemme, 2013 | Pag. 349 | € 15,50 |
Eleanor è appena arrivata in città. La chioma riccia rosso fuoco e l'abbigliamento improbabile, ha lo sguardo basso di chi, in pasto al mondo, fa fatica a sopravvivere. Park ha tratti orientali che ha preso dalla madre coreana e veste sempre di nero. La musica è il suo rifugio per tenersi fuori dai guai. La loro storia inizia una mattina, sul bus che li porta a scuola. Park è immerso nella lettura dei suoi fumetti e perso tra le note degli Smiths, Eleanor si siede accanto a lui. Nessun altro le ha fatto posto, perché è nuova e parecchio strana. Il loro amore nasce dai silenzi, dagli sguardi lanciati appena l'altro è distratto. E li coglie alla sprovvista, perché nessuno dei due è abituato a essere il centro della vita di qualcuno. Tra insicurezze e paure, Eleanor e Park si scambiano il regalo più grande: amare quello che l'altro odia di sé, perché è esattamente ciò che lo rende speciale. Sarà la loro forza, perché anche se Eleanor non sopporta quegli sfigati di Romeo e Giulietta, anche il loro legame deve fare i conti con un bel po' di ostacoli, primo fra tutti la famiglia di lei, dove il patrigno tiranneggia incontrastato. Riusciranno, per una volta nella vita, ad avere ciò che desiderano?
Voto:

Credo che Rainbow Rowell con questo romanzo sia riuscita a descrivere alla perfezione la forza e la disperazione che solo il primo amore può far provare, quando tutto intorno a te si annulla in funzione di un sentimento che ti fa capire che la vita forse ha un significato... che forse non sei venuto al mondo invano, che quando tutto fa schifo esiste sempre qualcuno per cui vale la pena respirare.

Eleanor e Park sono due sedicenni completamente diversi.
Eleanor è un groviglio di capelli rossi, lentiggini, chili di troppo e sogni calpestati. Park è un ragazzo fondamentalmente normale ma il suo dna, per metà coreano, lo fa sentire diverso dal prototipo del tipico adolescente americano. La famiglia di lei è uno totale disastro, quella di lui sembra uscita dalla pubblicità del Mulino Bianco. Eleanor vive in un appartamento dove non c'è nemmeno un tavolo su cui mangiare e condivide una camera che misura quanto un ripostiglio coi suoi tre fratelli; la casa di Park ha le tende in tinta con il divano che a sua volta ha lo stesso colore dei centrini sistemati sui mobili e lui dorme su un letto provvisto di materasso ad acqua.

Si conoscono sull'autobus che li porta a scuola, sono gli anni '80, quindi niente computer, cellulari, tablet e aggeggi vari, solo chiacchiere, musica e giornaletti vari. Eleanor è tutto tranne che socievole: indossa vestiti che annullano la sua femminilità, si lega i capelli con le cravatte, e per quanto voglia essere invisibile è impossibile non notarla. Per Park cederle il posto accanto al suo è un sacrificio di proporzioni immani, non immagina di certo che di lì a breve quei momenti trascorsi sul pulmino saranno per entrambi l'unica ragione per cui alzarsi la mattina. A unirli gli auricolari del mangianastri di Park in cui serpeggiano le note degli Smith, dei Joy Division e degli Echo, oltre ai fumetti di Watchman e degli X-Men che permettono loro di essere - ameno finché leggono - dei supereroi. Sono Eleanor e Park.
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27 ottobre 2013

Weekly Recap # 81

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma.Sostituisce In My Mailbox.

Sono in ritardissimo, ma il mio povero "piccino" (netbook) è stato malissimo e ho dovuto curarlo ;_;
Ma veniamo subito al sodo: puntata incentrata sulle new entry, visto che il tempo scarseggia...

New Entry & Letture


Gianfranco si è comprato e letto L'Ultimo Cavaliere di Stephen King che da bravo lettore ha già recensito qui (orgoglio di mamma) e alla sua libreria si è anche aggiunto I Robot dell'Alba di Asimov perché è più che mai deciso a finire il ciclo dei robot. 
Io invece ho ricevuto e sto terminando Il Sonnambulo (anobii); ormai è cosa nota che Fitzek è il mio terapeuta personale (), solo che una volta finito un suo romanzo sto messa peggio che mai.
Poi venerdì, giornata storica! Dopo una vita che non andavo in centro a Bologna, ho fatto un'incursione al Libraccio!

Ecco il bottino!

Il Bastardo di James Gabriel Berman (anobii)
La Cella del Male di Will Lavender (anobii)
Due Candele per il Diavolo di Laura Gallego Garcia (anobii)
Questi 3 libri li ho presi a 2 euro. Devo dire che sono molto soddisfatta perché 1) sono rilegati 2) sono come nuovi 3) uno in particolare m'ispira tantissimo... indovinate un po' quale? Ok, ve lo dico: Due Candele per il Diavolo. A convincermi all'acquisto, oltre al prezzo ovviamente , il sottotitolo in copertina: "se accendi una candela a Dio, devi accenderne due al diavolo..." *momento di suspense*
Poi visto che sono troppo buona ho preso a Gianfranco il secondo e terzo libro della saga della Torre Nera: La Chiamata dei Tre e Terre Desolate. Ovviamente che avessero lo sconto del 40% è un dettaglio che non mi ha minimamente influenzata .

