17 agosto 2013

Weekly Recap # 74

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma.Sostituisce In My Mailbox.

Ragazz*, sono tornata! Abbronzata, pimpante, carichissima e un pelo scazzata perchè lunedì torno al lavoro. E va be', pazienza, tra l'altro quest'estate in vacanza ho letto poco a favore di sole, mare, uscite serali e ciacolate varie, quindi dovrò rimediare al più presto lo so i presupposti erano ben altri, non fatemici pensare.
Le recensioni che vedrete sul sito? Il Bambino di Fitzek, Ricordati di Me della Pearse, Metro 2033 di Glukhovsky,  L'Amante di Lady Chatterley di E. M. Foster e qualcosa di Shakespeare a cui speriamo essere in grado di rendere giustizia.
Questa volta non anticipo nessuna considerazione - va be', che amo follemente Shakespeare lo sanno anche gli acari del mio divano - ma un po' di sana suspense ci vuole!

New Entry


Anche in mia assenza la libreria si è rimpolpata con due nuovi titoli!
Poison Princess penso di tenerlo per un momento in cui avrò voglia di evasione pura, mentre L'Assassino che Viaggiava nel Tempo credo d'iniziarlo stasera!

Cosa mi sono vista.
Per fortuna al mare ha piovuto (un solo giorno!) o non mi sarei vista proprio niente! Comunque mi è bastata una giornata di vento e acqua per spararmi due film uno dietro all'altro. Uno bello, l'altro carino, ma di genere opposto.
Come un Tuono è un film potente, una di quelle storie che ti vedi una volta sola e per il male che ti fa eviti di rivedere una seconda. Adoro Ryan Gosling e devo ammettere che anche Bradley Cooper mi piace molto. Al posto di Eva Mendez invece ci poteva anche essere la mia giornalaia sotto casa che non cambiava nulla. Detto questo non posso che consigliare a tutti questo film, probabilmente per un bel pezzo "quella" battuta mi risuonerà nelle orecchie "chi corre come un fulmine, si schianta come un tuono..." Se amate le storie difficili, un film da non perdere su tutti i mali d'America.
Il Cacciatore di Giganti invece non lo volevo nemmeno vedere, me ne avevano parlato tutti male, ma per fortuna mi piace sbattere il naso nelle cose, perchè alla fin fine l'ho trovato davvero carino! La storia è la rivisitazione di Jack e il fagiolo magico, la nota novella che si arricchisce di nuovi elementi e di una scenografia davvero accattivante. Forse in molti diranno "niente di nuovo all'orizzonte" ma ci sono orizzonti che sinceramente non mi stanco mai di guardare, quindi lo promuovo senza riserve!


Detto questo passo e chiudo. Lo so, sono stata un po' lapidaria, ma sono appena tornata e mi devo seriamente riprendere... chi lo dice che in vacanza ci si riposa? Magari si stacca la spina, magari ci si distoglie dalla solita routine, ma che ci si riposa non è vero niente!
Resto in attesa dei vostri consigli ovviamente e per la cronaca mi è venuta voglia di leggere qualcosa di NabokovČhecov (un classico ogni tanto non fa mai male), consigli?

Alla prossima settimana!

26 luglio 2013


Per me l'anno finisce due volte. Il 31 dicembre e quando vado in ferie.
Tornerò a rompervi le scatole verso il 19 Agosto (ma risponderò comunque a tutte le mail!), quindi non esultate troppo, non vi libererete di me!

25 luglio 2013

Recensione, SOGNI SULL'ACQUA di Lisa Kleypas

Ragazz* sono in fase critica coi voti. Aiutoooo! Quindi ogni tanto mi piace ricordarlo... non fermatevi alle stelline, non fermatevi alla recensione... leggete tra le righe xD
In breve questo romanzo della Kleypas è carino, ma non eccelso, si legge in fretta e ha un delicato effetto favola, però non è la serie Travis... purtroppo...

