28 ottobre 2016

LUCCA COMICS 2016, gioie e dolori


Buongiorno a tutti lettori!
Anche quest'anno come di consueto Lucca Comics vanterà la mia presenza, quindi gente, iniziate a stendere i tappeti rossi che sabato arrivo 8)
Scherzi a parte, non vedo l'ora e se volete sventolarmi qualche bandierina sappiate che risponderò con tanti kiss e free hugs! Come saprete amo follemente questo evento, adoro l'atmosfera che si crea in quei giorni e impazzisco per il cosplay. Peccato che potrei giusto vestirmi da nonna di Cappuccetto Rosso, ma questa è un'altra storia (alquanto triste).
C'è una cosa però che mi dispiace.
Un tempo Lucca Comics per un fan significava la realizzazione di un sogno (autografi, dediche, sketch), invece adesso è un lusso che non tutti possono permettersi.
Sicuramente diversi autori chiedono alle case editrici cifre da capogiro, ma alla fine chi ci rimette? Il povero fan... che per uno scarabocchio è disposto a sborsare anche cifre importanti.

Frank Miller [stand RW Lion]
La polemica di quest'anno è ruotata intorno a Frank Miller (Sin City, 300, Batman, eccetera) un pilastro del romanzo grafico, e non solo. La RW Lion ha imposto l'acquisto dell'edizione speciale de Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, solo in questo modo si potrà incontrare in caro Francuzzo. Il gioco vale 100 schifosissimi euro.
Personalmente non ci sto. 1) A me di Batman frega zero 2) Per 100 euro l'edizione deve essere quantomeno rilegata in pelle umana con titolo serigrafato in oro 18 carati 3) Avrei voluto l'autografo su una mia copia di Sin City.
Come in molti mi hanno fatto notare Miller non è l'ultimo stronzo che passa per strada, e lo capisco, ma non ce l'ho con lui, e nemmeno con tutte quelle persone che spenderebbero anche di più solo per una stretta di mano. Mi sta sulle palle la casa editrice che avrà pure investito un botto di moneta sonante per la sua onorabilissima presenza, ma perché deve ripiegare le spese su noi fan?
Lucca Comics è pubblicità e la pubblicità - da che mondo e mondo - si paga.
Ma la vera delusione è stata un'altra.
Il mio amore per la BD è crollato. Finito. Disintegrato. Andato in pezzi. Anzi, adesso prendo tre Malox che forse digerisco il colpo.
Spiego.

 
Francesco Francavilla [stand edizioni BD]

A Lucca Comics ci sarà Francesco Francavilla, il disegnatore di Archie tra i Morti Viventi, e lo staff della BD ha annunciato che gli faranno autografare solo i volumi comprati allo stand. Ho scritto sulla loro pagina facebook dicendo che ho acquistato l'albo il giorno in cui è uscito (19/10/2016) e mi hanno detto che potevo comprare uno degli altri tre della serie. Ma io li ho già presi tutti e quattro! Be' "posso sempre comprare altro" mi dicono... insomma devo SPENDERE!
Dovevo immaginarlo. L'anno scorso per l'autografo di James O'Barr, l'autore de Il Corvo, dovevi comprare Il Corvo 2, che nemmeno ha disegnato lui!!! Fantascienza per me... io non riesco a condividere questa politica di mero marketing, soprattutto a un evento fandom che comunque avrà anche dei costi, ma sono costi che si ammortizzano. E poi 1) molte case editrici fanno uscire i volumi in anteprima a Lucca proprio per evitare situazioni spiacevoli come questa. 2) la BD poteva specificare la cosa sulla loro pagina facebook come fanno in molti, perché alla fine dei conti a mandarmi in bestia è stata proprio questa mancanza di chiarezza! Sono arrivati dopo la puzza e io l'avevo già respirata tutta!
Comunque lo so, questa è una tendenza destinata ad allargarsi, ormai nessuno ti da più niente per niente; una volta i tuoi idoli li fermavi per strada e li abbracciavi, adesso devi prima metterti le mani in tasca.
Fortunatamente non tutte le case editrici hanno questa politica.
La Bao Publishing ti permette di portare qualsiasi volume da casa, idem la Tunué, Eris Edizioni e molte altre. La Panini sorteggia, perché a volte accontentare tutti è impossibile, e va benissimo, anche perché al loro stand l'acquisto di un albo ti porta via 4 euro, non 100. Posso arrivare a capire anche una spesa superiore, ma almeno fammi una variant, proponimi un inedito, ma non fare l'accattone, ti prego! 
Ringrazio comunque Edizioni BD e RW Lion che mi faranno fare due file in meno. A Lucca Comics devi sempre trovare il lato positivo in ogni cosa e per dover di cronaca vi dico anche che - pippone a parte - in casa ho un figlio a cui non frega niente dei miei ideali fandom. Lui venderebbe anche un rene per uno sketch di Charlie Adlard... e mi sa che lo farà!

