A questo punto attendo con ansia l'uscita del film.
Sette Minuti Dopo la Mezzanotte di Patrick Ness
| Mondadori, 2012 | pag. 222 | € 16,00 - € 10,00 |
Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla... No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.
Voto:
Intorno a certe storie non si
può girare intorno, è inutile, "la verità" è l'unica soluzione
possibile.
È questo che il MOSTRO cerca di insegnare al giovane Colin, un tredicenne che lotta quotidianamente contro la malattia della madre e la paura di perderla... ma è solo un momento, perché le cose si sistemeranno, lei si curerà e tutto tornerà come prima. Intanto lui pensa alla colazione, a far partire la lavatrice a buttare la spazzatura. Va a scuola, e quello è il momento più difficile dell'intera giornata. Da quando hanno saputo di sua madre nessuno lo guarda più, è come se improvvisamente fosse diventato invisibile; la maestra non lo interroga e non gli chiede i compiti, perché tanto lo giustificherebbe; i compagni non gli rivolgono una parola, perché non saprebbero cosa dirgli e l'unico momento in cui sente di esserci è quando i tre bulli della scuola se la prendono con lui.
È questo che il MOSTRO cerca di insegnare al giovane Colin, un tredicenne che lotta quotidianamente contro la malattia della madre e la paura di perderla... ma è solo un momento, perché le cose si sistemeranno, lei si curerà e tutto tornerà come prima. Intanto lui pensa alla colazione, a far partire la lavatrice a buttare la spazzatura. Va a scuola, e quello è il momento più difficile dell'intera giornata. Da quando hanno saputo di sua madre nessuno lo guarda più, è come se improvvisamente fosse diventato invisibile; la maestra non lo interroga e non gli chiede i compiti, perché tanto lo giustificherebbe; i compagni non gli rivolgono una parola, perché non saprebbero cosa dirgli e l'unico momento in cui sente di esserci è quando i tre bulli della scuola se la prendono con lui.
A
un quadro già non propriamente idilliaco un giorno si va ad
aggiungere la nonna, che
arriva per dare una mano, anche se... nessuno gliel'ha chiesta, lui e
sua
madre se la sono cavata sempre benissimo anche da soli. E poi
dall'America ricompare suo padre, dopo averli abbandonati per
ricostruirsi una nuova famiglia dall'altra parte dell'Oceano eccolo,
tutto sorrisi, vane promesse e stupidi nomignoli con cui apostrofarlo.
Colin è sempre
più esasperato. Nemmeno la notte gli è di conforto perché - o c'è
l'INCUBO - o arriva il MOSTRO.
Eppure non lo teme quel grande tasso che si sradica dal suolo
assumendo, in un groviglio di rami e foglie, fattezze quasi umane; non lo teme nemmeno quando lo vede attraversare il piccolo cimitero, scende dalla collina e arriva alla finestra
della sua camera.
Proprio non hai paura, vero? - No. Non di te comunque. Il mostro strinse gli occhi. Ne avrai, disse. Prima della fine. |
Il MOSTRO ha tre storie da raccontare. La quarta
spetterà a Colin e dovrà essere la verità. Basta finzioni. Basta
inganni. Basta bugie.
Un romanzo delicatissimo e infinitamente commovente in cui la fantasia
sovrasta la realtà, nascondendone in parte le brutture e le ipocrisie.
Mi ha ricordato Il Labirinto del Fauno
perché dietro a una storia cupa, dark, dalle tinte quasi horror, si
cela la vita, quella vera, che non fa sconti, non ha pietà, non guarda
in faccia a nessuno. E il grande albero, dalle braccia nodose, con
il suo caldo alito odoroso di terriccio, è una guida, un po'
come i tre fantasmi del Natale di Dickens; lui mostra a Colin
storie dai doppi risvolti in cui niente è come sembra, in cui
spesso la verità è celata
dall'egoismo, dall'invidia, dagli inganni, ma a fronte di una
narrazione quasi surreale c'è una parabola profonda, veritiera, dura da digerire.
Sette Minuti
Dopo la Mezzanotte
doveva portare in copertina il nome di Siobhan Dowd (Il Mistero del London Eye, La Bambina Dimenticata dal Tempo), ma
credo che l'autrice, scomparsa prematuramente, possa riposare sonni
tranquilli; Patrick Ness, ha saputo dare identità a quei personaggi
solo abbozzati, togliendo la polvere a un manoscritto che non poteva - non doveva - restare chiuso in un cassetto. Perché questa è una di quelle storie che fa del bene e del male allo stesso tempo. Da una parte ti mette le catene, dall'altra ti rende libero.
Imperdibile l'edizione illustrata da Jim Kay (Harry Potter e la pietra filosofale) le cui chine rendono il tutto ancora più nero e opprimente, ma non fatevi fuorviare dal font macroscopico, dalla presenza di disegni e dalla classificazione standard che lo cataloga dai 12 anni in su. No. Patrick Ness racconta la storia di un tredicenne, imprigiona tra le pagine il suo dramma, la sua rabbia, i suoi incubi peggiori, ma in realtà è agli adulti che parla, perché se un bambino ha il potere di rifugiarsi nella fantasia, loro hanno il dovere di riportarlo alla vita vera. Quella vita che bisogna imparare a mordere e a prendere a calci, ma a cui capita di doversi anche arrendere.
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Splendido.
RispondiEliminaE devo proprio acquistarne una copia.
Lo voglio, in libreria!
Oddio, il paragone con Il Labirinto del Fauno mi spaventa... quanto ho pianto con quel film!
RispondiEliminaRomina
Quante emozioni questo bellissimo romanzo! Voglio subito il film! Spero proprio che sia all'altezza delle aspettative (guai se non lo è!).
RispondiEliminaNell'attesa potrei vedermi The Orphanage, giusto per prendere confidenza con il regista, e poi ne hai parlato così bene...anche se, in tema horror, devo ancora riprendermi dal finale scioccante di Sinister O_O
@Mr >Ink
RispondiEliminaè merito tuo se me l'hanno regalato!
@Romina
A chi lo dici!
@Emy
Eh sì... ti strizza come un mocio.
Orphanage non è proprio un horror, o meglio lo è, ma ti giuro, è molto molto di più. Intenso come pochi.
Grazie Silvia per aver consigliato questo libro!
RispondiEliminaMi è piaciuto moltissimo.
:*
Felicissima che ti sia piaciuto Nina :)
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