S o g n i  s u l l ' A c q u a

| Mondadori, 2013 | pag. 335 | € 9,90 |
Alex Nolan vive a Friday Harbor. Cinico e disilluso, combatte i demoni che affollano la sua mente grazie all'aiuto di una bottiglia di whisky. Vive in un inferno privato che ogni giorno rende più arido e solitario attorno a sé. Fino al giorno in cui una creatura vi accede, ma dev'essere un fantasma perché solo Alex riesce a vederla. Forse ha davvero attraversato in maniera definitiva la sottile linea che separa la sanità dalla follia. Zoe Hoffman è un'inguaribile romantica e quando incontra Alex, che le mostra il proprio lato più intrigante, il suo istinto le urla: scappa! Persino Alex la invita a fuggire da lui. Ma nella mente di Zoe si fa strada un'idea, bizzarra e sempre più insistente: che forse un antico fantasma possa ridare nuova speranza a un cuore spezzato. E che l'amore possa superare ogni barriera di tempo, spazio, e perfino buon senso...
Voto:
 +

R e c e n s i o n e


Alla fatidica domanda "come ti è sembrato questo libro della Kleypas?" io vorrei sempre rispondere nello stesso modo. Bello! Bellissimo! E magari nello rispondere vorrei aggiungere anche il tipico sguardo da *ma che domande mi fai?* perché certe cose dovrebbero essere scontate, invece... be' non sempre lo sono.
Oddio, Sogni sull'Acqua è un romanzo carino, per certi versi toccante e io come al solito mi sono fatta fuorviare dal protagonista maschile, però cercate di capirmi... questa serie contemporanea deve competere con i Travis, e purtroppo non c'è storia! E' anche vero che l'autrice ha voluto creare qualcosa di totalmente diverso, una serie magica e delicata, dove l'elemento paranormale sposa quello razionale, dove i sogni diventano realtà e le favole finiscono bene.  
Sogni sull'Acqua sembra proprio una favola dal sapore antico e dal profumo di biscotti, quei biscotti che tutte le mattine Zoe sforna per i clienti del Bed and Brakfast presso cui lavora, e grazie ai quali si possono dimenticare problemi, delusioni, sconfitte e sentirsi in pace col modo intero. Ed è quello che succede ad Alex Nolan, giovane carpentiere alle prese con la ristrutturazione della casa della nonna di Zoe e con un fantasma che non vuole abbandonarsi alla pace dei sensi.
Alex si è già scottato così tante volte da aver perso la fiducia verso tutto il genere umano, è cinico, insensibile, arrogante e spaccone. Ed è un vero ubriacone. E attenzione, con "ubriacone" non voglio dire che affoga qualche giornata "no" in un bicchierino, macché, Alex si sbronza alla grande e se per caso non assume la sua dose quotidiana di alcol va pure in crisi d'astinenza e sbarella di brutto.
Però quando è con Zoe dimentica il divorzio, l'infanzia negata, i rapporti superficiali che lo legano alle persone e per qualche frazione di secondo si sente normale. Se si può definire "normale" vivere con il fiato sul collo di un fantasma... ma per ironia della sorte, proprio a lui, che crede solo in quello che può toccare con mano, è toccata questa croce. Per il fantasma Alex è il suo contatto con la vita e gli è indispensabile per capire come mai non riesca a passare nell'Aldilà e devo dire che la sua storia è davvero dolce e malinconica.
Per quanto riguarda la storia dei due protagonisti invece, ecco... io non so come Zoe si possa essere innamorata di Alex... però in effetti a me è successo xD accidenti al mio dannatissimo spirito da crocerossina mancata, evidentemente anche lei non ne è immune o la cosa non si spiega, perchè per quanto possa essere affascinante Alex ha anche una fila lunghissima di difetti. A compensare il tutto ci pensa di sicuro Zoe che è una protagonista anche troppo perfetta: altruista, gentile, buona, paziente una specie di samaritana e come se non bastasse è una vera fata tra i fornelli (invidiaaa, io odio cucinare anche un uovo sodo!).
Insieme troveranno il loro perchè senza nemmeno troppe difficoltà se non consideriamo gli ostacoli del cuore che mettono sempre i bastoni tra le ruote all'amore. Ordinaria amministrazione insomma, d'altronde Sogni sull'Acqua è un romanzo gradevole,  fa trascorrere bene il tempo speso per leggerlo: è semplice, veloce, fresco, leggero, e a modo suo anche toccante. Però non è indimenticabile.




