Fables - fiabe in esilio
| Magic Press, 2005 - collana Vertigo | pag. 160 | € 10,00 | fables #1/in corso |
Voto:
Cosa succederebbe se il mondo delle favole venisse invaso da un'oscura creatura bramosa di potere e tutti i personaggi che vi abitano fossero costretti a scappare? E se trovassero rifugio a New York, magari in un quartiere magicamente occultato alla vista degli umani, riuscirebbero a vivere tutti insieme senza i titoli e i beni che li contraddistinguevano un tempo?
Per scoprirlo la fantasia di Bill Willingham ha dovuto incontrare la penna di Medina e Leialoha e poi quella di Mark Buckingham il disegnatore di gran parte di questa saga avvincente, brillante, dissacrante e in continua evoluzione.
Willingham ribalta l'immaginario collettivo, dà smalto e vigore ai suoi personaggi e ovviamente li contestualizza al tempo e al luogo.
In questo primo volume per presentarci i personaggi principali di Fables l'autore ci propone un giallo: Rosa Rossa è stata assassinata e a Wolf (il lupo cattivo di ogni favola che si rispetti) vengono affidate le indagini e di conseguenza gli interrogatori. I principali sospettati? Jack dei fagioli magici (fidanzato di Rosa Rossa), Barbablù (per ovvi motivi), Bianca Neve (tra le due sorelle non correva buon sangue) e il Principe Azzurro (dove c'è una donna lui c'entra sempre e per dirla tutta era finito anche letto con la vittima quando era ancora sua cognata).
Cinque episodi raccolti in un unico volume che chiudono il primo cerchio di Fables in oltre cento pagine di comicità e irriverenza. Wolf - capelli spettinati, barba incolta, abiti trasandati e sigaretta sempre accesa - gioca il ruolo del detective cinico e dai modi rudi che si diverte a offrire uova e prosciutto all'unico porcellino sopravvissuto alla sua strage. Vive solo in un piccolo appartamento e per quanto non sia il più socievole di Favolandia sembra destinato a cedere al fascino di Bianca, una donna indipendente divenuta vice sindaco della loro comunità. Bianca non aspetta più nessun principe, gli anni l'hanno maturata, ma come tutti ha il suo tallone d'Achille e il suo consiste in una singola e apparentemente innocua parolina di quattro lettere. "Nani". Ricordatele quei tempi andati e vi farete una nemica.
Con un linguaggio schietto e a tratti esplicito (non vi scandalizzerete per qualche parolaccia, vero?) Fiabe in Esilio si conclude con la classica scena in cui i nodi vengono al pettine: avete presente quando Poirot riunisce tutti in salotto per spiegare i chi, i come e i perchè?. Wolf farà lo stesso, ma senza salotto, e il mistero verrà svelato senza però scivolare nel più classico degli happy end... d'altronde chi si aspetta più di vivere felice e contento? A Favolandia sopravvivere mantenendo segreta la propria identità è già un miracolo, e i personaggi delle fiabe di Willingham sono tutto tranne che buonisti e sognatori. Pinocchio odia ferocemente la Fata Turchina per averlo trasformato in un bambino e non in un uomo, negandogli così una vita sessuale degna di questo nome; Bestia si ritrasforma nel mostro che era quando litiga con Bella; Azzurro più che un Principe sembrerebbe un gigolò, ma anche i panni del toy boy gli vestirebbe bene... e questo è solo l'inizio, chissà quanti altarini si scopriranno in seguito!
Il disegno semplice e pulito, ma ricco di dettagli, ricorda i classici della Marvel con donne bellissime e formose, i colori sono decisi, accesi, con poche ombrature, ma a fare centro è sicuramente la fantasia dello sceneggiatore; nonostante il giallo non sia niente di eccezionale i personaggi bucano le pagine e per quanto caricaturali sembrano fatti di "carne e sangue". Sì, mi hanno conquistata. Sarà che amo i retelling delle favole, sarà che sono ancora "pargola inside", sarà che di sognare non ho voglia di smettere, ma sono ansiosa di scoprire come proseguiranno le avventure di tutta questa variegata combriccola.
E se con Fiabe in Esilio l'autore ha strizzato l'occhio al giallo investigativo in La Fattoria degli Animali, il seguito, ne strizzerà un altro al thriller politico, perché non ve l'ho detto, ma chi non ha fattezze umane, o paga fior di soldi per un incantesimo, o deve ritirarsi in campagna, per l'appunto nella Fattoria... ed è quello che rischia di succedere a Bestia con sommo orrore di Bella per niente disposta ad abbandonare gli agi della grande metropoli e seguirlo tra topi, oche e maiali... nemmeno in nome del loro grande, ma troppo eterno, amore! Si prevedono poche gioie e molti dolori...
E adesso ditemi... vi ho incuriosito?
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Nota bis: del presente volume esiste anche la versione Deluxe che contiene sia Favole in esilio che La Fattoria degli Animali. Al momento sono stati pubblicati 19 volumi.
Ma questa serie è fantasticaaa, oddio sono entrata in fase devoaverlaatuttiicosti!!!
RispondiEliminaMicky
Amo i retelling delle favole, quindi queste Graphic Novel vanno subito in wish list :)
RispondiEliminaLi hai scaricati o se vado semplicemente alla mondadori li trovo?
RispondiEliminaSembra davvero interessanti, mi fa piacere che hai inserito questa rubrica!
Sì direi che mi hai incuriosita *__* ci farò un pensiero!
RispondiEliminaAdoro le rivisitazioni della favole u.u
@Micky
RispondiEliminastessa fase mia: voglio i seguiti!!!
@Emy
Yheeeee!
@Stella
Grazie Stella ^^
Io l'ho trovato in fumetteria, ma le versioni deluxe si trovano anche in libreria e contano il doppio delle pagine.
@daydream
E chi non le adora? "pargole inside" tutta la vita!
segnato!
RispondiEliminaIo non vedo l'ora di prenderlo e leggerlo, lo punto da un po' :D
RispondiEliminaAlla fine sono riuscita a prenderlo in biblio e devo dire che mi ha affascinato! ora non vedo l'ora di leggere gli altri! :D
RispondiEliminaMi fa piacere che ti sia piaciuto, il secondo volume è quello che mi è piaciuto meno, gli altri invece sono tutti carini. Sono letture leggere anche se questi personaggi delle fiabe si prendono molto sul serio ^^
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