8 settembre 2015

Recensione, L'INCASTRO (IM)PERFETTO di Colleen Hoover

Eccomi, eccomi! Mi aspettavate, vero? Purtroppo il ritorno in ufficio non è stato dei più felici, sono in una fase che oserei definire di totale rincoglionimento, e non è il massimo. Forse è ora che cambi il tempo e venga l'autunno, perché io davanti a un computer mentre fuori brilla ancora il sole non riesco a
starci.
Ma veniamo a noi e alla recensione del romanzo che ho letto la settimana scorsa. Bello bello. Miles bello. Lui mooooolto bello. Ed è bello anche l'attore che porterà il suo personaggio al cinema, Nick Bateman.

*occhi a cuore*


Ok, mi ricompongo e vi lascio al mio solito delirio!

L'incastro (im)perfetto di Colleen Hoover

| Leggereditore, 08/2015 | pag. 296 | € 4,99 |
Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un’innegabile reciproca attrazione. Lui non cerca l’amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finché Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro. Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?

Voto:
 +

Non l'avrei mai detto che sarebbe arrivato un giorno in cui avrei mandato all'aria la mia scaletta libresca per un libro della Hoover. Invece è successo. Miss Aspirapolvere ha risucchiato la concorrenza e si è piazzata in pole position. Non mi ha permesso nemmeno di aspettare la versione cartacea del suo libro, perché - pensate un po'! - me l'ha installato sul telefono senza che me ne accorgessi (regalarmi un reader, no? tirchiona!). Ovviamente queste sono sfide a cui non posso tirarmi indietro e ho iniziato immediatamente L'Incastro (im)perfetto coltivando, in un anfratto umido e tetro della mia mente malata, la remota speranza che non mi sarebbe piaciuto... così, per il semplice gusto di non dargliela vinta, visto che ultimamente sta capitando un po' troppo spesso.
Invece gente, forse è arrivato il momento di fare outing e ammettere che la Hoover mi piace. E anche molto. Se il suo ultimo romanzo, Forse un Giorno, l'avevo amato per la storia in sé, questa volta ho proprio perso la brocca per il protagonista: Miles. Ecco, se posso farti una critica Colleen coi nomi maschili non sei proprio il top, ma sai come farti perdonare. Miles Mikel Archer è l'uomo che ogni donna vorrebbe salvare. Ogni donna che abbia un'anima da crocerossina, ovvio, e la mia - uccisa dallo stereotipo dilagante, fatto di muscoli,  testosterone e aria fritta - è risorta grazie a lui.
Tate lo conosce quando si trasferisce a casa di suo fratello, sono dirimpettai e la chimica che esplode tra loro è subito palpabile. Ma è solo attrazione fisica, come spesso succede tra un uomo e una donna, e come tale va accettata. Tate non ha bisogno di una relazione, sta studiando per diventare anestesista, è concentrata sulla sua carriera e Miles sembra non cercare altro che sesso. Senza "sembra" aggiungerei, visto che glielo dice alla prima occasione e senza mezzi termini, ma a lei sta bene così. Basta seguire una semplice regola e tra loro andrà che è una meraviglia.
"Non chiedere del mio passato e non aspettarti un futuro." Miles
Adesso... voi sapete quanto io non sopporti queste storie che hanno una base solida quanto la mollica di pane e all'inizio ho tremato perché il plot mi ha quasi ricordato Sei Tu il Mio Per Sempre dal momento che lui 1) è chiuso in se stesso 2) ha un segreto inconfessabile 3) non ha altro da offrire se non il sesso 4)è figo da fare schifo e lei accetta passivamente tutto dalla A alla Z come una povera cerebrolesa. La piccolissima differenza è che Katy Evans è la regina indiscussa della superficialità, Colleen Hoover spodesta tutti dal podio in fatto di introspezione psicologica.
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3 settembre 2015

Weekly Recap #132

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

New Entry

| Harlequin Mondadori, 09/2015 |
È l'estate del 1979 a Marin, California. Rachel e la sorellina Patty esplorano indisturbate la montagna dietro casa, lasciate un po' a loro stesse da un padre detective di polizia, affascinante e molto impegnato, e da una madre triste e depressa, che si occupa di loro un po' da lontano. Possono sperimentare la libertà, i giochi di un'infanzia senza confini, inventarsi le giornate senza seguire alcuna regola in particolare. Finché un giorno delle giovani donne iniziano a essere uccise su quella montagna. Il padre di Rachel viene incaricato del caso, il più importante e difficile che gli sia mai stato affidato. Ma la sua grande occasione si trasforma presto in un fallimento, quando tarda a trovare il Killer de Tramonto. Per aiutarlo Rachel e Patty decidono allora di lanciarsi nel gioco più pericoloso che abbiano mai azzardato: iniziano a investigare, mettendo a rischio se stesse e compromettendo per sempre la carriera del padre.
Sono passati trent'anni da quell'estate, e Rachel, ora affermata scrittrice, non è ancora riuscita a dimenticarla ed è per liberarsene per sempre che decide di raccontarla.