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24 luglio 2013

Donato Carrisi a Imola per presentare l'Ipotesi del Male

" ...alla fine di ogni presentazione qualcuno del pubblico viene ucciso."
Adesso ho capito perché amo quest'uomo. Perché non è solo un grande scrittore, anzi narratore (lui preferisce così), ma anche un eccellente oratore e io ieri sera l'avrei ascoltato per ore. Anzi, per dirla tutta, me lo sarei portato volentieri a casa perché mi raccontasse le favole della buonanotte... sono certa che con lui farei bei sogni...
Quella di ieri sera è stata una delle presentazioni più belle che abbia mai visto. Donato è una calamita e ha stregato tutto il pubblico. Chi lo amava, adesso lo ama di più, chi non lo conosceva adesso vuole leggersi tutti i suoi libri.
E io ero lì, con le mie due amiche, a farmi trasportare dalla voce dei suoi ricordi e dalle emozioni che vive quotidianamente e di cui ci ha reso partecipi.
Donato lavorava per un'importante rete televisiva come sceneggiatore, aveva un ottimo contratto, uno stipendio da far invidia alla maggior parte delle persone, ma aveva "quella" storia che gli premeva dentro, Il Suggeritore voleva essere raccontato a tutti i costi, e così decise di mollare tutto.
Andò dal suo produttore e gli comunicò che aveva bisogno di un anno sabbatico per scrivere un libro e la risposta fu: "Tu sei pazzo". Quindi andò dal suo agente, stesso iter, e anche stessa risposta: "Tu sei pazzo". Alla fine rese partecipe del suo nuovo progetto la sua compagna di una vita, 13 anni insieme, che esordì con un "Tu. Sei. Pazzo". E lo lasciò. A quel punto Donato capì una cosa... forse il segreto per scrivere è farsi mollare dalla fidanzata.
E questo è solo uno dei tanti aneddoti che ci ha raccontato. Avrei voluto che poteste sentirlo mentre parlava della sua "avversione" per gli ebook, di come sia cresciuto tra dei veri e propri spacciatori di libri, della sua bancarella preferita alla stazione Termini di Roma che vende i romanzi dimenticati sul treno dai passeggeri. Io lo ammiro perché lui vede più di quello che tanta gente vede. Perché lui vede le storie sui volti delle persone, nelle situazioni che gli capitano, nei gesti dei passanti. Lui trae spunto ovunque.
La Donna dei Fiori di Carta nasce proprio da un suo viaggio in treno. Sale una ragazza bellissima, lui la vede e il "film" parte. La storia si scrive da sola. Donato deve scendere a breve e pensa che quella che ha davanti potrebbe essere la donna della sua vita, ma forse non lo scoprirà mai, forse non saprà mai nemmeno il suo nome, allora decide di "dichiararsi" tramite il Corriere della Sera che sta leggendo e che dimenticherà di proposito sul sedile. A questo punto vorreste sapere com'è finita la storia? In fondo se ci pensate non ha importanza, perché tutto quello che accade, ogni cosa che viviamo, può creare suspense. Non c'è bisogno di sangue, coltelli, e violenza per creare un thriller. Basta il semplice piacere dell'attesa. E la storia può prendere qualsiasi imprevedibile direzione e potrebbe rivelarsi una bellissima storia d'amore come la più cocente delle delusioni.
Il Tribunale delle Anime nasce invece dalla scoperta della Penitenzeria Apostolica, il più grande archivio criminale del mondo dove il Male viene catalogato da Secoli. Dopo una breve ricerca un'ulteriore scoperta. Il Male nel tempo non cambia. Dichiarazioni e motivazioni di assassini vissuti nel 1400 si potrebbero benissimo traslare al nostro presente... semplicemente agghiacciante.
Non c'è niente da fare, Donato sa di cosa parla e anche se si chiama Carrisi e il suo nome non è potente e d'impatto - ma lui non ha voluto usare nessuno pseudonimo -  io ieri sera non avrei voluto incontrare nessun altro. Nè Ken Follet, nè Connelly e nemmeno Dan Brown. Solo lui, Donato Carrisi. Che si è aperto e venduto al pubblico con talento e maestria, che si è raccontato sotto diverse luci, come quando da piccolo vide il cadavere del suo vicino di casa, morto col sorriso sulle labbra e pensò "non so cosa abbia visto il signor Leandro prima di andarsene, ma quando sarà la mia ora spero di vederla anch'io" o quando alla sua prima autopsia per l'esame di medicina è svenuto per poi risvegliarsi su un tavolo di ferro accanto al cadavere.
Alla fine della serata Donato ha firmato le copie dei suoi libri, io ero lì con i miei tre tomi, e con grande orgoglio quando mi ha chiesto "A chi li dedico?" ho risposto "A Silvia. Tutti tre a me. Sono tutti miei". Ero felice. C'ero solo io, il mio autore italiano preferito, lo scenario bellissimo del cortile della biblioteca di Imola, una luna quasi piena... e i miei tesssori!

