28 dicembre 2017

Goodreads Choice Awards 2017

Lettori buon pomeriggio!!! Come avete passato il Natale? Devo dire che questo è stato uno dei più belli per me e non solo per i regali (quelli devono esserci per forza!) ma un po' per tutto. Me lo sono goduto. Mi sono goduta la casa, la famiglia, la tavola. Sono stata bene insomma.
Ma veniamo a noi e parliamo di libri. Anzi parliamo di best books.

Una volta riportavo sempre qui sul blog la classifica di Goodreads coi titoli più votati nell'anno in base alla categoria, poi ho smesso, pensando che tanto era sotto gli occhi di tutti... ma sbagliavo. Mai dare le cose per scontate. Spesso i titoli e le diverse copertine ingannano e non sempre riusciamo a carpire immediatamente alcune informazioni. Torno quindi a parlare dei romanzi più amati dalla community americana e vi riporto il podio coi corrispettivi titoli pubblicati in Italia.
Se avete ricevuto dei buoni regalo per Natale, è il momento di spenderli in libri ;)

Vi consiglio di dare un'occhiata anche al Best Book del 2016 in quanto diversi titoli da noi sono usciti nel 2017. Tipo La Ferrovia Sotterranea, romanzo che spero tanto esca in edizione economica, o Piccoli Grandi Bugie da cui è stata tratta una miniserie con Nicole Kidman, Reese Witherspoon e ShaileneWoodley.

 
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Insomma, ogni pretesto è buono per scoprire romanzi che vale la pena leggere, anche se secondo me i titoli più votati non sono necessariamente i più belli, ma semplicemente i più letti.
Bene, iniziamo. Cliccando sulla categoria verrete rimandati all'omonima sezione di Goodreads e potrete vedere tutti i venti romanzi più votati.
E adesso, iniziamo!



Bear Town, il primo romanzo della serie Björnstad, di Fredrik Backman,  uscirà probabilmente con Mondadori  che di suo aveva già pubblicato L'uomo che Metteva in Ordine il Mondo .
Niente di pervenuto riguardo a Eleanor Oliphant is completely fine.



Pubblicati in Italia

 

Una delle mie sezioni preferite - quella dedicata ai thriller - è una mezza delusione. Questi due libri confermano l'ovvio; non vengono votati i libri più belli, ma quelli più letti.  
Il vincitore, Into the Waterha un rating di 3,5/5, Origin di 3,84 ed è al secondo posto. Sinceramente non mi ispirano entrambi. Della Hawkins mi è bastato La Ragazza del Treno e Dan Brown col tempo è diventato un po' troppo autocelebrativo.
Glass Houses, il tredicesimo libro dedicato all'ispettore capo Armand Gamache, vedrà la luce penso tra un po' di mesi (anni forse), in quanto in Italia siamo "solo" al decimo con the Long Way edito da Piemme (La Via di Casa).

Sono invece sconvolta nel vedere che la saga In Death di J.D Robb aka Nora Roberts, nonostante sia arrivata al romanzo n°43 (*____*) non perda ancora un colpo con 4,3/5 di rating e un sesto posto di tutto rispetto.
Mi ispira invece parecchio The Dry di Jane Harper uscito per Bompiani con il titolo Chi è Senza Peccato a marzo 2017. Lo trovate al quinto posto.



Pubblicati in Italia

 
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Before We Were Yours è Non Camminerai Più Sola e a parte il titolo meh e l'insignificante copertina italiana, sembra essere davvero un romanzo bellissimo. Nasce come denuncia, ma ha i classici connotati della fiction. Si ispira alla figura di  Georgia Tann, (cit.) direttrice realmente esistita della Tennessee Children's Home Society, un'agenzia d' adozione di Memphis. Per trent'anni, dietro la facciata insospettabile dell'istituto, fiorì un traffico illecito di orfani. Un'indagine dello Stato mise fine allo scandalo venuto a galla negli anni '50, ma la direttrice Tann morì di cancro prima che l'inchiesta rendesse pubbliche le terribili accuse che prende spunto da un fatto di cronaca.

Con Lincoln nel Bardo di George Saunders siamo a cavallo tra storia e finzione. Tutto inizia quando Abraham Lincoln apre la tomba del figlio Willie per abbracciarlo e da lì parte un exursus onirico e surreale che vede protagoniste le anime di passaggio, ancora in bilico tra la vita e la morte. Interessante, ma lo so già: non è il mio genere.

Terzo posto per Ken Follett e la Colonna di Fuoco, il romanzo che chiude la trilogia iniziata con I Pilastri della Terra nel lontano 1989. Sarò una voce fuori dal coro, ma preferisco l'autore in altre vesti.




Pubblicati in Italia


Vince (ma va?!) la sceneggiatura di Animali Fantastici e Dove Trovarli, ma quello che tocca la Rowling diventa subito oro, quindi mettete il suo nome su una marca di mutande e tutti gli esseri umani del pianeta indosseranno la stessa biancheria intima.

