30 novembre 2012

Libro VS Film - Sfida n° 27

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
Libro VS Film
chi vincerà? 

Oggi in sfida le due versioni de Il Silenzio degli Innocenti. 

 
Vince il film!

A volte ci sono delle parti che sembrano cucite addosso agli attori, e dei libri destinati a essere ricordati per il film che hanno ispirato. È il caso di Thomas Harris, del Silenzio degli Innocenti, e della serie di romanzi incentrati sulla figura dell'assassino antropofago Hannibal Lecter. All'autore il merito di aver dato vita a una figura tanto mostruosa quanto complessa, al cinema il merito di averlo reso immortale. Hannibal Lecter è e sarà sempre uno dei più grandi cattivi che la storia del cinema ricorderà. Ma non un semplice pazzo assassino, non uno dei tanti psicopatici disorganizzati e istintivi. Lecter è acuto, intelligente, spietato, colto. Ed Anthony Hopkins gli ha dato corpo e voce alla perfezione.
Al suo fianco Jodie Foster, l'agente dell'FBI Clarice Starling, a cui viene affidato il caso di un assassino seriale, la cui chiave per risolverlo si nasconde tra le mura della cella di Lecter. Lui da dietro le sbarre saprà guidarla, le sviscererà l'anima, la farà sentire debole, la renderà più forte... l'aiuterà... una guerra psicologica basata su una fiducia priva di basi, ma che li renderà complici seppur schierati su fronti opposti.
Jodie Foster non è una delle mie attrici preferiti, e forse non lo era nemmeno per il regista Jonathan Demme, dal momento che per interpretare Clarice voleva prima Michelle Pfeiffer, poi Meg Ryan, e infine Laura Derm. Le prime due hanno rifiutato una parte tanto cruda, l'ultima è stata scartata per la giovane età. Jodie Foster, la quarta scelta, si è rivelata perfetta.
Con un cast simile, una sceneggiatura da Oscar, una regia claustrofobica e un sapiente montaggio... vince il film. Bravo Harris, ma ancora più bravi tutti coloro che hanno lavorato a questa impeccabile produzione.

 

E secondo voi?
Libro o film?

27 novembre 2012

Segnalibri Mon Amour # 9

Ma solo io da piccola guardavo la Casa nella Prateria? Ditemi di no, vi prego. E adesso non voglio dire di essere una fan sfegatata della serie, ma quando ho visto questo set di segnalibri sono andata indietro  nel tempo... ed è stata una sensazione davvero piacevole!
Sono realizzati con le pagine del libro (spero fotocopiate O_O), una cosa quindi semplicissima, che potreste realizzare usando "scorci" dei vostri romanzi preferiti, se hanno poi delle immagini tanto meglio. Io stavo facendo un pensierino per creare i segnalibri de La Storia Infinita. Ci sono dei bellissimi capilettera, e le scritte verdi e rosse possono solo migliorare l'effetto finale.

Su Etsy, QUI.

23 novembre 2012

Libro VS Film - Sfida n° 26

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
Libro VS Film
chi vincerà? 

Oggi in sfida le due versioni de Il Codice da Vinci!

 Vince il libro!