Charlie Adlard [stand SaldaPress]
A presto con un resoconto 
mooolto più dettagliato!
E buon Lucca a tutti <3 

24 ottobre 2016

Recensione, DOOMBOY di Tony Sandoval

È iniziato il countdown per il Lucca Comics & Games! - 5 giorni <3

DOOMBOY di Tony Sandoval 

| Tunué, 2013 | pag. 96 | € 14,90 |

È un adolescente solitario, D. Giovane e inquieto eroe senza nome in una sperduta cittadina di provincia, passa le sue giornate strimpellando la sua chitarra elettrica e vivendo la sua grande passione per la musica, la scoperta della vera amicizia, l'amore. Avventure quotidiane eppure uniche a quell'età, come l'emozione di rincorrere l'ultimo autobus per tornare a casa.










Tra l'avvicinarsi del Lucca Comics e i remainders al 65% di sconto sul Libraccio, questo mese mi sono dedicata alla nona arte più del solito. Non sono mancate le delusioni (ma di quelle parleremo poi in un post a parte) così come non sono mancate piacevoli scoperte (e di una parleremo adesso)
Di Tony Sandoval mi sono innamorata delle tavole. Solitamente non mi faccio mai impressionare (e fregare) dalle illustrazioni, sul piatto della bilancia una buona sceneggiatura pesa molto, molto di più, ma i suoi acquarelli sono troppo suggestivi, emanano pura poesia, e resistergli mi è stato impossibile.
Anche le tematiche che è solito affrontare rientrano nelle mie corde. L'autore messicano racconta con tatto e delicatezza - unendo alla realtà una serie di elementi surreali, fantastici e spesso anche gotici - i momenti più difficili dell'adolescenza, quei momenti in cui tutto si tinge di nero, le sfumature vengono a mancare, i suoni si fanno ovattati e nella mente regna il caos più assoluto.
In Doomboy il giovane protagonista si trova a dover affrontare il dolore per la morte della fidanzata, un dolore così grande che gli ha letteralmente sfondato il petto. D. infatti ha un buco vero e proprio che lo attraversa da parte a parte. Un buco che nasconde sotto la t-shirt e che cerca di riempire con la musica. Introverso, solitario, a volte scontroso, D. insieme all'amico Sep e a un ripetitore improvvisato, aggredisce le corde della chitarra, sulla costa, guardando il mare, sperando che le sue note arrivino lassù, alla ragazza che amava e a cui non potrà mai chiedere scusa. Ma D. non sa che la sua musica entra nelle case della gente, nei cuori delle persone, e non immagina certo che lui - snobbato, deriso, quasi trasparente agli occhi del mondo - ben presto si trasformerà in una leggenda metropolitana.
Un romanzo grafico breve ma intenso, capace di fotografare un momento ben preciso della vita e di lasciare una traccia.
Purtroppo Doomboy finisce troppo in fretta, ma per fortuna lo si rilegge anche volentieri, con più calma, con una consapevolezza diversa. È bello anche solo da guardare, le tavole sono incantevoli, soprattutto le splash page che arrivano là dove le parole non hanno accesso.
Diciamo - ma io sono una criticona lo sapete! - che 15 euro per una lettura di nemmeno un'ora sono tanti, per quanto capisca che un'edizione del genere, in un grande formato e interamente a colori, non possa costare di meno. Però adesso che è tra i remainders del Libraccio fateci un pensierino, per 5 euro, prima che si esauriscano, potete buttare due opere di Sandoval nel carrello! Io l'ho fatto e ho già pronto Il Cadavere e il Sofà sul comodino, così da decidere quale volume portarmi al Lucca Comics. Tony... ci si vede presto <3



Graphic Novel di Tony Sandoval 

23 ottobre 2016

Recensione, LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA

Buongiorno lettori, oggi recensione fumettosa di una serie che mi sta particolarmente a cuore, e se avete un animo creepy non potete assolutamente farvela scappare!

Le Terrificanti Avventure di Sabrina 

| Edizioni BD, 19/10/2016 | pag. 185 | € 15,00 |
- chilling adventure of Sabrina #1 -

Benvenuti a Greendale, a due passi da Riverdale. Metà strega e metà mortale, Sabrina Spellman si gode il meglio della sua condizione passando le giornate al liceo con il suo ragazzo Harvey e studiando la magia con le zie Hilda, Zelda e il suo gatto parlante Salem... finché l'orrore sepolto nel passato della sua famiglia non torna a minacciare la sua vita e quella di tutte le persone che ama! Tra sacrifici umani, empi rituali e amori tragici, il mondo della stregoneria non è mai stato così oscuro!







