23 ottobre 2015

Recensione, CENTRAL PARK di Guillaume Musso

Avevo iniziato Central Park di Musso per abbandonarlo dopo poche pagine causa congiuntivite stagionale e poi nel week end, complice la pioggia e il meritato relax l'ho ripreso, ricominciato e finito in poche ore. Che dite... mi sarà piaciuto? Be', non è difficile indovinare, visto che la lettura compulsiva è decisamente un buon segno ^_^

Central Park di Guillaume Musso 

| Bompiani, 10/2015 | pag. 304 | € 18,00 |
New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima, Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro vite.
Voto:
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Leggere Musso potrebbe diventare un vizio. Mi piace proprio.
Questa volta l'autore francese gioca con la trama e il vissuto dei personaggi per dar vita a una storia che sembra uscita direttamente dalle turbe mentali di Sebastian Fitzek e Wulf Dorn, abbandonando, ma solo apparentemente, i risvolti sentimentali tipici delle sue storie.
Pur amando sinossi in cui l'amore vuole essere il protagonista indiscusso e assoluto, Musso ama anche la suspense, pertanto non avrebbe dovuto stupirmi questa sua ultima uscita anche se, lo ammetto, l'avevo sottovalutata. Non come contenuti, sia chiaro, mi aspettavo un bel romanzo, ma non un vero e proprio thriller. Invece nonostante non possa - e soprattutto non voglia - rivelarvi troppo, devo dirvi che il ritmo teso e i continui ribaltamenti ti portano a consumare le pagine in poche ore e il finale è di quelli che rimette a posto ogni singolo tassello di un puzzle abilmente disfatto.
Insomma, anche questa volta, Musso ha fatto centro!
Central Park è un romanzo veloce e incalzate, l'autore non si perde in inutili descrizioni e in dettagliati approfondimenti psicologici, preferisce far conoscere i suoi personaggi attraverso le parole e le azioni ed è una scelta oltremodo obbligata, perché solo alla fine si scoprirà il loro vero volto.

Tutto inizia a Central Park dove Alice si risveglia ammanettata a Gabriel. Lei poliziotta francese, lui jazzista americano, non ricordano nulla, sanno solo che il giorno prima erano da tutt'altra parte del mondo; una a Parigi con le amiche, l'altro in un locale di Dublino. Ma c'è di più. La camicia di Alice è sporca di sangue e sul braccio di Gabriel sono incisi una serie di numeri... poco alla volta il passato della donna torna prepotentemente a farsi strada nel suo presente, un passato che non ha mai avuto un volto, ma che le ha tolto le persone più importanti della sua vita rendendola schiva e diffidente.

I continui fashback faranno luce su un caso che tre anni prima aveva sconvolto Parigi e che per Alice era diventato una vera e propria ossessione. Era lei che voleva fermare il killer interrompendo la catena dei delitti; era lei che voleva fare giustizia a nome di tutte le donne che avevano perso la vita; era lei che, sprezzante del pericolo, aveva infranto le regole e dato un calcio al buon senso. Ma oggi è tardi per voltarsi indietro, Alice ha pagato a caro prezzo la propria ostinazione e forse solo la vendetta potrà placare quel tormento che non le da tregua.

Attraverso una serie di indizi e sconvolgenti rivelazioni che scoperchieranno i fantasmi della memoria, Alice e Gabriel si muoveranno in una New York fatta di verità e cliché, e nonostante alcuni momenti di stallo e altri i n cui la logica sembra abbandonare il filo conduttore, il finale sbroglierà i nodi di una matassa di cui non ci si aspetterebbe mai il risvolto. Allo stesso tempo ribalterà il piano di lettura dell'intero romanzo, ogni singola situazione avrà un nuovo significato, ogni parola pronunciata un peso diverso. Avrei solo evitato la vena sentimentale a cui Musso non può fare a meno di ricorrere, non se ne sentiva il bisogno e anche se potrà appagare il lato romantico di molte lettrici toglie credibilità alla storia (ecco perché non ho dato 4 stelline intere).

Ma il punto forte di Central Park per me resta la scoperta di una verità scomoda, impietosa, amara. È anche lo stile di Musso - pacato, dosato, privo di fronzoli e eccessi - che ti fa presagire a un epilogo in grado di colpirti senza ferirti, invece una volta sfogliata l'ultima pagina ti accorgi che tutti quei colpi, apparentemente lievi, hanno lasciato il segno.


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9 commenti:

  1. Non ho mai letto nulla di Musso, ma sono più che pronta a rimediare ^.^
    Potrei iniziare proprio da questo libro, perché mi sembra davvero interessante... come primo approccio alla sua scrittura me lo consigli o sconsigli?

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  2. è un autore molto facile, a me solitamente piace una scrittura più ricca, ma le sue storie sono così particolari che non puoi non amarle! Vai, buttati su questo!

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  3. Nemmeno io ho mai letto Musso, ma le trame dei suoi libri mi hanno sempre attratta. E, visto il tuo parere positivo, credo proprio che inizierò da Central Park :)


    PS: indovina un po' che libro ho preso in prestito in biblioteca? Anzi no, te lo dico io...Un fiore nella polvere della Phillips!!! Chissà se piacerà anche a me...Lo inizio questa sera ^_^

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  4. @Emy dai! Un Fiore nella Polvere <3
    Preparati, chi ama la Phillips di adesso non ama molto quella prima maniera, e ti avviso, il libro non decolla subito, ma il suo marchio è inconfondibile e Francesca è un personaggio davvero odioso. Non una finta odiosa, no, no, lei è proprio una stronza doc!

    Per Musso, visto che ti piacciono le storie sentimentali, a me è piaciuto Chi Ama Torna Sempre Indietro.

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  5. Mi è bastato leggere "si svegliano ammanettati" per decidere di leggerlo.
    Ho dei problemi. :)
    Di Musso non ho mai letto niente (io e i francesi non ci capiamo)

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  6. Chi ama torna sempre indietro, dei suoi, è il mio preferito.
    Veramente originalissimo. Questo è in lista da un po'.
    Felice che meriti. ;)

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  7. @La Je ahhahaha, nemmeno io li capisco i francesi, infatti ne ho sposato uno. Ho più problemi di te mi sa xD

    @Mr Ink
    Molto carino Chi Ama Torna Sempre Indietro, in questo avrei evitato il risvolto romantico, ma poteva Musso non cascarci? Impossibile ;)

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  8. oddio! ahaahahahahah vinci tu ;)
    io ne ho preso uno che di francese ha solo il nome.(Francois)

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  9. L'accostamento con Fitzek ci sta tutto, piaciuto molto anche a me. Il finale non è proprio thriller ma chiude bene la storia...

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