"Gli uomini fanno la storia, le donne fanno le storie."

Recensioni
- Il Suggeritore
- L'Ipotesi del Male
- La Donna dei Fiori di Carta

22 luglio 2013

Recensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen Hoover

Seconda recensione del giorno! Ma quanto sono brava?
Lo ammetto, avrei voluto parlare di Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore in altri termini, ma io e la Hoover non abbiamo legato evidentemente (ma ci si può fidare di un'autrice che si chiama come un'aspirapolvere?). Ho trovato la storia in sè davvero carina e toccante, ma non mi sono ritrovata con il modo in cui l'autrice l'ha trattata.
Ovviamente quello qui sotto è il mio pensiero (e più sotto ci sono degli spoiler in cui mi spiego meglio), lo so che è una voce fuori dal coro, quindi dite pure la vostra... de gustibus non disputandum es, no?

S l a m m e d

 | Rizzoli 2013 | pag. 337 | € 16,00 |
Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all'improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L'intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori - giovanissimo, ma dall'altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam - una gara di versi - per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.
Voto:

(appena sufficiente)

R e c e n s i o n e


Odio scrivere le recensioni dei libri a tre stelle. Lo odio perchè alla fine mi ritrovo a snocciolare una serie di difetti e a dimenticare che questi libri hanno anche dei pregi, e soprattutto odio farlo quando si tratta di un libro che in linea di massima è piaciuto a tutti.
Si vede che sto diventando vecchia e insensibile, che vi devo dire.
Fatto sta che Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore non ha rappresentavo niente di nuovo nel panorama dei romanzi new adult & C. e purtroppo è partito anche con il piede sbagliato: il colpo di fulmine! Non che sia contraria all'amore a prima vista ci mancherebbe, ma un minimo di realismo lo pretendo sempre, quindi faccio un passo indietro e mi spiego.
Lake si è appena trasferita con la madre e il fratellino Kel in Michigan e non fa in tempo a mettere piede dentro casa che conosce Will, il ragazzo della porta accanto, simpatico, solare, gentile e tutte queste belle cose insomma... Si piacciono immediatamente e dopo tre giorni escono insieme. Lui la porta in un locale dove si fa slam, ovvero poesia amatoriale: si sale sul palco, si recitano i propri versi e una giuria improvvisata dà un punteggio finchè non viene decretato il vincitore. Lake è estasiata e io -  che sto diventando vecchia e insensibile ricordiamocelo - ho pensato che se avessero portato me a un primo appuntamento del genere... be' non ci sarebbe stato un secondo. Ma il mondo è bello perchè vario e Lake e Will non sognano solo un prossimo appuntamento, ma ne desiderano una serie infinita a quanto pare. Sono già una coppia prima di esserlo. Si baciano e il loro amore è già sugellato a vita.
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 S p o i l e r

