Buongiorno a tutti! Come sempre il primo post di Gennaio è giusto che sia dedicato al recap più atteso dell'anno, anche se chi mi segue sa già più o meno quali sono stati gli up e i down degli ultimi dodici mesi.
Il mio 2017 è stato caratterizzato da tanta editoria indipendente e da tanti romanzi per ragazzi. Poche le delusioni, e contrariamente al 2016 non ho abbandonato quasi nessun libro.
Sono un po' in ritardo con la pubblicazione, ma gente, sono arrivata al 31 tutta bella pimpante, ma il capodanno mi ha messo letteralmente k.o. Praticamente il primo gennaio ero in uno stato di coma vigile. Molto coma, poco vigile. E il 2 ho ripreso a lavorare. Insomma, per riprendermi mi ci è voluta quasi una settimana.
Ma adesso bando alle ciance e veniamo a noi :)
Ma adesso bando alle ciance e veniamo a noi :)
LE MIGLIORI LETTURE DEL 2017
MIA CUGINA RACHELE
di Daphne Du Maurier
“La grande abilità dell'autrice sta nell'aver creato due personaggi anagraficamente lontani (almeno per l'epoca) ma governati da impulsi differenti eppure simili. Entrambi vogliono qualcosa, ma i mezzi per raggiungerlo sono diametralmente all'opposto. Rachele ha esperienza, intelligenza ed è una donna paziente. Philip invece è fatto di istinto e sentimento, vive l'amore con un totale senso di abbandono godendo dello stato di ebbrezza in cui sembra essere precipitato.
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Mia Cugina Rachele è stato il classico migliore del mio 2017. Non che ne abbia letti tantissimi, ma supera, L'Uomo Che Visse nel Futuro di H. G. Wells (recensione), un titolo che amo particolarmente perché si parla di viaggi nel tempo e Noi di Evgenij Zamjatin (recensione), forse il primo distopico mai scritto.
Questa storia non poteva non diventare mia per due motivi. E' fatta di passioni forti, morbose, al limite della follia, ed è misteriosa e oscura come l'animo umano.
Adesso vorrei vedere il film, ma ho paura.... Che cosa strana. Appena ho saputo che ne avrebbero fatto una trasposizione ho esultato, saltato sul divano, sparso stelle filanti per casa... invece adesso rimando la visione di continuo perché temo che possa in qualche modo rovinarmi il ricordo di una lettura bellissima. Ma mi farò forza, Rachel Weisz sembra una Rachele a dir poco perfetta.
Anche in questo caso ho paura a vedere il film. Non so... Jane Fonda e Robert Redford mi sembrano fin troppo perfetti per interpretare due anime spezzate dal tempo e dal dolore che, nonostante tutto sono ancora in piedi. E cercano di starci sorreggendosi a vicenda. Delicatissimo, quasi una carezza.
ANCHE GLI ALBERI BRUCIANO
Quest'anno ho letto tre romanzi di Lorenza Ghinelli, e anche se probabilmente La Colpa (recensione) è un titolo più nelle mie corde, perché lo sapete, amo le storie nere, Anche Gli Alberi Bruciano ha un posto speciale nel mio cuore. Forse perché si parla di nonni. Forse perché i miei non li ho più. Forse perché non ci sono perché. Quando una storia ti porta via, tu non devi opporre resistenza, e non devi nemmeno farti domande. Assolutamente consigliato e assolutamente bello.
Questo libro per me è stato un po' un diesel, ma poi mi ha straziato e devastato in tutti i modi possibili. Leggerlo in corriera era quasi diventato problematico, perché sorridevo come un'ebete e dopo tre secondi piangevo come una disperata.
Adesso vorrei vedere il film, ma ho paura.... Che cosa strana. Appena ho saputo che ne avrebbero fatto una trasposizione ho esultato, saltato sul divano, sparso stelle filanti per casa... invece adesso rimando la visione di continuo perché temo che possa in qualche modo rovinarmi il ricordo di una lettura bellissima. Ma mi farò forza, Rachel Weisz sembra una Rachele a dir poco perfetta.
LE NOSTRE ANIME DI NOTTE
di Kent Haruf
“Kent Haruf, con il suo stile estremamente familiare, coi suoi dialoghi che scorrono come fiumi, senza bisogno di venire nemmeno virgolettati e una raffinatezza narrativa più unica che rara, dopo la trilogia della Pianura ci riporta nuovamente nell'immaginaria cittadina di Holt e ci fa riscoprire la magia delle stelle e l'immortale forza dell'amore.La semplicità di una storia e la grandezza della vita. Niente astronavi, niente supereroi, niente avventure mozzafiato. Qui ci troviamo faccia a faccia con la monotona quotidianità che prima o poi investe ognuno di noi. Qui si parla di solitudine e del bisogno di sconfiggerla. Mi ha emozionato il romanzo di Haruf. E mi ha fatto anche molto, molto arrabbiare. Ogni tanto ci penso a Addie e Louise... vedo le loro mani rugose sfiorarsi, i loro occhi stanchi che non hanno perso la voglia di sognare, le birre sul tavolo della cucina testimoni delle loro confidenze serali. Perché la vecchiaia non deve precludere nulla. Perché l'amore non ha tempo.
