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10 gennaio 2013

Recensione, MonoCeros di Suzette Mayr

Dopo la delusione di 13, ecco un altro romanzo che affronta una tematica spinosa come quella del suicidio.
La Mayr fotografa il post mortem di Patrick e vi assicuro che a parte la storia che racconta, è stato grazie al suo stile particolare e coinvolgente che sono rimasta incollata a tutte le 330 pagine. Bello!


MonoCeros di Suzette Mayr
Miraviglia Editore, 11/2012
Pagine 330


Trama: Una scuola canadese cattolica. "Qualcuno ha scribacchiato 6 1 frocio con un pennarello rosso eul suo armadietto, e la ragazza del ragazzo di cui è innamorato gli ha tirato addosso merda di cane congelata." Così Patrick Furey, diciassette anni, si suicida, dopo essersi incontrato un ultimo glorioso martedì con Ginger nel loro posto speciale, al cimitero. Sullo sfondo la neve di Calgary e una moltitudine di ragazzi e di emozioni, perché in "Monoceros" i ragazzi possono essere crudeli e indifferenti, fragili e soli. L'autrice inchioda, le voci dei protagonisti ad una trama durissima, tirando fuori l'energia cinetica e la claustrofobia di una scuola moderna, mentre esplora l'effetto a catena che il suicidio del ragazzino ha su un gruppo eterogeneo di adolescenti. I capitoli formano un collage in rapido movimento. Nel cast figurano la crudele e spietata Petra e la sensibile Faraday, ossessionata dalla verginità e dagli unicorni che acquisterà in internet, Gretta, la madre di Patrick che cerca disperatamente di elaborare il lutto per la perdita del figlio, ma anche il preside Max e l'assistente scolastico Walter, legati da una relazione gay in forte crisi. Evitando sempre il "sentimentale" l'autrice ci offre il supremamente reale, con personaggi egoisti, violenti, immaturi, ma molto umani. Il romanzo progredisce incalzante. La maggior parte delle azioni è emotiva, fino allo squillo della campanella finale, vertiginoso e dal sapore del realismo magico. 

Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.   


14 marzo 2012

Anteprima e Recensione, THE PRESTIGE di Christopher Priest

Anni fa nel sito pubblicammo la recensione di un romanzo davvero bello da cui poi fu tratto un film altrettanto bello... Sto parlando di The Prestige di Christopher Priest che finalmente, a marzo, vedrà la "luce" anche in Italia. Un libro imperdibile, in cui si fondono sapientemente finzione e realtà, magia e illusionismo. Borden e Angier sono due protagonisti difficilmente inquadrabili, il buono e il cattivo, il diavolo e l'acqua santa, ma fino all'ultimo non saprete mai dove sta la verità e la bugia... perchè forse la vita stessa è un illusione e il trucco per viverla non esiste...
Vi lascio con la scheda del romanzo e il link alla recensione.

The Prestige di Christopher Priest
Miraviglia Editore 03/2012
Pagine: 470
Prezzo: € 18,00

Recensione

Trama: Nel 1878 due giovani illusionisti si scontrano dietro le quinte di un sensazionale prodigio. Dal quel momento la loro vita è segnata: in una ragnatela di trappole e sotterfugi arriveranno entrambi all’apice del successo, piegheranno la realtà al loro volere per cercare ognuno la rovina dell’altro senza accorgersi di inseguire, allo stesso tempo, la propria distruzione.
Ai loro discendenti, ancora marchiati da un’oscura eredità di segreti impronunciabili, resterà il difficile compito di ricomporre un puzzle fatto di ricordi confusi, diari polverosi e incredibili macchinari.
Ma la verità, a volte, dovrebbe rimanere nascosta.

L'Autore:
Chistopher Priest (14 luglio 1943), dalla critica considerato uno dei più grandi innovatori della letteratura fantastica dopo Philip Dick, è autore di undici romanzi, quattro raccolte di racconti e diversi saggi. Ha vinto numerosi premi fra i quali: l’Arthur C. Clarke Award, più volte nominato per gli Hugo Awards. Quattro volte premiato con il British Science Fiction Association Award.
Fra i suoi libri tradotti in italiano il Mondo alla rovescia (Nord 1990), Esperienze estreme (Fanucci, 2002) ed eXistenZ (Mondadori 1999) e dal quale è stato tratto l’omonimo film di David Cronenberg vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino.

Con The Prestige Priest ha vinto il più importante premio internazionale per la letteratura fantastica il World Fantasy Award e un prestigioso premio conferito dalla critica letteraria il James Tait Black Memorial Prize.
Il romanzo è stato tradotto in 23 lingue ed è stato trasformato dal regista Christopher Nolan nell’omonimo film con Christian Bale e David Bowie.
in Inghilterra The Prestige è stato inserito nella collana Gollancz Masterworks dedicata ai capolavori della fantascienza.