22 giugno 2017

Chiacchiericcio con Lorenza Ghinelli

Carissimi lettori oggi abbiamo un ospite speciale per cui mettetevi il vestitino della festa e accomodatevi!
Come vi ho già detto (QUI) ho incontrato Lorenza a Mare di Libri, abbiamo scambiato due chiacchiere e io da brava pirla avevo pure dimenticato Anche Gli Alberi Bruciano in macchina così addio autografo (ma me lo sono comunque fatto fare su un quaderno). Sapete quando si dice "breve ma intenso"? Ecco, vederla è stato così. Parlateci due minuti e vi sembrerà di conoscerla da una vita. Lorenza è solare, divertente, piena di entusiasmo e - cosa di fondamentale importanza - scrive benissimo. Così bene che il suo ultimo libro ha sbloccato anche mia mamma che da anni non riusciva a portare a termine nemmeno uno straccio di lettura.
Se ancora non la conoscere 1) rimediate 2) qui sotto trovate il nostro chiacchiericcio 8)

foto rubata dalla sua pagina Facebook

- Con Anche gli Alberi Bruciano mi hai decisamente conquistata e adesso voglio sapere tutto su questo libro. Com'è nato, in quanto tempo l'hai scritto, se ti sei ispirata a persone della tua vita...
Lorenza: “Anche gli alberi bruciano” è nato dalla necessità di affermare che, a volte, disobbedire è un valore. Nel titolo parlo di alberi, e leggendo il romanzo si comprende che gli alberi a cui mi riferisco sono quelli genealogici, “che crescono marci e divorano tutto, pure i loro stessi frutti. Ho imparato che la mela può cadere lontanissima dall’albero, così lontana da osservarlo bruciare mantenendo intatti i suoi semi, nonostante tutto”. È un romanzo ispirato a molti fatti che nella vita mi hanno sfiorato. L’ho scritto in pochi mesi, volevo che fosse un colpo di fucile.

- Hai una formazione come educatrice sociale, quanto del tuo lavoro c'è nei tuoi libri?
Lorenza: Nei miei libri c’è la passione che mi ha portato a studiare per diventare educatrice. Amo le storie di vita che non possono mai essere ridotte a nessuna etichetta, amo la complessità e anche la leggerezza. Un tempo credevo fossero inconciliabili. Mi sbagliavo.

- Invece quali sono gli autori che hanno influenzato il tuo stile?
Lorenza: Herta Müller, Stephen King, Svetlana Aleksievic, Anne Sexton, Cesare Pavese e tantissimi altri.

- Sei di Cesena e tutti i tuoi libri sono ambientati a Rimini. Come mai questa scelta? E' un discorso affettivo o secondo te è importante conoscere il luogo in cui si muovono i tuoi personaggi?
Lorenza: Amo Rimini, il mio immaginario affonda le sue radici qui, qui nascono tutte le mie storie. In “Con i tuoi occhi” ho raccontato anche Favignana e Bologna, altri luoghi in cui ho lasciato pezzi di cuore.

- Un bravo scrittore deve anche essere un bravo lettore?
Lorenza: Soprattutto.

- Un aggettivo per ogni libro che hai scritto.
Lorenza: No, ti prego! Un aggettivo solo sarebbe come mettere ai miei romanzi un’etichetta, e tu sai quanto io non le sopporti. Posso però darti una parola che li lega insieme: resilienza. Se proprio vuoi un aggettivo, posso dirti che i miei romanzi sono resilienti.

- Niente etichette, giusto, e a proposito di questo argomento, a Mare di Libri ci siamo dette che non esistono libri per adulti e per ragazzi, ma libri belli e libri brutti ed è una cosa che sottolineo sempre, soprattutto quando mi capita di leggere un bellissimo romanzo che probabilmente non arriverà mai sul comodino di tanti lettori per un problema di genere e/o target. Per molti buttare giù questa barriera non è facile. Secondo te come mai? Perché siamo così settoriali? Perché abbiamo bisogno di canalizzare un romanzo o un autore dentro a un genere ben definito?

Lorenza: Carissima Silvia, quello che mi poni è un problema tipicamente italiano. All'estero non è così. Nel nostro Paese purtroppo c'è la tendenza a considerare la letteratura per ragazzi letteratura di serie B. Pensa che scarsa considerazione la maggior parte degli adulti deve avere dei ragazzi. È una cosa che trovo inaccettabile, ci sono tantissime perle che non vengono alla luce proprio a causa di questa mentalità.
Più un paese è evoluto meno ha bisogno di etichette. Abbiamo molta strada da fare, un primo passo potrebbe essere quello di essere più curiosi anziché giudicare prima ancora di sapere cos'è che stiamo rifiutando. E questo discorso vale per tante altre questioni.

- Torniamo ai tuoi romanzi. A quale sei più legata e ti è mai capitato di voler cambiare qualcosa di una tua storia, ma ormai era troppo tardi?
Lorenza: Sono legata a ognuno di loro in modo diverso, in questo momento “Anche gli alberi bruciano” è certamente quello in cui mi rispecchio di più. Quando metto la parola fine, non torno indietro. Ogni storia è completa in sé stessa, nel bene e nel male. Non ho mai desiderato rimettere mano a nessun romanzo. Finita l’ennesima riscrittura e dato alle stampe, passo al romanzo successivo.

- Ci siamo incontrate a Mare di Libri e ti ho scoperta proprio grazie alle letture che ho fatto per il festival, cosa significa per te questo evento al quale ormai sei un habitué?
Lorenza: Potrei dire che Mare di Libri è una specie di miracolo, ma farei un torto immenso a tutti i meravigliosi volontari che ogni anno si impegnano al limite delle loro energie fisiche e mentali. È l’unico festival di letteratura gestito interamente da adolescenti, in grado di portare a Rimini autori davvero brillanti e capaci provenienti da ogni parte del mondo. Quando i media parlano di adolescenza, e quasi sempre ne parlano male, è perché chiaramente non sanno di cosa stanno parlando. Mare di Libri è il miglior antidoto contro il cinismo e contro i veleni che da tempo infettano il mondo dell’editoria. I ragazzi di Mare di Libri, il loro splendido festival, mi aiutano a tenere viva la fiamma che mi spinge a scrivere.

E con questo lettori è tutto, Lorenza, grazie mille davvero, sarò ripetitiva ma non vedo l'ora di leggere tutti gli altri tuoi libri!
Lorenza: Grazie a te, cara Silvia. A prestissimo!

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4 commenti:

  1. Ho letto poco di suo, ma Lorenza è indubbiamente bravissima.
    Ho La colpa, quello sulla pedofilia arrivato al premio Strega, ma il tema m'infastidisce molto, quindi aspetto il momento opportuno.

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  2. La Colpa deve essere mio, ma anche tutto il resto. Con i Tuoi Occhi l'avevo poi sempre snobbato per la copertina che mi faceva pensare a un erotico *____*

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  3. Ho letto quasi tutti i suoi libri; ognuno diverso dal successivo ma ugualmente interessante. La colpa è quello che ancora amo più di tutti.
    Di Lorenza adoro il saper arrivare alla pancia senza troppi giri di parole.
    Non ho ancora letto questo ultimo lavoro ma spero di riuscire a farlo presto.
    Bella intervista!! :)

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  4. Guarda, non vedo l'ora di recuperare La Colpa, anzi devo muovermi, un suo libro deve venire con me in vacanza!

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