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Anche in questo caso ho paura a vedere il film. Non so... Jane Fonda e Robert Redford mi sembrano fin troppo perfetti per interpretare due anime spezzate dal tempo e dal dolore che, nonostante tutto sono ancora in piedi. E cercano di starci sorreggendosi a vicenda. Delicatissimo, quasi una carezza.
ANCHE GLI ALBERI BRUCIANO
di Lorenza Ghinelli
“Una storia breve, ma intensissima, un vero colpo di fucile come lo ha definito la stessa autrice, parole che sono proiettili, capitoli che bruciano tra le mani del lettore. La narrazione, tagliente e viva, quasi telegrafica a dimostrazione di quanto sia urgente, mi ha fatto innamorare di Lorenza Ghinelli. I suoi romanzi hanno una voce, sanno gridare, chiedono aiuto, si ribellano e vanno assolutamente ascoltati. Al momento ho il vago sospetto che li amerò tutti.
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CATTIVE RAGAZZE
di Assia Petricelli e Sergio Riccardi
“Sono queste le storie che fanno bene, storie che escono dai soliti stereotipi dettati da mode e momenti, dalle richieste del pubblico e dal marketing. Cosa c'è di più bello che imparare, conoscere e scoprire attraverso un libro? E se quello che si scopre ha la forza di quindici donne carismatiche, indomite e rivoluzionarie, be', io non so davvero cosa possa esserci di meglio.
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Di-vo-ra-to. E non mi è bastato. Ne volevo ancora, ancora e ancora. Quindici storie che attraverso il grande dono della sintesi portano alla luce la vita di donne incredibili che hanno lasciato un segno nel tempo. Ci vorrebbe un tomo enorme con 365 storie. Una a sera.
IN VIAGGIO NEL TEMPO CON IL CRICETO
di Ross Welford
“Ross Welford ha scritto una storia senza tempo che nel tempo però ci viaggia; quella del bambino che cerca di riportare in vita il suo papà grazie alla straordinaria invenzione costruita dal genitore... oh, sia chiaro, da vedere non è niente di che, solo un computer collegato a una vecchia vasca di zinco, quindi se vi aspettavate l'imitazione della mitica DeLorean (vedi Ritorno al Futuro), emh... no. E non c'è nemmeno una specie di moderno Doc a guidare il giovane Al ( nome completo: Albert Einstein Hawking, ma direi che Al andrà più che bene ), solo le lettere di Pitagora Chaudhury, suo padre (problemi coi nomi in famiglia? ), e un criceto che in parte gli farà da cavia. Però - giuro - il fascino è lo stesso del grande film di Zemeckis, solo a misura di bambino, con tutti i pericoli annessi e connessi che comporta cambiare il corso degli eventi.
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Potevo non mettere il criceto del mio cuor nella top ten? Giammai! Questo romanzo - sicuramente per un target giovanissimo - l'ho adorato. Pur comprendendone alcuni limiti mi ha conquistato in tutti i modi possibili. Per la storia - viaggi nel tempo! - per il protagonista - Albert Einstein Hawking Chaudhury ma quanto sei stato coraggioso? - per i sorrisi e per le lacrime. Insomma, tra queste pagine sono tornata bambina. E non c'è viaggio nel tempo più bello.
L'ARTE DI ESSERE NORMALE
di Lisa Williamson
“Bello in modo pulito, sano, genuino. L'Arte di Essere Normale è il tipo di libro che ti fa proprio un gran bene ed è soprattutto quel tipo di libro che più che ai ragazzi ha tanto da insegnare agli adulti.
Racconta, con una normalità disarmante, la storia di David Piper, un adolescente intrappolato in un corpo che gli racconta solo bugie e vittima di uno specchio che lo tradisce ogni volta che ci si riflette.
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Il bello dei recap è che a fine anno ti ritrovi a fare i conti con la durata delle emozioni. Sono loro la grande discriminante, il metro di giudizio che ti porta a capire quanto un libro l'hai amato davvero. Ho letto L'Arte di Essere Normale a Giugno e ancora adesso ricordo la delicatezza della narrazione unita all'incredibile forza dei personaggi. Tra David e Leo, è sempre quest'ultimo ad avere la metà più grande del mio cuore. Due ragazzi che diventano amici e che condividono un segreto che tale non può rimanere. Lisa Williamson ha sensibilità da vendere e tanta tanta classe, perché parlare di trasgender non è facile. Delicato e profondo.
