24 ottobre 2016

Recensione, DOOMBOY di Tony Sandoval

È iniziato il countdown per il Lucca Comics & Games! - 5 giorni <3

DOOMBOY di Tony Sandoval 

| Tunué, 2013 | pag. 96 | € 14,90 |

È un adolescente solitario, D. Giovane e inquieto eroe senza nome in una sperduta cittadina di provincia, passa le sue giornate strimpellando la sua chitarra elettrica e vivendo la sua grande passione per la musica, la scoperta della vera amicizia, l'amore. Avventure quotidiane eppure uniche a quell'età, come l'emozione di rincorrere l'ultimo autobus per tornare a casa.










Tra l'avvicinarsi del Lucca Comics e i remainders al 65% di sconto sul Libraccio, questo mese mi sono dedicata alla nona arte più del solito. Non sono mancate le delusioni (ma di quelle parleremo poi in un post a parte) così come non sono mancate piacevoli scoperte (e di una parleremo adesso)
Di Tony Sandoval mi sono innamorata delle tavole. Solitamente non mi faccio mai impressionare (e fregare) dalle illustrazioni, sul piatto della bilancia una buona sceneggiatura pesa molto, molto di più, ma i suoi acquarelli sono troppo suggestivi, emanano pura poesia, e resistergli mi è stato impossibile.
Anche le tematiche che è solito affrontare rientrano nelle mie corde. L'autore messicano racconta con tatto e delicatezza - unendo alla realtà una serie di elementi surreali, fantastici e spesso anche gotici - i momenti più difficili dell'adolescenza, quei momenti in cui tutto si tinge di nero, le sfumature vengono a mancare, i suoni si fanno ovattati e nella mente regna il caos più assoluto.
In Doomboy il giovane protagonista si trova a dover affrontare il dolore per la morte della fidanzata, un dolore così grande che gli ha letteralmente sfondato il petto. D. infatti ha un buco vero e proprio che lo attraversa da parte a parte. Un buco che nasconde sotto la t-shirt e che cerca di riempire con la musica. Introverso, solitario, a volte scontroso, D. insieme all'amico Sep e a un ripetitore improvvisato, aggredisce le corde della chitarra, sulla costa, guardando il mare, sperando che le sue note arrivino lassù, alla ragazza che amava e a cui non potrà mai chiedere scusa. Ma D. non sa che la sua musica entra nelle case della gente, nei cuori delle persone, e non immagina certo che lui - snobbato, deriso, quasi trasparente agli occhi del mondo - ben presto si trasformerà in una leggenda metropolitana.
Un romanzo grafico breve ma intenso, capace di fotografare un momento ben preciso della vita e di lasciare una traccia.
Purtroppo Doomboy finisce troppo in fretta, ma per fortuna lo si rilegge anche volentieri, con più calma, con una consapevolezza diversa. È bello anche solo da guardare, le tavole sono incantevoli, soprattutto le splash page che arrivano là dove le parole non hanno accesso.
Diciamo - ma io sono una criticona lo sapete! - che 15 euro per una lettura di nemmeno un'ora sono tanti, per quanto capisca che un'edizione del genere, in un grande formato e interamente a colori, non possa costare di meno. Però adesso che è tra i remainders del Libraccio fateci un pensierino, per 5 euro, prima che si esauriscano, potete buttare due opere di Sandoval nel carrello! Io l'ho fatto e ho già pronto Il Cadavere e il Sofà sul comodino, così da decidere quale volume portarmi al Lucca Comics. Tony... ci si vede presto <3



Graphic Novel di Tony Sandoval 

5 commenti:

LadyCooman ha detto...

I disegni sono bellissimi, ci farò sicuramente un pensierino ;)

Emy ha detto...

Mi ispira molto, sia per la trama che per le bellissime illustrazioni.
Peccato che Libraccio l'abbia tolto dai reimanders e ora lo venda scontato solo del 15% :(


PS: w le zuccheee!!! ^__^

SilviaLeggiamo ha detto...

I remainders più speedy della storia del Libraccio °____°

Emy ha detto...

Probabilmente Libraccio ha saputo del Lucca Comics e della presenza di Tony Sandoval e non ha voluto perdere la possibilità di maggiori introiti da parte dei lettori che acquisteranno i volumi da far autografare. Non vedo altra spiegazione, visto che di solito i reimanders rimangono tali fino a esaurimento copie. Che furbata!

SilviaLeggiamo ha detto...

Che stronzi! E se il motivo è un altro sono stronzi lo stesso. Mai una volta che non mi tolgano dall'ordine il titolo che desideravo di più!

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