Basta direi che è tutto. Ho un pacco che mi è arrivato ma non ero a casa e non ho idea di cosa contenesse (ma in settimana lo scoprirò ) e poi, giusto per aggiornarvi sulle prossime recensioni spero di mettere lunedì o martedì quella di Per Una Volta nella Vita di Rainbow Rowell, un libro dolcissimo, tenerissimo, e via dicendo di altri "issimo"; è vero che di solito amo le storie un po' più adulte però ha saputo stringermi in cuore... nonostante alcuni difettucci.



E' tutto anche per questa settimana,
se vi va raccontatemi la vostra, 
altrimenti alla prossima! 

24 ottobre 2013

Recensione, L'ULTIMO CAVALIERE di Stephen King

Torna il drogato delle saghe, torna Gianfranco con il primo libro de La Torre Nera un capitolo che l'ha un attimo destabilizzato, per poi conquistarlo in extremis! Il mio pargolo sta scoprendo il Re... sono quasi commossa xD

T h e  G u n s l i n g e r 

| Sperling & Kupfer | pag. 223 | edizioni varie | Ciclo Torre Nera #1 |
Una saga fantastica, ambientata in un mondo di sinistre atmosfere e macabre minacce, che appare come lo specchio oscuro di quello reale. Qui, in uno sconfinato paesaggio apocalittico, l'eterno, epico scontro fra il bene e il male s'incarna in uno dei più evocativi paesaggi concepiti dall'autore: Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere, leggendaria figura di eroe solitario sulle tracce di un enigmatico uomo in nero, verso una misteriosa Torre proibita.






Voto:

"La saga della Torre Nera è la madre di tutte le mie storie, il grande contenitore della mia opera"

È così che  "il Re" definisce l'opera che ha scritto ispirandosi al poema "Childe Roland alla Torre Nera giunse" di Robert Browning e dove convergono numerosi personaggi che ritroveremo in altri suoi romanzi.

 "L'ultimo Cavaliere" è ambientato in un universo al confine tra la realtà e la finzione. Difficile descriverlo a dovere, tutto ha un non so che di impalpabile e onirico, ma la connotazione western è innegabile così come il mondo descritto che sembra essere quello di un futuro nemmeno troppo lontano; qualcosa di inspiegabile ha procurato un enorme decadimento, gli animali sono affetti da mutazioni, la Terra è ricoperta di rottami e rovine del passato e l'unica certazza, almeno per Roland, è trovare l'uomo in nero e raggiungere la torre nera.
La figura dello stesso Roland e la sua missione sono avvolte dal mistero. Roland - e King non nega di essersi fatto influenzare anche dal celebre film Il Buono, il Brutto e il Cattivo - è una sorta di Clint Eastwood: abile con i revolver, astuto, coraggioso, ma anche freddo e impersonale, addirittura crudele quando è la situazione a richiederlo.
 

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23 ottobre 2013

Recensione, THE RECKONING di Kelley Armstrong

Devo tirare le orecchie alla Fazi che ci ha messo tanto, troppo, tempo per completare una serie che non era nemmeno in corso di pubblicazione all'estero. Purtroppo il piacere della lettura ne ha risentito non poco... E poi altra tiratina d'orecchi, perché The Reckoning è uscito in brossura, mentre gli altri titoli erano rilegati. Non si fanno queste cose...

T h e  R e c k o n i n g 

| Fazi, 2013 | pag. 303 | € 12,00 | The Darkest Power #3 |
- anobii - goodreads -
Chloe Saunders ha quindici anni e vorrebbe tanto essere normale. Purtroppo la realtà vuole che lei sia una negromante, una creatura nata da un esperimento genetico che le permette di chiamare a sé i morti e di parlare con i fantasmi. Ora, insieme ai suoi amici dotati anch'essi di poteri soprannaturali, Chloe è in fuga per la sopravvivenza, in fuga da quel gruppo di scienziati criminali che li ha creati. E poi c'è qualcos'altro che disturba Chloe e che non la fa sentire tranquilla, qualcosa che ha a che fare con i suoi due compagni di fuga, Simon e Derek. L'uno è stregone con un carattere docile e l'altro un lupo mannaro dal temperamento graffiante. La ragazza è lì nel mezzo e se il primo rappresenta una presenza affettuosa e positiva, l'altro è velato dal mistero della sua natura e così, nascosto in quella zona d'ombra, ha un potere seduttivo molto pericoloso. In questo ultimo capitolo della serie The Darkest Powers, Kelley Armstrong porta in scena un appassionante conflitto in cui i tre ragazzi non avranno altra scelta: dovranno affrontare il pericoloso gruppo di scienziati e giungere a una resa dei conti che possa restituire loro la libertà e indicare a Chloe la via per una nuova stagione sentimentale.
Voto:

