24 maggio 2017

Recensione, CATTIVE RAGAZZE di Assia Petricelli e Sergio Riccardi

Un romanzo grafico senza target, senza età, senza limiti. Da leggere assolutamente, da regalare alla prima occasione, da custodire nella propria libreria come un piccolo grande tesoro.

 Cattive Ragazze di Assia Petricelli e Sergio Riccardi

| Edizioni Sinnos, 2014 | pag. 96 | € 12,00 |


Voto:

Pensare a un testo per giovani lettori in cui vengono celebrate le gesta, le ideologie e le arti di grandi donne, attualmente ci porta alla mente "Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli", ma vi dirò... c'è un libro che ho amato anche di più: Cattive Ragazze di Assia Petricelli e Sergio Riccardi, vincitore del premio Andersen nel 2014.
L'unico difetto di questo romanzo grafico è che 15 storie non ti bastano. Ne vorresti ancora, ancora e ancora, vorresti poterti calare in altre vite, vorresti sapere tutto quello che c'è da sapere su ogni singola figura femminile ingiustamente bistrattata per aver precorso i tempi, vorresti poter stringere la mano a quelle donne che con coraggio e tenacia la Storia, alla fine, sono riuscita anche a cambiarla.
Olympe De Gouges, Nellie Bly, Elvira Coda Notari, Nawal El Saadawi, Antonia Masanello, Marie Curie, Aleksandra Kollontaj, Alfonsina Morini Strada, Angela Davis,  Claude Cahun,  Domitila Barrios De Chungara, Franca Viola, Miriam Makeba, Hedy Lamarr, Onorina Brambilla.
Ditemi, ne conoscete qualcuna?
Io - e me ne vergogno - solo tre, ovvero Franca Viola, la prima donna a dire "no" a un matrimonio riparatore post stupro; Marie Curie, premio nobel per la fisica; Elvira Coda Notari, la prima regista femmina.
Dietro agli altri nomi si celano fatti incredibili che parlano di diritti alle donne, lotte antirazziali, inchieste sotto coperture, perché la verità è sempre e soltanto una. E ancora donne che hanno combattuto al fianco di Garbaldi o hanno corso il giro d'Italia pedalando al pari degli uomini; donne che non hanno voluto nascondere i propri pensieri e orientamenti sessuali; donne pioniere che si sono rifiutate di piegare la testa e hanno gridato a gran voce: libertà!
«Le donne avranno pur diritto di salire alla tribuna,
se hanno quello di salire al patibolo»
Olympe de Gouges, fine '700
Ho consumato le novantasei pagine con un'avidità che raramente mi capita di avere, con un misto di stupore, incredulità e orgoglio. Tantissimo orgoglio. Preferisco le cattive ragazze alle brave secondo voi? Assolutamente sì. Soprattutto se "cattivo" diventa sinonimo di coraggio, uguaglianza, civiltà, rispetto.

Assia Petricelli con una perfetta sintassi ha saputo cogliere i tratti salienti di ogni singola figura ritratta in modo a dir poco calzante da un bravissimo Sergio Riccardi. 
Un albo bellissimo (in questo post i superlativi si sprecano, lo so!), mi auguro solo che in futuro possa esserci un Cattive Ragazze 2.0, ma anche 3.0, e via dicendo. Sono queste le storie che fanno bene, storie che escono dai soliti stereotipi dettati da mode e momenti, dalle richieste del pubblico e dal marketing. Cosa c'è di più bello che imparare, conoscere e scoprire attraverso un libro? E se quello che si scopre ha la forza di quindici donne carismatiche, indomite e rivoluzionarie, be', io non so davvero cosa possa esserci di meglio. <3

Nota: a Ottobre 2017 uscirà una nuova edizione di Cattive Ragazze interamente a colori. Aggiornate la wish list, ok?

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2 commenti:

  1. Ci sono cose più belle tra i fumetti che in libreria, noto a malincuore.
    Mi toccherà iniziare?
    Leggi Come parlare alle ragazze alle feste e me lo riassumi? Sono in fervente attesa del film. XD

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  2. Fábio Moon e Gabriel Bá??? Un racconto di Neil Gaiman? Lo leggo di sicuro, anzi dopo controllo in libreria se c'è, mi frenano solo le 64 pagine a fronte dei 17 euro... u.u

    Cmq Cattive Ragazze è bellissimo <3

    RispondiElimina