Se pensate che abbia vinto il libro, perchè Dan Brown è un genio, e il suo romanzo fantastico, be' no, non è proprio così. Il Codice da Vinci in ogni caso (qui la recensione) non mi è dispiaciuto, è un libro che si legge non bene, benissimo, grazie a capitoli corti, un lessico comprensibilissimo, una giusta suspense, insomma l'autore è stato un gran furbone, perchè ha comunque dato vita a un genere che per un buon periodo ha spopolato e che ancora vende discretamente. Il thriller miscelato ai misteri dell'arte e della storia.
Detto questo, perchè il film perde?
Eppure ha un buon cast... un ottimo regista (adoro Ron Howard), è tratto da un bestseller... allora cos'è che non ha funzionato? Audrey Tautou. Sì, proprio lei, la giovane attrice francese che ancora non si è scrollata di dosso lo sguardo sognante e stranito della tenera Amelie. La sua Sophie è totalmente lontana dal ruolo, io avrei recitato meglio, ne sono sicura (e la mia modestia è nota a tutti quelli che mi conoscono). Chi se ne frega se nel libro ha i capelli rossi e qui no (che poi la cosa aveva un senso), ma lei è proprio inespressiva come un rotolo di carta da parati. E il suo doppiaggio? Perchè le hanno dato l'accento francese? Allora Tom Hanks doveva avere quello americano, no?
Il resto del cast mi è piaciuto molto. Ian McKellen è sempre un grande, e Paul Bettany riesce a rendere con poche inquadrature il calvario di Silas, un assassino dall'animo complesso e tormentato.
Certo avendo visto il film dopo aver letto il libro tutto mi è risultato decisamente prevedibile, ma qualcosa non mi ha convinto. Nonostante i difetti riscontrati nel romanzo, nel film ce ne sono anche di più. Insomma si poteva riadattare e migliorare, lo fanno quando non ce n'è bisogno, perchè non stavolta?


E secondo voi?
Libro o film?

21 novembre 2012

Captcha... il ritorno!

Che si siano offese perchè le avevo rimosse?
Boh... fatto sta che nonostante le odi, detesti e aborri  (se non sapete cosa sono, cliccate qui), ho dovuto momentanemente rimetterle.
Da quando il gadget dei commenti di blogger è, prima impazzito, e poi sparito... non ci sono più filtri che impediscono ai messaggi spam di infilarsi ovunque, e di certo non posso passare le giornate a cancellarli, perchè non sono uno o due, ma 20, 30, anche più di 50 al giorno!
Appena blogger sistemerà il tutto i captcha verranno di nuovo rimossi. Anzi, se avete consigli li accetto volentieri. Se avete i miei stessi problemi, non dico che mi fa piacere, ma la regola "mal comune mezzo gaudio" vale sempre.



20 novembre 2012

Recensione, Senza Pietà di Patricia Highsmith

Come ho più spesso dichiarato, il sito è sì una mia creatura, ma se sono arrivata alle 500 recensioni è anche grazie ai vari collaboratori (di passaggio, saltuari, o più o meno duraturi) che hanno voluto condividere le loro opinioni sul mio spazio virtuale.
Da oggi ritornano le recensioni di Alby, probabilmente qui sul blog non lo conoscete, ma spero che la sua passione per i libri gialli contagi un po' anche voi!

Senza Pietà di Patricia Highsmith
Bompiani, 2001
Pagine 288



Recensione
Trama: Per Sidney è solo un gioco: quando la moglie parte per una vacanza, allo scopo di mettere fine alle continue liti coniugali di cui sono testimoni tutti i vicini, l'uomo progetta il delitto perfetto per liberarsi di lei. Ma la donna non ritorna più in città, nessuno sa dove si trovi, e Sidney dovrà fare di tutto per convincere polizia e conoscenti di non essere un assassino. Un thriller irresistibile, dalle sottili e raffinate connotazioni psicologiche, da un'autrice di cui si annunciano continui adattamenti cinematografici. 

Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.  

19 novembre 2012

50 Sfumature di Grigio... i gadget O_O

Non ci posso credereeeeeee!!!
Oddio, visto le vendite me lo sarei dovuto aspettare, ma quando sono inciampata in questo annuncio di ebay, non vi dico il diametro delle mie pupille a che livelli è arrivato.


Devo comunque ammettere che questi orecchini sono carini (sicuramente più del libro), quindi vi lascio il link del venditore. Non si sa mai che a qualcuna possa far comodo.
Sappiate poi che esistono numerossissimi altri gadget dedicati ai contorsionisti dell'anno. Vi faccio una rapida carrellata e vi lascio qualche link.

