Oggi recensione di un thriller che pensavo potesse deludermi e invece dai, non è andata affatto male, anche se... alt! Non anticipo nulla, se volete saperne di più continuate a leggere! ;)
La Ragazza Nella Nebbia di Donato Carrisi
| Longanesi, 23/11/2015 | pag. 373 | € 18,60 |
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente.Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato.Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot.Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico.Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l’indagine grazie all’attenzione e alle pressioni del «pubblico a casa». Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera.Questo è il suo gioco, e questa è la sua «firma». Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, sicuro dei propri metodi, per far sì che un crimine riceva ciò che realmente gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un’audience.Sono passati due mesi da tutto questo, e l’agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali.Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?
Voto:
Eppure ho ritrovato tra le pagine de La Ragazza nella Nebbia lo stesso scrittore pugliese che durante una presentazione a Imola parlava di come il crimine spesso sia solo un business, un mero affare mediatico, e di come la verità venga strumentalizzata e mistificata per fini puramente commerciali.
Attraverso una storia orchestrata come uno di quei fatti di cronaca che la tv ama tanto propinarci in ogni salsa e ad ogni ora, assistiamo alla scomparsa di Anna Lou, una sedicenne tutta sole e lentiggini, dai capelli rossi e l'animo gentile.
Il caso viene affidato a Vogel, un investigatore decisamente lontano dai prototipi di integrità e giustizia a cui ci ha abituato la letteratura sui generis. Lui è un vero e proprio regista del crimine, manipola i mass media per far assumere agli eventi proporzioni eclatanti, finge un'empatia che non possiede e trasforma quello tocca in un drammatico teatrino di maschere e figuranti.
Avechot, un piccolo paesino arroccato tra le Alpi, è il palcoscenico dell'ennesima commedia degli orrori. Lui, l'indiscusso protagonista.
Non appena alcuni indizi portano dritti dritti a casa del professor Martini, docente nella stessa scuola che frequentava Anna Lou, Vogel sa di aver appena fiutato il suo uomo, e senza tanti scrupoli lo dà in pasto a un vero e proprio sciacallaggio mediatico.
Inizia così la spettacolarizzazione di un fatto di cronaca che non ha come fine la cattura di un colpevole o la ricerca della verità, quanto l'affermazione professionale di un uomo senza alcuna integrità morale, ed è la stessa società che glielo consente, perché ormai la giustizia non è più nelle mani della legge e dei tribunali.
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condivido!
RispondiEliminaa me è piaciuto, ed ero anche io un po' timorosa perchè adorando questo scrittore, ero da una parte entusiasta di leggere la sua ultima fatica, e dall'altra i primi pareri in web mi stavano facendo preoccupare.
Vero è che all'inizio il ritmo parte un po' troppo lento, come se la storia ci mettesse un po' a ingranare la marcia, e c'è da avere pazienza prima di sentire un po' di tensione addosso, per poi giungervi e vedersi risolvere tutto in un lasso di tempo più breve di quanto ti saresti aspettato...
nel complesso, mi è comuqnue piaciuto e vorrei immediatamente un altro thriller di carrisi - FORZA DONATO! . ^_^
ciao!! ;)
@Angela sì, l'inizio non è velocissimo, ma come romanzo è stilisticamente più leggero degli altri di Carrisi, quindi alla fine le pagine si sono lette davvero in fretta.
RispondiEliminaNell'attesa di un nuovo romanzo super nero è stato una buona alternativa.
Condivido il vostro parere, Carrisi è un autore che riesce sempre a coinvolgere il lettore. Mi unisco a voi nell'attesa di un altro romanzo "nero nero" a firma Carrisi :)
RispondiEliminaChe bella recensione, invoglia a leggere il libro!
RispondiEliminaRomina
Vero @Aquila, Carrisi anche se non è al suo top va bene lo stesso... diciamo che ci aveva abituati troppo bene!
RispondiElimina@Romina grazie mille, sei sempre troooppo buona!
Bello qui. Ti seguo e spero tu venga a farmi visita.
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