Mi vorrei soffermare un po' più del solito a parlarvi di questa new entry perché magari potrebbe sfuggire a quei lettori che associano il marchio Harlequin a romanzi esclusivamente d'amore. E' così di regola, ma le regole sono fatte per essere infrante...
Dai romanzi di Joyce Maynard sono stati tratti due film di successo. Tutti ricorderete la perfida ma impeccabile Nicole Kidman in Da Morire (to die for) con un giovanissimo Matt Dillon e un ancora più giovanissimo Joaquin Phoenix. Questo film non ottenne molto successo ma per essere una pellicola degli anni Novanta aveva già una forza mediatica non indifferente. Cattivo ed elegante. Ironico e intelligente. Un film che ha fatto da apripista a successi come The Truman Show o Live, più malinconico il primo decisamente più forte ed estremo il secondo (ricordo che mi angosciò tantissimo!).
Attualmente il romanzo è fuori commercio ma l'aveva pubblicato nel 1995 la Casa Editrice Sonzogno.

| edizione Sonzogno | edizione americana | locandina del film |

Passiamo al secondo film tratto da un romanzo della Maynard, Labor Day.
Quando lo vidi rimasi davvero incantata dalla delicatezza incredibile con cui era stata tratteggiata un'impossibile e anticonvenzionale storia d'amore; Kate Winslet per me è una delle attrici più belle e brave di Hollywood e Josh Brolin ha bisogno di commenti? Lo seguo dai tempi in cui era un ragazzino e recitava nei Goonies, si può dire che siamo cresciuti insieme.
Purtroppo anche questo titolo è fuori catalogo, ma per lo meno è reperibile nel mercato dell'usato. Era uscito con il titolo Un Giorno Come Tanti per la Piemme nel 2010.

  
| edizione Piemme | edizione americana | locandina del film |

Tutto questo per dirvi che da Dopo di Lei mi aspetto qualcosa di "diverso". L'autrice ha più volte dimostrato di essere originale e innovativa, per cui non mi spaventano i commenti trovati sui siti americani che criticano After Her definendolo un finto thriller. Questa è una delle più frequenti osservazioni su cui mi è caduto l'occhio, ma credo sia ovvio che il giallo e la suspense non siano prerogative dell'autrice. Nei suoi titoli è la componente psicologica ad avere il sopravvento sulla storia stessa e mi auguro che sia così anche in questo caso.
Ci aggiorneremo presto, intanto fatemi sapere se per caso avete letto qualcosa di suo o intendete farlo!



Cos'ho visto

Prosegue la mia estate horror...

 

Ho visto Nightmare la fine il 30 Agosto, e quello stesso giorno è stata davvero la fine. Wes Craven è morto. L'uomo che ha dato vita e forma agli incubi più estremi ci ha lasciato. Il papà di Freddy ha smesso di combattere la sua dura battaglia, ma ci ha lasciato un'eredità non indifferente. A parte il primo titolo della serie di Nightmare e lo spin off Un Nuovo Incubo in cui ha voluto "riabilitare" la figura di Freddy, ormai ridicolizzata dagli altri registi (nel sesto film gioca ai videogames... ma per favore!!!) è stato regista di pellicole come Scream, Red Eye, Le Colline Hanno gli Occhi, L'Ultima Casa a Sinistra e di questi ultimi ha due ha prodotto anche i remake.
Ha scritto anche un libro, La Società degli Immortali (ristampato con il titolo Incubo) e anche se non è il solito Wes cattivo e splatter, leggetelo. Non vi deluderà.