Dopo un primo libro misterioso e suggestivo, un secondo incentrato più sull'azione e la parziale scoperta della verità, il punto è uno solo: mi aspettavo un epilogo col botto. Invece la botta l'ho presa io. Giuro che sono qui a riflettere sul perché The Reckoning non mi abbia conquistata a dovere, perché di fondo è in linea con i titoli che lo precedono, ma niente da fare... stringi, stringi, si è rivelato una discreta delusione... Che sia un periodo in cui io e il paranormal non andiamo d'accordo? Può essere. Che l'arrivo dell'autunno influisca sui miei ormoni? Perché no. Che aver aspettato il capitolo finale di una trilogia iniziata a Gennaio 2011 mi avesse caricato di aspettative? Probabile. Molto probabile. Probabilissimo. Insomma, non so che dirvi, prendete solo atto che buona parte del parziale insuccesso di questa lettura potrebbe essere colpa mia. 
Sono comunque convinta che le serie, che siano duologie, trilogie, o saghe interminabili, debbano creare delle aspettative e soddisfarle. Quindi - o i singoli capitoli chiudono dei cerchi per aprirne altri - o ti devono lasciare decisamente con il fiato sospeso. The Summoning era riuscito nell'ultimo intento, mentre il capitolo finale di the Awakening faceva quasi tirare un sospiro di sollievo, scelta che non ho condannato, ma a questo punto un inizio esplosivo per the Reckoning era d'obbligo. Invece nada.



La serie completa


The Summoning, il richiamo delle ombre - recensione
The Awakening, il risveglio - recensione
The Reckoning, la resa dei conti
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21 ottobre 2013

Chiacchiericcio con Nina Pennacchi

Buongiorno fanciulle, eh sì, oggi mi rivolgo solo a voi perché non bisogna nasconderlo, se si parla di letteratura romantica  a quanti uomini interessa? Pochi. Eppure farebbe così bene alla loro indole da macho leggere qualcosa di questo genere....
Ma veniamo subito al punto. Due settimane fa ho letto Lemonade e Capitan Swing e la prosa magnetica di Nina Pennacchi mi ha completamente conquistata così come i suoi personaggi decisamente fuori dagli schemi.
Essendo l'autrice italianissima ho sentito subito l'esigenza di scriverle, un po' per scoprire che tipo di persona è, un po' per farlo scoprire anche a voi. Ecco cosa ne è venuto fuori...

***

Ciao Nina, se non ti dispiace più che intervista la chiamerei chiacchierata. Non ti allego una sfilza di domande ma te ne faccio una per volta magari ricollegandomi alle tue risposte. Sicuramente ti porterà via un po' più di tempo lo so, quindi se preferisci il "vecchio" metodo non c'è problema. Comincio? Ahahaha *risata sadica* preparati! Domanda canonica. Ti va di presentarti? Chi sei, cosa fai, cosa mangi... sbottonati dai!
Nina: Sì, mi piace così! La sfilza di domande mi inquieta e poi mi guardo intorno per vedere se posso copiare da qualche vicino di banco (vicino di scrivania, ok, ma ok, le interviste mi riportano alle interrogazioni delle superiori ;) )
Dicevamo? Ah, giusto, chi sono :) Allora, non è che ne sono proprio sicura. A volte mi autodefinisco “timida”, che suona bene, ma più probabilmente sono soltanto scontrosa. Ho purtroppo una testa durissima, se sono convinta di una cosa vado dritta per la mia strada fino a scontrarmi con il muro (e che il muro solo si azzardi ad avere la meglio!). Credo di avere anche qualche qualità, nascosta in anfratti difficilmente raggiungibili, ma non lo ammetterò mai :)
Scherzando mi hai chiesto cosa mangio, e beh, allora ti dico che sono vegan, cosa che forse interesserà a qualche mia lettrice. Di solito essere vegan fa il paio con l’essere salutista, ma io sono una frana anche in quello, perché ho un’insana passione per i popcorn, per tutto ciò che è fritto e per il cioccolato fondente con le nocciole intere.

Ahh, quindi sei salutista e preservi anche la salute degli animali, deduco quindi che in "quella" scena di Lemonade non hai sacrificato la formica che Anna stava osservando... perché io vorrei sapere che fine ha fatto quella poverina... ma sto divagando...
Tra un pop corn, una nocciolina e del cioccolato fondente... scrivi, vero? Magari proprio mentre sgranocchi, o preferisci un momento particolare della giornata?
Nina: Salutista… ehm… non proprio, ahimè! Mangiare mi piace troppo. Diciamo che mi limito ad abbuffarmi di… vegetali :)
Sì, Anna è una ragazza molto dolce. Al di là dei “dispettucci” che fa, che sono quelli di una donna ancora bambina, non fa mai del male se può evitarlo. Neppure a una formichina :)
Mi hai chiesto quando scrivo… ecco, io preferirei la mattina, ma la mattina, ahimè, lavoro. Il pomeriggio idem (sgrunt). Scrivo la sera, perciò, e a volte, quando non riesco a mollare un capitolo a metà, la notte.