Voto:

Amanti del brivido, il vostro momento è giunto. Anzi, il nostro. Non vi dico da quanto aspettassi questa uscita, sono reduce da alcune delusioni nell'ambito del fumetto e sentivo in modo viscerale che con Le Terrificanti Avventure di Sabrina mi sarei potuta rifare. E così è stato. 8)
Roberto Aguirre-Sacasa (Glee, Sensational Spider Man) con questo reboot (la protagonista della serie è quella Sabrina che in molti ricorderanno per il telefilm interpretato da Melissa Joan Hart --> vedi qui) ha fatto centro, e a mio avviso è stato assolutamente geniale. Spesso gli autori cercano di rilanciare sul mercato personaggi già noti svecchiandoli sotto ogni punto di vista per renderli attuali e al passo coi tempi; ricostruiscono intorno a loro origini e storie completamente nuove dagli sviluppi anche imprevedibili, ma personalmente la trovo una strategia di marketing non sempre efficace. Chissà... forse Aguirre la pensa come me, perché la sua Sabrina, non è la teenager dolce e pasticciona, alle prese con la magia e i problemi di cuori che tutti conoscevamo. No. La Sabrina di Aguirre è una mezzosangue che alla vigilia dei suoi sedici anni dovrà decidere se abbracciare le tenebre affrontando un vero e proprio rituale satanico, o diventare una comune mortale.
Ma il bello viene adesso, perché invece di dare un tocco di modernità,  l'autore ha deciso di ambientare la storia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, anni che sono un po' la culla del culla terrore, anni che hanno segnato la nascita di case cinematografiche dedicate esclusivamente a produzioni horror e che hanno visto alla ribalta autori del calibro di Ira Levin e Shirley Jackson. Le stesse cover di Robert Hack sono un esplicito omaggio a dei cult intramontabili e non mancano citazioni letterarie disseminate ovunque (gente, ci sarà di divertirsi!).

 

Le Terrificanti Avventure di Sabrina è un concentrato irresistibile di occultismo, tensione psicologica, sano splatter e sensualità. E come se tutto questo non bastasse a farvi fiondare subito in libreria, sappiate che il finale è wow, vi ritroverete a sfogliare l'ultima pagina pronunciando un disarticolato "eccheca**o!" mentre recuperate i pezzi della vostra mascella dal pavimento.
Della trama non dico nulla, magari lo farò con la prossima uscita, intanto godetevi questi cinque albi in uno, e mi raccomando, dimenticate la Sabrina che conoscevate, perché qui la magia non ha nobili fini, i personaggi si macchiano delle più atroci nefandezze e l'unico motore della trama è la vendetta.

 
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Di annoiarsi non c'è pericolo e se Aguirre ha creato un trama serrata in cui passato e presente si fondono alla perfezione, la metà più nera del secolo scorso prende vita grazie alle meravigliose ed evocative tavole di Robert Hack. Adoro il suo stile. Amo l'effetto seppia che domina incontrastato, il tratto vibrante, le curve sinuose, la sensazione di avere tra le mani un vecchio album di fotografie consunto dalla polvere e dal tempo.
Insomma , smaniavo dalla voglia di dirlo e anche se sarò banale... tremate tremate, le streghe son tornate!

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18 ottobre 2016

Variant Book #17 - Il Suo Ultimo Respiro di Linda Castillo

Variant Book nasce dalla mia follia più estrema e vede la rivisitazione e la reinterpretazione di romanzi più o meno noti attraverso una nuova veste grafica! Ovviamente tutto in chiave ironica.
Original Book                      Variant Book

 
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#nocomment

Alla prossima! 

17 ottobre 2016

Recensione, LOST STARS di Claudia Gray

Buonasera a tutti, carissimi lettori! Oggi entriamo in modalità Star Wars e per calarci meglio nella parte infiliamoci il casco le cuffie e impugniamo una spada laser alziamo il volume al massimo!



Lost Stars di Claudia Gray

| Multiplayer Edizioni, 21/04/2016 | pag. 343 | € 19,90 |

Star Wars incontra Romeo e Giulietta, in questa storia di due amanti costretti a combattere l'una contro l'altro nella guerra tra Impero e Ribellione! Sono trascorsi otto anni dalla caduta della Vecchia Repubblica e l'Impero regna ora su tutta la galassia conosciuta. La Resistenza è stata sbaragliata e solo pochi ribelli coraggiosi - come Bail Organa di Alderaan -osano opporsi apertamente allo strapotere dell'imperatore Palpatine. Dopo tanti anni di battaglie, i pianeti dell'Orlo Esterno hanno deciso di arrendersi e l'Impero diventa più forte a ogni nuova conquista. L'ultimo pianeta ad essersi sottomesso è il mondo roccioso e isolato di Jelucam i suoi abitanti sperano ancora in un futuro migliore, nonostante la flotta imperiale incomba sulle loro teste...

Voto:

Dovete sapere che dopo l'acquisizione da parte della Disney della Lucasfilm molti romanzi di Guerre Stellare che si ritenevano canonici sono diventati leggenda.
Cosa vuol dire? Che gli avvenimenti raccontati in determinati libri (questi per la precisione) non è detto che siano realmente successi, ma non è detto nemmeno il contrario. Insomma sono lì, nel limbo, non contribuiscono al continuum della storyline principale, ma sono materiale indispensabile per i fan che non possono vivere senza un'avventura intergalattica.
Però, quando si sa di aver tra le mani una storia ufficialmente riconosciuta, be', lasciatemelo dire, è tutta un'altra faccenda. Lost Stars è bello proprio per questo. Trattandosi di un romanzo canonico copre un lasso temporale noto fornendoci non poche informazioni in più. Tutto inizia diversi anni prima gli avvenimenti del IV film, Una Nuova Speranza, per terminare con la famosa battaglia di Endor (il Ritorno dello Jedi). Tanto per dare un indizio in più, se avete visto Il Risveglio della Forza avrete notato sul desertico pianeta di Jakku, tra i vari rottami, un'imponente nave imperiale che fa da sfondo a molte scene. Questa.