Neil Gaiman è sempre amatissimo, quindi lo vederemo in libreria sicuramente a breve, mentre per il terzo libro della serie Shades of Magic dovremmo aspettare visto che siamo solo al primo, Magic, edito da Newton Compton. V.E. Schwab sembra aver creato un mondo incredibile, fatto di universi paralleli e personaggi indimenticabili quindi non mi resta che rimboccarmi le maniche e leggerlo. Ma vi confesso una cosa. L'avevo iniziato ma non è scattata nessuna scintilla così l'ho messo da parte per non rovinarmelo. Speriamo sia un diesel.




Pubblicati in Italia


I libri di Miss Aspirapolvere sono diventati una garanzia e Without Merit si becca il primo posto. Sicuramente dovremmo aspettare poco, ma a me manca ancora 9 Novembre, quindi non sono con l'acqua alla gola.

Nora Roberts è sempre in testa alle classifiche americane, ma vi dirò... in Italia mi sembra un po' bistrattata. Da molti è ritenuta un'autrice di serie B, buona solo per scrivere romanzetti Harmony e spesso chi lo afferma nemmeno l'ha letto un suo libro. A mio avviso scrive davvero bene e i suoi personaggi maschili sanno mandare in brodo di giuggiole qualsiasi anima romantica.  Probabilmente Sundown uscirà per Harper Collins quindi teniamolo d'occhio, ok?

Il romanzo di Lisa Kleypas lo voglio. Lei è un'altra di quelle autrici che crea personaggi maschili da schiuma alla bocca, battiti cardiaci accelerati e attacchi di iperventilazione. Il Diavolo in Primavera  racconta la storia d'amore tra un impenitente libertino e una donna "in carriera" nella Londra di fine Ottocento, ed è già uscito per Mondadori.



Pubblicati in Italia

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Artemis, la prima città sulla luna è il romanzo di Andy Weir che vince il sondaggio di goodreads. Allora... a me Weir come scrittore era piaciuto molto in L'Uomo di Marte anche se a conti fatti il libro, nell'insieme, mi aveva  piacevolmente intrattenuto senza però farmi alzare sulla sedia gridando al capolavoro! Ve ne avevo parlato per sommi capi in un recap (qui il link), ma c'è da dire che l'autore è molto intelligente e decisamente ammaliante. La sua fantascienza è così vicina a noi, così probabile e vera che risulta ancora più affascinante. Comunque questa storia mi ispira moltissimo; c'è una città costruita sulla luna - la prima! - si parla del drastico divario sociale che si è venuto a creare e poi come protagonista potevamo avere una ricca signorina benestante? Macché. Qui, a tirare i fili della storia, c'è una giovanissima criminale.  Da molti ritenuto un romanzo più adatto ai ragazzi che agli adulti, pazienza, non è un giudizio del genere che mi spaventa, anzi.

Waking Gods non mi pare sia stato tradotto e nemmeno Trawn, romanzo che attendo tantissimo e che fa parte della serie canonica di Guerre Stellari. La Multiplayer l'aveva annunciato per il 2017 quindi sarà questione di pochissimo!



Pubblicati in Italia

 
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Stephen King ogni anno è il più votato nella categoria horror e ci sta, anche perché... quanti autori horror ci sono nel mondo?  Il suo Sleeping Beauty scritto con il figlio Owen, mi ispira moltissimo. Anche i giudizi di Final Girls sono ottimi, quindi tutto in wish list e non pensiamoci più!
P.S. Ma Final Girls horror? Why? Non è un thriller?




Pubblicati in Italia

 
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The Hate U Give è uscito per la Giunti con il sottotitolo Il Coraggio della Verità. Mi ispira? Assolutamente sì. Romanzo young adult in cui si affronta la delicatissima tematica del razzismo ha voti altissimi un po' dappertutto e anche se non lo leggerò a breve una cosa è certa: prima o poi sarà mio!

Al contrario l'ultima uscita di John Green, Tartarughe all'Infinito, non è ancora nella mia lista dei desideri. Devo inquadrarlo. Sarà che con lui non è proprio amore cieco. Mi piace, ma con qualche riserva.

One of Us is Lying uscirà a marzo 2018 per Mondadori con il titolo Uno di Noi Sta Mentendo. Parla di cinque ragazzi che finiscono in punizione, ma solo quattro usciranno vivi dalla stanza. A quanto pare Simon è stato ucciso perché sapeva troppo, ma riguardo a chi? Tutti hanno dei segreti, bisogna vedere fin dove si è disposti ad arrivare per proteggerli.



Lettori, è tutto!
Avete letto qualcuno di questi romanzi?
Ce n'è uno che desiderate o aspettate in particolare?


23 dicembre 2017

Cosa regalare a Natale? #4

Lettori, siete ancora in tempo! Domani è l'ultimo giorno, ma alzi la mano chi non ha finito di comprare i regali! Io sono stata brava, ieri ho avuto l'ultima sessione di shopping e devo dire che sono soddisfatta. Di quello che ho preso e di quello che sto ricevendo.
Oggi parliamo di gialli e thriller, perché diciamocelo, il mood del 24 è quello. Ansia, acqua alla gola, l'orologio che fa tic tac... troveremo il regalo giusto in tempo? Quindi, che la suspense abbia inizio!


