13 marzo 2015

Recensione, ODIO QUINDI AMO di Susan Elizabeth Phillips

Questa voleva essere una recensione in "pillola", poi mi sono lasciata leggermente prendere la mano ed è uscito qualcosa di più lungo. Non troppo, ma sufficiente comunque per farvi capire come la penso sull'ultimo romanzo della mia amatissima Susan Elizabeth Phillips, la regina indiscussa del romance contemporaneo.
Stavolta non ho messo il voto... ci sto ancora rimuginando sopra.


Odio Quindi Amo di Susan Elizabeth Phillips

| Leggereditore, 02/2015 | pag. 406 | € 9,90 |
Dopo quindici anni, Sugar Beth Carey sta per tornare a Parrish, Mississippi. Ai tempi del liceo, è stata la ragazza più cool della città, una principessa viziata che si divertiva a spezzare cuori e a rovinare amicizie e reputazioni. Quando rimette piede in città, con diversi mariti alle spalle, pochi soldi e nessun futuro, scopre che le sue vecchie conoscenze la stanno aspettando al varco per una rivincita. Quelle che erano le sue migliori amiche stanno affilando le punte degli eye-liner, Winnie Davis, cui aveva reso la vita un inferno, ora è pronta a sfidarla a colpi di popolarità e Colin Byrne, un insegnante che all'epoca aveva perso il posto di lavoro per colpa sua, è diventato uno scrittore di successo e vive nientemeno che nella vecchia casa di Sugar... Ma anche Sugar Beth è cambiata, la vita è stata meno generosa di quando era ragazza, e non è più la biondina viziata di una volta... Una storia di speranze e rimpianti, di amicizia e incomprensioni, in cui l'amore è la chiave per aprire le porte della felicità.

* * * * * 

In una recensione nemmeno troppo vecchia (questa) scrissi "Dare a un romanzo della Phillips un voto inferiore alle quattro stelline dovrebbe essere un reato punibile dalla legge. " e adesso gente... sento che rischio la galera!!!
Oddio, se devo essere sincera quattro stelline gliele darei comunque (la prigione mi fa taaaanta paura!), ma è un voto molto razionale che non mi sento di negare a un libro scritto come al solito benissimo.
Ma è un romance, e in un romance lo sapete cosa deve succedere, vero?
*ripetiamo in coro*
Mi devo innamorare del protagonista!
Invece il mio arido cuoricino è rimasto a bocca asciutta davanti a Colin. Com'è potuta succedere una cosa del genere non ne ho idea, anche perché amando i rapporti odio/amore quello tra il bel professore e la perfida, egocentrica e snob studentessa aveva tutte le carte in regola per svalvolarmi come si deve.

Io adoro come la Phillips riesce a scavare nel passato dei suoi personaggi senza lasciare nulla al caso, permettendo al lettore di conoscere ogni più piccola sfumatura delle loro vite. E di Colin e Sugar Beth sapremo anche il colore delle mutande una volta sfogliata l'ultima pagina... non che in un romance sia una novità, ma capite l'antifona :)
Quindi non so perché mi sia successa una cosa simile, ma mi è successa. Ho conosciuto Colin, l'ho visto vestire prima i panni del giovane e saccente professore e poi quelli del burbero scrittore, e non l'ho amato. Punto. L'ho visto sciogliersi davanti a questa donna che anni prima aveva praticamente odiato per il suo superficiale esibizionismo e non l'ho amato. Di nuovo punto.
La Phillips lo definisce "un uomo intrappolato nel secolo sbagliato" e forse è questo che mi ha impedito di cadere ai suoi piedi. Lo vedevo bene in un salotto londinese in compagnia di uomini del suo rango a conversare di sigari e brandy, mentre - in silenzio - si struggeva per una nobile decaduta dal carattere impossibile.

La nobile decaduta sarebbe ovviamente Sugar Beth. Le parti che riguardano la sua adolescenza sono state senza dubbio le mie preferite. Questa protagonista era una vera stronza, non c'è che dire, e i personaggi border line sono i migliori.
Da ragazza Sugar Beth aveva la scuola ai suoi piedi. Era lunatica, vanitosa, viziata all'inverosimile, e tutti la temevano e rispettavano allo stesso tempo. Tutti, tranne il giovane professore Colin Byrne che non si lasciava di certo mettere in piedi in testa da una perfida smorfiosetta cattiva fino al midollo. Definire "riprovevoli" le azioni di Sugar Beth è poco. Lei umiliava, schiacciava, soggiogava. E il centro dei suoi crudeli scherzi era spesso Winnie, la sorellastra, così diversa da lei e per questo così disprezzata.

Anni dopo, quando Sugar Beth ritorna nella sua città natale dopo essere passata attraverso una serie infinita di relazioni e matrimoni sbagliati, non è più la stessa. Ha la stessa letale sensualità di un tempo, le spine non sono cadute, ma questa volta le servono per difendersi e non per attaccare. Fare pace con il passato non sarà facile. Rimettere i tasselli della sua vita al posto giusto ancora meno. Riabilitare la sua immagine non ne parliamo. Colin tra l'altro è intenzionato più che mai a fargliela pagare con gli interessi, così quando viene a sapere che sta cercando lavoro e le propone di diventare la sua domestica, non ha di certo idea del guaio in cui si sta cacciando. 1) Sugar Beth sa a malapena tostare due fette di pane. 2) Sugar Beth lavora con minigonne vertiginose e magliette super scollate. 3) Sugar Beth non è più la stronza che ricordava.