Collana >> QUI

 Aggeggio da attaccare alla borsa >> QUI

 Tazza >>QUI 

 Mega adesivo da muro >> QUI

Felpa >> QUI

E questi sono solo un piccolo assaggio. Ci sono borse shopper, cover per i cellulari, magliette di ogni tipo... non valeee... gadget così io li voglio per altri libri!!!
Comunque Natale è vicino, magari potete fare un regalo a una fan di Mr Grey, o a un amica che non lo sopporta (sempre se anche voi non sopportate quell'amica ).
Vi riposto anche il link della mia recensione, magari vi va di ripassarvela...

17 novembre 2012

Weekly Recap #53 (era "in my mailbox")

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho addocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.
 
Nonostante queste siano state settimane molto piene, i libri non hanno smesso di accompagnare la mia quotidianità, partiamo quindi dalle new entry. Anzi partiamo proprio dal libro che ho in lettura.
Ringrazio la Casa Editrice Mondadori per questo titolo da cui è già stato tratto un film nelle sale dall'8 Novembre. Di seguito trama e trailer. Ditemi se non v'ispira!?
Sinceramente tempo fa io ero un po' scettica verso tutti quei libri ambientati in Iran, Afghanistan, e zone limitrofe, poi Hosseimi con i suoi meravigliosi libri (Il Cacciatore di Aquiloni e Mille Splendidi Soli) mi ha fatto cambiare idea in modo radicale.

ARGO. Come la CIA e Hollywood hanno salvato sei ostaggi americani a Teheran di Antonio Mendez e Matt Baglio

Trama: Il 4 novembre 1979, nel pieno della rivoluzione iraniana, centinaia di militanti danno l'assalto all'ambasciata statunitense a Teheran, prendono in ostaggio una cinquantina di membri del personale diplomatico e chiedono l'estradizione di Mohammad Reza Pahlavi, lo scià in esilio negli Stati Uniti, per poterlo processare in patria. È l'inizio di una lunga crisi internazionale, che vedrà susseguirsi strenui negoziati nonché un tentativo di liberare gli ostaggi con la forza (Operazione Eagle Claw) finito tragicamente. Al momento dell'attacco, sei appartenenti al corpo diplomatico statunitense che si trovavano nel compound dell'ambasciata riescono a fuggire per le strade della capitale e a nascondersi nell'abitazione dell'ambasciatore canadese Ken Taylor. Sono temporaneamente al sicuro, ma l'intelligence americana sa bene che se venissero scovati rischierebbero seriamente la vita. Occorre farli uscire al più presto dall'Iran. L'idea vincente per riportarli a casa verrà ad Antonio ("Tony") Mendez, autore di questo libro ed ex agente tecnico operativo della CIA, grazie anche alle sue frequentazioni col mondo di Hollywood e alla sua grande esperienza nel campo dei travestimenti: una squadra di agenti sotto copertura cercherà di far passare i sei diplomatici per membri di una troupe cinematografica canadese in cerca di location per un fantomatico film intitolato Argo. In questo libro Mendez ripercorre tappa dopo tappa la strada c che ha portato al successo questa rocambolesca operazione di salvataggio. 


Ringrazio poi la Multiplayer che ha un Ufficio Stampa sempre cortesissimo e disponibilissimo per avermi inviato a sorpresa (e io ADORO le sorprese ) Diario di un Sopravvissuto agli Zombi di J. L. Bourne.
Ho scoperto che fa parte di una saga, ma non dovrebbe avere un finale troppo aperto, qualcuno di voi l'ha già letto?

E infine ecco il libro che stao facendo gironzolare tra le mie amiche con prole al seguito (ringrazio la Casa Editrice Kimerik). Una raccolta di fiabe, ma non le solite fiabe moderne, io ne ho già lette alcune e hanno il sapore delle storie che mi raccontava la nonna. Sapete quei racconti dove ci sono i buoni e i cattivi, dove il male viene sconfitto e l'happy end è d'obbligo? Ecco quelle. Le classiche favole della buonanotte insomma.
Quindi se dovete fare un regalo tenente presente Lillo il Coccodrillo e le storie di Agnese di Vanessa Salafia.