Ovviamente io non posso non consigliare Donato Carrisi, ma restringo la scelta a Il Suggeritore (qui la recensione) e allo stupendo meraviglioso e incredibile L'Uomo del Labirinto (qui la recensione) che si potrebbe definire una sorta di spin-off. Se amate i misteri, le trame torbide, i finali shock, non fatevi scappare questi due capolavori. Carrisi è una delle migliori voci italiane in questo campo. Anzi, per me, la migliore.

 

Sempre a proposito di Donato, sapete chi ha consigliato durante la live su Facebook di pochi giorni fa? Sebastian Fitzek. Io sono anni che vi dico quanto sia bravo, lo preferisco anche a Wolf Dorn, ma penso che la sua opinione conti più della mia. Adesso non avete più scuse, vi tocca scoprirlo e farlo scoprire.
Dell'autore tedesco senza dubbio i migliori sono La Terapia (recensione) e Il Ladro di Anime (recensione), ma probabilmente uno qualsiasi dei suoi titoli saprà stupire e sarà ben accetto.

  

Un thriller più intimo, per certi versi più femminile, perché ha per protagonista il Dolore con la D maiuscola - quello di una madre che ha perso la sua bambina - è Nero Come il Ricordo di Carlene Thompson. Vi lascio il link alla recensione (qui) senza aggiungere altro se non che questo romanzo merita tantissimo.
Restando in ambito romanzi al femminile se non lo si è letto consiglio di regalare L'Amore Bugiardo della diabolica Gillian Flynn. Autrice straordinaria, a suo modo sadica, perversa, incredibilmente brava nel tratteggiare la folle psicologia dei personaggi. Qui la mia recensione.

  

Io sono sempre a favore del romanzo stand alone, ma le saghe si possono regalare, a patto che si parta dal primo titolo della serie. Quindi Il Richiamo del Cuculo per far conoscere il lato giallo di Zia Rowling o Il Pipistrello di Jo Nesbo per far scoprire un ancora giovane detective Harry Hole.


Infine due uscite del 2017 (facilissime da reperire nelle librerie fisiche)  che ritroverete anche nella classifica di Goodreads tra i libri più votati nell'anno. Sto parlando di Ogni Piccola Bugia di Alice Feeney e Final Girls le Sopravvissute di Riley Sager. Il primo ha un risvolto psicologico a detta di tutti, davvero d'impatto, il secondo ha tinte più dark che sembrano sfociare nell'horror. Io li voglio. Quindi voi regalateli pure, io me li autoregalo.

20 dicembre 2017

L'UOMO DEL LABIRINTO di Donato Carrisi - Sezione Spoiler

Hai letto L'Uomo del Labirinto di Donato Carrisi
e vuoi discutere del finale?
Direi che sei nel posto giusto!


S P O I L E R L'Uomo del Labirinto



ATTENZIONE!!!
I COMMENTI CONTENGONO SPOILER!

Per la recensione spoiler free clicca qui

19 dicembre 2017

Cosa regalare a Natale? #3

Continuano i consigli su cosa regalare a Natale e oggi parliamo di graphic novel. Per adulti e per lettori un po' più giovani. Are you ready?


Vorrei consigliare tanta roba, forse troppa, quindi mi limiterò ad albi autoconclusivi. Anche perché andate a regalare i primi volumi di una serie tipo Saga (review)... verrete ringraziati fino alla morte per la storia pazzesca che gli avete fatto scoprire, ma poi pioveranno imprecazioni in aramaico per i soldi che si dovranno sborsare per tutti i seguiti. E la frustrazione che si accumulerà nell'attesa che vengano pubblicati? Dove la mettiamo? Quindi NO, niente serie, solo storie che si possano iniziare e finire.

Radice e Turconi non sono un regalo, ma una benedizione. Non solo i loro romanzi grafici sono belli, ma ti lasciano proprio qualcosa dentro. Li leggi, li finisci e te li porti dietro.
Meravigliosi stilisticamente e preziosi nei contenuti, su qualsiasi titolo caschiate, cascate bene.
A un giovane lettore regalerei senza dubbio Viola Giramondo mentre a uno un po' più grande Il Porto Proibito che a oggi resta una delle mie graphic novel preferite. Di quest'ultimo c'è l'artist edition che definire wow è poco. Magari non è molto maneggevole, magari non è comodissimo portarsela in giro, ma le cose belle non sono mai pratiche.
Vi consiglio anche Non Stancarti di Andare, tante pagine, tante parole, tante storie che si intrecciano magicamente e dolorosamente. Una storia attuale in cui Teresa e Stefano tentano di abbattere le barriere culturali e religiose parlando semplicemente di amore. Quello universale, che non fa differenze e non conosce distinzioni.