Devastator
Bene, grazie al libro sapremo chi c'era su quella nave spaziale e come ha fatto a precipitare...
Detto questo entriamo nel vivo di Lost Stars.
Thane Kyrell e Ciena Ree si conoscono quando sono solo bambini, ma un sogno comune li rende immediatamente inseparabili: vogliono diventare piloti dell'Impero. Riescono ad entrare nell'Accademia, abbracciano gli stessi ideali, si spronano a vicenda e insieme raggiungono quell'obiettivo tanto sperato. Poi qualcosa cambia. Lui viene assegnato alla Morte Nera, lei alla nave ammiraglia di Darth Vader, e le rispettive strade si dividono a tal punto da far divergere anche i loro cuori, da una parte fedeli all'impero, dall'altra resi fragili dall'amore. 
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

14 ottobre 2016

Le Uscite di Ottobre 2016

Buon pomeriggio a tutti cari lettori del web! Oggi è una giornata che definire uggiosa è poco. Piove, piove e piovo. Adoro! Adoro il mio divano, la tazza di cappuccino fumante che mi aspetta, il fuoco che crepita nel camino, la copertina di pile che mi andrà a scaldare i piedi e Ginevra che mi guarda, pronta a ricevere tanti grattini e a fare il pane sulle mie tette sulla mia pancia. Detto questo, pronti a curiosare tra le nuove uscite?
Tra la montagna di titoli romance, young e new adult voglio leggerne soltanto due: Fangirl, della bravissima Rainbow Rowell (qui la mia recensione di Eleonor & Park) e 9 di Colleen Hoover (qui, qui e qui le varie recensioni dei suoi libri). Chi l'avrebbe mai detto anni fa che da una scrematura massiccia Miss Aspirapolvere si sarebbe salvata?
Non mi dispiacerebbe nemmeno approcciarmi a Joyce Carol Oates ma la sua ultima fatica, Scomparsa, costa 25 euro e di vendere le cornee non posso... altrimenti dopo come faccio a leggere?
Infine occhi a cuore per l'edizione de La Guerra dei Mondi della Minimun Fax (io impazzisco per la fantascienza di fine '800 - primi '900), e poi mi sono segnata Lo Schiavista, confidando prossimamente in un'edizione economica. :)


Fazi Editore

 
| Lo Schiavista di Paul Beatty | pag. 369 | € 18,50 |
«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Questo l’inizio della storia di Bonbon. Nato a Dickens – ghetto alla periferia di Los Angeles – il nostro protagonista è rassegnato al destino infame di un nero della lower-middle-class. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha trascorso l’infanzia prestandosi come soggetto per una serie di improbabili esperimenti sulla razza: studi pionieristici di portata epocale, che certamente, prima o poi, avrebbero risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, l’unico suo lascito è il conto del funerale low cost. E le umiliazioni per Bonbon non sono finite: la gentrificazione dilaga, e Dickens, fonte di grande imbarazzo per la California, viene letteralmente cancellata dalle carte geografiche. È troppo: dopo aver arruolato il più famoso residente della città – Hominy Jenkins, celebre protagonista della serie Simpatiche canaglie ormai caduto in disgrazia –, Bonbon dà inizio all’ennesimo esperimento lanciandosi nella più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione razziale nel ghetto. Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
Una satira pungente sulla razza, la vita urbana e la giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci d’America, che con questo romanzo si è aggiudicato il National Book Critics Circle Award 2016 ed è stato incluso nella rosa dei finalisti del Man Booker Prize 2016.
Dal 6 Ottobre 2016.

Edizioni Sur

 
| Warlock di Oakley Hall | pag. 685 | € 22,00 |
Fine Ottocento, sudovest americano. Warlock è una cittadina mineraria di frontiera in rapida espansione; insieme ai commerci, fioriscono il gioco d'azzardo e la prostituzione, gli scioperi e le scorribande dei cowboy. Mentre l'anziano governatore, il generale Peach, si crogiola ancora nel ricordo delle guerre contro gli indiani e di un'epoca eroica ormai da tempo superata, i cittadini sono frustrati dall'impotenza della legge ufficiale e decidono di assoldare un marshal privato, Clay Blaisedell. Armato delle sue due pistole dal calcio dorato, Blaisedell dovrà fare i conti con il capo dei cowboy Abe McQuown, ma anche con il vicesceriffo Bud Gannon, uomo ligio alle regole e dotato di un diverso, più mite senso della giustizia. Sullo sfondo, vediamo scorrere le vicende di un'umanità turbolenta e imprevedibile: minatori in lotta per una vita migliore, spregiudicati proprietari di saloon, prostitute in cerca di una seconda occasione, uomini di legge alcolizzati, dottori dall'idealismo incrollabile.
Dal 15 Ottobre 2016.

