15 gennaio 2019

Recensione, Minivip & Supervip il mistero del via vai di Bozzetto, Panaccione

Lettori, oggi review di un fumetto che è diventato uno dei miei preferiti di sempre. Amo Minivip. Sapevatelo!

MiniVip & SuperVip, il mistero del via vai

di Bozzetto e Panaccione
| Bao Publishing, 2018 | pag. 288 |

Chi non ha mai sognato di avere un dispositivo con il quale viaggiare nello spazio e nel tempo senza bisogno di alcun mezzo di trasporto? Certo, nessuno immagina che quel marchingegno esista davvero, che si chiami "Via Vai" e che sia stato progettato da una perfida aliena determinata a invadere il nostro pianeta! Ma si sa che tenere un segreto è difficilissimo, ai giorni nostri. Prima o poi, si viene a sapere tutto...

Voto:

Ho guardato più volte la copertina di Minivip & Supervip domandandomi "ma dove li ho già visti questi due?" senza trovare una risposta. Poi grazie a google - l'oracolo del secolo! - mi si è accesa la lampadina! Ma certo! Bruno Bozzetto è il papà del Signor Rossi! Ma certo! Da piccola in tv ho visto il film! Sì, perché Minivip e Supervip sono nati nel 1968 grazie al film d'animazione Vip, Mio Fratello Superuomo e io ne ho un ricordo labile ma preciso: quel film l'ho visto. Sicuramente grazie a mio nonno, sicuramente su una qualche vecchia vhs, forse in TV, ma di sicuro l'ho visto. Youtube me lo conferma. Sono andata a vedermi qualche scena ed è stato come tornare piccola in un attimo. Mamma mia che ricordi. Chiudo gli occhi e sento l'odore della ciambella appena sfornata, della naftalina, delle caramelle Golia. Sento odore di nonni.
Vabbe', digressione a parte, torniamo a noi che non voglio tediarvi oltre.

Il mondo della nona arte è a mio avviso bellissimo quanto impervio. Capita che ci sguazzi che è una meraviglia o che fatichi proprio a entrarci. È vero che sono un'amante delle storie profonde, quelle che al di là delle apparenze dicono molto altro, quelle che ti deteriorano la psiche e ti fanno girare gli ingranaggi del cervello (Dolci Tenebre è un must per me!), ma a volte anche no. A volte anche meno. A volte c'è bisogno, anzi si sente proprio l'urgenza, di una storia tanto semplice quanto efficace. Il Mistero del Via Vai è un fumetto perfetto. Perfetto per i nostalgici e ancora più perfetto per la nuova generazione a cui un tuffo nel passato può fare solo che bene. Sfido chiunque a sfogliare l'ultima pagina senza sentire l'urgenza di guardare subito il film. E poi va detto che Bozzetto non passa proprio mai di moda. La sua vena ironica a distanza di cinquant'anni è rimasta la stessa, così come la satira pungente alla società e al consumismo, efficace e attuale come non mai. Già nel film Vip, Mio Fratello Superuomo la "cattiva" della situazione voleva conquistare il mondo attraverso la pubblicità massiva che avrebbe inebetito l'intera popolazione, un concetto molto più attuale oggi di allora, diciamocelo.
Anche nel fumetto edito in casa Bao Publishing in una fantastica edizione cartonata non manca un'attenta analisi a come il mondo, negli anni, sia sempre più invivibile. Ogni famiglia possiede almeno cinque macchine, l'aria è irrespirabile, lo stress è all'ordine del giorno e la televisione trasmette più spot che programmi.


La causa di tutto questo malessere è presto rilevata: un terribile mostro alieno - l'orripilante Fertile Sempiterna - ha fornito per secoli i mezzi opportuni perché l'uomo si rovinasse con le sue stesse mani e adesso è pronto per colonizzare la terra grazie alle mila e mila uova che ha covato e che sono pronte per schiudersi. Paura? In teoria tanta, in pratica si ride di più!
Ancora una volta il compito di salvare il Pianeta Terra spetterà a Minivip e Supervip che in modo quasi inconsapevole si troveranno invischiati in un caos dalle proporzioni cosmiche.
Ma come stanno i nostri supereroi?
Supervip è sempre quello figo e forte, ma la sua fidanzata l'ha mollato e non se la passa troppo bene. Minivip invece - quello piccolo e senza poteri -  è felicemente sposato con Nervustrella un personaggio a mio avviso riuscitissimo caratterizzato da un buonismo talmente artefatto che per assurdo non puoi non amarla.
Tra liti familiari, malintesi, depistaggi, rapimenti e chi più ne ha più ne metta, si snoda una storia avvincente e divertente che strizza l'occhio alla fantascienza classica e omaggia i vecchi film degli anni settanta.
Ovvio, gli stereotipi si sprecano, ma vengono anche dissacrati, esagerati, rimaneggiati e poi gente tra queste pagine ci si rilassa e si sorride parecchio, quindi vado subito a inserire Minivip & Supervip nel mio personale bugiardino delle letture terapeutiche. 

Graficamente poi è bellissimo.  Un applauso prima dei titoli di coda va tutto a Grégory Panaccione, il fantastico illustratore che ha dato a quest'opera un nuovo smalto senza snaturarne l'anima vintage.
Il Mistero del Via Vai nasce come sceneggiatura per un nuovo film, ma il sodalizio Bozzetto-Panaccione non fa rimpiangere la mancata uscita della pellicola, anzi; gli acquarelli, le splash page e le singole vignette hanno carattere, sono ricche di dettagli e si completano perfettamente con il testo.

Se volete un fumetto intelligente, ma allo stesso tempo leggero, fidatevi, non fatevelo scappare, perché anche se tra queste pagine si parla di salvaguardia ambientale, consumismo e risparmio energetico, i toni sono sempre giusti, la satira è acuta, ma non invadente e il divertimento - giuro - assolutamente assicurato.


Nota: il fumetto fa parte della collection Métamorphose della casa editrice francese Soleil, una collana di albi illustrati che tratta il tema della trasformazione.
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