Qui sotto alcuni SPOILER in cui spiego quali comportamenti di Lake proprio non mi sono andati giù. Evidenziate con il mouse e saprete!
- Sua madre le dice che ha il cancro e Lake corre da Will. Ma non corre da Will dopo aver parlato con la madre, praticamente scappa, lasciando questa povera donna da sola con il suo dolore e la sua malattia. Premetto che forse io sono molto (troppo) sensibile all'argomento per motivi miei, ma mai avrei mollato mia madre, poteva venire l'Apocalisse e io sarei rimasta con lei. Fanculo tutto il resto. Fanculo Will.
- Alla fine la madre le dice che quando l'ha vista correre da Will e lui le ha detto «Lasciala qui, Julia. In questo momento ha bisogno di me.» lei ha capito che era diventata una donna. O_o ah sì? A me era sembrata terribilmente infantile invece (oltre che stronza ed egoista), ma va be', contenta lei...
- A un certo punto Eddie arriva a casa di Lake, lei è da Will e le fa segno dalla finestra per farsi notare (ma che intelligentona). Ovviamente l'amica che non è scema fa 1+1. Quando Will lo scopre e le convoca a scuola per parlare, loro due si comportano nel modo più assurdo e infantile possibile. Lake lo sa quanto quel lavoro sia importante per Will e fa la cretina con Eddie... perchè?!
- Kel non mi ha fatto ridere, non sempre almeno. Il fratellino di Lake dovrebbe rappresentare una ventata d'aria fresca, la voce dell'innocenza, ma ha comunque nove anni, non tre, e quando sa della malattia della madre e poco dopo le chiede di vestirsi da polmone malato di cancro per Halloween... mi sono cadute le braccia! Ma che cosa macabraaaaaa... (E se a morire fosse stato un genitore per un tumore ai genitali da cosa si travestiva il figlioletto?) Nove anni. Non tre. Se non avessi letto la sua età avrei pensato a Kel come a un bambino dell'asilo, non certo delle elementari 
Dev'essere però un problema di famiglia, perchè Lake a volte sembra un pelo ritardata. Quando la madre dà la "lieta" novella il fratellino dice "posso prendermi la tua camera mamma?" e Lake serissima "No, ha il bagno la prendo io" Ma cavolo, complimenti per il tatto...
Lo so che tante scelte fatte dall'autrice miravano a stemperare argomenti seri e la tensione che inevitabilmente si crea in certe situazioni, ma secondo me ha sbagliato i modi. O forse ognuno ha una propria sensibilità e assimila le cose in modo diverso, in ogni caso io e il new adult ci prendiamo ufficialmente una pausa.


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Recensione, IL COLLEGE DELLE BRAVE RAGAZZE di Ruth Newman

Mi sa che dovrei leggere più thriller, ultimamente sono quelli che mi deludono meno :P
Infatti devo dire che dopo un inizio che mi aveva coinvolto ZERO mi sono ritrovata a leggere di continuo, anche per strada mentre andavo al lavoro, e se in due giorni ero arrivata solo a pagina 100, il terzo avevo bruciato le restanti 200.
Il College delle Brave Ragazze è sicuramente un buon thriller che sa come intrattenere!

T w i s t e d  W i n g

| Garzanti, 2009 | pag. 313 | € 18,60 |
Cambridge, Ariel College. Olivia giace rannicchiata in posizione fetale, il cadavere della sua amica June ancora caldo accanto a lei. Mezza nuda, gli occhi sbarrati, completamente ricoperta di sangue, è incapace di riferire quello che ha visto. Olivia è dolce e timida, ma ha lottato duramente per studiare nel prestigioso college, decisa a lasciarsi alle spalle le proprie origini modeste e la difficile vita della grigia periferia di Londra. All'Ariel College ha trovato la sua dimensione, nuovi amici e Nick, il grande amore. Adesso la brillante studentessa giace in un letto di ospedale, in stato catatonico, ed è l'unica che possa far luce, con la sua testimonianza, sulla catena di omicidi che stanno sconvolgendo la tranquilla atmosfera universitaria del college. Il Macellaio di Cambridge, un serial killer sorprendentemente meticoloso, ha colpito di nuovo. Tutte ragazze. Tutte belle, popolari e sicure di sé. Gli studenti vivono nel terrore e nel sospetto, continuamente accerchiati dagli agenti che indagano sul caso e da giornalisti d'assalto in cerca di scoop. Nessuno è al sicuro, e Matthew Denison, lo psichiatra che da tre anni collabora con la polizia nel tentativo di smascherare l'assassino, lo sa bene. È per questo che deve riuscire a conquistare la fiducia di Olivia e valicare le sue barriere psichiche per giungere il prima possibile alla verità. Ma la lotta fra le due menti si trasformerà in un duello senza esclusione di colpi.
Voto:



Cambridge. La culla della cultura inglese. Un luogo dove il tempo sembra essersi incastrato tra le guglie maestose degli edifici gotici che svettano verso il cielo, e sotto i ponti che scavalcano i fiumi ghiacciati. Un luogo ambito e ambizioso, dove tra paesaggi da cartolina sorgono le Università più facoltose d'Europa. Ma Cambridge questa volta è il teatro del male, un posto in cui non sei sicuro se resti, e non sei sicuro se te ne vai....
Il Male è entrato nella vita di facoltosi e ingegnosi studenti, nelle loro camere, nelle biblioteca, nella mesa, e adesso li spia, segue le loro mosse e poi... colpisce.
La storia inizia con la scoperta del terzo cadavere, una ragazza che porta sul corpo i segni della violenza e del dolore. A dissanguarla e sventrarla una mano disumana guidata da istinti brutali e crudeli e accanto al corpo, Olivia, una studentessa dell'Ariel College, ricoperta di sangue e in stato catatonico.
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20 luglio 2013

Weekly Recap # 73

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma.Sostituisce In My Mailbox.