Final Destination 5 mi è piaciuto. Ricordo bene il primo, a malapena il due, il tre e il quattro, ma questo chiude alla perfezione la pentalogia. In pratica viene cronologicamente prima dell'uno, ed è pieno di richiami agli altri titoli. Tutte cose che io mi diverto tantissimo a scovare. Le morti poi sono sempre più spettacolari. Non si combatte contro un folle, un mostro, un vampiro o un killer. Qui il nemico è la morte a cui non si sfugge, perché il destino di ognuno di noi è già stato scritto. Visivamente spettacolare e con ottimi effetti speciali, non sarà il film dell'anno, ma diverte.

Alla prossima :)

2 settembre 2015

Recensione, Nel Bianco di Ken Follett

Buon pomeriggio a tutti, oggi nuova review!
Non vi parlo di un libro fresco di stampa, ma di un romanzo che ormai ha più di dieci anni ed è l'ultimo titolo stand alone di Ken Follett il quale ultimamente sembra aver abbracciato la politica delle saghe. Per carità, sicuramente la Century Trilogy (la sua ultima fatica) è una serie bellissima, ma spero che torni sui suoi passi e ci regali altri romanzi autoconclusivi.
Intanto immergiamoci Nel Bianco.

Nel Bianco di Ken Follett

| Mondadori, 2004, 2006 | pag. 400 ca |

È la vigilia di Natale. In una cittadina non lontana da Glasgow scatta l'allarme rosso in un elegante edificio vittoriano, sede dell'Oxenford Medical. Qualcuno, nonostante i sofisticati sistemi di sorveglianza, è riuscito a sottrarre dall'area protetta due dosi di un farmaco sperimentale, un antidoto del Madoba-2, una pericolosa variante del virus Ebola su cui da tempo si stanno conducendo ricerche. Il dipartimento della Difesa americano, che ha fatto grossi investimenti sul progetto, non nasconde la sua preoccupazione. E così pure Stanley Oxenford, lo scienziato proprietario del laboratorio, e Antonia Gallo, la sua affascinante collaboratrice, responsabile della sicurezza. Nessuno di loro sa che questo è solo l'antefatto...

Voto:

Ken Follett per me è un po' un'àncora di salvezza, i suoi libri sanno farmi compagnia, le trame mi intrigano e spesso riescono anche a sorprendermi. Sono romanzi molto visivi i suoi, il cinema attinge da questi scritti continuamente, e fa bene, come ho detto più volte sono sceneggiature già pronte per l'uso, anche se i risultati spesso non sono proprio eccelsi... ma va be', non addentriamoci in questo spinoso territorio...
Ho iniziato Nel Bianco perché volevo una storia che mi piacesse al 100%, dopo le delusioni estive mi serviva qualcosa per riprendermi, e posso dire di aver fatto bene anche se Follett ha innegabilmente scritto di meglio. I pregi però sono altrettanto innegabili e forse risulterò ripetitiva, ma mi stupisce sempre il mondo in cui l'autore riesce a rendere semplici anche gli argomenti più complessi. Ho definito spesso i suoi romanzi "leggeri" e non per sminuirne il valore, tutt'altro. Grazie a lui mi sono avvicinata a thriller di spionaggio che non avrei pensato di prendere in considerazione nemmeno sotto tortura, e alla fine me ne sono pure innamorata. Per non parlare delle biotecnologie affrontate ne Il Terzo Gemello, la genetica sembrava più facile della tabellina del due, e il libro - wooow - uno dei più belli mai letti!
La trama di Nel Bianco avrebbe potuto frenarmi, si parla di bioterrorismo e diciamocelo, se sulla copertina ci fosse stato il nome di uno dei tanti Pinco Pallino che affollano le librerie, e non di Ken Follett, avrei pensato "chissà che palla assurda!", invece mi sono immediatamente ritrovata incollata alle pagine. Una sensazione piacevolmente prevedibile. A volte fa bene sapere con chi si ha a che fare e Follett fidelizza più della carta Coop.
Purtroppo però con il voto non posso sbilanciarmi troppo in quanto Nel Bianco - ahimé - scarseggia un po' di colpi di scena e si sviluppa in modo perlopiù prevedibile. Nonostante tutto gode di un ritmo eccellente e il corollario di personaggi su cui Follett sposta  l'obiettivo a più riprese è variegato e ben definito; la lettura in questo modo non è mai lineare, non ha momenti di stallo, ma è come un film fatto di numerosi piani sequenza, di inquadrature sempre differenti che si susseguono instancabilmente.
Pensavo che mi sarei affezionata a Toni Gallo, una protagonista tosta e volitiva, ma alla fine non è successo. Stranamente Kit, l'antagonista, mi ha colpito più di tutti. Lui, così fragile, incapace di concludere qualcosa di buono nella vita, il perfetto fallito, il reietto della società, il figlio che nessun padre vorrebbe avere, è stato il vero motivo che mi ha spinto a finire il libro.
Incredibile? Mica tanto.
Toni è troppo perfetta. Si occupa della sicurezza dei laboratori del "Cremlino" e nonostante non riesca a impedire che una variante mortale del virus Ebola venga trafugata, non apparirà mai come una perdente. Tutt'altro. Reagisce con determinazione e coraggio, si mette in prima linea in una caccia all'uomo e contro il tempo che sembra non avere fine nonostante duri soloquarantotto ore, e prima di sfogliare l'ultima pagina sappiamo già che riuscirà a salvare il mondo e a conquistare il cuore dell'uomo che ama. Insomma, brava, le facciamo un applauso, ma fino a che punto appassiona l'eroina perfetta?
Diciamo che a volte funziona, in altri casi un po' meno, e stavolta la mia attenzione si è spostata su Kit, il ragazzo senza anima.
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Nota: Nel 2009 è uscita un'omonima miniserie televisiva diretta da Peter Keglevic ed interpretata da Isabella Ferrari, Heiner Lauterbach e Huub Stapel. (per la cronaca, sono felice di non averla vista)

