17 dicembre 2015

Recensione, MORGAN LOST - secondo tempo -

"Nel nome del buio e del sangue, 
io ti sposerò, Morgan Lost... 
Sarò tua per sempre... 
Ucciderò per te, morirò per te, 
ma ti supplico: non lasciarmi..."

Morgan Lost, Non Lasciarmi
uscita mensile 11/2015
Sergio Bonelli Editore
pag.90 - € 3,50
Voto:

Scandalo! Oggi esce il terzo albo di Morgan Lost e io non vi ho ancora parlato del secondo volume, anzi del secondo tempo, insomma di come si conclude la prima storia e di quali sono state le mie impressioni.
Allora... L'Uomo dell'Ultima Notte terminava con un vero e proprio colpo di scena, e la domanda che mi frullava in testa era solo una: l'autore saprà mantenere alte le aspettative? O farà uno di quei scivoloni che comportano fratture multiple con trauma cranico annesso?
Sappiate che Claudio Chiaverotti è uscito da questo esordio tutto intero e più in forma che mai; le promesse sono state ampiamente mantenute, a ragion veduta direi, perché i suoi lettori sono bravi e buoni e non si meritavano niente di meno ;)
Anche in questo albo ci sono numerose citazioni e riferimenti cinematografici, a partire dal titolo che rimanda al tragico romanzo di Kazuo Ishiguro in cui amore, dramma e distopia sono alla base di una storia che definire dolorosa è poco [Fabrizio De Tommaso nella copertina riprende anche la grafica a riquadri utilizzata per la locandina del film].
Ed è il dolore il fedele compagno del nostro protagonista, un dolore con radici ancora troppo fresche e poco profonde, un dolore che non può essere domato e che porta il nome di Lisbeth, la donna che amava e che è stata brutalmente uccisa. Un tarlo, un tormento, un buco nel cuore. Questo è Lisbeth per Morgan, ed è sempre per lei che ha iniziato a inseguire i killer di New Heliopolis chiudendo definitivamente il passato in un cassetto. Che l'abbia fatto per portare la pace in una città ormai corrotta e alla deriva, o per espiare la colpa di non aver salvato colei che doveva proteggere, non viene spiegato, ma credo sia ovvio; Morgan Lost non è un filantropo, è un uomo normale con pochi angeli e molti demoni al seguito. 
Ma a catturare non è solo la storia quanto l'ambientazione fisica e temporale, in cui passato e futuro convivono alla perfezione, in cui il buio prevale sulla luce e i miti egizi, i riti satanici e le credenze popolari non sono stati schiacciati dallo sviluppo tecnologico.
La tricromia poi è incredibilmente d'effetto, un espediente narrativo reso alla perfezione dall'Arancia Studio che ha colorato ad arte i bellissimi disegni di Giovanni Talami.
Questa volta nessun cliffhanger finale, ma l'epilogo apre comunque nuove porte in un mondo fatto di certezze che crollano e di mali che si propagano a macchia d'olio.
Insomma, non ha senso dirvi altro, se non fiondatevi in edicola che è appena uscito Mister Sandman.



Alla prossima 

3 commenti:

Alice Land ha detto...

Scandalosa è la mancanza di romance su cui spettegolare con te! Dai, dai Silvia! E' Natale, non senti l'esigenza di un po' di ammmmhore? XD
P.S. Troppo puccioso il tuo calendario dell'avvento! *__*

SilviaLeggiamo ha detto...

Sento che mi stai sgridando... e fai bene!!!
Ma io a Natale entro in una strana modalità... perdo proprio la bussola e sono distratta dalle lucine, dai regali, dai festoni. Casa mia sembra la tana di un elfo in questo periodo.
Se ti dico che la prossima recensione è sempre una graphic novel mi picchi? Però è bella bella e piena di ammmoooore. Uno sconticino sulla pena me lo fai?

Alice Land ha detto...

Hahahaha! Ma che sgridare... figurati! Io invece sono più un Grinch. A casa mia non c'è nemmeno una lucina o un fiocchetto. Zero! Lo avresti mai detto? Un bacio! ^^
P.S. La graphic novel se è piena di ammmooore va bene! XD

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