28 settembre 2016

Recensione, NON ASPETTARE LA NOTTE di Valentina D'Urbano

Buonasera a tutti! Mi sento in colpa perché sto rimandando a oltranza le recensioni delle vecchie letture, ma cavolo... ho letto un romance! Dopo tanto ne ho letto uno (perché lo è checché dicano...) e non ho avuto l'istinto di accendere il caminetto per darlo alle fiamme. Quindi ok, avrà anche dei difetti, ma ha pure un sacco di cuore. E io ne avevo tanto bisogno.

Non Aspettare la Notte di Valentina D'Urbano

| Longanesi, 2016 | pag. 377 | €  16,90 |
Giugno 1994. Roma sta per affrontare un’altra estate di turisti e afa quando ad Angelica viene offerta una via di fuga: la grande villa in campagna di suo nonno, a Borgo Gallico. Lì potrà riposarsi dagli studi di giurisprudenza. E potrà continuare a nascondersi.
Perché a soli vent’anni Angelica è segnata dalla vita non soltanto nell’animo ma anche su tutto il corpo. Dopo l’incidente d’auto in cui sua madre è morta, Angelica infatti, pur essendo bellissima, è coperta da cicatrici. Per questo indossa sempre abiti lunghi e un cappello a tesa larga. Ma nessuno può nascondersi per sempre.
A scoprirla sarà Tommaso, un ragazzo di Borgo Gallico che la incrocia per caso e che non riesce più a dimenticarla. Anche se non la può vedere bene, perché per Tommaso sono sempre più i giorni neri dei momenti di luce. Ma non importa, perché Tommaso ha una Polaroid, con cui può immortalare anche le cose che sul momento non vede, così da poterle riguardare quando recupera la vista. In quelle foto, Angelica è bellissima, senza cicatrici, e Tommaso se ne innamora. E con il suo amore e la sua allegria la coinvolge, nonostante le ritrosie.
Ma proprio quando sembra che sia possibile non aspettare la notte, la notte li travolge...
Voto:

Mi ero innamorata della penna ruvida e tagliente di Valentina, una penna capace di prenderti a morsi e lacerarti la pelle, una penna che aveva unghie e denti e che adesso non c'è più. Ma solo in parte. Valentina scrive sempre magnificamente, ha solo voluto raccontare una storia diversa da quelle a cui ci aveva abituato. E per una volta invece che ferirci ha preferito curarci.
Non Aspettare la Notte è un bel cerotto che andrà a rattoppare tutti i tagli inferti precedentemente, e quindi va bene così. È un romanzo con un respiro meno ampio del solito, che si focalizza prevalentemente sui due personaggi principali e che ha quasi tutte le caratteristiche del tipico romance; insomma è un libro che va contestualizzato nel genere e nel target giusto, solo allora lo si potrà apprezzare. Perché ok, non sarà originalissimo, sicuramente saprà di già letto, ma a me, dalla metà in poi, ha creato una certa dipendenza. Considerando poi il numero indecente di romanzi rosa che quest'anno ho iniziato e abbandonato (credo di aver battuto qualsiasi record!) lo considero un piccolo miracolo che solo la D'Urbano poteva operare!
Cosa mi è piaciuto? Leggendo la trama pensavo che mi sarei innamorata della complessità dei personaggi, invece mi sono fatta travolgere dalla loro semplicità. Singolarmente Tommaso e Angelica sono due anime pronte ad andare in pezzi, ma insieme sono indistruttibili. E normali. Lui non è più la sua malattia, non è più il ragazzo che diventerà cieco a causa della retinopatia degenerativa che gli consuma gli occhi, e lei non ha più il corpo e il viso devastato da trecentosettantasei punti di sutura, l'ultimo regalo di sua madre prima di morire.
Sono diversi, ma si prendono. Ti prendono.
Lui che è bello, lei che non lo è più. Lui che sfreccia per le vie di Borgo Gallico su di un vecchio motorino smarmittato senza il becco di un quattrino in tasca, lei che ha appena ereditato una villa da mezzo miliardo di lire. Lui che ha il sole nel cuore, lei che è pioggia e tormento. E poi da sfondo gli anni Novanta. Gli anni degli amori estivi, delle notti a guardare il cielo cercando quella stella che cadendo esaudirà un desiderio impossibile. Gli anni senza social e cellulari. Gli anni in cui tutto sembra dannatamente più complicato, ma anche tremendamente più bello.
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26 settembre 2016

Weekly Recap #149

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Oggi recap super sostanzioso tutto dedicato alle new entry, quindi cercherò di essere stringatissima.
Come vi avevo già detto ho fatto due ordini, uno su Amazon e uno su Libraccio, e sono stata davvero molto molto soddisfatta.
Partiamo con il Libraccio che è il primo pacco ad essermi arrivato. Ho venduto dei testi scolastici e dei romanzi che non mi erano piaciuti (e che non riuscivo nemmeno a scambiare) e, per la cronaca, il tempo di evasione del buono è stato di circa 50 giorni. Non poco, ma credo che il mese di Agosto e le ferie abbiano potuto influire. Comunque io non avevo fretta, ho investito il buono nell'usato e i libri mi sono arrivati praticamente come nuovi  :) Meglio di così... peccato che come al solito due titoli non fossero disponibili tra cui Wolf, la ragazza che sfidò il destino... thanks Libraccio, you are a friend... u.u


Partiamo da sinistra 8)
Finalmente ho la duologia di Vango completa! Yeeee! Stappiamo una boccia di vino, saliamo sui tavoli e facciamo la Ola! Tutti insieme!
Fatto? Bene, adesso ricomponiamoci.
Gente... non potete capire la mia gioia... io faccio la corte a Vango da un numero di anni imprecisato di anni. Sono riuscita a mettere le mani, tramite uno scambio, sul secondo volume diversi mesi fa, ma il primo (che non volevo pagare a prezzo pieno) sembrava sparito dalla faccia della terra. Poi, finalmente, eccolo lì, in bella mostra sul Libraccio e - giuro! - non ci potevo credere! Ho temuto che fosse semi distrutto, ma ho voluto rischiare e fortunatamente è andata bene :)
Tra l'altro la San Paolo ha messo in commercio anche un cofanetto fighissimo, ma va bene così, sono più che soddisfatta.

De La Luce Sugli Oceani ho sentito solo parlare bene, Michele (Diario di una Dipendenza) è rimasto folgorato dall'intreccio e conoscendolo deve trattarsi di una storia molto contorta. Malata. Roba per gente che non sta bene insomma. Quindi facendo 2+2 direi che è il libro perfetto per me. :)

Yellow Birds lo volevo da cinque anni, praticamente da quando è uscito, solo che per comprare un romanzo Einaudi bisogna vendersi un rene... Sono stata quindi paziente, mooolto paziente, e alla fine sono stata premiata. Edizione perfetta, il libro l'ho in lettura, sono praticamente alla fine, ed è pura poesia. La prosa di Powers è qualcosa di indescrivibile.