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26 agosto 2015

Weekly Recap #131

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

New Entry 

Durante le ferie è difficile che la mia pila di libri aumenti, ma un titolo si è aggiunto lo stesso, e con mio sommo piacere aggiungerei :)
Eccolo qui, Verde Oscurità di Anya Seton.


Verde Oscurità - classe 1972 - è considerato da molti uno dei migliori titoli romantici che affrontano il tema della reincarnazione. Avevo voglia di qualcosa di serio che trattasse un argomento tanto affascinante quanto complesso. Insomma è facile cadere nella banalità e nei romance succede spesso, anche se sinceramente non ne ho letti moltissimi di questo "genere". Ricordo L'Uomo Dei Miei Sogni di Jude Deveraux che scambiai appena sfogliata l'ultima pagina, e Schiava di Virginia Henley, un titolo decisamente carnale e super hot, ma se vi piace l'autrice leggetelo, a mio gusto scrive bene. Grande Amore della Brashares è un altro esempio mal riuscito (qui la recensione) di amore che supera i confini del tempo, mentre sono andata a riesumare tra i miei vecchi acquisti alcuni titoli che avevo preso sulla scia del mio amore incondizionato per La Straniera. Visto che di romanzi sui viaggi del tempo non se ne trovavano avevo ripiegato su qualsiasi altra forma di sovrannaturale. Comprai quindi diversi libri di Barbara Erskine autrice decisamente versatile, affezionata alla Storia, nota per aver affrontato il tema della vita dopo la morte. Ecco, credo che L'Ombra di Una Voce e La Signora di Hay rientrino in questa categoria. Dico "credo" perché sono ancora sul loro scaffale a prendere polvere, ma c'è un momento giusto per ogni romanzo e accumularli senza leggerli subito è una cosa che ho sempre fatto e sempre farò. Tanto prima o poi arriverà il loro turno. E se Verde Oscurità mi farà appassionare al genere forse un romanzo della Erskine finirà dritto dritto sul mio comodino. Sarebbe anche ora, no?


Accetto ovviamente consigli, anzi sono super-stra-mega graditi! Su Verde Oscurità ho zero dubbi, sento che mi piacerà, ma sulla Erskine qualche perplessità c'è. Avete letto qualcuno dei suoi libri? Ho anche La Figlia della Fenice che credo sia il suo romanzo più famoso, ma per ora quello resta in libreria :P

Cosa mi Sono Vista

Sono disperata perché Italia 2 con la fine della Quarta Stagione di Shameless mi ha lasciato nell'oblio. Insomma, e la quinta? Cosa aspettano a farmela vedere, non lo sanno che io e lo streaming non andiamo d'accordo?
Comunque essendo estate mi sono fatta travolgere dall'horror, il genere perfetto per questa stagione.

