Trama: Primi anni Settanta, il fermento sociale è vasto, la rivoluzione sessuale è in atto e sulla scena culturale si affacciano anche le prime prese di posizione del femminismo. Per sfuggire allo stress di New York, Walter e Joanna Eberhart decidono di trasferirsi a Stepford, una tranquilla cittadina del Connecticut, dove il tasso di criminalità è pari a zero, le strade sono linde, i giardini curati e la gente sempre cordiale. Dopo le positive impressioni dei primi giorni, tuttavia per Joanna, giovane donna appassionata di fotografia e animata da idee progressiste e da sentimenti profondamente liberal, l'inserimento nella nuova comunità comincia a presentare più di una nota dissonante. Mentre il marito viene accolto come nuovo membro del Circolo degli Uomini, lei si accorge ogni giorno di più che le donne sembrano tutte incarnare alla perfezione un modello di felicità ed efficienza domestica da carosello pubblicitario: belle, curate, seno prosperoso, modi caramellosi, il loro unico ideale pare essere quello di accudire marito e figli e passare il resto del tempo a lavare, pulire, stirare, lucidare. Delle Barbie-girl senza cervello, ma obbedienti come robot, in un Barbie-mondo fatto di casette ordinate e supermercati tirati a lucido. Joanna stringe amicizia con Bobbie e Charmaine, anche loro presenti a Stepford da poco, le uniche donne sposate che paiono sottrarsi al modello imperante. Ma all'improvviso anche Charmaine, tornata da un weekend col marito, si trasforma in una perfetta donna di Stepford; e di lì a poco persino Bobbie, madre di famiglia non certo esemplare, cade vittima della stessa sorte, pure lei subito dopo un weekend col marito. Rimasta isolata, a Joanna non resta che indagare su quella strana omologazione femminile, partendo dal luogo forse più sospetto di tutti: il misterioso Circolo degli Uomini che raggruppa tutti i maschi adulti della comunità. Compreso suo marito, che le ha appena proposto un weekend fuori città...
La Critica
La Critica
«La donna perfetta è come le mogli di Stepford: senza macchie e difetti».
Esquire
«Tra le pagine della Donna pefetta, piccolo agguato quasi horror al movimento di liberazione femminile, soffia una deliziosa e costante brezza di humour».
New York Times
«Ira Levin è l'orologiaio svizzero dei romanzi di suspence».
Stephen King
«I romanzi di Levin sono un'intelligente e aggiornata versione di un fenomeno popolare tipico di ogni cultura: le leggende urbane».
Chuck Palahniuk
Non ho visto il filma, ma la trama è agghiacciante. Bellissima!
RispondiEliminaSarah