   

Andiamo avanti e restiamo su un target adulto.
Non li ho mai recensiti *shame on me* eppure sono due dei miei volumi preferiti. Sto parlando di Bellezza e Dolci Tenebre.
Il primo regalatelo a chi ama le favole, ma non quelle in cui necessariamente va tutto bene, perché qui si parla di una ragazza fisicamente brutta a cui una strega regala una bellezza abbagliante, una bellezza tale per cui gli uomini faranno pazzie. Vale il detto attento a ciò che desideri, potresti ottenerlo.
Su Fumettologica puoi leggere le prime pagine e innamorartene: QUI.
Dolci Tenebre al contrario, è una fiaba solo nell'aspetto grafico. Se per caso vi è mai capitato di sfogliarlo in libreria scommetto che non avrete capito niente della storia. Oppure vi sarete fatti un'idea sbagliata. La leggerezza dei disegni è in netto contrasto con una sottotrama dall'amaro sapore di morte.
Entrambe queste opere sono disegnate da Kerascoet e ve lo giuro, valgono tutti i soldi che costano.

  

Infine, se volete regalare una storia vera che sappia di quotidianità, quel tipo di storia che prima o poi tutti, in un modo o nell'altro, vivremo, Special Exit fa al caso vostro. L'autrice, Joyce Farmer, racconta gli ultimi quattro anni di vita dei suoi genitori e lo fa parlandoci di vecchiaia, dignità, decadenza del corpo e dello spirito. Non è un testo leggero, ma non è nemmeno pesante, la Farmer non vuole fare leva sul lettore con mezzi facili, non vuole commuovere per forza. E' semplicemente un lascito. Un diario intimo e toccante sulle pagine della sua vita. Per saperne un po' di più leggete la mia recensione qui.
Altra storia vera, autobiografica, in cui si parla di trasferimenti, ricerca del lavoro e problemi annessi e connessi, Drinking at the Movies di Julia Wertz e infine, se la verità la cercate nelle testimonianze passate, Maus di Art Spiegelman è un capolavoro di carta e inchiostro. Non facile, ma come potrebbe esserlo la storia di una famiglia ebrea che è riuscita a sfuggire all'olocausto?


E adesso abbassiamo l'asticella del target, senza tralasciare la qualità.

Anya e il Suo Fantasma è la storia di un'amicizia. Quella tra Anya e per l'appunto... un fantasma! Attenzione però che niente è come sembra e questo legame avrà risvolti decisamente inaspettati.
Perfetto per chi ama i misteri e i brividi lungo la schiena.
Se invece si è alla ricerca di qualcosa di mistico e surreale regalate Fantasmi di Reina Telgemeier: è anche il libro giusto per affrontare le proprie paure. E' un testo colorato, visivamente folgorante, pieno di umanità e speranza. Qui ve ne parlo meglio e vi consiglio un po' tutta la produzione di questa talentuosa autrice con il grande dono di raccontare la quotidianità  e di renderla speciale.
E poi, storie di donne. Di grandi donne. Donne che hanno fatto la Storia o l'hanno quantomeno presa a morsi. Donne che non hanno voluto piegare la testa e donne che hanno saputo dire no. Un fumetto bellissimo di cui non ne avrete mai abbastanza. Qui trovate la mia recensione, sotto il link... perché davvero, non potete non regalarlo!


Alla prossima ;) 

13 dicembre 2017

Recensione, L'ULTIMA NOTTE AL MONDO di Bianca Marconero

Lettori buon pomeriggio, oggi nuova review! Sto cercando di essere bravissima qui sul blog, cosa che non mi capita mai, perché il Natale è peggio di un imbuto, mi risucchia anima e core, e io nemmeno mi ribello solitamente. Ma questo 2017 è stato clemente, o forse sono stata saggia io che ho scelto letture non troppo pesanti in grado si scaldarmi il cuoricino, quindi eccomi di nuovo qui.
Questo è il mio battesimo con Bianca Marconero. E non è andato bene, di più.

L'Ultima Notte al Mondo di Bianca Marconero

| Newton Comton, 2017 | pag. 448 |
- contiene la novella Ed Ero Contentissimo -

Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…
Voto:

Oh mamma. E adesso? Non so da che parte cominciare per parlarvi del romanzo di Bianca, quindi perdonate la recensione poco canonica. Vado di pancia, ok? E mi butto, così, a freddo, anche se non so nuotare.
Con L'Ultima Notte Al Mondo, lo ammetto, non è scattato il colpo di fulmine, anche se fin dalle prime pagine ho capito subito una cosa: Bianca scrive proprio bene. Ha quel tipo di penna che è come una flebo a rilascio graduale. Poco alla volta ti entra nel sangue e alla fine ti contamina ogni cellula.
Inizialmente, a frenare il mio cuore - che quando leggo un romance deve battere e scalpitare tipo Furia cavallo del west - è stata la protagonista, Marianna. A posteriori posso però affermare che è anche grazie a lei se il romanzo mi è piaciuto tanto. Insomma, se non fosse stata una cretina mondiale, una fessa storica e una lessa patentata, Marco non avrebbe potuto dare il meglio di sé. E io, per la cronaca, ho amato Marco. Ma proprio un sacco.
Siamo a Bologna, la mia Bologna, una città piena di contraddizioni, coi mille portici pronti a spiarti di sottecchi, i quartieri più o meno malfamati e quelle spaccature insanabili tra poveri e ricchi. Ecco, io ricordo molto bene che, ai miei tempi, "quelli" del Carducci - il liceo classico faigo per gente faiga - mi stavano alquanto sulle scatole. Sarà per questo che Marianna è partita con il piede sbagliato. Lei è ricca, snob, fidanzata con un rampollo che ha i dollari al posto delle pupille e circondata da amiche che "superficialità portami via". Ed è felice.
Marco, detto Riccio, è entrato al liceo grazie a una borsa di studio, ha una vita che si può definire in tutti i modi tranne che facile ed è silenziosamente e follemente innamorato di Marianna da dieci lunghi anni. Ne aveva tredici quando il suo cuore ha iniziato a battere per la ragazza sbagliata. Quella irraggiungibile, quella che sta con uno dei tuoi più cari amici, quella che non ti prenderà mai sul serio.
Dopo la scuola le loro vite seguono strade diverse; Marco adesso lavora in una rete televisiva locale e Marianna continua a essere una deficiente. È stata mollata da Luca, ma nel suo profondo sa che torneranno insieme (credici!), fa la pratica in un importante studio legale e frequenta le solite "amiche pozzanghera" (quelle profonde insomma...).
Poi un giorno per una serie di eventi, coincidenze, scherzi del destino - chiamateli un po' come vi pare - si ritrova a seguire un progetto alla TV proprio con Marco, il ragazzo pericoloso da cui bisognava stare alla larga, ma che adesso sembra così cambiato...
Diventano amici. Marco inizia a sperare, Marianna continua a pensare all'ex fidanzato, ma è palese che sotto la cenere sta bruciando l'intera foresta amazzonica. L'autrice infatti è brava a creare quelle aspettative che poi non deluderà. Angst si chiama. Un termine a mio avviso intraducibile che significa ansia, tanta ansia. Perché anche se razionalmente in un romance tutto finisce bene, e tu lo sai, c'è qualcosa che ti fa consumare le parole per la paura che invece non vada così. Quindi se all'inizio sfogliavo una ventina di pagine, riponevo il libro, e tutto era ok, dalla metà in poi non mi sono più fermata.
In conclusione. Due borse sotto agli occhi che Louis Vuitton, levate proprioAmore folle per Marco,  il ragazzo che la vita ha riempito di spigoli senza però scalfirne il cuore. Il ragazzo con la Regola dell'Unico Appuntamento, perché finché non avrà spezzato quella catena invisibile che lo tiene legato a Marianna, non ha senso programmarne un secondo. Il ragazzo che sfreccia per Bologna con la bici e lo scooter, perché una macchina non può permettersela. Il ragazzo che sa cosa sia l'amicizia, il rispetto, la solidarietà e l'altruismo. Ecco, io mi sciolgo per questi protagonisti. Mi trasformo in lava, pomici e lapilli. 
Odio viscerale invece per Marianna. Lei e il suo mondo dorato li ho cordialmente detestati. Marianna è una codarda, una ragazza abituata a piegare la testa e a non confondersi con i substrati sociali. Una snob patentata. Ma cambierà. Ohhh se cambierà. E - deus gratias - soffrirà come un cane.
Marco e Marianna saranno prima amici, poi qualcosa di più. Si negheranno, si confonderanno, ci saranno mille malintesi a dividerli (ma un romance senza misunderstanding che romance è?), e vi avviso, vi verrà la colite cronica per il nervoso, ma l'amore più bello è quello che passa attraverso il dolore e lo sconfigge. Io, ovviamente, ho tifato per loro, perché non bisogna essere simili per innamorarsi, perché le distanze esistono per essere accorciate e perché grazie a Bianca ho ritrovato il mio lato pink, quello che ogni tanto dimentico di avere per colpa di tanti libri che sanno fare tutto, tranne emozionare. Che dire... sono contentissima ;)
“Mi chiedevi sempre se c’era una speciale, una che mi tenesse sveglio, qualcuna a cui pensassi e io rispondevo che non c’era.
Era una bugia, papà.
Io una ragazza speciale ce l’ho da cinque dei miei diciotto anni.
Lei, papà, è il motivo per cui crederò sempre ai colpi di fulmine, mi fiderò sempre delle canzoni, saprò che si può tutto per amore. E non dico per conquistare la persona che ami, ma per permetterle di star bene. Si può tutto senza avere nulla in cambio, insomma, senza una possibilità al mondo di essere felici.
Ah, perché la mia ragazza mica lo sa che sono innamorato di lei”.
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12 dicembre 2017

Cosa regalare a Natale? #2

Ragazzi, il tempo stringe, per i regali online siamo agli sgoccioli (altrimenti col piffero che vi arriveranno), ma il bello delle librerie fisiche è questo. Potete entrarci pure il 24 dicembre. E magari entrarci con l'idea di comprare un libro ed uscire con 50 chili di buste. Fico eh?!