Ed ecco l'ultimo acquisto obbligato. Nella mia libreria non poteva mancare Rosemary's Baby (qui la recensione), amo troppo la visione e la versatilità di Ira Levin, ho letto tutto quello che ha scritto, ma le traduzioni avevano proprio bisogno di essere svecchiate, quindi grazie BigSur (però abbassate i prezzi che per i vostri titoli servono tre trasfusioni). A proposito, recentemente hanno pubblicato anche I Ragazzi Venuti dal Brasile, una storia pazzesca, uno dei primi libri in cui si parla di clonazione (e non di chicchessia, ma di Hitler!).

Ad Agosto mi è anche arrivato un buono Amazon e visto che il mio carrello è sempre stracolmo (pronto per ogni evenienza) ho solo dovuto decidere cosa togliere e cosa lasciare. :)


Per colpa di Cecilia (la Sala dei Lettori Inquieti) nel mio carrello Amazon è finito il primo volume de La Terre delle Storie, ma non è che ci abbia messo molto per convincermi, i retelling delle favole sono pane per i miei denti e adesso che Fables è finito (cliccate qui se non sapete di cosa parlo) devo pur mangiare! La serie di Chris Colfer racconta la storia di due gemelli di tredici anni che finiscono in un altro mondo... un mondo che scopriranno essere abitato dal Principe Ranocchi, Cappuccetto Rosso, Biancaneve e molti altri personaggi di loro conoscenza.
Molto presto entrerò in fase regressiva, sappiatelo.

Quella sottiletta nera vicino al romanzo di Colfer è Noi, dell'autore russo Evgenij Ivanovič Zamjatin di cui vi avevo già parlato in questo post. Quando si parla di distopia si pensa sempre a 1984, ma Noi viene ancora prima, ed è forse il primo romanzo in cui si affronta una tematica di questo tipo. Non so se mi piacerà e quanto, ma non vedo l'ora di leggerlo. Ogni tanto la rigattiera che è in me ha bisogno di essere soddisfatta!

Figlie Sagge di Angela Carter l'ho preso per due validissimi motivi 1) lo sconto del 25% 2) la cover anni '30 stu-pen-da! Lo so, a volte i miei acquisti sembrano un po' ad-cacchium, ma sono sicura che la mirabolante vita delle gemelle Dora e Nora mi conquisterà. <3

Infine ho preso per l'esosa cifra di 1,90 (e c'era pure lo sconto!) Novella degli Scacchi di Stefan Zweig (quando ci sono questi nomi ringrazio di non essere una youtuber). Era da tempo che volevo leggere qualcosa di questo autore austriaco anche perché tra i miei vari buoni propositi per il 2017 ci sarà quello di leggere racconti e antologie. Iniziare con Zweig è vincere facile, ma non vedo perché complicarmi la vita. Se non mi piacerà la sua novella il mio buono proposito verrà direttamente bannato dalla lista!

Be', direi che è tutto. Vi lascio qui sotto i link Amazon dove trovate tutte le informazioni che non vi ho dato (prezzi, trame, numeri di pagine) e mi raccomando, restate sintonizzati. Ho alcuni altri libri da farvi vedere e un aggiornamento letture che devo condividere assolutamente con voi! ^_^


 
  
 

Alla prossima 8)

23 settembre 2016

C'era una volta una lettrice... che oggi non c'è più!

Post chiacchiericcio quello di oggi in cui vi voglio parlare di com'è cambiata nel tempo la mia natura di lettrice. Ci pensavo pochi giorni fa e mi sono resa conto che non sono più quella di una volta. Di solito gallina vecchia fa buon brodo, ma se devo dirla tutta credo di essere peggiorata negli anni... ma vediamo come... e perché... insomma, facciamo un po' di outing! 8)

1. C'era una volta una lettrice che non lasciava mai un romanzo a metà. Quella lettrice adesso non ha più scrupoli e rimpianti: se un libro non le piace lo saluta senza voltarsi indietro.
Eh sì... bei tempi quelli andati. Belli, perché mi sentivo tosta. Quasi coraggiosa. Per me finire un romanzo era una sfida, non lo mollavo mai, a costo di farmi venire l'ulcera. Adesso non mi va di pagare un gastroenterologo, quindi preservo la mia salute e quella delle persone che mi stanno intorno, perché se un libro mi manda in blocco sono anche parecchio intrattabile! La cosa bella - si fa per dire - è che spesso riesco a terminare romanzi che nemmeno mi piacciono. La cosa brutta - ma esserne consapevoli è importante - è che spesso mollo romanzi potenzialmente belli.
In breve quando abbandono un libro i motivi sono principalmente tre. 1) Mi annoia da morire. 2) l'autore/autrice più che scrivere fa esercizi di stile (e qui scatta un odio profondo). 3) mi gira male in quel periodo.

2. C'era una volta una lettrice romantica che adesso non ha più un cuore.
Spieghiamo. Io mi considero ancora una lettrice romantica, probabilmente lo sarò sempre, la mia è un'eredità. Mia nonna leggeva solo storie d'amore (ok, le leggeva su Intimità, ma erano altri tempi, e quello passava il convento), mia zia legge i Romanzi Mondadori (e qui siamo in territorio romance 100%) e anche se tutti gli altri miei parenti non leggono praticamente una cippa, io sono pink inside. Ma ahimé, ultimamente non c'è niente da fare, non c'è romanzo rosa che tenga. In questo 2016 ne ho iniziati un'infinità per mollarli quasi tutti, prevalentemente per il punto "uno" di cui sopra: la noia. Mi sento in colpa? Be', un pochino sì. Ma solo un pochino.

3. C'era una volta una lettrice ossessionata dall'estetica che adesso si preoccupa più del portafoglio.
Ho fatto follie in passato. Ho comprato romanzi per poi riacquistarli in edizioni più faighe. Ho ricomprato serie per averle tutte nello stesso formato. Ho ricomprato libri che mi si erano rovinati. E adesso? Adesso non dico che non lo rifarei, ma con più coscienza.
Per esempio compro su Amazon per avere il 15% di sconto, mentre in passato passavo ore in libreria a selezionare la copia migliore tra tutte quelle esposte. Compro anche molto tranquillamente all'usato (Libraccio e Mercatini), e pazienza se sul retro copertina c'è quella fastidiosa etichetta che non viene via nemmeno con la trielina, adesso posso sopportarlo. Insomma, per farla breve, adesso sono una persona normale, prima no.

4. C'era una volta una lettrice che conservava qualsiasi libro letto e che adesso gode proprio nel fare piazza pulita.
Anni fa io ero quello che leggevo. Romanzi belli e brutti mi avevano reso un certo tipo di lettrice e non volevo separarmi da nemmeno uno di loro.
Oggi col cavolo. Oggi ho bisogno di soldi, di spazio e di libri nuovi. C'è da dire che quando avevo la sindrome dell'accumulo in realtà non leggevo tantissimo, quindi la mia voglia di conservare nasceva dal bisogno di vedere la libreria piena, ma adesso capirete che le cose sono cambiate.

5. C'era una volta una lettrice che usava i segnalibri e che adesso tra le pagine dei libri ha scontrini, biglietti della corriera, post it volanti, e in inverno anche fazzoletti (puliti eh!).
Sono diventata cazzara. E la cosa davvero fantastica (per non dire insensata tipica di una persona che non sta affatto bene) è che i segnalibri li compro ancora, ma non li uso. Ho paura che si rovinino, soprattutto in borsa, dove potrebbero piegarsi... ma quando ne vedo uno... è più forte di me, non resisto. Il mio preferito è questo <3 Non è bellissimissimo?!