In Wish List
Purtroppo non riesco a fare a meno di allungare la mia lista dei desideri con estrema facilità. Sono una debole


Premi
Ringrazio infinitamente Lara di Stelle nell'Iperuranio per il premio Unia e rispondo alle 7 domande come da "regolamento".


1. Qual è il primo libro che hai letto in assoluto?
Non me lo ricordo -_-'
Mi pare un libro preso alla biblioteca della scuola che parlava di un gruppo di amici che cercavano un tesoro. Faceva tanto Goonies, ma non lo era ^^

2. Hai mai fatto un sogno ispirato a un libro che hai letto? Se sì, racconta.
Leggendo di sera, prima di dormire, mi capita spessissimo. Recentemente, e credo di averlo anche scritto nella recensione, quando ho letto Il Canto delle Parole Perdute, sognavo bombardamenti su bombardamenti...

3. Qual è la prima cosa che ti colpisce in un libro? La copertina, la trama o il titolo?
Ahimè, la copertina. Non si fa, non si fa, non si fa! Me lo ripeto sempre, ma ci casco anche sempre.

4. Ti è mai capitato di piangere per un personaggio?
Eccome! Ho pianto per Tatiana e Alexander quando ho letto Il Cavaliere d'Inverno, ho pianto per Nick in I Giorni del Tè e delle Rose, ho pianto per Roger in Come in uno Specchio. Io amo piangere. Io voglio che un libro mi scavi un buco nel cuore, solo così so che mi è piaciuto al 100%.

5. Qual è il tuo genere preferito?
Vado a periodi. In questo momento sono stata abbastanza presa dalla narrativa di Ira Levin che spazia dal thriller, al distopico, all'horror.

6. Hai mai incontrato uno scrittore?
Ho incontrato e intervistato Marissa Meyer (l'autrice di Cinder) al Bologna Children's Book Fair. Bellissima esperienza. Anzi, se ve la siete persa, qui c'è la videointervista che ho realizzato con altri blogger.

7. Posta un'immagine che rappresenta cosa significa per te la lettura
Be', leggere per me è un viaggio...

 
Cosa mi sono vista.
Ho finito City Hunter. A parte un epilogo un po' frettoloso l'ho amato alla follia. Venti puntate una più bella dell'altra!


Con Maritozzo (che ama i film impegnati e profondi) ho visto Anche se è Amore non si Vede, ad oggi il film meno riuscito di Ficarra e Picone, anche se carino. Purtroppo manca dell'originalità e della freschezza che avevano La Matassa e Il 7 e l'8. I due attori/registi questa volta si giocano la carta di cuori e danno vita a una serie di storie sentimentali che s'incastrano tra loro in un divertente gioco di equivoci... abbastanza prevedibili. Per un pomeriggio senza pretese.
E sempre per un pomeriggio senza pretese vi consiglio Il Gatto con gli Stivali. Voglio quel gattooo!!!


Per questa settimana è tutto,
e la vostra com'è stata?

15 novembre 2012

Libro VS Film - Sfida n° 25

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
Libro VS Film
chi vincerà?

Oggi in sfida le due versioni de I Passi dell'Amore.

 Vince il film!

