23 novembre 2016

Morgan Lost #13 - Il Segreto di Juliet

Morgan Lost #13
uscita mensile 10/2016
Soggetto: C. Chiaverotti - Disegni: L. Raimondo
Sergio Bonelli Editore
pag.90 - € 3,50
Voto:

Due cose adoro di Morgan Lost. Le copertine, che sono delle piccole opere d'arte, e i vari rimandi cinematografici che Chiaverotti si diverte a seminare in modi più o meno visibili lungo le storie. Storie che, ci tengo a dirlo, sono strutturate come dei film dal taglio veloce e con un alone di malinconia mista a durezza che tanto mi piace.
Purtroppo patisco un po' la mancanza di una vera e propria continuity, perché nel momento stesso in cui mia affeziono a un personaggio vorrei vedere una sua evoluzione, anche se piccola. In questo albo per esempio Morgan guarda Juliet (la protagonista di turno) e per un attimo rivolge il suo pensiero a Lisbeth, il suo unico amore, e questo mi ha portato alla mente i primi due albi dall'altissimo potenziale. Perché sì, insomma, lo sappiamo tutti, lui credeva che Lisbeth fosse morta tra atroci sofferenze, invece è viva e conduce un'esistenza di cui vorremmo sapere molto altro, perché anche se la sua psiche è stata manipolata, noi lettori dall'animo romantico crediamo che i fili del destino non possano essersi spezzati del tutto. Personalmente confido in un momento di fortissimo pathos, in un faccia a faccia con Morgan, magari in un albo dedicato completamente a loro, capace di portare a galla un passato che non può essere stato seppellito per sempre.

Theda Bara, attrice di film muti nella prima metà del '900
Detto questo Il Segreto di Juliet è diventato il mio albo preferito, probabilmente perché si ispira al plot di un bellissimo romanzo di cui non posso scrivere il titolo o farei spoiler, ma si tratta di una storia dall'impatto emotivo devastante e Chiaverotti ha saputo riadattarla con grande rispetto e sensibilità. E soprattutto ha saputo mantenerne segreta la natura fino alla fine.
All'inizio sono tanti gli elementi che troveranno la loro giusta collocazione solo nella fase risolutiva del mistero: una donna in fuga da non si bene cosa (o chi?); una coppia di assassini, Castore e Polluce, che avranno in comune con gli eroi greci non soltanto il nome; una dimora ai margini della città, Wedding House, gestita da chi è abile nel perpetrare sotterfugi e loschi traffici. E poi c'è lui ovviamente, Morgan, eroe dall'animo nobile congedato dalla vita - quella vera - troppo presto. Adesso combatte i demoni, i suoi e quelli degli altri, a volte con successo, altre no. Ma gli eroi perfetti non li vogliamo, sono statici, noiosi, incredibilmente prevedibili, e non vanno nemmeno più di moda.
Al momento, tra le testate Bonelli, questa è la mia preferita. Ammetto di avere un debole anche per Julia, Giancarlo Berardi crea dei gialli assolutamente godibili, ma se cerco suggestione e tensione mi butto su Morgan Lost a occhi chiusi.

Morgan Lost disegnato da Lola Airaghi

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