Ovviamente il loro rapporto - come rivela il titolo - sarà di puro odio e vero amore, e avrà il lieto fine che ogni romance ci promette ancora prima di iniziarlo.

Solo che come dicevo prima, in un libro di questo genere mi piace andare in brodo di giuggiole per il protagonista. Colin invece si è rivelato troppo dandy per i miei gusti, però sia chiaro, nel panorama del romance contemporaneo Odio Quindi Amo si fa dar del "lei".
Come sempre la Phillips riesce a strutturare le sue storie al meglio e lascia grande spazio ai personaggi secondari che poco alla volta si ritrovano ad avere un ruolo fondamentale per lo svolgersi delle vicende. Personalmente mi è piaciuto vedere come si risolverà il rapporto tra Sugar Beth e la sorellastra Winnie; mi sono trovata immersa nelle dinamiche familiari che vedono coinvolti ex fidanzati, nipoti problematiche e paesani curiosi; e sì, non mi sono innamorata di Colin. Nella sua storia con Sugar Beth, per quanto apparentemente complicata e impossibile, ho respirato aria di "e vissero per sempre felici e contenti..." dal loro primo incontro. E per quanto razionalmente la fine è sempre ovvia, irrazionalmente voglio che l'autrice mi porti all'epilogo a occhi chiusi e cuore aperto.
Forse ero in letargia ormonale, che ne so. Fatto sta che aspetto con impazienza un altro romanzo della Phillips.

P.S. Stupende le citazioni a inizio capitolo tratte dai romanzi di Georgette Heyer ♥


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12 commenti:

  1. Anche io non sono rimasta molto colpita da questo libro... e l'ho letto in lingua originale (qualche anno fa) quindi non posso neppure dare la colpa alla traduzione.
    Ricordo che non mi piacque alla follia per alcuni urtanti momenti: la festa (ma quella ci stava, dopotutto), il finale (allungato a mio avviso senza senso), le amiche che attaccano Sugar con motivazioni quantomeno opinabili... Colin lo giudico un meh, però non è quello che mi ha fatto abbassare il gradimento - non sempre sento il bisogno di innamorarmi del protagonista per farmi piacere un romance, a volte mi basta immedesimarmi nella protagonista - ad esempio mi viene in mente Fangirl della Rowell dove il protagonista maschile non era esattamente il mio tipo, però il romanzo era ♥ ♥ ♥ comunque
    Però carino, questo della SEP, tutto sommato, sicuramente da leggere se piace l'autrice :)

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  2. SEP è una delle mie scrittrici preferite!! *^* Ho amato la serie precedente ma, per qualche strano motivo, ho paura di iniziare questo romanzo. Continuo a rimandare e rimandare. In quest'ultimo periodo, infatti, sono abbastanza sfortunata con la scelta dei titoli da leggere (tutti deludenti) e non voglio rischiare!
    T----T

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  3. @Nina hai ragione, per quanto mi piaccia innamorarmi del protagonista maschile, capita anche che entri in simbiosi della prot. e condivida ogni sua scelta, o che mi faccia prendere dalla storia senza particolari e razionali motivi.
    Ho amato romance cordialmente odiati da molti, tipo La Scarpetta di Diamanti della Feather (lui l'avrei ucciso, lei l'ho adorata), però con la SEP m'innamoro quasi sempre. Uffi... sarà stato il naso aquilino? X°D

    @Krissi e Rudi
    Che ti deluda è impossibile, quindi se sei reduce da tante letture out questo potrebbe risollevarti dall'abisso letterario ^^

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  4. Mi mancava una tua recensione romanticosa! Questo libro della Phillips sarà una delle prossime letture :)
    Sarah

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  5. @Sarah
    Allora sarai felice di sapere che ho letto altri libri romanticosi e quindi a breve sfornerò altre recensioni ^^

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  6. Si si si! Tutta colpa del naso!
    A me ogni volta veniva in mente il prof. Piton!

    Comunque i suoi libri si leggomo sempre con piacere.

    Marta

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  7. Oddio Marta x°D
    L'immagine di Piton non è proprio il massimo!

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  8. Naso aquilino?! O_O Nooo, dettagli simili rovinano tutto il fascino di un personaggio maschile. Eppure c'è chi lo trova virile (a quanto pare la SEP), mah!
    Quando leggerò questo romanzo farò mentalmente una bella rinoplastica al caro professore^^. Comunque, che mi innamori o meno del protagonista, un bel romanzo lo apprezzo sempre :)

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  9. >> Quando leggerò questo romanzo farò mentalmente una bella rinoplastica al caro professore

    Alla SEP doveva proprio piacere, lo ripete in continuazione xD
    Non che a me piaccia l'uomo con il naso perfetto... ma aquilino? :/

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  10. Nemmeno a me ha fatto impazzire... Dopo il divertentissimo Seduttore dalla nascita, questo mi è sembrato un po' fiacco. Ho avuto le tue stesse impressioni...
    Sono riuscita a digerire il tanto controverso naso di lui pensando al naso di Jamie/Sam, che è tutt'altro che perfetto, ma su di lui è divino. <3

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  11. Il naso di Jamie sarebbe perfetto anche rotto <3
    Forse è quello il "difetto" del libro, ha meno brio degli altri, non so... cmq la SEP è sempre una garanzia!

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  12. Il naso di Jamie sarebbe perfetto anche rotto <3
    Forse è quello il "difetto" del libro, ha meno brio degli altri, non so... cmq la SEP è sempre una garanzia!

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