Sperling & Kupfer

 
| Fine Turno di Stephen King | pag. 477 | € 19,90 | bill hodges #3 |
In un gelido lunedì di gennaio, Bill Hodges si è alzato presto per andare dal medico. Il dolore lo assilla da un po' e ha deciso di sapere da dove viene. Ma evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un vecchio collega che chiede il suo aiuto, e quello della socia Holly Gibney. Ha pensato a loro perché l'apparente caso di omicidio-suicidio che si è trovato per le mani ha qualcosa di sconvolgente: le due vittime sono Martine Stover e sua madre. Martine era rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009. Il killer, Brady Hartsfield, sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni prima dalla camera 217 dell'ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in stato vegetativo. Mentre invece la diabolica mente dell'Assassino della Mercedes non solo è vigile, ma ha acquisito poteri inimmaginabili, tanto distruttivi da mettere in pericolo l'intera città. Ancora una volta, Bill Hodges e Holly Gibney devono trovare un modo per fermare il mostro dotato di forza sovrannaturale. E a Hodges non basteranno l'intelligenza e il cuore. In gioco, c'è la sua anima. Dopo "Mr. Mercedes" e "Chi perde paga", King ha scritto il capitolo conclusivo della sua trilogia poliziesca, nella quale l'autore, come ci ha ormai abituato, combina il suo senso della suspense con uno sguardo lucidissimo sulla fragilità umana. Dalla trilogia di Bill Hodges sarà tratta una miniserie TV diretta da Jack Bender.
Dall'11 Ottobre 2016.

Edizioni Piemme

 
| Fangirl di Rainbow Rowell | € 14,45 |
Dall'autrice di Eleanor & Park Approdata all'università, dove la sua gemella Wren vuole solo divertirsi tra party, alcool e ragazzi, la timidissima Cath si trova sola per la prima volta e si rinchiude nella sua stanza a scrivere la fanfiction di cui migliaia di fan attendono il seguito. Ma una compagna di stanza scontrosa con il suo ragazzo carino che le sta sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano solo un plagio, e un affascinante aspirante scrittore che vuole lavorare con lei, obbligheranno Cath ad affrontare la sua nuova vita…
Dal 18 Ottobre 2016. 

Leggereditore

 
| 9 di Colleen Hoover | € 14,90 |
Fallon e Ben si incontrano a Los Angeles nel giorno più sbagliato: quello che precede il trasferimento di Fal in un'altra città. Ma l'attrazione tra loro è talmente forte che decidono di incontrarsi ogni anno lo stesso giorno, il 9 novembre. La vita così ricca di eventi di Fal diventa motivo di ispirazione per Ben, che ha sempre voluto scrivere un romanzo, fino a quando Fal non inizierà ad avere dei dubbi su Ben e le sue reali intenzioni.
Dal 20 Ottobre 2016.

Casa Editrice Nord

 
| Non Tutto Si Dimentica di Wendy Walker | pag. 359 | € 16,90 |
Vuoi davvero ricordare cosa ti è successo? Tutti sanno cose successo a Jenny Kramer quella sera. Non capita spesso che una tranquilla cittadina di provincia sia teatro di un crimine e la notizia ha sconvolto l'intera comunità: durante una festa a casa di amici, Jenny è stata aggredita da un uomo, che poi è fuggito senza lasciare traccia. Tutti lo sanno, tranne Jenny. Perché lei è stata sottoposta a una terapia farmacologica sperimentale, che le ha cancellato dalla memoria quella terribile esperienza. O almeno così speravano i medici. In realtà, il corpo di Jenny non ha dimenticato e, a poco a poco, i demoni del passato iniziano a intaccare l'apparente serenità del presente, trascinando la ragazza sull'orlo del suicidio. E nemmeno i suoi genitori riescono a superare il trauma, ossessionati dall'idea che chi ha distrutto la vita della figlia sia ancora in libertà. Secondo il dottor Forrester, il terapeuta di Jenny, la ragazza non ha scelta: deve recuperare i ricordi di quella sera. Anche a costo di portare alla luce verità che gettano più di un'ombra sulla superficie perfetta di quella tranquilla cittadina di provincia...
Dal 6 Ottobre 2016.

Mondadori

 
| Scomparsa di Joyce Carol Oates | pag. 461 | € 25,00 |
In una foresta dove i pini si susseguono all'infinito e le pendici cadono a picco ci si può perdere. Ma Cressida Mayfield, diciannove anni, non si è persa. Attorno alla mezzanotte del 9 luglio è stata vista in compagnia di Brett Kincaid, caporale dell'esercito rientrato dall'Iraq ed ex fidanzato della sorella Juliet, poi scomparsa "con l'apparente facilità con cui un serpente contorcendosi si libera della pelle ormai secca e logora". L'intera comunità della piccola cittadina di Carthage inizia una ricerca frenetica della ragazza e di un colpevole. Ma, mentre le piste finiscono una dopo l'altra in un vicolo cieco, la superficie molto perbene della città inizia a mostrare le prime crepe. Chi sono davvero Zeno e Arlette, i genitori della ragazza scomparsa? E la sorella Juliet è proprio la figlia serena e solare, facile da amare, che tutti conoscono? Perché lei e Brett hanno rotto il fidanzamento al suo ritorno dalla guerra? Fantasmi e segreti spaventosi sembrano incombere dai luoghi remoti dell'animo di molti cittadini di Carthage, inquietanti e mai esplorati come i boschi fitti di quella foresta così vicina ai borghesissimi quartieri residenziali. Cressida Mayfield è una figlia ombrosa, troppo intelligente, dotata di una ferocia puritana che l'ha tenuta lontana dagli uomini, ma è davvero solo questo? Perché i genitori hanno scelto per lei un nome così strano che suona come una maledizione, "Cressida, la donna che nessuno ama"?
Dall'11 Ottobre 2016.

