18 novembre 2016

Recensione, FABER di Tristan Garcia

Buongiorno cari lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che si potrebbe anche riassumere in poche righe, ma che in realtà è immenso. Ed è bello eh. Faber di Tristan Garcia è un gran bel libro.

FABER di Tristan Garcia

| NN Editore, 2016 | pag. 406 | € 19,00 |

Faber è bellissimo, straordinario. Rifiuta i limiti, promette una vita diversa e al liceo è stato lo spirito guida di una rivolta contro ogni ipocrisia e conformismo. Anni dopo, Madeleine e Basile, i suoi amici e seguaci più fedeli, ricevono una lettera che contiene una richiesta d’aiuto in codice. E decidono di sacrificare le loro vite ormai autonome per riportare a Mornay l’amico di un tempo. Il loro legame si rinsalda ma tornano a galla vecchi rancori e vecchie storie, anche quelle più segrete e tragiche, che li costringevano in un’alleanza soffocante. Faber si è ormai trasformato in una sorta di oscura leggenda: mostro manipolatore oppure antica divinità abbattuta dalla ferocia dei nuovi dèi. E i suoi amici si ritrovano in bilico tra fascinazione e paura.
Il romanzo del filosofo Tristan Garcia è una struggente storia di amore e di amicizia che racconta della lotta contro il tempo, della tragica battaglia per conservare le illusioni e dell’adolescenza breve e affamata che si erge solitaria in difesa dei sogni.
Voto:
"L'uomo è una fune tesa tra il bruto e il superuomo, una fune sopra l'abisso.
Così parlò Zarathustra, Friedrich Nietzsche
Faber è un ragazzo bello, intelligente, capace di stare sempre un passo avanti agli altri, un misto di paura e fascinazione che lo porta ad essere ammirato e imitato. Dotato di una forza distruttiva logorante, decide di rivolgere il male solo ed esclusivamente verso se stesso e così un giorno sparisce, lasciandosi alle spalle passato, presente e futuro.

Tristan Garcia, giovane giornalista, filosofo, e scrittore, attraverso una narrazione capace di guidarti passo passo nella parte più complessa e oscura dell'animo umano, tratteggia la figura di un protagonista capace di trattenere sulla sua pelle tutto il bene e tutto il male del mondo. Racconta attraverso lunghi flashback l'amicizia nata sui banchi di scuola con Basile e Madeleine, e fotografa la Francia degli anni Novanta, quella di due generazioni dopo una guerra vinta e una rivoluzione fallita. La Francia che prometteva di forgiare individui e non uomini comuni. Faber è la risposta alle domande di molta gente: è l'uomo che in tanti volevano essere, ma a cui in pochi hanno cercato veramente di somigliare.

Inizia tutto con una richiesta d'aiuto, Faber ha trent'anni e vive in completo isolamento; il corpo agile di un tempo è un lontano ricordo, così come quel fascino disarmate che lo caratterizzava. Lui, abituato a sollevare le folle era diventato quasi un misantropo.
Madeleine lo riporta a Mornay, la cittadina in cui sono cresciuti, dove anche Basile lo aspetta, perché se una volta erano tutto l'uno per l'altro forse potrebbero tornare a esserlo. In fondo, anche se è solo l'ombra di se stesso, è pur sempre quell'angelo caduto che ha rischiarato le loro vite per poi gettarle nell'oblio dopo la sua scomparsa. Madeleine è sposata, ha una figlia, ma è una donna insoddisfatta, così come Basile che di mestiere fa il professore nella stessa scuola che hanno frequentato da piccoli, ma senza passione e trasporto. Chissà dove sono finiti tutti i lori sogni? Chissà se si potranno mai riafferrare. Ma forse la realtà è differente, e si rivelerà essere il tragico prodotto di quanto seminato.
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4 commenti:

  1. un libro bellissimo e raccomandabile!:-)
    Saluti dall´hotel Val di Fassa. Giulia

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  2. Due recensioni positive dello stesso libro e, all'uscita, m'ispirava. Poi l'estratto Kindle ha ammazzato l'entusiasmo ma non so, forse Libraccio potrebbe essere il giusto compromesso. :)

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  3. @Cecilia
    A me è piaciuto da subito, in primis per lo stile, poi per la storia in sé, che si prende i suoi tempi, ma lascia un segno.

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