C'era una volta una lettrice... e per fortuna c'è ancora :)
(nonostante tutto è una favola a lieto fine)
Se anche voi nel tempo avete cambiato il vostro modo di essere lettori, fate un post simile a questo, taggatemi e/o venite a taggarvi!
Potete usare i miei stessi 5 punti argomentandoli secondo la vostra esperienza o inventarne di nuovi ;)

20 settembre 2016

Recensione, MAX di Sarah Cohen-Scali

Buonasera a tutti, oggi recensione! Volevo tenerla ancora un po' al caldo per dare la precedenza alle letture più vecchie, ma non posso. Max di Sarah Cohen-Scali mi è piaciuto tantissimo e devo condividere le mie impressioni con voi adesso. Di sicuro, al momento, il miglior romanzo del 2016.

MAX di Sarah Cohen-Scali

| Ippocampo, 04/2016 | pag. 480 | € 15,90 |

Max è il prototipo perfetto del programma "Lebensborn" iniziato da Himmler. Donne selezionate dai nazisti mettono al mondo puri rappresentanti della razza ariana, gioventù ideale destinata a rigenerare la Germania e poi l'Europa occupata dal Reich. Da pochi minuti prima della sua nascita Max personifica il male e descrive in prima persona di cosa sono capaci gli uomini in tempo di guerra. Assiste ai numerosi crimini commessi dai nazisti ed è tuttavia orgoglioso di far parte di questo sistema di cui ammira i codici. Sogna di frequentare la scuola di formazione per i futuri leader nazisti e di uccidere impunemente, cresce con l'ossessione di un mondo migliore e dell'invasione dell'Europa da una cosiddetta razza superiore. Prova un odio viscerale per gli ebrei. Max è già prestabilito come il Führer lo vuole. Solo dopo l'incontro e l'amicizia con Lukas, un giovane ebreo polacco, ribelle che si finge nazista, Max vedrà scosse tutte le sue certezze e prenderà coscienza dell'ingiustizia che si trova ad affrontare. Finalmente si presenterà agli occhi del lettore non più come un nemico, ma come vittima dell'indottrinamento nazista.
Voto: 

Max è un angelo ariano dal cuore di ghiaccio. Nato secondo il Programma Genetico Nazista Lebensborn, che prevedeva l'accoppiamento di esponenti delle SS con volontarie tedesche rigidamente selezionate, viene cresciuto in speciali strutture che hanno il solo scopo di trasformarlo in un vero e proprio esemplare da esibire: resistente come il cuoio e duro come l'acciaio Krupp.

Indottrinato ancor prima di venire al mondo, Max riconosce nella Germania e nel Fürer una madre e un padre, non ha amici, non sa cosa sia una carezza o un bacio, e aspetta fiducioso che il nazionalsocialismo spazzi via la feccia che contamina il Paese.
È sua la voce narrante, una voce spietata, crudele, totalmente indifferente al dolore e all'orrore; una voce in cui collimano, con disarmate disincanto, ingenuità e fanatismo. Una scelta incredibilmente coraggiosa quella dell'autrice. Solitamente i bambini nascono puri e innocenti, a privarli del loro lato buono sono la società e l'ambiente in cui crescono, invece qui succede esattamente il contrario. Max nasce già cattivo, come se il nazismo si potesse ereditare o diffondere al pari di un virus indebellabile. Però, quel mondo che doveva renderlo ancora più freddo e spietato, lo porta invece a provare qualcosa. Un qualcosa a cui non saprà inizialmente dare un nome e che somatizzerà attraverso terribili mal di pancia e notti insonni.

Va detto che Max (battezzato dalla Germania, Konrad), per buona parte del romanzo è una pedina nelle mani dei nazisti, ed è orgoglioso di esserlo. Ma soprattutto va detto che, nel bene e nel male, non lo odierete mai, nemmeno per un secondo. Quello che vede, quello che pensa, quello che fa... sono tutte cose inevitabili. Perché non è normale che un bambino giochi in cortile mentre i tedeschi fucilano i polacchi. Non è normale che una macchia di sangue abbia per lui lo stesso valore di uno schizzo di vernice. Non è normale che gli unici abbracci ricevuti siano quelle delle puttane delle SS. 
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16 settembre 2016

Le Uscite di Settembre 2016

Buongiorno a tutti! Oggi tempo da lupi, qui diluvia e io sono molto, molto felice. Adoro la pioggia, adoro vederla scorrere sui vetri e se non ci fossero più di 20° sarei anche tentata di accendere il caminetto. Adoro un po' meno l'umidità, ma questa è un'altra storia. Oddio, non che il resto c'entrasse coi libri... e ca proposito di libri... ^_^ mi sono data all'acquisto compulsivo, anche se ho delle attenuanti, giuro! Avevo un buono Amazon ricevuto grazie all'affiliazione, e uno del Libraccio ricevuto in seguito alla vendita di alcuni romanzi e li ho investiti subito, ovviamente. Sui social ho già messo qualche foto e un video di spacchettamento (il mio primo video spacchettamento!!! 8) ), ma presto vi toccherà un altro recap! A proposito, sono in dirittura d'arrivo anche tre recensioni: Lost Stars di Claudia Gray, Max di Sarah Cohen-Scali e Non Ti Muovere di Margaret Mazzantini. 
Intanto guardiamo cosa ci riserva Settembre, personalmente mi tenta parecchio Ci Proteggerà la Neve di Ruta Sepetys. Ricordo ancora le bellissime atmosfere di Una Stanza Piena di Sogni (recensione) e la toccante e struggente forza con cui ha trattato la deportazione dei lituani in Siberia nel suo libro d'esordio, Avevano Spento Anche la Luna (recensione), quindi sì, sarà mia anche questa sua ultima opera, in cui si torna a parlare di guerra. 
The Fireman è già sul mio comodino, contavo di iniziarlo subito, ma adesso tentenno. La seconda parte uscirà a Novembre (ricordate? il libro è diviso in due :\ ), quindi forse potrei rimandarlo a metà Ottobre... tanto non manca molto, no? :(
Infine devo assolutamente mettere le mani su La Donna Che Visse Due Volte, mi sono messa in testa di recuperare tutti i romanzi da cui Alfred Hitchcock ha attinto e ciao... so di essermi infilata in un tunnel la cui luce è lontanissima, ma noi lettori amiamo le sfide. E accumulare. E spendere. E basta, la faccio finita ^_^

