26 marzo 2018

Recap #167

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Lettori buongiorno!!!
Il recap di oggi non era previsto (anche se in effetti era già ora di farne uno...), ma non potevo aspettare!
Domenica scorsa mi sono infilata cinque minuti in libreria e sono uscita con un libro di cui devo assolutamente parlarvi. Secondo me dovete comprarlo tutti.
Sto parlando di Fiori Per Algernon di Daniel Keyes.


Avevo questo titolo in wish list da una vita e nell'attesa di un buono Amazon che dovrebbe arrivarmi a breve vegetava nel carrello dello store... Quando però l'ho visto dal vivo non ho saputo resistere. Il bisogno di stringerlo tra le mani subito e la consapevolezza di poterlo iniziare subito hanno avuto la meglio.
Fiori per Algernon nasce come racconto di fantascienza nel 1959, l'anno successivo vince il premio Hugo e in seguito l'autore decide di ampliarlo per farne un romanzo vero e proprio che pubblica nel 1966.
Numerosi gli adattamenti cinematografici e i film per la tv, nel tempo il romanzo di Keyes è divenuto una pietra miliare nel genere, un punto di riferimento nella letteratura sul diverso, perché appunto di diversità si parla, e più nello specifico di ritardi mentali.
Charlie è un uomo di trentadue anni consapevole di non essere molto sveglio, ma quando un esperimento scientifico effettuato su un topolino dimostra che il QI può essere aumentato, addirittura triplicato, Charlie viene sottoposto allo stesso trattamento. E dopo? Sarà sempre lo stesso?
Un romanzo che punta l'accento su numerose problematiche, come la discriminazione, l'inserimento nella società di persone bisognose di aiuto, l'impatto che la scienza può avere nella vita di tutti i giorni.
Daniel Keyes, scomparso quattro ani fa, famosissimo per Una Stanza Piena di Gente, e attualmente in libreria con La Quinta Sally non avrà una produzione letteraria vastissima ma quando ha qualcosa da dire credo proprio che sappia come farlo.
E io che ve lo scrivo a fare... non vedo l'ora di leggere questo piccolo capolavoro, praticamente certa di non restarne delusa.


 * * *

Poi traGGGedia.
Il 17 Marzo sono stata al mercatino dell'usato con una mia amica, il luogo di perdizione per eccellenza.
Devo dire che stavo andandomene delusa, non avevo trovato nulla di valido, poi verso l'uscita ci cade l'occhio su un carrello della spesa traboccante di libri che dovevano ancora essere sistemati sugli scaffali e allora ciao: addio mondo.


Ho preso giusto giusto due cosette e ci tengo a sottolinearlo, ho speso solo 18 euro.
Tanto per fare un esempio il dvd di Colpa delle Stelle mi è costato € 1,50 e anche se non lo rivedrò mai (chi ne ha la forza?) non ho potuto non portarmelo a casa, mentre Doctor Sleep di Stephen King, nonostante non rientrasse tra le mie priorità perché per me Shining è finito nei giardini dell'Overlock Hotel trent'anni fa, per 3 euro non mi sembrava il caso di fare la schizzinosa.
Comunque su Instagram vi avevo già mostrato tutto (qui trovate il link e le singole foto dei libri) quindi sarò breve.
A partire dall'alto, sotto il dvd, c'è Uomini che Odiano le Donne, il primo libro della trilogia Millenium di Stieg Larsson. Credo di essere una delle poche persone a cui non è mai ispirato molto, ma anche qui tra il prezzo irrisorio e l'amica che diceva "prendilo, prendilo, prendilo" non c'è stata storia.
Ciò Che Inferno non è di Alessandro D'Avenia mi è stato consigliato da moltissimi di voi, pertanto è salito anche di priorità, mentre il Superstite di Wulf Dorn sarà la mia seconda prova con l'autore tedesco che non avevo particolarmente apprezzato ne La Psichiatra (qui la recensione).
I Baci Non Sono Mai Troppi di Raquel Martos parla di una lunga amicizia nella Spagna di molti anni fa, ma la chicca delle chicche è Vicolo Cieco di Patricia Highsmith un noir in piena regola in cui il triangolo amoroso si spezza con la morte della moglie del protagonista. Bene, direte voi. E invece no. Perché il senso di colpa è una gran brutta bestia, anche quando l'omicidio l'hai solo pianificato.
Lettori, direi che è tutto, se avete consigli io come sempre sono qua. Tutta orecchi. Pronta ad allungare la mia infinita wish list 8)

  

7 commenti:

  1. Che bel bottino, e quanto m'ispira Algernon!

    (Anche se so già il finale, lo spoilerava la protagonista di Noi siamo tutto.)

    RispondiElimina
  2. Bellissimo bottino! Quanto piacerebbe anche avere un mercatino dell'usato vicino casa (anche se probabilmente sarebbe la mia rovina!). ^_^

    RispondiElimina
  3. Ciao Silvia, che bel malloppo! Difficile non cadere in tentazione in un mercatino dell'usato. Io non corro grossi rischi, il mercatino più vicino a me rimane comunque fuori mano, quindi lo frequento poco (non so ancora se esserne sollevata o rammaricata).
    Sai che a giugno Leggereditore pubblica una nuova edizione di Fiori nella polvere della SEP? L'ho scoperto su Amazon con il titolo Amore e fantasia ^___^

    RispondiElimina
  4. Ma che notizia che mi dai, sai che non ci avevo fatto caso! Io adoro quel libro, magari la Phillips ha scritto di meglio, ma che Un Fiore Nella Polvere sia meno romance di altre sue storie non l'ho trovato un difetto, al contrario mi è piaciuta moltissimo la crescita della protagonista che all'inizio è a dir poco insopportabile!
    P.S. Amore e Fantasia? Ma che brutto titolo °________°

    RispondiElimina
  5. Sono riuscita a leggerlo un paio d'anni fa grazie al prestito bibliotecario. I primi capitoli li ho digeriti a fatica, ma quando la protagonista ha iniziato a maturare l'ho seguita con interesse e sono riuscita ad apprezzarla anch'io. Quasi quasi il protagonista maschile non se la meritava la nuova Francesca.
    Il titolo della Leggereditore non è proprio dei migliori, magari è provvisorio visto che non c'è ancora l'immagine di copertina (chissà cosa ci piazzeranno).

    RispondiElimina
  6. Infatti l'inizio - soprattutto se si è abituate ai canonici romance (e questo non lo è) - sono un po' ostici. E Francesca la riempiresti di botte. Però poi... <3
    Sono i libri così quelli che amo di più. Quelli che ti sorprendono.

    RispondiElimina