Lettori, meglio tardi che mai... si dice così vero? Avevo questa recensione al caldo da settimane, e nonostante non mi convincesse al 100% mi sono decisa comunque a pubblicarla.
Ho letto Le Rose di Shell al momento giusto, sappiate solo che bramavo i miei 40 minuti di corriera (80 tra andata e ritorno casa/lavoro), in cui potevo catapultarmi tra le pagine del libro. La sensazione più bella del mondo, essere strappata dalla realtà e buttata in un'altra. Il romanzo è molto diverso dai tanti young adult che si vedono in giro, a mio avviso è il classico titolo che sfonda ogni barriera di target e genere ed entra prepotentemente nel cuore di un lettore.
Ho letto Le Rose di Shell al momento giusto, sappiate solo che bramavo i miei 40 minuti di corriera (80 tra andata e ritorno casa/lavoro), in cui potevo catapultarmi tra le pagine del libro. La sensazione più bella del mondo, essere strappata dalla realtà e buttata in un'altra. Il romanzo è molto diverso dai tanti young adult che si vedono in giro, a mio avviso è il classico titolo che sfonda ogni barriera di target e genere ed entra prepotentemente nel cuore di un lettore.
Le Rose di Shell di Siobhan Dowd
| Uovonero, 2016 | pag. 302 | € 14,00 |
Dopo la morte di sua madre la vita di Shell Talent è diventata difficile. Suo padre ha abbandonato il lavoro e si è rifugiato nella religione e nell'alcool, lasciando a lei il compito di prendersi cura di suo fratello e di sua sorella. Quando può, Shell passa il tempo con Bridie, la sua migliore amica, e con l'affascinante e seduttivo Declan, con cui condivide sigarette e battute irriverenti. Shell è attratta dalla gentilezza di Padre Rose, un giovane prete, ma si troverà presto al centro di un grosso scandalo che scuoterà dalle fondamenta il piccolo villaggio irlandese dove vive.
Voto:
Dopo aver finito Il Mistero del London Eye la mente mi diceva di cambiare genere, di leggere altro, come di solito mi impongo di fare, ma mi è stato impossibile, il cuore gridava "Siobhan Dowd" e così, alla faccia delle regole che in fondo sono fatte per essere infrante, ho iniziato Le Rose di Shell, un romanzo che non solo ha confermato le doti di questa stupenda autrice, ma che me l'ha fatta amare sotto ogni punto di vista per la sua immensa versatilità.
Se con Il Mistero del London Eye aveva saputo trattare con grandissima ironia una malattia delicata come la sindrome di Asperger mettendo gli accenti sui punti di forza piuttosto che su quelli deboli, con Le Rose di Shell ci trasporta nell'Irlanda degli anni Ottanta, tra superstizioni, ipocrisie e magia.
Nella mente di Shell, Gesù era sceso dalla croce e se n’era andato al bar più vicino. La faccia della mamma di Shell si era accartocciata, come quella di un bambino che sta per scoppiare a piangere. Poi era morta. Gesù si era scolato il suo bicchiere di birra ed era uscito definitivamente dalla vita di Shell.Michelle Talent, detta Shell, ha smesso di credere in Dio nel preciso istante in cui sua madre è morta. Lei, a soli quindici anni, si ritrova a vivere con un padre che, al contrario, alla Chiesa, si avvicina in un modo davvero insolito; la domenica indossa i panni del profeta, sale sul pulpito, e legge con fin troppo ardore le sacre scritture; negli altri giorni abbraccia onorevoli cause benefiche raccogliendo cospicue offerte tra i fedeli e trattenendosene una generosa parte. Shell lo odia. Odia il suo odore, un misto di wisky e sudore, odia quando la costringe, insieme ai fratelli, a recitare le decine del rosario, odia quando la mattina li manda a raccogliere i sassi nel campo dietro casa, per chissà quale motivo. Shell odia così tanto non essere amata che trova rifugio tra le braccia di Declan, un chierichetto votato alla fede solo per il vino che si scola in sagrestia. Si incontrano il giovedì, si sdraiano nudi nei campi dei Duggan e non si promettono un bel niente.
La vita di Shell si snocciola così. Tra la scuola, la spesa, i doveri di casa, i fratelli che solo lei protegge come meglio può. In un paese retrogrado e bigotto, in cui ognuno coltiva il suo piccolo orto senza smettere di sbirciare in quello altrui, l'arrivo di Padre Rose, giovane, gentile e pieno di buoni propositi, è sinonimo di luce e speranza nel cuore di una ragazzina che nonostante i pochi sogni e la tanta rassegnazione, ha mantenuto un'anima sensibile che pulsa di vita e possibilità.
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Un'autrice che devo assolutamente, assolutamente leggere.
RispondiEliminaMi hai fatto scoprire una grande autrice!
RispondiEliminaBea
Tu mi fai sempre allargare gli orizzonti.
RispondiElimina@Mr Ink
RispondiEliminaAssolutamente, io so già che adorerai il protagonista del Mistero del London Eye.
@Bea
Felicissima di questo!
@Alice
E questo titolo in particolare sono sicura che ti piacerà!
La domanda è "Come faremo senza di lei?". Ho appena finito il mistero del London Eye, consigliato da te, e l'ho amato alla follia. Ho amato Ted, con tutte le sue meravigliose imperfezioni (che sono poi il suo punto di forza). Questo libro è appena tornato disponibile su Amazon, e l'ho comprato. Il problema è che ne restano altri 2 o 3, poi ho finito... queste maledette malattie che si portano via sempre i migliori :(
RispondiEliminaCiao Monica, Ted è adorabile, in tutto e per tutto, mentre le Rose di Shell è agghiacciante sotto certi punti di vista, una storia molto diversa dal Mistero del London Eye, ma davvero intensa.
RispondiEliminaHo quasi paura a leggere gli altri suoi libri proprio perché so che dopo non ce ne saranno altri T_T
:( purtroppo è così.
RispondiEliminaBellissima anche l'iniziativa di donare tutto il ricavato dei suoi libri alla fondazione che permetterà a bambini meno fortunati di poter leggere. Una grande donna, e una grande autrice :(