 

L'Ultima Casa a Sinistra di Dennis Iliadis è il remake dell'omonima pellicola di Wes Craven (film su cui la censura si è divertita come non mai) ed è davvero un gran bel film. Racconta in modo lucido e agghiacciante come due genitori possano trasformarsi quando il male intacca la loro vita. Si parla di violenza, di stupro, ma soprattutto di vendetta. Una vendetta, quella dei coniugi Collingwood, che non merita biasimi o rimproveri, in una società stanca di porgere sempre l'altra guancia.

trailer


Orphan è un altro bel film. Tosto, cattivo, di quelli che ti pongono davanti a quesiti anche leciti, del tipo "posso amare un figlio adottato come se fosse mio?" "posso amarlo allo stesso modo di quelli che sono sangue del mio sangue?". Mi ha fatto scoprire Isabelle Fuhrman, successivamente nota per aver interpretato Clove in Hunger Games... si vede che le piacciono i ruoli da cattiva e come darle torto, le vengono decisamente bene. Comunque consigliatissimo. Suspense a palla, ti inchioda alla poltrona e il finale non delude affatto.

trailer

Andiamo avanti ^^

  

Nightmare 4 - il non risveglio.
Se hanno trasmesso anche l'uno, il due e il tre non ne ho idea, fatto sta che la storia è sempre quella, quando ero ragazzina non me ne perdevo uno (andavo pure al cinema quando uscivano!!!) li ho anche in dvd e insomma... me lo sono rivisto. Be'... un po' ridicolo. Ormai Freddy è una macchietta, non spaventa nessuno e va be'... fa comunque parte della storia del cinema horror, però stranamente non ha mai turbato i miei sonni, neanche quelli di adolescente.

Su Iris (se non sbaglio) ogni settimana trasmettono i film di Dario Argento. Ho rivisto varie settimane fa il bellissimo 4 Mosche di Velluto Grigio e recentemente due mezze ciofeche. Dario... ma che ti è preso?!
La Terza Madre è il film che chiude la trilogia dedicata alle streghe sorelle iniziata con Suspiria e Inferno, e anche se non è una mezza ciofeca lo diventa se paragonato agli altri due.Mi spiace dover sempre puntarle il dito contro, ma a me Asia Argento proprio non piace. Forse non recita nemmeno male, perché quando parla "normalmente" in qualsiasi programma televisivo è proprio così, ma andrebbe doppiata. Il papi forse vuole risparmiare sul badget? Boh...
Il Cartaio invece è una schifezza. Sembra un film per la tv fatto coi risparmi della paghetta. Dario ha rotto il porcellino, ha trovato 500 euro e ha detto "ma sì, giriamo un horror!"
Stefania Rocca non si può vedere, Silvio Muccino non si può sentire, tutti gli altri sono sul set ma non sanno nemmeno loro il perché e insomma... è un thriller così... senza senso.
Rivoglio il Dario di Opera, Phenomena... quelli sì che mi avevano spaventata. Ma anche i sui vecchi gialli, da L'Uccello dalle Piume di Cristallo a Profondo Rosso, senza essere violenti e sanguinari sapevano tenerti con il fiato sospeso. Adesso? Adesso per stupire escogita le morti più spettacolari, come se la paura derivasse dai litri di sangue versato e dai decibel raggiunti urlando. Rivoglio il vecchio Dario T_T

Alla prossima

24 agosto 2015

Recensione, VOLARE FINO ALLE STELLE di Susan Elizabeth Phillips

Buongiorno miei cari lettori, finalmente sono tornata! Mi è mancato tutto della blogsfera, ma mai avrei immaginato che in queste due settimane di ferie mi sarei divertita tanto. Insomma, non sono andata da nessuna parte, ma allo stesso tempo non mi sono fatta mancare niente. Terme, piscina, acquaparco, lago, fiume, parco avventura! Insomma, mi servirebbe una settimana di ferie per riprendermi dalle ferie, invece sono già in ufficio *respira Silvia, respira*
Avevo pronta questa recensione da un po', e quindi ne approfitto per condividere con voi il mio pensiero sull'ultimo libro uscito di Susan Elizabeth Phillips, Volare Fino Alle Stelle.
Tralascio qualsiasi commento sulla traduzione del titolo che in originale è Kiss an Angel e non mi soffermo nemmeno a dirvi quanto odi quella nauseante cornicetta rosa che sembra essere diventato il leitmotiv della Leggereditore (e come se non bastasse i prezzi stanno pure lievitando... why? °___°)