Oggi parliamo di romanzoni-oni-oni. E non perché siano dei tomi super pesanti, dei classici intramontabili, o dei libri di indubbia bellezza, no. Non è detto. I romanzoni-oni-oni sono quei libri che #senoncelihanonseinessuno. Anzi, #senoncelihainonseiunlettore. Paradossalmente però sono perfetti da regalare anche a chi, solitamente, non legge. Perché hanno il profumo intramontabile della nostalgia.

Partiamo subito con il libro del mio cuore. La Principessa Sposa. Chi ha vissuto gli anni Ottanta/Novanta non può non aver sospirato e riso guardando La Storia Fantastica, il film di Rob Reiner con la giovanissima Robin Wright Penn e l'ancora bellissimo Cary Elwes (il suo fascino nel tempo è - ahimé - sfumato), ma in molti ancora non sanno che la pellicola è tratta dal romanzo di William Goldman.
Vi dico solo che ci ho dato 5 stelle. E che la mia recensione (QUI) non gli rende giustizia.
La Principessa Sposa è uno dei libri più folli, irriverenti e intelligenti che abbia mai letto. Dovrebbe stare nella libreria di qualsiasi essere umano. Anche solo perché un titolo del genere, in casa, vi farà sentire più fighi.

  

E a proposito di fighi, come si fa a non possedere il romanzo dei Goonies? No ditemelo voi, come cavolo si fa?!?!?! La storia dei ragazzini alla ricerca del tesoro di Willy l'Orbo ha fatto impazzire generazioni e generazioni. Io, con film di questo genere, ci ho cresciuto mio figlio, perché le cose belle non hanno età.
Il film è un cult. Il libro una sua costola. Must have.
P.S. Io regalerei pure tazze e magliette, ma fate vobis!


Sempre per stare in tema, durante il Lucca Comics, il mio cuore ha iniziato a battere più forte quando l'occhio mi è cascato sulla nuova edizione di Labyrinth. Eh sì, Labyrinth. Altro film della vita, altro film di cui ho consumato il dvd... l'ultima volta che l'ho visto, non lo dimenticherò mai, era il 9 Gennaio 2016. Il giorno dopo David Bowie moriva...
Dalla pellicola - a mio avviso stupenda, retrò quanto vi pare, con effetti speciali anche pacchiani, ma con quel pathos che la tecnologia più avanzata non potrà mai replicare - hanno tratto il romanzo. E lo so che di solito si fa il contrario, ma io, che possiedo una vecchissima edizione Bompiani, lo adoro. Vi giuro che infilarsi sotto le coperte e sfogliare queste pagine è magia pura.
Sull'edizione della Kappalab ci ho lasciato le cornee. Perché è davvero bella porca vacca. Ma potevo prenderla quando ne ho già una? Voi fatelo. Ci sono le illustrazioni stupende di Froud e gli appunti di produzione del grande Jim Henson.

 

Ah ho scoperto che ci sono anche i Funko Pop e mi è partito un embolo. OhhhMeooooDiohhhhhh!!! Li voglio tutti °__°



Approdiamo un attimo nel mondo della nona arte. Perché c'è chi proprio non legge nulla, tranne i fumetti. Alzi la mano chi non conosce Grosso Guaio a Chinatown?!
Ehhh? O__o
Tu, tu e tu... FUORI! Non siete degni di stare qui.
Voi, bravi, continuate pure a leggere.
Dicevo... Grosso Guaio a Chinatown, la storia di quel gran figo di Jack Burton. Un film cult che mi ha fatto comprendere l'indiscusso fascino dell'uomo rozzo e gretto.
Be', dal genio di John Carpenter è nato una minisiere a fumetti (sono solo 3 numeri!), e la storia riprende proprio da dove si era interrotta!
Il problema, se così si può chiamare, è uno solo. In originale la serie è a colori, in italiano la Cosmo la pubblica in bianco e nero. Il vantaggio è che costano meno. Però... uff, io sono pignola. Se una cosa nasce in un modo mi scoccia che venga modificata per puro merchandising, però Jack Burton è Jack Burton e io ho pure il suo Funko Pop che non è figo come Kurt Russell, ma mi ricorda i suoi tempi d'oro.
Io dico: regalatela. Con circa 20 euro farete un figurone.

  

Entriamo in territori più seri. Perché nostalgia non vuol dire solo fiabe, avventura, fantasy e azione, ma anche horror. Quindi se non sapete cosa regalare a un estimatore del genere ecco la soluzione. Rosemary's Baby di Ira Levin. Il film di Polanski per essere un cult è passato prima tra queste pagine e il regista non ha modificato quasi nulla, nemmeno i dialoghi, perché Levin ha scritto un libro che è anche una perfetta sceneggiatura. Bello. Oscuro. Malefico. Da avere.
P.S. Qui c'è la mia recensione. 5 stelle. Mica pizza e fichi.

 

Ai prossimi consigli!
E se ne avete da darmi io sono tutta orecchi!!!

11 dicembre 2017

Recensioni in Pillole #15

Lettori buongiorno! Oggi parliamo di tre libri, tutti belli e/o interessanti per motivi differenti e niente... io sono sempre più "addicted" delle case editrici indipendenti che mi regalano le sorprese più belle e inaspettate!

