Marcos Y Marcos, 2020 |
Voto:
Finalmente riesco a dire qualcosa su Il Maratoneta anche qui sul blog, perché non lasciare traccia del mio pensiero su questo libro mi sa di illegale.
Amato? Di più!
Dopo le gioie che ha saputo regalarmi con la Principessa Sposa (qui la recensione), William Goldman torna a fare centro! Questa volta siamo in territorio thriller, ai confini con il noir e la spy story e se volete godere al 100% di questa avventura 1) non leggete la trama 2) non leggete nemmeno la prefazione. Partite alla cieca... quello che troverete, ve l'assicuro, vi piacerà un mondo.
Perché? Perché qui ci sono un paio di colpi di scena da cardiopalma, un capitolo cult in grado di farvi provare dolore fisico, un protagonista meraviglioso (che a tratti mi ha ricordato Forrest Gump) e poi lei, la strepitosa penna di Goldman che vi farà ridere e tremare allo stesso tempo. Come l'ironia si possa sposare con la suspense in modo così sapiente e intelligente non lo so, ma questo autore, quando scrive, compie dei veri e propri miracoli.
Della trama sarei propensa a non dire nulla. Sappiate solo che siamo a New York negli anni Settanta e che Babe - un giovane tutto spigoli e ossa, un po' goffo, tanto ingenuo, ma molto intelligente - si troverà invischiato in eventi più grandi di lui che affondano in un passato nemmeno troppo lontano. E questo passato si chiama "nazismo".
Che altro dire... non fatevi spaventare dal sottogenere, io detesto le spy story e tutti quei romanzi con intrighi politici e agenti segreti, ma non è questo il caso; Il Maratoneta è un romanzo per tutti, facile da seguire eppure sorprendente nel suo sviluppo con personaggi ricchi di sfaccettature, fatti di limiti da superare e ossessioni con cui convivere.
Goldman si conferma uno degli artisti più versatili del secolo scorso, abilissimo come sceneggiatore cinematografico e geniale come autore.
Un suo grande pregio (uno dei tanti!), è stato sicuramente quello di scrivere senza rinunciare alla propria onestà intellettuale. A lui non interessava soddisfare il pubblico, "tanto a Hollywood nessuno sa niente": prevedere un successo o un flop era praticamente impossibile, quindi tanto valeva fare le cose seguendo esclusivamente l'istinto e la passione.
Io ero così entusiasta una volta sfogliata l’ultima pagina che mi sono procurata subito il seguito (concepito dopo ben dodici anni dal maratoneta!) e anche se so già che in Fratelli non troverò la perfetta traduzione di Tilde Arcelli Riva (gran bel lavoro!!!) e che il Maratoneta poteva benissimo essere un romanzo autonomo... chi se ne frega. Alla #Goldmania non ci si sottrae.
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1976
Durata: 125 min
Regia: John Schlesinger
Durata: 125 min
Regia: John Schlesinger
Cast: Dustin Hoffman, Laurence Olivier, Roy Scheider, Marthe Keller