Il lavoro - quello vero - ci rovina.
Ma veniamo al sodo, Lemonade è il tuo romanzo d'esordio, com'è nato? E soprattutto com'è nato Christopher?
Nina: Mi piacerebbe moltissimo rispondere a questa domanda, ma non lo so! :( Non so da dove esce e perché. Ho sempre immaginato storie, fin da bambina... a volte sull'autobus, a volte nel letto prima di addormentarmi. Chris e Anna sono nati prima che pensassi di scriverne, sono nati soltanto per me. Le frasi che si dicono sono le frasi che io mi sono limitata a riportare su carta. Non so se funziona così per tutti gli scrittori, ma io mi limito a mettere i personaggi in una stanza e poi scrivere quello che fanno, come se guardassi un film in cui la mia volontà conta poco o nulla. Quello che posso fare io (o tentare di fare), è trovare le parole giuste per non farli "sfigurare" sulle pagine.

Non so quanto valga il mio parere, ma ci sei riuscita. Un buon libro non si vede dalla storia che racconta, ma da come viene raccontata, almeno per come la vedo io. Hai uno stile davvero ricco, colorato, vivace, ma anche tagliente e molto emozionale. Ovviamente che ami il romance si vede, le tue autrici preferite quali sono?
Nina: Parlando in generale, direi che prediligo il romance brillante. Il fatto è che nonostante io adori i conflitti forti e il “dramma”, detesto invece il “melodramma”, e credo che spesso e volentieri le autrici di romance lo siano, melodrammatiche intendo. Se devo andare nello specifico e fare dei nomi delle mie preferite, direi… ecco, Julia Quinn per lo storico brillante, Laura Kinsale per lo storico “drammatico”, Susan Elizabeth Phillips per il contemporaneo.

*** DOMANDA SPOILER ***

Sarai felice di sapere allora che il tuo romanzo - nonostante sia bello tosto in diversi punti - mi abbia strappato tanti sorrisi. Ma parliamo proprio di questo (e qui magari mi addentro nello spoiler), in Lemonade la protagonista viene violentata dall'uomo di cui poi s'innamorerà, in un momento in cui si parla - e giustamente si condanna - la violenza sulle donne, non hai avuto paura di risultare impopolare?
Nina: Politically correct? Vade retro! :) E' un discorso piuttosto lungo e complesso, questo del rapporto tra libri e realtà. Sono due livelli che non si devono confondere, secondo me, almeno non in modo causale. Alla base della narrativa c'è, principalmente, il suo potere catartico ed esorcizzante di determinate paure. Il bisogno di spaventarci per poi "sentirci al sicuro". Come mi è già capitato di dire, considero Lemonade una versione moderna della favola di Cappuccetto Rosso... la bambina mangiata dal lupo.

*** FINE SPOILER ***

D'accordissimo, ricordo che quando mi avvicinai al romance comprai Il Lupo e la Colomba intrigata dalla trama per poi restarci male per come la storia veniva "aggiustata"... ma sto divagando ancora O_O
Oltre che brava a divagare, sono anche brava a rompere le scatole e mentre leggevo Lemonade ho più volte verificato se il linguaggio apparentemente moderno che usavi era consono ai tempi. E lo era! Ti va di raccontare come - e se - ti sei documentata in merito?
Nina: Sì, mi sono documentata. Feci anche un post sul mio blog al riguardo, dopo aver letto alcune critiche al libro per il linguaggio troppo moderno. Ecco il link al post, lo metto non per farlo apparire nell’intervista, ma solo per chiarire:
http://ninapennacchi.blogspot.it/2012/02/cazzo-merda-vaffanculo.html
Prima di scrivere ogni parola (in particolare se scurrile) verificavo se era documentata nei libri del 1800 o precedenti. L’unica parola che non ho trovato è “Rompicoglioni” (modo in cui Chris apostrofa Daniel a un certo punto) ma mi piaceva troppo e, presumibilmente, esisteva comunque, visto che è abbastanza… figurativa ;)


Ahaha, bellissima la scena in cui Chris scommette con Daniel. "Rompicoglioni" non l'ho verificato nemmeno io, ma avevo cercato addirittura "farsi infinocchiare" e già si usava! Adoro la coerenza storica, adoro i personaggi che "parlano come mangiano", quindi ti ho adorata per come li hai caratterizzati!
Il problema è che quando ami qualcosa non ne hai mai abbastanza... e il finale di Lemonade chiude un cerchio, ma ne lascia aperti altri. Il seguito è sempre chiuso nel cassetto? 
Nina: Il seguito di Lemonade... me l'avete chiesto in tante, e io... io non so che dirvi, ragazze. Mi manca il coraggio di riprenderlo. E se snaturassi i personaggi? Non potrei accettarlo…

Timore legittimo! Però dimmi solo una cosa. Anna e Chris stanno bene, vero?
Nina: Anna e Chris stanno bene, sì… anche se il carattere di lui rimane perlopiù bisbetico ;) 

La tua seconda creatura, Capitan Swing, si discosta molto da Lemonade? Com'è
nato?

Nina: Allora, per il "come è nato" ti rimando alla domanda di prima, nel senso che una storia simile mi girava in testa già da parecchi anni. L'ho ripresa e messa nero su bianco. Non ha alcun rapporto con Lemonade, soprattutto per l'ambientazione; Lemonade è più "austeniano", se mi passi il termine, si svolge nei salotti e nei balli di campagna, è fatto di chiacchiere di paese e partite a carte. Capitan Swing è ambientato perlopiù sui campi di battaglia, in momenti di rivolte contadine. Il protagonista è (ovviamente, direi ;D ) bastardo dentro, ma in modo diverso da Chris; in qualche modo è la sua antitesi, anzi, perché è un uomo che si fa guidare in tutto quel che fa dal "dovere", o quello che lui scambia per tale.