Garzanti

 
| L'Illusione Delirante di Essere Amati di Florence Noiville | pag. 156 | € 15,00 |
Laura Wilmote si rende conto che qualcosa non va. Di fronte a lei c'è C., sua amica da quando erano ragazze, ed è vestita esattamente come lei. Laura è una scrittrice e autrice televisiva di successo. Conduce un programma di cultura sulla televisione francese e sta lavorando a una puntata sul tema della gelosia. Da qualche mese C. ha iniziato a lavorare con lei. Laura l'ha rivista per caso e le due donne si sono raccontate gli anni passati dal loro ultimo incontro. C. è una donna insoddisfatta, non è riuscita a realizzare i suoi desideri e ha un lavoro precario. Laura invece ha fatto studi prestigiosi e adesso vive come aveva sempre sognato, grazie alla scrittura. La protagonista, in parte per amicizia, in parte per un inconfessato senso di colpa nei confronti della vecchia amica, le ha procurato un lavoro nella sua emittente.
Adesso però C. si sta comportando in modo strano. Vuole essere come Laura. Di più, vuole essere Laura. Finché non rivela il perché di questo atteggiamento: è innamorata di lei, ed è convinta al di là di ogni dubbio che anche Laura nutra gli stessi sentimenti. E non sembra disposta ad arrendersi di fronte alle proteste di Laura, anzi, inizia a farsi sempre più insistente, addirittura inquietante nella sua cecità di fronte alla realtà…
Dopo gli intensi romanzi La donazione e Quella sottile affinità, Florence Noiville torna con una storia tutta al femminile. Un romanzo psicologico che si tinge di giallo. Due amiche. Una vicinanza tossica. La storia di un'amicizia che si tramuta in pericolo e ossessione.
Dal 15 Settembre 2016.

 
| Ci proteggerà la Neve di Ruta Sepetys | pag. 368 | € 16,90 |
Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sé vede solo una distesa di neve. È fuggita dal suo paese, la Lituania. È fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l’unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana non è sola. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che ha soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. È grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un’unica eco: sopravvivere. E quando la nave finalmente si intravede all’orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino. Finché guardando in alto vedrà un cielo infinito pieno di neve, saprà che quel candore le darà la forza per non arrendersi. Appena uscito, Ci proteggerà la neve è salito in vetta alla classifica del «New York Times». Dopo lo straordinario successo di Avevano spento anche la luna, oltre 100.000 copie vendute in Italia, Ruta Sepetys torna a raccontarci un episodio realmente accaduto che dà voce a una pagina dimenticata della storia: lituani, polacchi, prussiani, per la prima volta insieme in fuga verso la salvezza. Passati e persecuzioni diversi uniti dal sogno della libertà. Un libro sul coraggio, sui segreti che danno la forza per lottare, sulla speranza che è in grado di scalfire anche il muro più alto fatto di odio e paura.
Dal 22 Settembre 2016.

Adelphi

 
| La Donna Che Visse Due Volte di Boileau - Narcejac | pag. 196 | € 18,00 |
Una scommessa azzardata, indubbiamente (anche se i due non ignoravano che il regista avrebbe già voluto adattare per lo schermo I diabolici, che gli era stato soffiato da Henri-Georges Clouzot). Come tutti sanno, la scommessa fu vinta, e la storia della enigmatica Madeleine, che sembra tornare «dal regno dei morti», diventò quello che la critica ha definito il capolavoro filosofico di Alfred Hitchcock – e uno dei film più amati dai cinéphiles di tutto il mondo. Quando, molti anni dopo, François Truffaut gli chiederà che cosa esattamente gli interessasse nella storia di questa ossessione amorosa che ha la tracotanza di sconfiggere la morte, Hitchcock gli risponderà: «la volontà del protagonista di ricreare un'immagine sessuale impossibile; per dirlo in modo semplice, quest'uomo vuole andare a letto con una morta – è pura necrofilia». Attenzione però: se è vero che ci si accinge alla lettura del libro avendo davanti agli occhi la sagoma allampanata di James Stewart e il corpo di Kim Novak, a mano a mano che ci si inoltra nelle pagine del romanzo le immagini del film si dissolvono e si impone, invece, potentemente la dimensione onirica, angosciosa, conturbante di Boileau e Narcejac, che sanno invischiare il lettore negli stessi incubi ai quali i loro personaggi non riescono a sfuggire fino all'ultima pagina – e anche oltre.
Dal 1 Settembre 2016.

Multiplayer Edizioni

 
| Metro 2035 di Dmitry Glukhovsky | pag. 560 | € 19,90 | Metro #3 |
Da quando una guerra nucleare ha devastato la Terra, gli ultimi moscoviti sono sopravvissuti cercando di costruire una nuova civiltà nelle profondità della vecchia rete della metropolitana. Questa presunta sicurezza, però, si dimostra presto ingannevole: infatti, due anni dopo essere già stati salvati da Artyom contro i tetri, gli abitanti della metro sono minacciati da epidemie che mettono a rischio l’approvvigionamento di cibo e da conflitti ideologici sempre più gravi. L’unica salvezza sembra risiedere in un ritorno in superficie: ma questo è ancora possibile?
Contro ogni logica, Artyom tenta un viaggio - apparentemente senza speranza - verso un mondo il cui misterioso silenzio nasconde un terribile segreto...
La trama di Metro 2035 ribalterà la storia e lo scenario dei suoi predecessori!
Se Metro 2033 e Metro 2034 sono due fantasy ambientati in un contesto urbano, Metro 2035 è una violenta distopia, uno spy-thriller capace di svelare la cruda realtà che si nasconde dietro le scelte della politica! Artyom è cresciuto e cambiato, non è più il ragazzo romantico di un tempo, ma sarà pronto per la verità?
Dal 1 Settembre 2016.
» recensione Metro 2033
La Nave di Teseo

 
| La Ragazza di Brooklyn di Guillaume Musso | pag. 435 | € 19,50 |
Raphael - un giovane scrittore di successo, ora in crisi creativa, e ragazzo padre - da sei mesi ha una relazione con Anna. Anna è bella, dolce, intelligente, eppure nasconde qualcosa. Durante un weekend d'amore in Costa Azzurra, a sole tre settimane dal loro matrimonio, Raphael non riesce a trattenersi e, con insistenza, chiede ad Anna dettagli sul suo passato. Anna, esasperata, mostra a Raphael un'immagine dalla galleria fotografica del suo tablet, urlando: "Vedi questo? L'ho fatto io." Raphael inorridisce alla vista di quella immagine e fugge via. Un gesto di cui subito si pente. Ma al suo ritorno, Anna non è più lì. Raphael la cerca sul cellulare, che risulta spento. Torna a Parigi, dove spera di ritrovarla, ma Anna non è a Parigi. Raphael la ama, è pronto a perdonarle tutto. Ma deve ritrovarla. Chiede aiuto a un suo amico, ex poliziotto, Marc Caradec. Insieme perquisiscono la casa di Anna, ma il buio diventa ancora più profondo, e il mistero sempre più denso: nell'appartamento trovano 400.000 euro in contanti e due carte di identità false. Dunque Anna, forse, non è Anna; e le reticenze di Anna sulla propria vita non erano senza motivi; e quell'immagine, spaventosa, rimane, per Raphael, una delle poche tracce da seguire, per scoprire la verità sulla persona che ama.
Dal 1 Settembre 2016.