Volare Fino alle Stelle di Susan Elizabeth Phillips

| Leggereditore, 2015 | pag. 400 | € 14,90 |
“Come sono finita in questo guaio?” questa la domanda che gira in testa a Daisy Devreaux, dolce e volubile ragazza che si trova a un bivio: finire in prigione o sposare il misterioso uomo che suo padre ha scelto per lei... E dire che, al giorno d’oggi, i matrimoni combinati non esistono più!
Daisy non sa spiegarsi come tutto questo sia potuto capitare proprio a lei, e se aggiungiamo il fatto che Alex Markov non ha alcuna intenzione di perdere tempo impersonando il ruolo dello sposo perfetto, il guaio si fa ancora più grande. Ma non è finita, manca ancora un piccolo particolare: Alex fa parte di un circo itinerante, e trascina Daisy a lavorare con lui.
Presto, però, Daisy si accorge che la sua vita si sta trasformando in una vera e propria avventura, e la conduce a provare emozioni da troppo tempo sopite... E poi deve riconoscere che Alex è dotato di un fascino senza pari...
In poco tempo i due impareranno a conoscersi e ad amarsi e la passione li spingerà a volare, fino alle stelle e senza una rete di protezione, rischiando il tutto per tutto per un amore inaspettato.

Voto:

"Amare non è questo? Sentirsi meglio insieme che da soli?"

Basta, la Phillips va certificata, non c'è storia. È uno strumento di garanzia a sostegno di tutte le donne romantiche del Pianeta Terra e i suoi libri dovrebbero esporre un bel bollino a testimonianza di quanto bene facciano. In questo caso è stata così brava che ha rivoluzionato l'idea che avevo in testa dei cosacchi, ovvero questa:






Per antonomasia il cosacco è un uomo dall'aspetto incolto, fiero verso il padrone e impietoso con il nemico; un essere truce e selvaggio, anche se agilissimo di gambe, come ci dimostra l'immagine a puro scopo esplicativo posta qui sopra. Il solo pensiero di avere un uomo così credo che faccia venire alla mente immagini del tipo - Donna! Toglimi gli stivali! - oppure - Donna! Spidocchiami la barba! - ma leggete questo libro della Phillips e poi parliamone.
Anzi, parliamone subito.
Immaginate un uomo fisicamente prestante, un uomo la cui natura emotiva si è modificata - in peggio - nel corso degli anni, figuratevelo a cavallo, fiero e indomito, mentre fa schioccare le sue fruste e una folla lo applaude con ammirazione.
Questo uomo, che trova nella vita del circo il suo elemento naturale, non sa però rapportarsi con le donne se non tra le lenzuola, e un giorno si ritrova sposato con una ragazza che ritiene stupida, viziata, egoista, vanitosa e mondana.
Insomma... wow! Cosa c'è di meglio di due caratteri agli antipodi e di una convivenza forzata? Convivenza poi, che non avverrà tra gli agi e i lussi, ma tra le quattro mura di una sgangherata roulotte.
Alex e Daisy devono stare insieme sei mesi, poi ognuno andrà per la propria strada.
Non vi dico il motivo che li ha portati all'altare, ma come potrete ben immaginare i nostri due protagonisti - come in ogni libro della SEP che si rispetti - avranno molto da raccontarci e tanto per farci emozionare.
Alex è un uomo pieno di invisibili cicatrici, mentre Daisy si rivelerà una ragazza con più cuore che buon senso, fermamente intenzionata a non rompere un vincolo per lei sacro e a redimere quel diavolo di suo marito. Sarà il suo angelo, si affiderà a lui con cieca fiducia, trasformerà i suoi silenzi in fragorose risate, instillerà nel suo granitico cuore speranze e desideri e alla fine lo manderà totalmente in corto circuito.
Un personaggio delizioso quello di Daisy che mi ha vagamente ricordato Francesca, la protagonista di un Fiore nelle Polvere, anche se non arriva a toccare i suoi eccessi. Daisy è semplicemente lo specchio del mondo da cui proviene, una realtà fatta di eventi mondani e lusso sfrenato, tutte cose che a lei interessano fino a un certo punto, ma che hanno innegabilmente fatto parte della sua quotidianità. Almeno finché non si ritrova a spalare letame in un circo. Un bel salto di qualità, non c'è che dire, infatti il passaggio dalle stelle alle stalle non sarà per niente facile, ma non per i motivi che potrebbero sembrare ovvi. Daisy si sentirà soprattutto sola, praticamente abbandonata; si ritroverà in un posto di cui non conosce le regole, circondata da persone che la guardano in modo quasi ostile e ogni tentativo per farsi accettare le sembrerà vano. Il circo non è il paese dei balocchi, e devo dire che l'autrice è riuscita in un'altra impresa pressoché impossibile. Me lo ha fatto amare. Mi ha fatto vedere con gli occhi di una bambina quel luogo a cui ho sempre associato sentimenti come la malinconia, il sacrificio e lo sfruttamento degli animali.
Più volte la Phillips lo descrive come un ambiente disordinato e soffocante, ma grazie a un tocco di misticismo il romanzo si trasforma in una bella favola, una favola di cui a volte si sente il bisogno e che speri nasconda un pizzico di verità.
Personalmente però, confido maggiormente nell'esistenza di uomini come Alex, già il nome è una garanzia (vedi qui, qui e qui), ma siccome incontrarne uno è difficile, accalappiarselo ancora di più, mi accontento di sprofondare e di sognare tra le pagine di libri come questo. Se non si era capito, il cosacco ha fatto un'altra vittima ;)