Bene, adesso entriamo in territorio neutrale. Dimmi:
- il libro che ti porteresti su un'isola deserta
Nina: - il libro che ti porteresti su un'isola deserta... Uno solo? Noooooooo... mi obblighi a scegliere tra "Orgoglio e pregiudizio" e "Persuasione", crudele! Non so mai qual è il mio preferito tra i due, cambia in base al periodo e allo stato d'animo, ma visto che ora siamo in autunno dico... Persuasione, di Jane Austen.

- con quale personaggio naufragheresti - volentieri - su un'isola deserta
Nina: Il commissario Pastor de "La fata carabina", di Daniel Pennac.

- quale personaggio daresti in pasto agli squali.
Nina: Credo di averne odiati tanti, ma così su due piedi direi Gray Rouillard, protagonista di "Dopo quella notte" di Linda Howard. È un romance amatissimo ma io lo odio con tutta me stessa :)
Il protagonista ha quella cattiveria che disprezzo di più al mondo, la cattiveria "codarda" che non rischia mai nulla in prima persona ma si fa spalleggiare dai potenti. E soprattutto se la prende con un bambino, cosa per me imperdonabile.


Ohhh, Dopo quella Notte è uno dei miei primi romance, letto ormai *cof cof* dieci anni fa... forse di più. Lo ricordo poco, ma ricordo che mi era piaciuto...
Nina: Ahahha, quel romance è proprio piaciuto a tutte... tranne a me! In questi momenti mi sento terribilmente freak :D

xD continuiamo...
- il personaggio che vorresti come migliore amica.
Nina: La migliore amica... posso dire Lucy van Pelt dei Peanuts? Vale? Io l'adoro!

- la storia che vorresti aver vissuto.
Nina: La storia, sarò banale, ma è Orgoglio e pregiudizio... anche solo per l'emozione di vedere un Mr Darcy ammorbidirsi per me :)

- il libro che vorresti aver scritto.
Nina: "La figlia del matematico" di Laura Kinsale.

E a questo punto la domanda più importante. Progetti futuri? Io personalmente vorrei vederti pubblicata da una Casa Editrice di tutto rispetto, perché non posso credere che nessuno stia sgomitando per avere i tuoi libri...
Nina: Sono proprio nel mezzo di un "progetto futuro" :)
Visti i miei tempi ci vorranno sei o sette mesi per concluderlo. Però intendo pubblicarlo sotto pseudonimo (è troppo "oscuro" persino per i miei standard), quindi forse non vale come risposta! Quello che verrà dopo non lo so; mi dispiace essere vaga ma mi lascio molto guidare dallo stato d'animo e dall'ispirazione...


Più che vaga direi che sei sadica, ma l'avevo già intuito... xD
Detto questo Nina ti ringrazio infinitamente per la disponibilità, ti ho monopolizzata per una giornata intera, ma non ho saputo trattenermi!
Nina: Ringrazio io te, per avermi sopportata! :)


Recensione Lemonade
Recensione Capitan Swing

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19 ottobre 2013

Weekly Recap # 80

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma.Sostituisce In My Mailbox.

Ma come mai le settimane passano così in fretta?! Non riesco mai a leggere tutto quello che vorrei leggere e nemmeno a pubblicare tutto quello che vorrei pubblicare. Ho pronto il post sulla mia libreria, una puntata di Trame Riciclate, ho scritto due recensioni, ma mi fanno schifo e non le pubblico. Ne avevo scritta una terza e blogger me l'ha silurata. Ma insomma! Che mondo difficile... 

New entry
Due di Pargolo Gianfranco, una mia.


Joyland. Be' questa new entry era fortemente voluta da entrambi . Io amo King da una vita, Gianfranco sta leggendo il primo capitolo della serie della Torre Nera e aveva voglia di scoprire altro di questo autore, ma allo stesso tempo voleva qualcosa di autoconclusivo e non eccessivamente lungo. Joyland mi sembra perfetto!

The Reckoning. Ho già espresso su facebook il mio dispiacere nel vedere l'ultimo libro della trilogia pubblicato in un'edizione diversa rispetto alle precedenti. Infatti, mentre The Summoning, e The Awakening erano rilegati, The Reckoning è in brossura, e non è che costi meno dei precedenti. Boh... non capisco... ma me ne farò una ragione. Devo anche dire che la prima metà è decisamente fiacca, mi aspettavo un terzo libro col botto, ma a quanto pare l'azione si fa attendere... speriamo si riprenda in fretta, la Armstrong è un'autrice che sa comunque scrivere e il suo stile mi piace, ma questa volta non è ancora scattata la scintilla.