Il Rischio di Chiara Lico

| Sinnos, 2017 | pag. 140 | € 13,00 |


Quella de Il Rischio è una storia inventata, ma fino a un certo punto. Probabilmente ne esistono di fin troppo simili. Chiara Lico, volto noto per la conduzione del TG2, nel suo primo romanzo per ragazzi ha voluto raccontare una realtà che ha toccato con mano. Quella di Barra, un quartiere di Napoli che con Ponticelli e San Giovanni a Teduccio è noto come triangolo della morte.
In questo rione non devi vedere, sentire e soprattutto parlare. I bambini vengono usati come "postini" per traffici illegali e a dieci anni invece di giocare con un pallone stringono tra le mani una pistola. E la usano anche per ammazzare su commissione. 
I giovani, figli strappati al sistema, non hanno un futuro e Claudio, cerca di regalargliene uno. Raccoglie i ragazzini dalla strada, li costringe a tornare sui banchi di scuola e in cambio insegna loro le magie del circo.
Ciro, Principessa, Manolo, Carmine... hanno tutti la loro storia. Una storia che non si scolleranno mai di dosso, che come un marchio portano incisa sulla pelle, ma tra trapezi, birilli ed evoluzioni con il fuoco, possono sperare in un futuro diverso. Miglioreanche. Ma si può uscire da Barra senza portarsi dietro tutti i suoi peccati?
Un romanzo breve che è più una denuncia che altro. Scritto in terza persona con l'alternanza di capitoli narrati da una voce decisamente insolita, ma che ho apprezzato moltissimo per la sua sfacciata irriverenza, Il Rischio colpisce tanto per la storia in sé, un po' meno per come viene raccontata. C'è la voglia di scappare, il desiderio di riscatto, ma a tratti manca la parte più emozionale, quella che una volta chiuso il libro ti fa pensare un sacco a Barra, lasciando in seconda fila Ciro e i ragazzi del circo.

Nota: il personaggio di Claudio, è ispirato a Giovanni Savino, presidente della cooperativa Il Tappeto di Iqbal. Con il suo operato e attraverso l'arte circense strappa i giovani dall'analfabetismo, non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo.

A chi lo consiglio? A tutti quei lettori che cercano nei romanzi la verità.


Contro Corrente di Alice Keller e Veronica Truttero

| Sinnos, 2017 | pag. 80 | € 12,00 |


Assolutamente A-DO-RA-BI-LE! Questo breve romanzo grafico che si rivolge a un target di giovani lettori è il classico esempio di come anche un adulto può godere appieno di un prodotto se questo è confezionato bene.
Ho amato da subito l'impatto visivo del libro che fa tanto vintage, perfetta l'impaginazione delle tavole che non segue uno schema preciso, ma si adatta alla narrazione, alternando testo e fumetto.
Si parla di Gertrude Ederle, una bambina poco femminile che ha sempre dimostrato una grande passione per il nuoto e che è passata alla Storia per essere salita, a soli diciannove anni, sul podio olimpico per ben tre volte e per essere stata la prima donna ad aver attraversato la Manica.
La realtà incrocia la fantasia, perché se Gertrude è un personaggio realmente esistito, non lo è sua cugina che tenta di emularla in tutto e per tutto. Emily vuole diventare una nuotatrice provetta, ma è costretta ad allenarsi di nascosto, perché la sua famiglia - tutta fiocchi, nastrini e bon-ton - non approverebbe mai. Ma quando si ha un sogno... niente può fermarci!

Alice Keller e Veronica Truttero funzionano che è una meraviglia. Artiste, amiche, collaboratrici nella gestione della libreria per ragazzi Momo, e già co-autrici in casa Sinnos in Di Becco in Becco e Hai Preso Tutto? con Contro Corrente fondono insieme componenti storiche, didattiche e humor, senza tralasciare il messaggio di fondo. Credi in te stesso. Sempre.

A chi lo consiglio? A tutti quei bambini che non sempre hanno il livello di autostima al top!