Minimun Fax

 
| La Guerra dei Mondi di H.G. Wells | pag. 300 | € 14,50 |
Alla fine del 1800, da più parti del mondo giungono bollettini circa strani disturbi atmosferici e nei dintorni di Londra si rinvengono misteriosi cilindri precipitati dal cielo. La curiosità lascia il posto al terrore quando si diffonde la sconcertante rivelazione: la Terra è stata invasa dai marziani. Gli uomini, il cui intelletto è tragicamente inferiore a quello degli alieni, saranno costretti a condivi-dere il destino delle "bestie che periscono". "La guerra dei mondi", pubblicato per la prima volta nel 1897 e qui riproposto nella nuova traduzione di Vincenzo Latronico, è il romanzo più famoso di H.G. Wells. Una storia così vivida e realistica che, quando l'adattamento di Howard Koch - contenuto in questo volume - fu trasmesso dalla CBS nel 1938 per la regia e la voce del giovanissimo Orson Welles, un'ondata di panico travolse migliaia di americani convinti che un'invasione aliena fosse realmente in corso.
Dal 13 Ottobre 2016.

Becco Giallo

 
| Goodbye, Marilyn di Francesco Barilli e Sakka | pag. 160 | 
| € 18,00 | romanzo grafico |
Di Marilyn Monroe esiste il mito, non la persona in carne e ossa. Quella sembra non essere esistita...
Gli autori immaginano che l'attrice sia sopravvissuta alla fatale notte del 4 agosto 1962, scegliendo poi di tagliare i ponti con il mondo dello spettacolo. In questa realtà alternativa Marilyn, nata nel 1926, è dunque novantenne e vive appartata. Un giornalista italiano le propone un'intervista e sorprendentemente la ottiene, dopo decenni in cui la protagonista aveva rifiutato ogni contatto col mondo esterno. L'intervista si rivela una sorta di testamento spirituale. Una Marilyn resa più saggia e distaccata dagli anni ripercorre, con tenerezza e nostalgia, alcuni episodi della propria biografia.
"Goodbye, Marilyn" parla della condizione femminile, dello star system, e più in generale di un periodo storico segnato da grandi speranze e grandi tragedie.
E' il racconto di una donna dal carisma unico, che si arrampica con coraggio e spregiudicatezza per arrivare alla vetta del successo. E poi, dopo essere stata attorniata da folle plaudenti, ancora giovane e bellissima cade nel suo abisso da sola.
Dal 13 Ottobre 2016.


E voi? Cosa avete aggiunto in wish list?

13 ottobre 2016

Wish List #4

Molte volte i romanzi per ragazzi non sono indirizzati esclusivamente ai giovani, ma raccontano storie di ogni tipo, spesso anche controverse e politicamente scorrette, offrendo un punto di vista insolito: quello innocente e ancora incantato di un bambino. Ecco perché amo questi libri. Perché nel grande calderone di questo target ci sono, com'è giusto che sia, titoli che pretendono di essere infantili, altri invece che rompono argini e sfondano barriere. Ovviamente voglio questi ultimi. Voglio libri come Max di Sarah Cohen-Scali (qui la recensione) o Bunker Diary di Kevin Brooks (qui la recensione), perché anche i libri per ragazzi possono fare davvero molto male. E io raramente voglio uscire da una lettura tutta intera...

 

Un libro che male non fa, ma che voglio assolutamente recuperare è La Straordinaria Invenzione di Hugo Cabre (recensione) ho adorato l'opera di Brian Selznick che ha saputo creare con questo volume un nuovo mezzo di comunicazione. La scrittura e le illustrazioni si fondono tra finzione e realtà dando vita a un gioiellino che ha un solo difetto: finisce troppo in fretta.
Poi se amate il cinema non dovete perdervelo. Assolutamente.
Il mio unico cruccio è di averlo preso alla biblioteca e di averlo restituito (rubarlo faceva di me una persona orribile?) e adesso lo voglio. Guardo la mia libreria, punto lo sguardo nell'angolino dedicato alla letteratura per ragazzi, e Hugo Cabret manca.
Peccato però che attualmente sia disponibile solo l'edizione in brossura e no, quella non mi piace. Questo libro va aperto, toccato e ammirato a grandezza naturale. Per cui mi affiderò al Libraccio, anche se ultimamente mi illude di avere titoli che voglio e poi me li fa sparire dall'ordine (mi sale l'istinto omicida...).