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13 agosto 2015

Anteprime Vicine e Lontane #20

Buongiorno miei cari lettori, siete ancora a casa o vi state rilassando in vacanza? Io vi immagino sdraiati al sole con un mojito in una mano e un e-reader nell'altra e spero di non sbagliarmi, anche se la realtà spesso è mooolto diversa dalla fantasia.
Io non mi lamento, fa caldo, ma si sopporta bene, almeno dalle mie parti, e visto che sono in ferie per una settimana me la sto spassando tra piscine, terme e acquaparco.
Devo trovare un po' di calma per parlarvi delle mie ultime letture (mi sto dedicando al romance) ma oggi ne approfitto per sbirciare le prossime uscite... venite con me?

Credimi Sto Mentendo di M. E. Summer

| Dal 3 Settembre 2015 | Newton Compton | pag. 336 |

 
Julep Dupree dice un sacco di bugie e conosce bene l’arte del raggiro. Suo padre, anche lui un esperto truffatore, l’ha mandata all’esclusivo St Agatha High, a Chicago, proprio per farla socializzare con i figli dell’alta società. E Julep non perde tempo: riesce perfino a guadagnare un po’ di soldi organizzando piccole truffe per far ottenere ai suoi compagni di classe il massimo dei voti. Il suo obiettivo è riuscire ad arrivare fino alla prestigiosa università di Yale. Ma quando un giorno torna a casa, ad attenderla c’è una brutta sorpresa: l’appartamento è stato svaligiato e suo padre è scomparso. Con l’aiuto del suo migliore amico, Sam, e del ragazzo più ambito della scuola, Tyler, Julep cercherà di seguire le tracce che l’uomo ha lasciato dietro di sé: e non sarà facile tra criminali che le danno la caccia e torbidi segreti di famiglia. Ora per lei non c’è più tempo da perdere, è giunto il momento di mettere in pratica tutti i trucchi che il padre le ha insegnato.

Sono Qui di Marc Raabe

| Dal 17 Settembre 2015 | Newton Compton | pag. 448 |

 
Jesse Berg è un pediatra di successo. Da poco separato, vive a Berlino con Isa, sua figlia, l’unica persona che ama veramente.
Jesse non parla del suo passato, che ritorna spesso in terribili e indecifrabili incubi notturni. Fino a quando, improvvisamente, l’ex moglie viene uccisa e sua figlia rapita. L’autore del delitto gli lascia un messaggio: «Tu non la meriti». Per Berg è chiaro che il bersaglio da colpire è lui. Perché non merita Isa? Per qualcosa che ha fatto prima di un terribile incidente la cui memoria emerge a sprazzi solo nei sogni, ma che sembra averlo cambiato? Tutto questo ha forse a che fare con il collegio in cui ha passato l’adolescenza, dove avvenivano cose che forse è meglio aver dimenticato? Un senso di colpa indefinito messo a lungo a tacere riemerge. Per trovare Isa, Jesse dovrà fare quello che non ha mai voluto: recuperare il suo passato. Tornare all’istituto di Adlershof. Lì dove ha imparato a combattere, e dove ha rischiato di morire. Perché per Isa farebbe qualsiasi cosa. Anche attraversare l’inferno per la seconda volta…