Sperling & Kupfer

 
| L'Uomo del Fuoco di Joe Hill | pag. 312 | € 14,90 |
Mantenete il sangue freddo.
Arriva l'uomo del fuoco.
Nessuno sa dove e quando sia iniziata.
Tutti hanno imparato a loro spese che la nuova epidemia si diffonde più velocemente di qualsiasi altra malattia, e che ha già decimato la popolazione di grandi città come Boston, Detroit, Seattle.
Per i medici il suo nome è Trichophyton draco incendiarius, per la gente si chiama Scaglia di Drago, perché il suo primo sintomo è un marchio d'oro e nero sulla pelle e l'ultimo è la morte. Per autocombustione.
Milioni di persone sono infette; gli incendi scoppiano dappertutto. Non esiste antidoto. Nessuno è al sicuro.
Harper Grayson, bravissima infermiera che non si lascia abbattere da niente e nessuno, ha curato migliaia di malati prima che il suo ospedale fosse ridotto in cenere. Lei e il marito Jakob si erano promessi di farla finita, in caso d'infezione, ma ora che anche lei porta i segni terribili del Drago, Harper vuole vivere. Almeno fino al termine della sua gravidanza.
Incinta, abbandonata dal marito terrorizzato, perseguitata dalle feroci Squadre di Cremazione a caccia di infetti, Harper sembra destinata a soccombere.
Se non fosse per il misterioso straniero vestito da pompiere che arriva in suo soccorso.
L'unico uomo che sappia controllare il fuoco. Anche quello malato che cova dentro il suo corpo.
The Fireman è un romanzo apocalittico appassionante, diviso in due parti: L'uomo del fuoco eL'isola della salvezza.
Straordinariamente visivo, diventerà un film diretto da Louis Leterrier, il regista dell'Incredibile Hulk.
Dal 6 Settembre 2016.

Piemme

 
| L'Ultimo Crimine di Ben H. Winters | pag. | € | 
- the last policeman #3 -
Il detective Hank Palace ormai ha rinunciato a quasi tutto nella vita. D'altra parte, i suoi giorni su questa terra sono contati, e non solo i suoi. Ci voleva la più imprevedibile delle catastrofi? non il riscaldamento globale, non il terrorismo, non una nuova guerra mondiale per segnare la fine del nostro pianeta. Un asteroide dal nome troppo dolce, Maia, per l'impatto disastroso che è destinato ad avere. E mancano solo pochi giorni a quel momento. Ritiratosi nei boschi del Massachusetts, in una casa stipata di provviste, Hank è al sicuro insieme ad altri ex colleghi della polizia di Concord. Ma c'è qualcosa che gli impedisce di restare lì, al riparo da tutto. Sua sorella Nico l'unica cosa importante che ancora gli resta. Nico è là fuori, convinta, insieme a un gruppo sempre più nutrito di persone, che dietro l'asteroide ci siano motivi ben più complessi (e umani) della fatalità, e che sia ancora possibile salvare la Terra. Ma il tempo è molto poco... sia per Hank, sia per Nico, sia per il pianeta. E Hank dovrà mettere in campo tutto se stesso, e tornare a essere il poliziotto che è sempre stato, per risolvere quest'ultimo, e più grande, mistero.
Dal 6 Settembre 2016.

Mondadori

 
| L'Effetto Susan di Peter Høeg | pag. 333 | € 19,00 |
Susan Svendsen è una scienziata che si occupa di fisica quantistica, suo marito Laban un compositore affermato, assieme ai loro due gemelli adolescenti sono la Great Danish Family: la famiglia danese perfetta, ambasciatori culturali dell'Unesco, un simbolo per l'intera nazione.
Durante un viaggio in India, però, la fotografia meravigliosa va in frantumi. Gli Svendsen sono accusati di una serie di reati, vengono divisi, rischiano di finire nella rete corrotta della giustizia indiana. Miracolosamente un funzionario danese riesce a tirare fuori Susan di prigione e a riportarli tutti in Danimarca. Ma la salvezza, e l'immunità dal processo indiano, hanno un prezzo.
«Cosa faresti per riavere i tuoi figli?» «Qualunque cosa» risponde Susan.
E così sarà.
Le viene affidata una missione senza alternative: in una Copenaghen probabile e irreale, deve rintracciare i membri della misteriosa Commissione per il Futuro e il verbale della loro ultima riunione. Perché Susan? Perché lei ha un dono, far dire la verità a chiunque incontri. La partita è più pericolosa di quello che Susan poteva immaginare e la sua ricerca si trasforma presto in una lotta contro il tempo per scoprire gli indizi di un piano – forse mondiale – destinato a mettere in salvo solo pochi eletti prima di una imminente catastrofe planetaria.
In Susan Svendsen ritornano i tratti indimenticabili di Smilla Qaavigaaq Jaspersen. Un'eroina capace da sola, con i propri singolari poteri, di sfidare i poteri più forti della terra in una battaglia contro le disuguaglianze sociali, l'inquinamento e le mutazioni climatiche che rischiano di distruggere l'Occidente. Peter Høeg costruisce un magistrale thriller preapocalittico che guarda con occhio affilato e acuto la nostra società contemporanea sull'orlo del precipizio.
Dal 13 Settembre 2016.


E voi? Cosa avete aggiunto in wish list?

14 settembre 2016

Io e le Saghe Young Adult #2

Durante l'estate mi sono accorta che uno dei post più cliccati tra Luglio e Agosto, è stato "Io e le Saghe Young Adult" dove vi facevo il mio personalissimo punto della situazione. Be', ho pensato di aggiornarvi, anche se ultimamente ho letto molti meno titoli di questo genere... ma pazienza, come dico sempre, ogni pretesto è buono per fare quattro chiacchiere tra amici :) 

Serie che probabilmente non terminerò

 

Forever di Amy Angel (recensione). Questo libro è in forse. Se la Newton si da una mossa c'è il rischio che legga anche il seguito, perché la trama del primo è così lineare e semplice che me la ricordo quasi alla perfezione, in caso contrario ciao ciao.
Se ricordate quanto dissi a riguardo, questo romanzo ha un grosso difetto (e tante mancanze): è cortissimo. Così breve che non fai in tempo a prenderlo in mano che devi già posarlo. Autrici... esistono anche i romanzi stand alone, lo sapete?

Serie che non avrei terminato nemmeno con il seguito sotto mano

 

Rebel di Alwyn Hamilton (recensione) finisce nell'oblio, perché non è proprio il mio genere: troppo fantasy. Inizia bene, ma poi c'è un casino tale che mi sono persa e mai più ritrovata. Mamma mia... il solo pensiero mi fa venire mal di testa.
La Fabbrica delle Meraviglie (recensione) invece aveva del potenziale, ma la penna di Sharon Cameron l'ho trovata davvero moto acerba, quindo no, anche in questo caso è un bel ciaone!

Serie che ho terminato

  
Amazon: LegendProdigyChampion 

La serie di Marie Lu (recensioni qui, qui e qui) l'ho terminata soprattutto grazie alla Piemme che l'ha pubblicata in breve tempo, altrimenti anche questa sarebbe finita nel dimenticatoio. Non la considero una trilogia perfetta, ma è davvero originale e soprattutto ogni romanzo finisce con un cliffhanger pazzesco. L'epilogo di Champion poi, è uno dei miei preferiti: malinconico, struggente... solo vagamente happy. Si sente che l'autrice ha l'oriente nel dna, perché in occidente i personaggi o crepano o vivono felici e contenti per l'eternità (e oltre). Le vie di mezzo raramente sono contemplate.