Ragazze/i odiatemi pure, ma è più forte di me... per quanto i romanzi di Sparks mi piacciano, i film tratti dai suoi libri riescono a spezzarmi il cuore. Sarà la scelta del cast, la regia, la sceneggiatura, sarà la storia in sè (l'autore giustamente ha i suoi meriti)... sarà quel che sarà (emh... fa tanto San Remo anni '80) ma è così. Finisco un romanzo di Sparks e nonostante le lacrime, la gioia, la sofferenza e tutte quelle emozioni che mi fa provare, riesco subito a iniziare qualcos'altro. Finisco un suo film e per giorni e giorni me lo porto come un groppo in gola, un peso che non riesco a mandare giù e che posso esorcizzare solo rivedendo il film all'infinito (arriverà il momento in cui ne avrò la nausea, no?). Certo non mi capita sempre, ma I Passi dell'Amore lo metto quasi a pari merito con Le Pagine della Nostra Vita (ho detto quasi...) Semplice, impattante, pieno di quelle piccole gioie che ti fanno piangere come una fontana. Pieno di tutti quei significati che sembrano scontati, ma poi non lo sono. Shane West e Mandy Moore sono perfetti nei ruoli di London e Jamie; sì forse a qualcuno sembrerà il solito film super-commerciale, in tanti lo sconsiglieranno ai diabetici per salvarli da un attacco ipoglicemico, in altrettanti diranno che è una pellicola per i più giovani... ma se anche solo per due ore siete in vena di romanticherie... be' vedetelo. Certo potete anche leggere il libro, che ovviamente è un buon libro, ma se qualcuno vuole spiegarmi perchè i romanzi di Sparks non mi annientano come i suoi film, mi farebbe piacere. Voglio fare outing. Voglio capire... Devo capirmi *_*

"Ricordo che pensai erano i passi più difficili
che nessuno avesse mai intrapreso.
Ma erano soprattutto i passi dell'amore."

9 novembre 2012

Libro VS Film - Sfida n° 24

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILM
chi vincerà?

Oggi in sfida le due versioni di The Help!

 
 Vince il libro!

Vince il libro, ma attenzione, anche il film merita moltissimo, solo che questo è uno di quei casi in cui un romanzo di 500 pagine ricco di anedotti, situazioni e scambi di opinioni, per essere condensato in 2 ore, deve per forza venire riadattato. E nonostante la sceneggiatura sia stata realizzata davvero con intelligenza, il libro lo si ama così tanto che non si vorrebbe rinunciare a nulla. Alle serate con Abigail e Skeeter, al'irriverenza infinita di Minny, ai sogni, alle speranze, al riscatto, e a tutti quei piccoli gesti che ci fanno sentire un insignificante puntino nella vastità dell'universo.
La storia credo che la conosciate tutti (per chi vuole ripassare qui trovate la mia recensione) e chi non ha letto il libro, o visto il film, rimedi in qualche modo. Tra le pagine della Stockett troverà una verità schietta e imbarazzante. A volte dolorose, altre risanatrice. Nel film troverà invece un grande cast, in primis la straordinaria Octavia Spencer che si è aggiudicata l'Oscar come miglior attrice non protagonista grazie a una Minny impossibile da non amare.
Ho letto svariate critiche (non del "popolo" per intenderci, ma di critici "veri") e più di una volta ho sentito dire che per quanto The Help sia un buon film il suo successo è immeritato. Io penso esattamente il contrario. I successi immeritati sono ben altri, sono tutti quei prodotti che vendono grazie ad abilissime operazioni di marketing, ma che di fatto sono poveri di contenuti e mirano solo a lanciare l'ennesima moda. The Help è piaciuto perchè nella sua semplicità sa essere profondo. E nonostante la vittoria del libro voglio riconoscere al film un finale, che per quanto somigliante a quello del romanzo al 99%, ho preferito.
Insomma se avete voglia di leggere un buon libro correte in libreria, se volete un buon film correte in videoteca! In entrambi i casi... correte! ^^

E secondo voi?
Libro o film?

4 novembre 2012

Weekly Recap #52 (era "in my mailbox")

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho addocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.
 
