22 aprile 2014

Pillole di Recensioni #1


Mi riprometto sempre di recensire tutto quello che leggo, ma a volte qualcosa nell'ingranaggio s'inceppa, soprattutto quando non mi metto subito alla tastiera (cosa che dovrei fare appena termino un romanzo) e permetto alle emozioni di evaporare. Se poi i libri in questione non mi hanno colpito particolarmente il processo di evaporazione è ancora più veloce xD
Va be', considerazioni a parte non mi sembra carino far finire nel dimenticatoio le letture, per cui eccomi qui a scrivere poche righe per dire come la penso riguardo a letture recenti e non.

Shelter di Harlan Coben

| L'Ippocampo, 2013 | pag. 320 | € 13,00 | Mickey Bolitar # 1
L'anno che sta vivendo il quindicenne Mickey Bolitar non potrebbe andare peggio. Dopo aver assistito alla morte di suo padre e al ricovero di sua madre in un centro di disintossicazione, è costretto a vivere con lo zio Myron e a cambiare scuola. Con il nuovo college arrivano anche nuovi amici e nuovi nemici. Per fortuna di Mickey, arriva anche una nuova, grandiosa fidanzata, Ashley. Per un po' sembra che quel disastro senza fine che è la sua vita stia finalmente migliorando - finché Ashley scompare senza lasciare traccia. Deciso a non perdere un'altra volta una persona importante, Mickey si mette alla sua ricerca e viene così in contatto con un mondo squallido in cui capisce che la sua ragazza, dall'apparenza così dolce e timida, non è affatto quello che dice di essere. E nemmeno lo è il padre di Mickey di cui non si capisce poi se sia davvero morto. Ben presto il ragazzo viene a conoscenza di una cospirazione così spaventosa da far sembrare i problemi della scuola uno scherzo - e lo porta a porsi molte domande sulla sua vita, che fino ad allora credeva di conoscere.
Voto:

Ci voleva qualche brivido in più.
Magari leggetelo con le finestre aperte.

Forse voi non lo sapete ma io, tanti e tanti anni fa, mi sono innamorata di Harlan Coben. È successo con Non Dirlo a Nessuno il classico romanzo che consiglio a tutti i non lettori di thriller, perché unisce una serie di elementi capaci di catalizzare l'attenzione in maniera quasi ipnotica, ed è scritto in modo fluido e coinvolgente.
Detto questo passiamo a Shelter primo romanzo di una serie young thriller che vede protagonista il giovane Mickey Bolitar nipote del più noto Myron (esiste una serie dedicata a lui, purtroppo tradotto senza rispetto dal momento che la casa editrice è partita dall'ottavo libro dimenticandosi i precedenti sette... ma siamo abituati a queste cose, no?) alle prese con il suo primo "caso".
Ammetto che mi aspettavo qualcosina di più, ma devo anche ammettere che come libro per ragazzi è decisamente valido. Purtroppo manca di quella feroce suspense che io pretendo sempre da romanzi di questo genere, ma anche se non regala particolari sobbalzi alle coronarie, le atmosfere e la combriccola di adolescenti descritta da Coben sono decisamente convincenti. C'è anche una certa ironia che contrasta la paura incalzante e un finale che forse non è nemmeno così prevedibile.


Quella Volta a Londra di Julia Quinn

| I Romanzi Mondadori, 2013 - n°  1063 | pag. 300 ca. | serie Bevelstoke #2 |
Lady Olivia Bevelstoke ha saputo che il suo nuovo, affascinante vicino potrebbe aver ucciso la fidanzata e, determinata a scoprire la verità, decide di spiarlo. Sir Harry Valentine lavora per il ministero della Guerra traducendo documenti di importanza vitale per la nazione. Quando si accorge della splendida bionda che lo osserva di nascosto, dapprima si allarma, poi viene a sapere che potrebbe trattarsi della fidanzata di un principe russo sospettato di tramare contro l’Inghilterra. Riceve quindi l’ordine di indagare su entrambi: un incarico che ben presto si tramuta in piacere, poiché Olivia gli sta conquistando il cuore. E quando un grave pericolo incomberà su di lei, Harry dovrà ricorrere a tutta la sua abilità per proteggerla…
Voto:
 
La solita minestra riscaldata,
e questa volta è stata pure riscaldata poco e male.