  

La trilogia di Shatter Me (recensioni qui e qui), in ristampa quest'anno per la Rizzoli (miracolo!), l'ho terminata grazie a un gruppo amatoriale di volonterose fanciulle che si sono fatte un gran mazzo e hanno tradotto i due libri inediti: Unravel Me e Ignite Me. Sono state più veloci loro della casa editrice e non aggiungo altro...
A me come serie è piaciuta, ma non aspettatevi un mondo realmente distopico. L'autrice ha più volte dichiarato che la realtà da lei immaginata e tutto il corollario di personaggi, fosse una sorta di pretesto per parlare di crescita e affermazione, infatti conosciamo Juliette in un momento delicatissimo della sua vita, fatto di solitudine, emarginazione e fragilità e la lasciamo che è una vera guerriera.
Poi c'è lo stile della Mafi (pomposo, ricco di metafore, ossimori, paradossi e chi più ne ha più ne metta) che lo si ama o lo si odia. A me ha rimescolato un po' le budella, mia ha - come si suol dire - fregato in pieno!

Serie che avrei voluto finire, ma...

 

Credo di non avere giustificazioni. The Program è in stand-by per colpa mia... o della Young, non so... (ma sì, facciamo che è colpa sua e alleggeriamoci la coscienza :) )
Comunque qui c'è la mia recensione, come saprete il romanzo mi è piaciuto moltissimo, ma il seguito mi ha mandato in blocco. L'ho iniziato più volte, e più volte l'ho abbandonato. Una noia che non vi dico. Mentre in the Program succedeva di tutto in the Treatment non succede niente, almeno per le prime cento pagine. Purtroppo sono in una fase di grande impazienza letteraria, voglio tutto e subito e se non posso averlo, allora rimando. Arriveranno tempi migliori. Suzanne, perdonami (anche se dovrei essere io a farlo, visto che hai rovinato una delle serie su cui puntavo di più! :\ )

E voi? Come siete messi in ambito saghe?
Andate via lisci come l'olio o la situazione è disperata?

13 settembre 2016

Weekly Recap #148

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Dopo il recap dedicato interamente a quella meraviglia di film che è Mr. Nobody, oggi si torna a parlare di libri e sbirciamo tra le mie new entry :)
Pronti? 3, 2, 1, GO!

New Entry


Il Ladro dei Ricordi mi è arrivato a sorpresa verso Luglio, e grazie ai fidatissimi consigli di Alice (ti lovvo) l'ho iniziato immediatamente. L'ho recensito appena tornata dalle vacanze e come potete vedere qui mi è piaciuto parecchio. La Reisz è un'autrice originale che rompe i soliti schemi narrativi tipici del romance e ci regala una storia che è impossibile classificare in un solo genere specifico. Consigliatissimo.

Insieme a Solo per Sempre Tua di Louise O'Neill che ho recensito qui, alla mia libreria si è aggiunto un altro titolo della Castoro Editore: Onora il Padre. Storia difficilissima questa... ma sarà una delle mie prossime letture, tanto sono in modalità "facciamoci del male".
Eliza Wass ci parla di fanatismo religioso, sottomissione, sudditanza. E' la storia di sei fratelli soggiogati da un padre che impedisce loro di vivere una vita che contempli amore, rispetto e libertà. Sarà possibile ribellarsi? E cosa comporterà?


Il Popolo degli Oscuri è una delle più grandi gioie di questo recap. Quanto lo volevo... e quanto mi sarebbe piaciuto che la Piemme avesse regalato ai romanzi per ragazzi di Neal Shusterman una veste grafica diversa, però dai... mi accontento (per forza...). Avendo amato alla follia Unwind (qui la mia recensione) non posso non avere una nuova missione: recuperare ogni libro di questo autore.

Attualmente ho in lettura Max e lo sto a-do-ran-do. Amo questo bambino con una svastica al posto del cuore, amo come l'autrice abbia saputo raccontare una pagina tanto buia della Storia con ironia, coraggio e originalità. Max, o sarebbe meglio dire Konrad, è nato grazie al progetto Lebensborn che prevedeva l'accoppiamento tra un uomo e una donna di pura razza ariana allo scopo di diffondere la specie. Una follia ovviamente, una delle tante del nazismo, e attraverso la voce di un protagonista che conosciamo prima ancora che venga al mondo scopriremo un nuovo male, quello che doveva fare da contrappeso ai campi di concentramento. Perché se da una parte si sterminava, dall'altra si ripopolava. Da brivido.

Infine the Fireman di Joe Hill. Allora, io non mi stancherà mai di dirlo, ma dovete leggere la saga di Locke & Key (recensione). Non me ne frega niente se non leggete fumetti, graphic novel e compagnia bella, in questo caso dovete fare un'eccezione, non ci sono scuse che tengano. Anzi, devo infliggermi una qualche punizione corporale, perché non ho ancora recensito l'ultimo volume, ma sappiate che ha una conclusione epica, bellissima, davvero molto molto emozionante. Ragion per cui, amando Joe Hill, ritenendolo un degno erede di paparino King, la sua ultima fatica sarà la mia prossima lettura.
Ah, per la cronaca, il romanzo contava oltre 600 pagine e la Sperling l'ha diviso in due. Questa è la prima parte, la seconda uscirà a novembre. #piango



Ah, ricordate che in questo post vi avevo parlato del Libraccio? Ho venduto alcuni libri, mi hanno fatto un buono e ovviamente non ho perso tempo a utilizzarlo. L'ordine è partito ieri e non vedo l'ora che arrivi. Anche se tremo. Un paio di romanzi non sono freschi di stampa e temo per le loro condizioni u.u 
Avevo anche un buono Amazon... speso pure quello, quindi prossimamente vi tocca un super-mega haul! #mefelice 
Si vede che le vacanze sono finite eh? Per me Settembre rappresenta sempre un nuovo inizio e da che parte potevo ricominciare se non dai libri? Aspetto di sapere le vostre new entry, e se avete consigli... io sono qui, con carta e penna sempre a portata di mano 8)

Alla prossima!

7 settembre 2016

Recensione, SOLO PER SEMPRE TUA di Louise O'Neill

Buongiorno a tutti! Oggi volevo farvi un bel recap, ma niente, ho cambiato idea all'ultimo minuto, avevo bisogno di parlarvi di un romanzo che ho atteso con grande trepidazione.
Ebbene sì, Solo Per Sempre Tua di Louise O' Neill l'ho voluto fortemente, e adesso che l'ho finito non so che voto darci °_°
Facciamo una cosa. Per adesso niente stelline (fondamentalmente le odio, ma allo stesso tempo non metterle mi sa di parac**a), nei prossimi giorni le inserirò di certo, ma per ora restano nel limbo. Devo elaborare il finale, ma soprattutto devo fare pace con tutta la prima parte che non mi ha particolarmente entusiasmata.
Intanto beccatevi la recensione 8)

Solo Per Sempre Tua di Louise O'Neill

| Il Castoro Editore, 2016 | pag. 367 | € 16,50 |

Sono sempre state amiche, freida e isabel. Ora hanno sedici anni, frequentano l’ultimo anno della Scuola e sono in attesa della Cerimonia dove sperano di essere scelte come compagne da uomini ricchi e potenti. L’alternativa è diventare concubine, o non essere scelte affatto e andare incontro a un destino terribile. Come tutte le altre ragazze, freida e isabel sono state prodotte in laboratorio e allevate con l’unico scopo di diventare perfette: la cura del corpo deve essere l’unica ragione di vita, il loro carattere deve essere socievole e disponibile. Ora che il momento sta per arrivare la pressione è fortissima. isabel mette a rischio la sua sfolgorante bellezza perché non vuole più sottostare alle regole di questo mondo spietato… Poi finalmente i ragazzi arrivano, in cerca della loro futura compagna. freida sa che deve combattere per il suo futuro, anche se per questo deve tradire la sua migliore amica, anche se significa innamorarsi quando è vietato, anche se sa che le conseguenze possono essere irreparabili…
* * *