Il Guardiano degli Innocenti: su questo non so che dire, l'ha comprato Gianfranco e probabilmente io non lo leggerò mai! :P Attendo la sua recensione per ricredermi ^^

Cosa mi sono vista


The Man From Nowhere. Come in molti sapranno ho da anni un'insana passione per il cinema e la tv coreana. Sto aspettando che i drama (serie tv composte mediamente da 16/24 episodi) arrivino anche qui da noi (doppiano le serie tedesche, ci rendiamo conto???), ma sono ottimista, d'altronde il cinema asiatico ha avuto una bella impennata negli ultimi anni.
Ajussi
(appellativo che si usa per rivolgersi a una persona di sesso maschile più grande) tradotto in The Man From Nowhere è un film che distrugge. Folle, violento, delirante, capace d'incollarti allo schermo. E' un thriller noir, molto noir, che tratta argomenti come il traffico di organi, il rapimento di minori, l'uso di ragazzini per lo spaccio di droghe; il leit motiv è quello che i coreani meglio sanno trattare: la vendetta. Won Bin bravissimo. Peccato che a casa mia Rai 4 ogni tanto s'impallasse e l'audio andasse a scatti. Maledetto digitale. Maledetti canali. Maledetti tutti (durante la visione di un film del genere imprecazioni di questo tipo erano il minimo sindacale). Nel 2010 è stato il film che ha ottenuto più incassi in Corea del Sud e il successo è stato sicuramente meritatissimo. Ovviamente dovete amare il genere.

Hot Fuzz. Visione casalinga collettiva del secondo film della saga del cornetto Mi viene da ridere solo a scrivere il nome della serie. Il primo, L'Alba dei Morti Dementi, si è rivelato un vero cult, e questo secondo non è assolutamente da meno, anzi. E' anche meglio. Racconta la storia di un poliziotto che da Londra viene trasferito in una piccola cittadina di provincia dove la criminalità non esiste, per cui quando iniziano a morire in circostanze particolari diversi abitanti del luogo si pensa che si tratti di semplici incidenti. Ma il nostro protagonista, abituato a non fidarsi di nessuno, sospetta di un serial killer... Che dire... Buona la parte comica, ottima quella splatter. Un mix di ironia anglosassone, suspense degna del miglior thriller e morale di sottofondo. Quella stessa morale che già aveva raccontato Ira Levin con la Fabbrica delle Mogli. Se amate il genere, ve lo consiglio, tra l'altro i singoli film della trilogia non hanno nulla in comune, se non il gusto del cornetto gelato che i protagonisti si mangiano nel bel mezzo delle loro avventure!

E per finire: film coccola!!! Senti Chi Parla! Ieri sera mi sono piazzata davanti a La5 e non mi sono più mossa. Questo film lo conosco a memoria, quando ero incinta l'avrò visto per 7 mesi (Pargolo è nato prematuro, porello) quasi tutte le sere! E' un pezzetto della mia vita... ♥



Bene, è tutto anche per questa volta,
aspetto di sapere com'è andata la vostra settimana ^^
Alla prossima!

18 ottobre 2013

Recensione, IL MULINO SULLA FLOSS di George Eliot

Buongiorno a tutti, oggi vi propongo un'altra attenta analisi che Alice ha scritto su un classico di George Eliot, pseudonimo di Mary Anne Evans. Buona lettura ^^

The Mill on the Floss

| Mondadori, 1993 | pag. 638 | € 10,50 |
Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l'impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per vivere e amare. Uno dei più vigorosi e sferzanti romanzi dell'epoca vittoriana, caratterizzato da una coraggiosa presa di posizione femminista di chiara matrice autobiografica.








Voto:

"Le donne intelligenti sono come pecore dalla coda lunga: non vengono pagate ad un prezzo maggiore per questo." 
...Così la pensa il signor Tulliver, proprietario del mulino di Dorlcote, sulle rive del fiume Floss, a St. Ogg's, quando si tratta della figlioletta Maggie: una bambina di nove anni, vivace, intelligente e dotata di una sensibilità fuori dal comune; una bimba curiosa, che ama leggere, fantasticare, ed abbandonarsi alla più fervida immaginazione.
Maggie non è una bambina come le altre, e questo non solo per le sue particolari doti intellettuali e per il suo carattere impulsivo (che le procura non pochi guai!), ma anche perché, a differenza della cuginetta Lucy (emblema di perfezione vittoriana), ha la carnagione scura, grandi occhi nerissimi, ed una folta chioma corvina che rifiuta di arricciarsi... Una diversità che la madre, e le sdegnose sorelle di lei, non riescono proprio a perdonarle! A dispetto delle critiche, però, Maggie trova conforto nell'affettuosa protezione del padre (che malgrado le proprie considerazioni è sinceramente orgoglioso di lei) e, specialmente, nello sconfinato amore per Tom, il fratello maggiore: il suo idolo, l'eroe della sua vita e l'unico che, coi suoi rimproveri, riesca a ferirla profondamente. Tom vuole bene alla sorellina, ma ha un carattere duro, severo ed intransigente, e quando lei sbaglia, non si pone alcuno scrupolo nel punirla duramente. Sono questi i primi dolori di Maggie, le prime ferite ch'ella deve affrontare quando, ancora troppo piccola per razionalizzare la sofferenza, non trova altro modo di sfogarsi che chiudersi in soffitta e maltrattare una vecchia bambola di legno.
Le pene di Maggie, le sue inquietudini, la rabbia e i piccoli grandi drammi che caratterizzano buona parte della sua vita di bambina, sono raccontati dalla Eliot con una sensibilità ed una lucidità che fanno di lei, accanto a Charles Dickens, una degli autori che meglio hanno saputo descrivere e comprendere il mondo dell'infanzia, evitando stereotipi e banalità.
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17 ottobre 2013

Anteprime Vicine e Lontane # 6

Buongiorno lettori di tutto il mondo (ma sì, meglio allargare gli orizzonti e essere ottimisti xD), oggi buttiamo un occhio alle prossime uscite romanticose! Pronti?!
Mi raccomando, molti sono dei seguiti, quindi se non volete spoiler non leggete la trama!