Dopo aver tanto amato Sette Minuti Dopo la Mezzanotte (recensione) scritto da Patrick Ness su un soggetto di Siobhan Dowd non posso non voler leggere tutti i romanzi di questa autrice prematuramente scomparsa. In cima alla lista Il Mistero del London Eye,
Alla base del romanzo c'è un "giallo" che ha dell'inspiegabile. Il piccolo Salim sale sul London Eye, la famosa ruota panoramica di Londra, e scompare nel nulla, senza lasciare tracce. I suoi cugini, Kat e Ted, non sanno cosa fare, ma nonostante la giovanissima età cercheranno di capire cos'è realmente accaduto.
Be', se avete letto Sette Minuti Dopo la Mezzanotte saprete che Siobhan Dowd gioca sull'essere e l'apparire, niente è mai come sembra e dietro alle sue storie c'è sempre una tematica delicatissima, infatti, in questo caso specifico, uno dei personaggi soffre della sindrome di Asperger.
Da uno a dieci lo voglio otto. Sono anche curiosa di capire fino a che punto Patrick Ness ha fatto del bene a Sette Minuti Dopo la Mezzanotte, ma secondo me tanto.

 

Ecco, qui c'è da farsi parecchio male secondo me. Le lacrime dell'assassino è la storia di Pablo Poloverdo un bambino della Patagonia che un giorno perde tutto. Un assassino entra in casa, uccide la sua famiglia poi, per qualche misterioso motivo, lo risparmia. E tra il bambino e l'assassino nasce un'amicizia più nera della notte, un'amicizia che non può esistere e che chiederà un conto da pagare. Dalla penna di Anne-Laure Bondoux una storia che viene classificata per "ragazzi", ma ci credo poco, da quello che ho letto questo libro è una ferita aperta. Lo voglio tantissimo.

Infine un romanzo che sembra unire dolore e speranza: Sganciando la Luna dal Cielo. La trama mi ha ricordato La Morte delle Api, ma lo sviluppo è palesemente differente, in quanto il libro di Gregory Hughes potrebbe quasi definirsi on the road. Racconta di due fratelli che in seguito alla morte del padre si mettono alla ricerca del loro unico parente in vita, uno zio di cui non sanno nulla, se non che fa lo spacciatore a New York (una personcina per bene...). Ma Bob e Marie-Claire, pur di non venire separati, pur di non finire in un istituto, decidono di correre ogni sorta di pericolo addentrandosi nella fetta più marcia della Grande Mela.
Un titolo che a quanto pare ha colpito lettori giovani e non.

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Bene, per oggi è tutto,
e se avete titoli da consigliarmi,
la mia wish list pretende di essere infinita.
#sapevatelo 8)

10 ottobre 2016

Libro VS Film - Sfida n°48

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò random) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS SERIE TV
chi vincerà?

Oggi in sfida
L'Allieva

 
Vince il libro (per forza!)

Forse un post del genere nemmeno mi compete, di sicuro chi ha una visione più ampia dei libri della Gazzola ha maggiore voce in capitolo, ma due parole mi andava di spenderle, anche perché, se no, un blog, che cavolo ce l'ho a fare?
Partiamo quindi dall'inizio.
Io della serie de l'Allieva non avevo letto nulla, ma l'uscita della trasposizione televisiva mi aveva comunque messo addosso una gran curiosità. Alessandra Mastronardi la trovo bravina, e Lino Guanciale, con quella sua faccia da schiaffi e l'aria da sfottò non volevo perdermelo, per cui martedì 27 Settembre mi sono messa comoda sul divano per gustarmi (o almeno così speravo) questa nuova produzione RAI.
In breve la mia faccia post-visione: 
Capirete che la prima impressione non è stata delle migliori. Possibile che queste serie sembrino una la fotocopia dell'altra? Be', potevo immaginarlo, Luca Ribuoli, il regista, ha lavorato a Don Matteo, e la "sua" Alice Allevi in effetti sembra un po' la nipote svampita di Terence Hill.
Non mi sono però scoraggiata, e su Facebook ho scritto:


E così ho fatto. Ho iniziato L'Allieva. Il romanzo.
Convinta poi. Più carica di un cellulare attaccato alla presa di corrente da dodici ore.
Risultato? La lettura non mi ha entusiasmata, troppo chick lit per i miei gusti, le protagoniste che pensano troppo, che commentano tutto quello che succede intorno a loro, che sono perennemente con la testa tra le nuvole, ma allo stesso tempo si scoprono più acute di un angolo di 45°, non mi fanno impazzire. Dopo un po' mi vengono a noia.
Claudio Conforti però, anche detto CC, è stata una bella scoperta. Sarà che amo i bastardi e lui è proprio stronzo nell'anima, sarà che quando stoppa Alice mi veniva troppo da fare la ola, sarà che è pure figo... insomma, nel nome di tutti questi sarà, se dovessi continuare la serie lo farei solo per lui.
Però - momento di riflessione - non c'è solo lui... e io non gliela fo. Non adesso almeno.
Ho bisogno di storie decise, forti, non di trame che sono un po' rosa, un po' gialle, un po' picci, pucci e pocci. Come dico sempre, limite mio, ci mancherebbe. Mi assumo la responsabilità delle mie letture.


