Chi non ha mai tenuto sul comodino un libro da leggere nei momenti di stanchezza? Quel classico volume che non necessita di troppa attenzione e che puoi chiudere in qualsiasi momento, quel tipo di libro che ti salva dal blocco del lettore e ti rilassa la mente nutrendola al tempo stesso. Su instagram ho creato l'hashtag #libridacomodino e vorrei parlarvene anche qui sul blog, partendo da una tipologia che adoro: le biografie.
Ovviamente non si tratta di biografie dettagliate e soporifere, ma concentrati in pillole capaci di infondere un po' di sapere e di stimolare la curiosità.
Al momento ne ho due sempre a portata di mano.Che Sfiga! di Micol Beltramini e Nerd Senza Macchia di Daniele Daccò.
In entrambi i casi i sottotitoli sono significativi e una come me non poteva restare indifferente davanti a "storie di gente che ha cambiato il mondo ma poi qualcosa è andato storto".
La struttura è canonica. Biografia a destra e illustrazione (di Ascari) a sinistra. Ma la cosa bella è che in poche righe, spesso in meno di una facciata, l'autrice riesce a tratteggiare l'intera tragica vita di un personaggio con garbo e moltissima ironia. Micol Beltramini non fa la simpatica, lei lo è proprio. E c'è una bella differenza. Non una virgola fuori posto. Non una parola di troppo. È tutto dosato, misurato e pesato alla perfezione. Non c'è sfottò, ma quasi una sorta di virtuale consolazione, come a dire "oh, è andata così, che sfiga..."
Peccato solo che cinquanta biografie si leggano davvero troppo in fretta, personalmente sento il bisogno di averne ancora e ancora e ancora. Per non parlare dell'insano desiderio di scoprire altro riguardo a molti sfortunati personaggi, tipo Tennessee Williams il celebre drammaturgo che scrisse quella meraviglia di Un Tram Che Si Chiama Desiderio o La Gatta sul Tetto Che Scotta, morto soffocato dal tappo del collirio, ingerito accidentalmente mentre si stava mettendo le gocce. Cioè? Ma si può?
Un altro esempio? Isadora Duncan, nota ballerina di fine Ottocento, ha avuto una serie di sfighe di tutto rispetto e ha chiuso in bellezza salendo sulla Bugatti di un baldo giovane e strozzandosi con il foulard che le rimase impigliato in una ruota dell'auto. Oh, e aveva appena salutato sventolando la sua esile manina, "Addio, amici, vado verso la gloria!" Eccheca**o!
Devo però ammettere che la vecchia cinica che è in me si è troppo divertita e senza sentirsi in colpa tra l'altro, Che Sfiga! è infatti diventato uno dei miei #libridacomodino più belli di sempre. Ne voglio subito un altro. E, non mi stancherò mai di dirlo, voglio Micol Beltramini come compagna di merenda.
Voto:
Nerd Senza Macchia invece ha toni quasi opposti rispetto a Che Sfiga!; come suggerisce il sottotitolo "55 vite straordinarie di grandi sognatori" qui si guarda il mondo con positività e ottimismo (daje tutta!) anche quando si scruta la vita di personaggi a cui non è che sia proprio andata benissimo.
Inoltre il libro di Daniele Daccò si differenzia dalle solite raccolte biografiche, perché c'è una sorta di filo conduttore a legare le singole storie. Giulia infatti è una bambina parecchio annoiata che si ritrova a dover passare l'estate nella lavanderia dei suoi genitori e per ammazzare il tempo decide di tenere un diario su cui annotare estemporanee considerazioni riguardanti la clientela che la frequenta. E che clientela! Bizzara, stravagante, diffidente, curiosa, emancipata... insomma ce n'è davvero per tutti i gusti!
La cosa divertente è che per cogliere l'essenza di alcune situazioni dovete essere almeno un pochetto nerd, altrimenti vi sfuggirà il piacere della lettura; Giulia non ha sovrastrutture, non sempre sa chi siano quelli illustri personaggi e ce li racconta in base alle sue sensazioni e alle chiacchiere che ha scambiato con loro, andando oltre le solite banali apparenze. Scordatevi quindi cose tipo "Pinco Pallino è nato qui, ha fatto questo, ed è morto là", ma orientatevi più su qualcosa del genere "chiamami con il mio nome che i soprannomi li odio. Joseph. Non Elephant Man."
Voto:
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