Il Primo Amore Sei Tu di Stephanie Perkins

| Dal 15 Settembre | De Agostini | Anna and the French Kiss #2 |

 
Lola ha diciassette anni, un gusto un po’ stravagante per la moda, e tre piccoli, piccolissimi desideri. PRIMO Andare al ballo della scuola vestita da Maria Antonietta. SECONDO Convincere i genitori che Max è il fidanzato migliore del mondo. TERZO Non rivedere più Cricket Bell. Mai più. A volte però il destino gioca brutti scherzi e la famiglia Bell al completo si trasferisce nella casa proprio di fronte a quella di Lola. All’improvviso la ragazza sente il mondo crollarle addosso. Per due anni ha faticosamente tentato di dimenticare Cricket, e ora tutti i suoi sforzi sembrano vanificati. Cricket è di nuovo lì, davanti ai suoi occhi, e con lui il ricordo di ciò che è stato e di quell’ultima giornata insieme… Lola è sicura di aver voltato pagina con Max e di non provare più niente per Cricket. Ma allora perché sente il cuore batterle all’impazzata ogni volta che lo incontra? Forse perché il primo amore non si scorda mai?

La Regina del Bosco di Neil Gaiman

| Dal 29 Settembre 2015 | Mondadori | pag. 70 | € 17,00 |

 
Una giovane regina decide di andare a risvegliare una principessa dall'incantesimo del sonno, seguendo i nani nelle gallerie scavate nelle montagne del regno. Ma la principessa non è ciò che sembra. Una rilettura dark d'autore delle due fiabe popolari.
Illustrazioni di C. Riddell.

Bellezza Crudele di Rosamund Hodge

| Dall'8 Ottobre 2015 | Newton Compton | pag. 320 |

 
Costretta a fidanzarsi con il malvagio governatore del suo Regno, la giovane e determinata Nyx sa che il suo destino è sposarlo, ma per coronare il suo sogno più segreto: ucciderlo e liberare finalmente il popolo dal giogo di quella crudele tirannia. Eppure nel giorno del suo diciassettesimo compleanno – quando la ragazza si trasferisce con lui nel castello sulla cima più alta di tutto il Paese – capisce che nulla è come se l’era aspettato, soprattutto il nuovo marito, incredibilmente affascinante e seducente. Nyx sa che deve salvare la sua gente a tutti i costi, eppure resistere al suo nemico giurato sta diventando sempre più difficile perché lui è ben deciso a conquistare il cuore della sua sposa.
Con il suo romanzo d’esordio, Bellezza crudele, Rosamund Hodge ci regala una favola romantica, che farà sognare le lettrici, e inaugura una nuova saga che vede protagonista la coraggiosa eroina Nyx.

Tra le Braccia di Morfeo di  Hodge

| Dall'8 Ottobre 2015 | Newton Compton | Splintered #2 |

 
Trama del primo volume: Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo "Alice nel Paese delle Meraviglie". Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un'incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l'abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime, risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell'ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?

Prendimi Per Mano di Sarina Bowen

| Dal 1 Settembre 2015 | De Agostini |

 
Corey Callahan non avrebbe mai immaginato di iniziare il college inchiodata su una sedia a rotelle. È bastato un attimo, un maledetto attimo, per infrangere i sogni di una vita e rovinare una promettente carriera sportiva. Corey è convinta che nessuno al mondo possa capire come si senta… Almeno finché non incontra Hartley, il ragazzo che abita nell’appartamento di fronte al suo. Hartley è bello, affascinante e gentile.
E ha smesso di giocare a hockey a causa di una frattura alla gamba che lo costringe a trascorrere i pomeriggi sul divano.
L’amicizia tra Corey e Hartley è immediata, una scintilla che illumina i loro cuori. E così, tra stampelle, confidenze e risate a tarda notte, Corey inizia a sentirsi di nuovo se stessa. Di nuovo felice.
Come se la vita avesse finalmente ricominciato a sorriderle ora che Hartley
è lì insieme a lei. Ma c’è un piccolo problema: lui è fidanzato, con una ragazza assolutamente perfetta. E Corey non vuole compiere un passo sbagliato. Perché questa volta inciampare significherebbe cadere, e non rialzarsi mai più…


Essendo in fase pink potrei dirvi che voglio dare un'altra possibilità a Stephanie Perkins che con Il Primo Bacio a Parigi (qui la recensione) non mi aveva fatto innamorare come si deve, e non mi dispiace affatto la trama di Prendimi Per Mano, c'è abbastanza dramma per mandarmi in brodo di giuggiole, ma si sa... le fasi vanno e vengono e chissà quale mi toccherà affrontare a settembre. Come sempre mi affiderò anche ai vostri consigli e nel frattempo mi dedico a Susan Elizabeth Phillips <3 

Alla prossima ^_^