8 giugno 2017

Libro VS Film - Sfida n°52

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò random) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS SERIE TV
chi vincerà?

Oggi in sfida
La Luce Sugli Oceani

 
Vince il film!

Se vi ricordate la recensione che ho scritto dopo aver letto il romanzo d'esordio di M.L. Stedman, saprete che mi ci sono approcciata circa quattro anni dopo la sua uscita solo grazie al trailer del film che in poco più di un minuto mi aveva già inumidito gli occhi. Adoro Rachel Weisz dai tempi della Mummia e sto sviluppando anche una certa ossessione per Alicia Vikander: portamento rigido, aria da eterna bambina e una capacità innata di bucarmi il cuore.

A pensarci bene avrei potuto dare la parità, ma c'è stata una grande discriminante. Il libro non mi ha fatto piangere, il film mi ha sinceramente commossa. Con l'Isabel della Stedman non sono entrata affatto in sintonia, non ho percepito il suo grandissimo dramma, non sono stata partecipe dei suoi dolori, mentre Alicia Vikander ha regalato a questo personaggio controverso e biasimevole un'anima che senti il bisogno di salvare. Oltre l'egoismo ho sentito il dolore. Al di là delle bugie e dei segreti ho percepito quel fortissimo senso materno che niente e nessuno poteva mettere a tacere.
La Stedman ha voluto parlare di drammi nel suo libro d'esordio, di drammi e di scelte. Di Isabel che non riesce ad avere figli e che benedice il giorno in cui il mare e le onde gliene portano uno dritto dritto tra le braccia. Poche le domande che si pone. Con sorrisi e amore blandisce il marito, un uomo buono e semplice che pende dalle sue labbra e che si ritrova, non sa nemmeno lui come, ad assecondare ogni sua follia. Perché per me di follia si trattava. Crescere un bambino non proprio fregandosene se un'altra madre, quella vera, lo stesse reclamando. Tutta quella felicità che condividono per anni a Janus Rock mi è sempre sembrata tremendamente ingiusta e fasulla, e nella piccola Lucy/Grace vedevo la vittima innocente di un gioco pericoloso e riprovevole.


Certo, i figli sono di chi li cresce, ma non di chi se ne appropria con l'inganno.
Lo so che vado decisamente contro corrente, so che moltissimi lettori non hanno visto in Isabel un personaggio negativo, ma io non ne ho potuto fare a meno e solo gli occhi della Vikander mi hanno trasmesso quella verità che nel libro non ho trovato. Per non parlare di Michael Fassbender, un Tom perfetto sotto ogni punto di vista.

Il film ha la stessa "lentezza" narrativa del romanzo, se si è letto il libro si ha la sensazione di tornare in un posto che conosciamo già a memoria e dove tutto sa di "casa"; il silenzio interrotto dal rumore dell'oceano, le notti rischiarate dalla luce del faro, la quiete di un'isola disabitata che può portare tanto alla pace quanto alla follia. Ho visto sullo schermo quello che l'autrice aveva descritto in modo magistrale, perché sì, a mio avviso il punto forte della Stedman sono proprio le atmosfere e le ambientazioni, in quanto ad emozioni il suo stile deve ancora maturare, ma di certo le darò un'altra possibilità. Intanto vince il film ;)



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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Devo ancora vedere il film, ma conto di farlo nel week end!
Romina

Mr Ink ha detto...

Piaciuti moltissimo entrambi.
Il caso di coscienza alla base del romanzo, diciamo così, mi ha scosso molto.
La Vikander e Fassbender belli, bravi, innamorati. Cazzo, tutto a loro.

SilviaLeggiamo ha detto...

@Romina, poi mi dirai!

#Mr Ink
A chi tutto e a chi niente xDDD

Angela ha detto...

io ho amato il romanzo, che mi commosse molto e devo dire che il film mi ha scosso altrettanto *_*
E' uno di quei rari casi in cui le due opere - letteraria e cinematografica - di equiparano.
Condivido che i due attori protagonisti sono bravi e belli da vedere :-D
Anche gli scenari: meravigliosi...

SilviaLeggiamo ha detto...

Ciao Angela, sì, credo di essere l'unica a non aver apprezzato la protagonista, ma vabbe', me ne farò una ragione!