oggi finalmente vi parlo in modo più approfondito dell'ultimo romanzo di Lorenza Ghinelli, anche se ormai lo sapete quanto mi sia piaciuto avendovelo spammato ovunque! <3
Anche Gli Alberi Bruciano di Lorenza Ghinelli
| Rizzoli, 06/2017 | pag. 178 | € 15,00 |
Voto:
L'urto che subisce Michele - il primo di una serie - è bello tosto, difficile da mandar giù. Non che pensasse che la sua famiglia fosse quella del Mulino Bianco, ma entrare in casa e trovare una giovane studentessa a cavallo di tuo padre come minimo ti catapulta dritto dritto nello squallore tipico di una soap opera di infima categoria. Ma non si rompe Michele, anzi, in cambio del suo silenzio chiede il motorino che tanto desiderava. Tiè!
Non che stare su due ruote lo faccia sentire meglio, anzi. Fingere che vada tutto bene è uno schifo, è come nascondere la merda sotto al tappeto e lui è stanco di vivere in una famiglia ammalata di silenzi e rimpianti. Una famiglia che dovrebbe essere forte come una quercia e che invece pensa di risolvere i problemi scappando in America e sbattendo il nonno malato di Alzheimer in una casa di riposo.
Da sopportare è troppo, e presto arriva per Michele il momento di dire basta, perché disobbedire, a volte, è importante.
L'adolescenza è il periodo più breve e intenso della nostra vita, è il momento della rivoluzione, solo che non sempre si hanno a disposizione i mezzi per fronteggiarla. In nemmeno duecento pagine Lorenza Ghinelli racconta la guerra di Michele che rifila le lasagne al nonno quando nessuno lo vede e lo porta di nascosto a fare una passeggiata per le vie di Rimini. Pazienza se poi piscia nei cestini delle biciclette, scappa dai tedeschi e lui debba fingersi un partigiano per farsi dar retta. È suo nonno, e Michele lo ama immensamente.
Così come ama Vera, la ragazza additata come quella facile, che va con tutti, ma nei cui occhi ha visto un dolore che vorrebbe condividere.
Una storia breve, ma intensissima, un vero colpo di fucile come lo ha definito la stessa autrice, parole che sono proiettili, capitoli che bruciano tra le mani del lettore. La narrazione, tagliente e viva, quasi telegrafica a dimostrazione di quanto sia urgente, mi ha fatto innamorare di Lorenza Ghinelli. I suoi romanzi hanno una voce, sanno gridare, chiedono aiuto, si ribellano e vanno assolutamente ascoltati. Al momento ho il vago sospetto che li amerò tutti.
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Uff, lo voglio.
RispondiEliminaLo voglio pure io!
RispondiEliminaRo.
La Ghinelli per me è ormai una garanzia da diverso tempo! Ti consiglio di recuperare Almeno il cane è un tipo a posto e La colpa... i miei preferiti! :)
RispondiEliminaGià recuperati 😜 e anche il Divoratore!
RispondiEliminaQuello ce l'ho ma non l'ho ancora letto.
RispondiEliminaHo proprio in lettura La Colpa, per ora un paio di scene sono da pelle d'oca.
RispondiEliminaEh già, un libro che è un pugno allo stomaco e che mi ha colpito moltissimo. Il mio preferito fino ad ora...
EliminaAnche io dico grazie, grazie Silvia per avermi consigliato questa lettura, ho amato questo libro 😍
RispondiEliminaSplendida la recensione, come sempre dai voce a quello che in me resterebbe solo un turbine di emozioni
Grazie che sei passata Simo ❤ ma soprattutto mi fa piacere averti consigliato un libro che ti è piaciuto tanto!
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