Nemici di Letto di Gina L. Maxwell

| 20 Novembre 2013 | Fabbri Editore | Fighting for Love #2 | goodreads |

 
Lucie e Reid hanno deciso di sposarsi alle Hawaii, dove da anni vive il fratello di lei, il pugile Jackson. Una settimana prima della cerimonia la migliore amica di Lucie, Vanessa, vola lì per aiutarla a organizzare le nozze. Un piccolo contrattempo però posticipa l'arrivo degli sposi, e così Vanessa si ritrova da sola con Jackson. Tra i due nasce subito una rivalità venata di attrazione: lei è una maniaca del controllo, che nella sua vita sentimentale segue una particolare e ferrea lista di "regole", mentre lui non ha mai conosciuto una donna capace di tenergli testa. Per evitare complicazioni, Vanessa gli propone un accordo: un flirt della durata di tre giorni senza nessun seguito né legame sentimentale. Quando Jackson accetta, quello che sembrava semplice sesso senza impegno, diventa un gioco di seduzione sempre più spinto: riusciranno, alla fine dei tre giorni, a far finta che non sia mai successo nulla?
Nota: secondo libro (di quattro) della serie erotica (ma soft) Fighting for Love. Devo dire che il precedente, Seducing Cinderella (Amici di Lettoqui la recensione) mi aveva convinta, quindi voglio proprio vedere cosa ci riserverà il seguito. Ritroveremo Lucie e Reid in procinto di sposarsi e il fratello di lei, Jackson, alle prese con Vanessa (la migliore amica di Lucie); gli elementi per una storia spumeggiante e fresca ci sono tutti, e spero di trovare una Maxwell anche più matura visto che al romanzo precedente ho comunque perdonato qualche pecca trattandosi di un esordio!

Il Confine dell'Eternità di J. A. Redmerski

| Dal 20 Novembre 2013 | Fabbri Editore | The Edge of Never #2 | goodreads |

 
Si sono conosciuti in un viaggio fuori da ogni regola. E di certo Camryn e Andrew non sono tipi regolari. Si sono lasciati tutto alle spalle e sono partiti, insieme. Si sono amati sotto la pioggia, si sono rincorsi dentro i rispettivi dolori, hanno rivelato le loro fragilità più grandi e hanno imparato a proteggersi da tutto e da tutti. Ora, dopo mesi on the road, aspettano una bambina. Nonostante la preoccupazione per la gravidanza inaspettata, la precarietà e le prime tensioni con i genitori, il loro rapporto è più forte di ogni altra cosa. Ma in agguato c'è una tragedia che potrebbe dividerli per sempre, una catastrofe che nemmeno loro sono pronti ad affrontare. Quel che non ti uccide ti rende più forte: sapranno superare insieme questa prova? O il loro rapporto, cresciuto al di fuori delle regole, è destinato a non durare per sempre?
Nota: Il Confine di un Attimo, il romanzo che precede appunto Il Confine dell'Eternità, credo sia stato uno dei pochi - se non l'unico - romance new adult che mi abbia convinta (qui la recensione), quindi scatta il conto alla rovescia per il seguito che m'incuriosisce parecchio, anche perché se penso all'epilogo... i piani di Andrew e Camryn erano altri... va be' vedremo!

Non Cercarmi Mai Più di Emma Chase

| Da Novembre 2013 | Newton Compton | Tangled series, #1 | goodreads |
Drew Evans è  nato per vincere. Bello, arrogante e anche multimilionario, seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Ha amici sinceri che lo stimano e una famiglia che non gli dice mai di "no". Allora perché Drew si è chiuso in casa per sette giorni, ha chiuso le imposte delle finestre e non ha voluto parlare con nessuno? Lui dirà di aver preso l'influenza. Ma noi sappiamo che non è vero...
Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Si rifiuta di permettere a chiunque di intralciare il suo cammino verso il successo e quando viene assunta come nuovo associata presso un'impresa di investimenti bancari del padre di Drew, ogni aspetto della vita del focoso del playboy la manda fuori di testa.
L'attrazione che Drew prova per lei è fonte di distrazione, e i vari tentativi di portarsela a letto la porteranno all'esasperazione... ma quando entrambi saranno lì lì per arrendersi ai sentimenti, qualcosa li farà fare marcia indietro... ma cosa?
Nota: voglio questa copertina formato gigante. O il poster...