Mare Giallo di Patrizia Rinaldi

| Sinnos, 2014 | pag. 112 | € 11,00 |


Mare Giallo nonostante sia un romanzo per bambini/ragazzi è una piccola perla di linguaggio e stile. La storia in sé è molto semplice, ma è come viene raccontata che fa la differenza.
Per Patrizia Rinaldi "la Cina ha un fascino ingovernabile" e ce n'è un pezzetto anche in questo romanzo che ha per protagonista Han, un ragazzino di origini orientali nato a Napoli e abituato a scorrazzare tra i moli della città nell'attesa che la madre finisca di lavorare. E' sua la voce che ascoltiamo, ed è una voce scanzonata, irriverente, a tratti molto saggia. Han ci porta in un mondo in cui il colore della pelle e i tratti somatici del viso sono un po' un problema. Lui, che è in Italia da quando aveva due anni, sarà per sempre e per tutti o' cinese nonostante parli il dialetto meglio di un partenopeo doc.
Senza dire troppo della trama, che si snoda intorno a un piccolo giallo, quello che davvero colpisce è come l'autrice, con grande semplicità, riesca a trattare temi tanto importanti. In Mare Giallo si parla di emarginazione, senso di appartenenza, problemi familiari. Non si cade mai in inutile retoriche, non ci sono spiegoni, ma la narrazione è incisiva quanto basta per lasciare il segno. E poi c'è l'amicizia, in tutte le sue facce. Da quella con Insalata, fatta di ramanzine e consigli da "nonno", a quella con Thomas e Caterina, suoi coetanei, "partner in crime", entrambi vittime di un disagio che non riescono a superare. Thomas, per i continui spostamenti a causa del lavoro del padre, non riesce a mettere radici, Caterina, al contrario, si sente straniera nella sua stessa terra.
Fresco, genuino, simpatico e soprattutto intelligente, Mare Giallo è un romanzo che andrebbe regalato a tutte le scuole elementari e fatto leggere. Appassiona e insegna. Cose mica da poco.

A chi lo consiglio? A chi vuole abituare un giovane lettore alla qualità stilistica. Se invece non sei più un bambino leggi subito La Figlia Maschio (qui la recensione).


5 dicembre 2017

Recensione, L'UOMO DEL LABIRINTO di Donato Carrisi

Io cinque stelle non le do mai, ma 1) a Natale si è tutti più buoni 2) sono stanca di essere tirchia 3) Donato Carrisi se ne merita quindici!

Solo un appunto. L'Uomo del Labirinto è un romanzo assolutamente stand alone, ma se avete letto almeno Il Suggeritore ve lo gusterete al top! Buona lettura.

L'Uomo del Labirinto di Donato Carrisi

| Longanesi, 12/2017 | pag. 400 | € 19,00 |

L'ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine... E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L'Uomo del Labirinto l'ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.
Voto:

Da quando ho letto Il Suggeritore, l'unico thriller che mi ha sconvolto nel vero senso della parola, appena prendo in un mano un romanzo di Donato Carrisi lo faccio con grande paura e un'elevata dose di paranoia. Già dopo due righe sospetto di tutto e di tutti, dubito di quello che leggo, del ruolo dei personaggi (ma tu, sei davvero chi dici di essere?) e mi faccio mille congetture che sfociano in film mentali che Tarantino, scansate proprio.
Per questo L'Uomo del Labirinto me lo sono bruciata in un week-end: volevo solo leggere senza pensare. Ed è stato bellissimo.
Nonostante fossi totalmente presa dalla storia e mettessi in stand by il cervello per espletare le principali funzioni vitali - bere, mangiare, andare al bagno - qualche intuizione giusta l'ho avuta, ma alla fine, il caro Donato, mi ha comunque fregata. E proprio per questo, lo ripeto, è stato bellissimo.

Ci troviamo nello stesso "non luogo" del Suggeritore, un posto come tanti, una terra in cui il male fermenta e il buio continua a infettare l'animo umano. Torniamo a percorrere i corridoi del Limbo, questa volta per seguire l'indagine di Bruno Genko, un investigatore privato con alle spalle una vita di raggiri, sotterfugi, inganni e con un solo unico desiderio a tenerlo in vita: risolvere il caso di Samantha Andretti, la tredicenne rapita quindici anni prima e miracolosamente sopravvissuta al suo carnefice.
Parallelamente, in ospedale, Samantha, ritrovata da poco ai margini di un bosco, riceve le visite del profiler Green, uno specialista capace di scovare nella mente di un paziente i ricordi più dolorosi, quelli che il corpo cerca inutilmente di rimuovere, perché solo in questo modo, forse, si potrà dare un volto a un mostro ancora senza nome.

Una trama che ha delle ottime basi e uno sviluppo ancora migliore. Killer travestiti da conigli, specchi che invece di distorcere la realtà ce la restituiscono, il deep web con i suoi inaspettati orrori, e poi il Labirinto, un luogo in cui se vuoi sopravvivere devi stare alle regole del gioco. E vincere.

Donato Carrisi si conferma un grandissimo autore il cui genio trova la sua forma perfetta in uno stile che non ha sbavature, in personaggi da cui non vorresti separarti mai, in storie che ti regalano incubi e brividi.
Ci penso, ci ripenso e mi chiedo. Ma come fa? Perché io di thriller ne ho letti tanti, ma come i suoi no. Mai. Tra queste pagine non c'è solo un'indagine ben orchestrata e un ritmo che non cede mai il passo alla noia, ma emozioni. Sì, io mi sono emozionata. Quando ho sentito nominare Mila Vasquez, quando Simon Berish ha risposto alla telefonata di Genko, quando mi sono resa conto di essere prigioniera di questo incredibile universo dal 2009, l'anno in cui uscì e lessi Il Suggeritore. E poi vogliamo parlare dei dieci battiti che ha saltato il mio cuore quando ho sfogliato l'ultima pagina? Ecco, parliamone, ma prima leggetelo. Perché L'Uomo del Labirinto è un gran bel gioco. E Donato Carrisi il maestro degli inganni.


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