Non so nemmeno se avrò la forza di continuare la serie televisiva se devo dirla tutta. Non ha carattere porca miseria, e poteva averne. C'è la studentessa di medicina legale che ha più intuito di Miss Marple. C'è il suo professore che ammicca e fa gli occhi dolci a qualsiasi fanciulla che non sia in rigor mortis ma - stringi stringi - non si concede a nessuna di loro (prima donna? pochetto...). C'è l'immancabile bonazzo (anche se Dario Arita nei panni di Arthur lo trovo davvero insignificante) che stimola la parte razionale di Alice (perché lei si merita un ragazzo per bene, non uno che la tratta a pesce in faccia!!!). E poi ci sono i delitti. E che delitti °_° Al momento hanno tutti lo stesso movente e una ricostruzione finale da far invidia a detective Conan.



Anzi, già che ci siamo, facciamo subito una botta di conti.

I primi due episodi andati in onda riassumevano Sindrome da Cuore in Sospeso.
160 pagine --> 90 minuti

Il terzo episodio era la trasposizione de L'Allieva.
384 pagine --> 45 minuti 

Qualcosa non mi torna... eppure in matematica non me la cavo malissimo... :/
Insomma, già a occhio potete capire da voi che la puntata dedicata interamente al romanzo di Alessia Gazzola non poteva salvarsi nemmeno se fossero apparsi tutti i bagnini di Baywatch. Il giallo è davvero imbarazzante. Non parliamo poi del movente, ma va be', non è questa la sede. Diciamo solo che l'autrice riesce in qualche modo a fidelizzare il lettore, posso capire che piaccia, in fondo scrive bene, diverte, mescola il romanticismo con l'indagine poliziesca, la serie tv invece è tipo il DDT. Mette a dura prova il sistema immunitario dello spettatore e poi lo fa fuori.



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E secondo voi?
Avete amato i libri?
Adorate anche la serie tv?

4 ottobre 2016

Recensione, VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO di Ronald H. Balson

Buonasera lettori! Oggi vi parlo di un romanzo letto di recente che, ahimé, non mi ha "preso" come speravo. Sarà che sto leggendo tantissime storie ambientate durante una qualche guerra (l'ultimo Yellow Birds <3 ) ma su tutti questo sfigura in modo pauroso. Forse per questo sono stata così brutale... Poteva essere bello, ma è stato banale. E noioso.

Volevo Solo Averti Accanto di Ronald H. Balson

| Garzanti, 2015 | pag. 420 | € 9,90 |

È la sera della prima al grande teatro dell'Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenweig, il più ricco e importante mecenate della città. All'improvviso fra la folla appare un uomo anziano in uno smoking rattoppato. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il macellaio di Zamosc, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l'olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta nella fredda e ventosa Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico.
Voto:

"più grande è la bugia, più persone ci cascano"

Mi sento un po' in colpa a dare meno di tre stelline a questo romanzo, ma giuro, non riesco ad andare oltre. A volte mi chiedo se troppe letture "forti" non mi abbiano anestetizzato fino a rendermi del tutto insensibile, ma non credo. Sono solo una lettrice pretenziosa incapace di accontentarsi, una lettrice che di libri sulla Guerra ne ha letti tanti e di decisamente migliori.
Mi ha fregato l'incipit "col botto", originale, ben fatto, di quelli che hanno il potere di calarti immediatamente tra le pagine del romanzo.
Siamo a Chicago e Ben Solomon, un anziano immigrato polacco, accusa pubblicamente Elliot Rosenweig, il Grande Benefattore della città, di essere Otto Piatek, uno spietato nazista che si è macchiato dei crimini peggiori.
Nessuno gli crede, ma l'avvocato Catherine Lockhar, nonostante un'iniziale reticenza, decide di ascoltare il racconto di quest'uomo che vuole solo portare alla luce l'ennesimo squarcio della storia dell'umanità. Ben pretende giustizia, la esige, è lunica cosa che gli resta, perché quello che ha perso nessuno potrà mai ridarglielo.

Il romanzo è prevalentemente composto dai flashback del protagonista che si alternano a un presente in cui succede poco o niente. L'autore spinge i soliti tasti, quelli giusti, quelli che devono far leva sul sistema emozionale del lettore, e in parte ci riesce, ma alla fine non è il dolore ad avere la meglio, bensì la curiosità.
Fondamentalmente solo una domanda ti porta all'ultima pagina: "Rosenweig verrà smascherato?". E la risposta è praticamente ovvia, le intenzioni dell'autore non hanno misteri, lui vuole creare una fitta ragnatela in cui imprigionare Storia, suspense e riscatto, ma l'ordito segue uno schema davvero troppo prevedibile. Se l'alternarsi tra presente e passato dà movimento alla storia, il racconto del protagonista è del tutto impersonale, quasi freddo. La stessa Catherine a volte porge domande inutili, attue solo a dare ulteriori informazioni e nuove nozioni "cos'è la legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco?", "Cosa significa Schutzstaffel?". Ben Solomon cerca vendetta eppure, mentre parla, sembra che stia stilando un trattato. Ha una risposta a ogni singola domanda, una risposta corredata da dettagli fin troppo specifici che tolgono introspezione al romanzo.
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.
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