Fino all'ultimo ho pensato che forse sarebbe stato meglio saltare la rubrica questa settimana, ma poi ho fatto marcia indietro. Anche se ho poco da raccontarvi mi piace questo spazio che tengo un po' come un diario e penso che mi mancherà per le tre settimane in cui non ci sarò. Ragazz* da venerdì prossimo sarò ufficialmente in ferie fino al 19 Agosto, ma state certi che al mio ritorno vi romperò le scatole raccontandovi tutti i libri che ho letto e allora rimpiangerete i miei giorni di assenza :P

Le Mie Letture
Fondamentalmente una sola, anche se avevo iniziato vari libri sperando in un colpo di fulmine (tra cui Dal Primo Istante della McFarlane che riprenderò), ma forse avevo bisogno di cambiare genere e con Il College delle Brave Ragazze mi sono proprio intrippata per bene.


Poi ho iniziato Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore, osannatissimo, amatissimo e votatissimo dal web. Sono quasi a metà e mi sento parecchio in colpa perchè lo sto trovando... "normale". Il problema per me è solo uno al momento: la velocità con cui succedono le cose. Lake e Will si conoscono, si piacciono, e dopo tre giorni il loro sembra un amore unico e straordinario e ogni ostacolo una tragedia greca... possibile? Va be', ai posteri l'ardua sentenza, staremo a vedere...
  
Cosa mi porto in vacanza
Purtroppo mi devo contenere, ma al momento ho intenzione di portarmi i seguenti libri.

 

Come il Mare d'Inverno lo punto da troppo tempo e forse è arrivato il suo momento.
Il Segreto della Libreria Sempre Aperta
è una sorta di caso mondiale e non posso non sbatterci il naso.
La Principessa di Ghiaccio
lo voglio iniziare da una vita nonostante sia il primo di una serie (e io le serie gialle andiamo poco d'accordo per la cronaca xD).


Ricordati di Me l'avevo preso sul Libraccio seguendo il consiglio di una mia lettrice e poi mi sono intrippata ancora di più quando ho scoperto che esiste una serie della BBC The Incredible Journey of Mary Bryant  che voglio vedere assolutamente, ma ovviamente solo dopo aver letto il libro.
Grande Amore ha una trama bellissima (amori che durano nel tempo e per "tempo" intendo moltissimissimo tempo) ho solo qualche riserva perchè l'autrice è quella famosa di Quattro Amiche e un Paio di Jeans. Però anche questo mi era stato consigliato quindi posso farcela: lo leggerò! Spero.
Il Giardino dei Segreti idem, mi aspetta da una vita, è ora che io e la Morton facciamo conoscenza ^^

Ovviamente questi sei libri fanno parte delle mie attuali intenzioni, ma farò in tempo a cambiare idea all'ultimo momento, a comprarne di nuovi mentre sarò in vacanza (mio marito m'ammazza) o a fregare quelli che mio figlio si è già portato al mare (ma credo siano tutti Asimov & C.).

News on TV! 
La BBC ha acquistato i diritti de Il Seggio Vacante della Rowling. Eh sì, pare che ne verrà fuori una serie tv. Felici? Non ve ne frega niente? Io voto la seconda, ma solo perchè non ho ancora letto il libro xD Comunque ormai è una certezza, quest'autrice su uno schermo - che sia piccolo o grande - ci deve sempre finire!
Invece la notizia che il cast per la serie Outlander della Gabaldon stia prendendo forma mi fa molto felice!  Sam Heughan sarà Jamie Fraser, uno dei miei protagonisti maschili preferiti, un personaggio pieno di sfaccettature semplicemente meraviglioso (qui la recensione del primo libro, La Straniera). 

 

Ok, direi che è tutto.
Ho letto poco lo so, ma sto lavorando tanto per chiudere baracca 
e andare in ferie contenta e rilassata!