Non mi è piaciuto un romance della Quinn. Ma vi rendete conto? E vi rendete conto di quanto mi senta in colpa nel dirlo? Insomma, io adoro Julia Quinn! Ricordo come se fosse ieri le risate che mi sono fatta con Il Visconte che mi Amava, tutti i pasticcini che si mangiava Colin in Un Uomo da Conquistare mentre corteggiava Penelope (senza saperlo), e avevo apprezzato anche il criticatissimo La Proposta di un Gentiluomo perché le rivisitazioni delle favole toccano parti di me che non posso ignorare.
Forse è proprio in nome di questi ricordi che la delusione è stata ancora più cocente.
Obiettivamente potrei dire che è carino, ma a mio avviso solo chi non conosce quest'autrice può apprezzarlo. Tutti gli altri rischiano di trovare l'ironia che solitamente caratterizza i personaggi della Quinn troppo forzata (a parte un paio di scene obiettivamente esilaranti) e come se non bastasse il romanzo tarda anche a decollare. Insomma se di solito ci si diverte, questa volta scappa qualche sbadiglio. Julia come hai potuto? Io mi fidavo di te!!!


Morte Malinconica del Bambino Ostrica di Tim Burton

| Einaudi, 2006 | pag. 136 | € 11,50 |

 Tim Burton è l'ormai celebre regista di tanti film famosi e originali, come "The Nightmare Before Christmas". Il suo lavoro è segnato da una cifra particolare e inequivocabile di orrore, comicità e insieme malinconia, che apparenta le sue figure di esseri sconfitti, dolenti, o almeno colpiti da un'assoluta solitudine, alle invenzioni della grande letteratura e arte. Il libro è una raccolta di racconti i cui protagonisti sono bambini, specchio della nostra mostruosità di adulti e della nostra incapacità di ridurre tutto a cose. C'è il Ragazzo-Ostrica che giace sepolto in riva al mare, e il suo ricordo dura lo spazio di una marea che cancella tutto. Ci sono il Bimbo-Formaggio e la Bambina-Spazzatura e il Bimbo con i Chiodi negli Occhi...
Voto:
  
Una perla da tenere sul comodino
e lucidare di tanto in tanto.

Un libro sulla diversità che non viene accettata, che viene condannata, che viene derisa. Ed è proprio qui che si riassume l'opera di Burton, dietro a una lacrima che nasconde un sorriso.
Credo che non ci sia altro da aggiungere, il nome dell'autore è sinonimo di garanzia e i suoi incredibili disegni vi riporteranno alla mente tutti gli amici e i parenti di Edward Mani di Forbice e Jack Skeletron (Nightmare Before Christmas). In questa piccola opera le Favole al Telefono di Rodari incontrano le cupe atmosfere di Edgar Allan Poe e si colorano di nero e di rosso. Ma i paragoni sono inutili. È Tim Burton. Ed è inconfondibile come solo i geni possono essere.
Un unico appunto. La traduzione. Purtroppo riadattare delle filastrocche non è facile, le rime spesso sono forzate, i vocaboli modificati, e parte del pathos si perde, ma nell'edizione Einaudi c'è anche la versione originale quindi, se potete, affidatevi a questa.
Vi auguro buoni incubi.

Nota: A questo link trovate l'opera completa.


7 commenti:

  1. Ho letto solo Shelter, tra questi. Non lo ricordo moltissimo, ma mi aveva divertito: avevo dato il tuo stesso voto :)

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  2. "Morte Malinconica del Bambino Ostrica" è un libro interessante. Curioso il titolo e dopo aver letto il tuo commento lo leggerò quanto prima:)

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  3. Ho letto anni fa il libello di Tim Burton e mi aveva conquistata. Bellissimo :)

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  4. Ho letto Shelter e non mi aveva fatto impazzire :s l'avevo trovato banale e il finale - uhm la cosa sulla vecchia intendo - me l'aspettavo... diciamo che mi aspettavo molto di più XD

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  5. @Mr Ink
    Shelter è carino, ma non esente da difetti, però si legge bene ^^

    @aquila reale
    quel libro è una perla, davvero.

    @sfogliando la vita
    Sì, Burton ti colpisce! E come parla lui di diversità, nessuno lo fa. Poesia crudele e bellissima!

    @daydream
    Be' da Coben mi aspettavo di più anch'io, ma forse è il target che non gli ha permesso di osare troppo... boh.
    Cmq ti consiglio sempre Non Dirlo a Nessuno, invece ho letto anche Non hai Scelta, un flop tremendo!

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  6. Voglio leggere "Morte Malinconica del Bambino Ostrica". Sono sicura che l'adorerò così come adoro tutti i film, animati e non, realizzati da quel genio di Tim Burton *_*

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  7. Il primo non lo conoscevo, ma sembra carino :) magari me lo tengo buono per future letture, mentre quello di Burton mi è piaciuto molto :)

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