Hola gente! Questa settimana sono stata un po' assente, ma tra lavoro, dentista e visita dei parenti arrivati dalla Francia non ho potuto dedicare troppo tempo al blog. Sorry, rimedierò ^^
In compenso ho letto un po' e anche se non ho scritto le recensioni (e chissà se le scriverò ;_;) ho deciso di fare qui un paio di considerazioni. Partiamo subito!

Aggiornamenti Letture
E' un momento in cui sono un pelo dipendente dai libri di Ira Levin, ma adesso mi disintossico, promesso!
Prima però vi voglio dire due paroline su Scheggia, I Ragazzi Venuti dal Brasile e Questo Giorno Perfetto.
Scheggia... questo libro fa parte della produzione più moderna di Levin (anni '90) e un po' si sente. Tra tutti quelli letti è sicuramente quello che mi è piaciuto di meno per un semplice motivo. La prima parte è un po' confusionaria. Racconta la storia di una donna che si trasferisce in un mega-palazzo e di un uomo che la spia. Ma non spia solo lei, quest'uomo osserva tutti i condomini attraverso una serie di telecamere strategicamente posizionate nelle varie stanze degli appartamenti (bagno compreso ovviamente), lui sa tutto di tutti, ed è un pervertito sotto ogni punto di vista. Ovviamente intreccerà una relazione con la protagonista e fin qui tutto ok, anzi, la parte adrenalinica del romanzo inizia proprio a questo punto, il problema è che all'inizio si fa un po' di fatica a inquadrare tutti i condomini (forse era voluto? Mah, non ho apprezzato cmq); ce ne sono davvero molti, e come tutte le persone che si incrociano per 5 secondi in portineria, per le scale, o alla fermata del bus, hanno caratterizzazioni veloci, e questo mi ha un po' disturbato.
Nonostante tutto quando il quadro si fa un po' più chiaro, l'unico pensiero del lettore è: riuscirà la nostra eroina a uscire dal tunnel in cui sta entrando senza rendersene conto, o sarà l'ennesima vittima di Ira Levin?
Voto: 6+
I Ragazzi venuti dal Brasile. Dico solo: leggetelo! Azione, azione e intrighi! E' la storia di un folle medico nazista che vuole clonare Hitler... vi basta come spunto per correre alla ricerca di questo libro? Voto 8
Questo Giorno Perfetto. Una volta ho lodato The Giver e la sua autrice. Un po' me ne sono pentita. Leggete Questo Giorno Perfetto e ci troverete lo stesso mondo distopico (inclusa l'Unificazione) e una storia dalla trama molto più ricca che rispetto al libro della Lowry ha "solo" 23 anni in più. Ma lo dico sempre che Ira Levin è un genio...  Voto: 8


E adesso faccio unn appello alle Case Editrici. RITRADUCETE I ROMANZI DI IRA LEVIN!
Le copie che mi sono capitate tra le mani hanno spesso un italiano che definirlo arcaico è dir poco, e ci sono anche diversi refusi. Quindi vi prego, fateci un pensierino...

New Entry
Visto la settimana che ho avuto non ho nè comprato, nè richiesto libri, ma la Sperling (che ringrazio moltissimo) mi ha inviato a sorpresa Fragility di Rebecca Maizel, il seguito di Evernight che non credo di avere, ma sono sicura di non aver letto. Rimedierò!


Cosa mi sono vista
L'Era Glaciale 4. Purtroppo devo dire che la scarsa presenza del mitico Scrat ha penalizzato molto questo film. Carino sì, ma tra tutti forse il meno riuscito. Ma poi è sempre così, non c'è da meravigliarsi... i seguiti, dei seguiti, dei seguiti non eguagliano mai le prime uscite.


Poi ho finito Faith. Una volta metabolizzato il drama penso di essere stata 24 ore in uno stato catatonico. Ma che bello... se penso a certe scene mi vengono i lacrimoni. Io poi adoro i viaggi nel tempo, qui sono andata proprio a nozze... sento che mi mancherà...


Per questa settimana è tutto,
e la vostra com'è stata?