Sto maturando un vero e proprio amore per l'editoria indipendente, per quei romanzi che escono in sordina, senza troppi boom pubblicitari e che si guadagnano un posto d'onore in libreria. E il mio amore per la letteratura young adult non è un mistero, soprattutto quando di mezzo c'è la distopia.
Avevo però voglia di una distopia diversa, che non convergesse nel solito triangolo amoroso e nell'utopica salvezza del mondo intero. Insomma, volevo una distopia "vera", cattiva.
Be', credo di averla trovata.
Solo Per Sempre Tua di Louise O' Neill riprende in parte lo scheletro de Il Racconto dell'Ancella della Atwood e lo riadatta a un pubblico giovane. Una distopia lontana ma non troppo, anzi una distopia che è un pretesto per demonizzare la cultura dell'apparire.

In un futuro imprecisato la morfologia della Terra è cambiata in seguito allo scioglimento dei ghiacciai e solo grazie al Progetto Noè si è potuto procedere a una massiccia opera di ripopolamento.
Poco si sa di come il mondo si sia via via strutturato, ma una cosa è certa, questa nuova società è fondata su un maschilismo imperante.
Le donne sono progettate in laboratorio, ne vengono create tre per ogni Erede maschio e una sola diventerà Compagna; le altre saranno destinate al ruolo di concubina o subiranno una sorte ben peggiore.
Le novelle eva sono esteticamente bellissime, hanno contegno, portamento, sono consenzienti, pazienti e dispensano sorrisi smaglianti. Ma attenzione, possono sempre migliorare (Autoguida, regole per un comportamento femminile appropriato) per questo lo "studio" è alla base della loro crescita formativa.
A quattro anni entrano in una scuola che non prevede contatti con l'esterno, dormono in cubicoli ricoperti di specchi, mangiano il minimo indispensabile, si impasticcano per mantenere il peso forma inalterato, si truccano, si pettinano, scelgono outfit da capogiro e condividono sui social tutto il loro splendore.
Ovviamente non hanno argomenti, a scuola non viene insegnato loro nemmeno a leggere e a scrivere, sono involucri di bambole senza cervello. L'autrice, per enfatizzare la netta inferiorità che le separa dall'uomo, le apostrofa in minuscolo, perché freida, megan, isabel e cara, prima di essere donne sono progetti numerati. Della merce da catalogo.

freida ha sedici anni e presto, in seguito alla Cerimonia, la sua vita verrà definitivamente scritta. E' attraverso una voce narrante incolore e superficiale - perché ricordiamocelo, lei è un prodotto della società fatto su misura - che scopriamo un mondo completamente sbagliato pieno di falle fin troppo evidenti, ma le donne della O'Neill non capiscono, non reagiscono, pensare non fa parte del loro codice genetico e la loro apatia è destabilizzante.
Il tratto agghiacciante del romanzo infatti sta in tutto quello che non vediamo, ma che è fin troppo facile immaginare. Cosa succede a una donna che non rispecchia i canoni desiderati? E come si sente quando a quarant'anni viene disattivata? Dicono che è felice, perché la vecchiaia, la pelle che cede, le rughe che ti solcano il viso, sono un dramma ben più grande, ma è davvero così? E cosa prova quando viene costretta ad abortire perché incinta di una femmina?

Capirete che gli spunti di riflessione sono decisamente forti, oggettivamente Solo Per Sempre Tua lancia un monito potentissimo, ma la voce di freida mozza il respiro a buona parte del romanzo che è tutto un truccarsi, vestirsi, scattarsi selfie. A parte alcuni rapidi excursus che spiegano la struttura della società, le prime duecento pagine sono povere, le donne della O' Neill non sono perfette come quelle di Ira Levin (vedi recensione), perché invece di allontanarsi dalla realtà ci si avvicinano fin troppo. E lo so che questo era l'intento preciso dell'autrice: creare una voragine tra l'inizio e la fine del libro, creare uno stereotipo di donna convinta che essere posseduta da un solo uomo e mettere al mondo quanti più figli maschi possibili fosse sinonimo di libertà. Ma la ridondanza con cui ha voluto imprimere il messaggio su carta è esagerata, le ragazze della scuola sono terribilmente noiose (in effetti non potrebbero essere altrimenti) coi tutti i loro "oddio, ma che scarpe da favola!", "santo cielo, ma quel rosso che hai sulle labbra è un #253 o #254?". Invece di puntare su tutto quello che loro possiedono - scarpe, vestiti, trucchi - avrei messo gli accenti su tutto quello che a loro manca - cultura, affetto, amor proprio -.
Al contrario la seconda parte, mi è piaciuta. Si percepiscono finalmente tutti i limiti che comporta l'essere donna e le certezze di freida vacillano; le manca isabel, l'amica di una vita che improvvisamente sembra averle voltato le spalle, e quando incrocia lo sguardo di Darwin, l'Erede che ha conosciuto in vista della Cerimonia, il cuore le si ferma per un attimo. Ma che la sua protagonista provi qualcosa, per la O'Neill non è abbastanza. Per la O'Neill la parola "fine" è sempre stata scritta, perché questo libro non vuole aprire una riflessione sul concetto di ribellione, riscatto, sottomissione. No. Questo libro serve ad accorciare le distanze, perché il mondo di domani immaginato dall'autrice... potrebbe essere oggi. Open your eyes...


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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

5 settembre 2016

Libri + video = booktubers


E' da una vita che ho questo post nelle bozze (insieme ad altri cinquanta - e non scherzo u.u -) e sinceramente ho deciso di riesumarlo dopo aver letto quello della Leggivendola.
Devo però mettere le mani avanti, perché non sono una grande amante ed esperta del settore, quando sono al computer le recensioni preferisco leggerle (guardarle mi porta via troppo tempo), ma se sono fuori casa, magari con il cellulare in mano e un po' di tempo da ammazzare, mi infilo le cuffie nelle orecchie e qualche video me lo sparo più che volentieri.
Diciamo che farò delle semplici considerazioni personalissime. Liberissimi di condividerle o demolirle.

Riconosco che essere un youtuber non deve essere facile. Insomma, è molto più semplice (da un certo punto di vista) stare dietro a una tastiera che a una videocamera, metterci la faccia richiede una bella dose di coraggio, ma anche di personalità, perché insomma, se non ne hai, se non buchi lo schermo, tanto vale che non spingi nemmeno il tasto rec. Poi ovvio, ognuno fa quello che vuole, ma un po' di autocritica non ha mai ammazzato nessuno, no?