LE ROSE DI SHELL
di Siobhan Dowd
“È attraverso un lirismo poetico e avvolgente che la Dowd ci pone davanti alla tragica bellezza della vita e al fanatismo umano e religioso. Tutto quello che potrebbe, anzi dovrebbe coesistere - amore, fede, solidarietà, rispetto - qui è fatto di contraddizioni inconciliabili. Non ci sono sconti. Non ne fa la vita, ma non ne fa soprattutto la gente.
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Siobhan Dowd è un'autrice che mancherà all'editoria e ai lettori. Con Il Mistero del London Eye (recensione) mi aveva conquistata, ma con Le Rose di Shell mi ha straziata. Faccio fatica a incanalare questo romanzo nella letteratura per ragazzi. Questo è un gran bel libro e basta.
TI DARO' IL SOLE
di Jandy Nelson
“Capisco perché abbia vinto l'edizione 2017 di Mare di Libri. Di romanzi in grado di sconvolgerti ce ne sono pochi, di storie che continuano a seguirti una volta che le hai terminate ancora meno. Io li ho ancora qui con me Noah e Jude. Li vedo. Lui, sul tetto di casa a perdersi nell'infinito di un cielo carico di promesse. Lei, sulla panca di una chiesa, mentre incrocia l'obiettivo di Oscar. So che troveranno la loro strada. So che non sarà facile. Ma io sarò con loro... ♥Ve l'ho detto io che questo è stato l'anno dei libri per ragazzi. E non me ne vergogno per niente, nonostante la veneranda età. Sarà sindrome da Peter Pan libresca? Non lo so, e nemmeno mi interessa, perché quando leggi cose belle, il target si frantuma davanti alla forza narrativa.
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Questo libro per me è stato un po' un diesel, ma poi mi ha straziato e devastato in tutti i modi possibili. Leggerlo in corriera era quasi diventato problematico, perché sorridevo come un'ebete e dopo tre secondi piangevo come una disperata.
Tra queste pagine c'è il dolore e la gioia. Il sole e la tempesta. La paura e il coraggio. Bellissima la storia di Noah e Jude, ma bellissima perché l'autrice ha una penna capace di fare vere magie.
LA FIGLIA MASCHIO
di Patrizia Rinaldi
“Pochi i dialoghi, tante le immagini immortalate dalle parole dure e incisive di Patrizia Rinaldi. Ed è grazie al suo linguaggio forte, visivo e a una psicologia che sviscera i personaggi in ogni angolo e in ogni crepa, che ho amato questo libro dalla prima riga.Patrizia Rinaldi è stata una delle scoperte migliori di quest'anno. Il suo stile è un magnete. La sua penna un'arma illegale.
Ci sono storie che ti scavano dentro poco alla volta, altre che ti bucano immediatamente e La Figlia Maschio fa parte di questa seconda categoria. Bello in modo crudele.
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La Figlia Maschio racconta la vita di Na, giovane donna orientale venduta, cacciata, barattata, abusata. Negli anni in cui in Cina vigeva la legge del figlio unico nascere donna poteva essere una vera e propria maledizione. Ma non tutti sono destinati a essere delle vittime...
Una storia attuale che mi ha portato ad approfondire l'argomento, un libro che non è solo romanzo, ma qualcosa di più.
L'UOMO DEL LABIRINTO
di Donato Carrisi
“Donato Carrisi si conferma un grandissimo autore il cui genio trova la sua forma perfetta in uno stile che non ha sbavature, in personaggi da cui non vorresti separarti mai, in storie che ti regalano incubi e brividi.
Ci penso, ci ripenso e mi chiedo. Ma come fa? Perché io di thriller ne ho letti tanti, ma come i suoi no. Mai. Tra queste pagine non c'è solo un'indagine ben orchestrata e un ritmo che non cede mai il passo alla noia, ma emozioni.
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Il mio top 2017. Alla fine il cuore me lo ruba un romance o un thriller, non c'è storia. Quando mi chiedono chi sia il mio autore preferito rispondo sempre che non ne ho uno, che io mi innamoro dei romanzi, non di chi li scrive, però insomma... la tentazione di urlare a gran voce "Donatoooo" è tanta. Lui è geniale. E in effetti un po' lo amo. A proposito, voglio un suo audiolibro. Voglio che mi racconti le storie della buonanotte e voglio addormentarmi tra i suoi incubi.
E adesso tocca a voi.
Quali sono stati i vostri top?
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