Requiem di Lauren Oliver

| Da Gennaio 2014 | Piemme freeway | Delirium #3 | goodreads |

Lena ormai è un membro attivo della Resistenza decisa più che mai a ribaltare il sistema. La ribellione è vicina. Lena ha salvato Julian dalla condanna a morte e si è rifugiata coi suoi amici nelle terre selvagge, terre di cui nessuno può più negare l'esistenza e dove ha ritrovato Alex, profondamente cambiato in seguito alla prigionia. Ma anche il cuore di Lena sembra cambiato... o forse no...
Intanto a Portland Hana si è fidanzata con il figlio del sindaco e il Governo è fermamente convinto a dover eliminare gli Invalidi, dal momento che ormai sono una minaccia reale e concreta. La storia procederà attraverso i punti di vista delle due ragazze che una volta erano migliori amiche e che adesso sembrano stare dalle parrti opposte della barricata. 
Nota: Sono commossaaa! Spero solo che venga confermata questa data, che la pubblicazione non slitti, che il libro mi piaccia, che non venga presa da qualche istinto omicida e salga sul primo aereo direzione casa della Oliver xD
Intanto se non avete ancora iniziato questa trilogia vi consiglio di farlo subito, e vi lascio i link alle recensioni dei due libri precedenti:
1) Delirium - recensione
2) Chaos - recensione

Innamorarsi di una Stella di Tina Reber

| Da Gennaio 2014 | Nord Edizioni | serie Love, #1 | goodreads |
Ryan Christensen voleva solo fare l'attore e mai avrebbe pensato di entrare nel mirino del gossip e dei paparazzi. Adesso desidera solo una cosa: l'amore e un po' di sana privacy.Quando conosce Taryn Mitchel in circostanze del tutto inaspettate, visto che è appena "sopravvissuto" a un assalto di un gruppo di fan, le cose prendono una piega inaspettata. Lei è una donna pratica, realista, coi piedi ben piantati per terra e una salda convinzioni: gli uomini vanno bene solo se tenuti a debita distanza. Ma possono due persone tanto diverse reggere il peso dei tabloid, delle bugie, dei pettegolezzi e di un mondo che li vuole sempre sotto i riflettori?
Nota: promette bene non c'è che dire, quindi che ve lo dico a fare: lo voglio leggere!

 Per un Giorno d'Amore di Gayle Forman

| Da Febbraio 2014 | Mondadori | goodreads | just one day  #1 |
Allyson Healey detta Lulu, conosce  Willem De Ruite durante una rappresentazione de La Dodicesima Notte di William Shakespeare e tra loro scatta subito un'innegabile scintilla. Scintilla che ben presto si trasforma in un fuoco impossibile da domare, ma dopo una giornata passata insieme Ally si sveglia da sola. Willen se n'è andato.
A questo punto Allyson dovrà scendere a patti con la sua vita, liberarsi dei confini che la tengono imprigionata e ci riuscirà grazie a una serie di viaggi, a svariati incontri... e a Shakespeare.
Il romanzo sucessivo Just One Year è narrato dal punto di vista di Willen che durante quel fatidico anno non ha fatto altro che cercare Lulu.
Nota: Gayle Forman è conosciuta in Italia per Resta Anche Domani un romanzo pubblicato nel 2009 che se fosse uscito di recente avrebbe sicuramente spopolato, affrontando un tema attualmente di gran moda: l'aldilà. Con Just One Day si avvicina al romanzo di formazione, rivolgendosi a un target new adult, ma senza banalizzare eventi e sentimenti.

Estreme Exposure di Pamela Clare

| Dal 2014 | Leggereditore | I-Team #1 | goodreads |
 Kara McMillan ha imparato a tenere a bada gli uomini quando il padre di suo figlio l'ha lasciata. Di certo le manca la presenza di uomo ma questo significherebbe abbassare la guardia e lei non ne ha la minima intenzione, pertanto si dedica completamente al suo lavoro di giornalista.
Finchè non conosce il senatore Reece Sheridan, uomo di fascino e di potere, che potrebbe avere qualsiasi donna solo schioccando le dita (seee, come no... << commento personale). Le loro vite entrano a stretto contatto in seguito a uno scandalo politico e degli attentati alla vita di Kara potrebbero separarli irrimediabilmente... o forse unirli per sempre?
Nota: più di 4 stelle su goodreads... ammetto che la copertina mi fa pensare a un libro che si svolge per il 90% tra le lenzuola, ma spero che sia il classico specchietto per le allodole arrapate. Una lettrice di romance non ha bisogno di questi trucchetti per avvicinarsi a un romanzo

Per un Giorno d'Amore di Gayle Forman

| Da Aprile 2014 | Mondadori |


Ad Aprile 2014 approderà in Italia con la Mondadori la serie Chinooks di Rachel Gibson, autrice amatissima in patria che con questa serie ha spezzato e rimesso insieme i cuori delle sue lettrici.
Lo so che molti sono rimasti delusi dalla recente pubblicazione di "Un'Occasione d'Oro" ma per quello che ho letto e sentito dire questa volta siamo su un altro pianeta. Storie avvincenti, situazioni esilaranti, stile avvolgente. Chi ama Susan Elizabeth Phillips ama anche Rachel Gibson... vedremo se sarà così anche per me ^^



L'amore è un lusso diceva Honoré de Balzac
ma io aggiungerei che per fortuna ci sono i libri 
a farcelo vivere, rivivere e rivivere ancora... 
Siete d'accordo?