Ma veniamo a noi. Anzi, a me.
Personalmente non seguo nessuno con grande costanza, sono capace di vedere dieci video in due giorni e nemmeno uno per mesi, ma tirando le somme ho capito una cosa.
- i giovani youtubers parlano troppo di young & new adult, ma lo fanno con entusiasmo e una discreta modestia risultando sicuramente contagiosi. Purtroppo non faccio più parte di quel target quindi non li seguo.
- gli youtubers che leggono quasi esclusivamente classici e narrativa aulica si sentono migliori di altri (non sempre eh, ma spesso questa cosa traspare ed è imbarazzante, come fanno a non capirlo?)
- chi parla della nona arte è ganzo. Eh sì, le graphic novel e i fumetti non creano spaccature del tipo "tu, misero plebeo, che cagate leggi?" e questi youtuber sono rilassati, felici, e non rompono le palle a nessuno. (anche qui, salvo eccezioni)
- non sempre riesco a guardare (e qui mi prendo tutta la colpa) i video troppo bui, quelli che sembrano registrati in una cripta piuttosto che in una stanza. Per me il detto "l'occhio vuole la sua parte" ha un suo peso. E poi insomma... magari ti stai facendo riprendere da una videocamera da 1.000 euro e non accendi una cavolo di luce?!?! ... suvvia, non prendiamoci in giro.

Una delle youtuber sicuramente più seguite è Ilenia Zodiaco.



Ilenia ha il canale da circa quattro anni, ma solo di recente mi capita di seguirla.
Il video che mi ha sbloccata (perché sì, avevo un blocco) è quello postato qui sopra in cui recensisce dei titoli pubblicati da case editrici indipendenti tra cui il mio amatissimo Rosemary's Baby di Ira levin.
Ilenia è una ragazza preparatissima che legge moltissima narrativa classica e contemporanea e che non sbaglia i congiuntivi (cosa non da poco, fidatevi). Ha un'ottima proprietà di linguaggio, ma - e qui la spiegazione del mio blocco - io l'ho scoperta con il video dedicato a Uno Splendido Disastro.
Allora... ovvio che il libro non sia di chissà quale levatura letteraria, proprio per questo non ho capito il bisogno di demolirlo in quel modo. Solitamente Ilenia fa video di 20/30 minuti, il video sulla McGuire ne dura quasi 50 e ha fatto da apripista per una rubrica che ha chiamato #LibriDiMerda per ribattezzarla poi #LibriDiMelma. In seguito i video di questo tipo hanno sfiorato i 90 minuti °_°
Sia chiaro, a me il suddetto romanzo non ha fatto impazzire (qui la mia recensione), ma non capisco 1) perché Ilenia l'abbia letto e 2) perché in seguito abbia perso tempo dietro ad altri libri che oggettivamente erano lontanissimi dal suo mondo. Sia chiaro anche che non capisco le persone che la insultano, esistono altri mezzi per esprimersi 1) l'indifferenza: se non ti piace sentirla parlare, vai a stendere i panni o a far fare la pipì al cane 2) metti un bel pollice in giù e ciao.
Per finire (direte che sono tonta a questo punto) non capisco nemmeno le persone che si eccitano come ricci davanti a video in cui si demolisce un romanzo. Insomma, se siete tanto intellettuali, se non vi abbassate davanti a simili schifezze, fatevi una tisana e andate a leggere Dostoevskij.

Uno youtuber che ha avuto un'impennata di follower grazie alle recensioni trash è Matteo Fumagalli.



Matteo Fumagalli è un agnello sacrificale sull'altare del trash. Eh sì, un bel giorno questo baldo giovane ha deciso di impiegare il suo preziosissimo tempo per leggere romanzi che sono palesemente delle boiate pazzesche.
Io non mi esprimo, perché non ho letto un solo libro trash di cui lui ha parlato per il semplice fatto che sono lontani anni luce dalle mie corde, ma Matteo lo fa per i suoi utenti, è un specie di missionario, e per questo in tantissimi lo amano.
Per quanto apprezzi la sua ironia tagliente e a volte mi faccia fare anche una risata (guardatelo mentre legge alcuni passaggi del libro xD), non riesco a seguire un suo video per intero. Li trovo tutti uguali, e non potrebbe essere altrimenti, perché in fondo questi libri trash sono tutti uguali. E non riesco nemmeno a guardare i suoi video "normali" perché dopo un po' mi annoiano.
Però io non capisco, e qui servono persone più lungimiranti di me che mi illuminino. Perché perdere tempo dietro a libri brutti? Me lo spiegate? La vita è così breve, i libri così tanti... #perché?

Una youtuber che invece ascolto sempre volentieri è Pennylane.



La Penny è mitica. Semplice, simpatica, ironica, mai offensiva. E sa essere tagliente, fidatevi, quando si piazza davanti alla telecamera sa quello che dice e sa come dirlo.
Anche lei ha mosso critiche pungenti su alcuni titoli, vedi 50 Sfumature di Grigio, ma sempre con il sorriso sulle labbra, perché come ha detto una volta "ma fatevi una risata che domani potreste risvegliarvi sotto un cipresso".
Peccato che a volte la qualità dei suoi video sia un po' scarsa (e io che li guardo sul cellulare li vedo malissimo), ma è una youtuber casereccia, tutta libri e tortellini, e come tale va apprezzata!

Valeria, aka Read Vlog Repeat, è una giovane youtuber, e devo dire che mi piace abbastanza nonostante mi sia anagraficamente lontanissima.



Perché la guardo?
A parte che come Pennylane (e come la maggior parte dei lettori) non è una missionaria che legge cagate per le ovazioni del popolo, ma in primis Valeria è molto versatile, legge un po' di tutto, dalla narrativa alle graphic novel e ha un amore particolare per tutti quei libri che parlano ai ragazzi rivolgendosi allo stesso tempo agli adulti.
Qualche esempio? Sette Minuti Dopo la Mezzanotte di Patrick Ness e Bunker Diaries di Kevin Brooks.

Voglio segnarvi anche Leda del canale Le Pagine di Leda.



Leda porta su youtube tutto il suo mondo, tra cui quello dei libri. E' una ragazza semplicissima che trasmette entusiasmo e voglia di condividere. Ha un bel lato creepy e ama soprattutto i romanzi di fiction a sfondo thriller e i mistery, ma è così simpatica e solare che mi capita anche di vedere video in cui parla d'altro.

Siamo quasi alla fine e non posso non citare prismatic310, il canale di Federica Frezza.



Federica la guardo in modo sporadico, ma è bravissima secondo me. Ha un grandissimo dono, quello della sintesi, e nel giro di un video può parlarti di 30 libri e fartene aggiungere 29 alla wish list. Cliccate qui sopra e ditemi se non ho ragione.

Per quanto riguarda la nona arte invece... Dario Moccia tutta la vita!



Lui mi fa spaccare dal ridere anche quando non vuol far ridere. Adoro il suo accento toscano, adoro quello che legge e adoro il suo lato indiscutibilmente nerd.
A mio avviso lui si merita ogni singolo follower.
Non ha peli sulla lingua, non vuole insegnare niente a nessuno, e fidelizza un casino.

* * *

Ecco, questo è il mio attuale mondo di youtube, ripeto, non sono un'esperta, sicuramente ho dimenticato qualche guru del settore, ma questo non voleva essere un post di consigli. E' semplicemente - come sempre - una piccola finestra su quello che penso. Ah, volevo anche essere sintetica, ma è uscita una roba chilometrica! Se siete arrivati fin qui sappiate che vi stimo!

E voi? Siete addicted del tubo?
Avete i vostri personalissimi odi et amo?