5 luglio 2012

Libro VS Film - sfida n° 6


A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì)  in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.

LIBRO VS FILM
chi vincerà?

Oggi se la giocano Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank di Stephen King e Le Ali della Libertà di Frank Darabont.

 Vince il film!

Mi dispiace per il libro... ma questo film è ME-RA-VI-GLIO-SO. E non posso credere che esista ancora qualcuno che non l'abbia visto, ma nel caso... correte subito a comprarlo, noleggiarlo, rubarlo, scaricarlo! In qualsiasi modo, lecito o illecito, dovete recuperarlo. E non domani, dopodomani, o nel week end. Adesso. SUBITO! 
Senza togliere nulla al racconto di Stephen King che è e resterà sempre il mio papi letterario (il primo ad avermi fatto amare i libri) ma il film vince alla grande. Non c'è un solo fotogramma fuori posto; sceneggiatura, regia, fotografia, musica, tutto insomma, è amalgamato alla perfezione. Tim Robbins interpreta magistralmente Andy Dufresne, ex vice direttore di banca, ingiustamente condannato a due ergastoli per l'omicidio della moglie. Morgan Freeman è come sempre convincente e nel ruolo di Red (l'amico di Andy) dà il meglio di sè; poco male se nel racconto Red è bianco e ha i capelli rossi (mi pare fosse irlandese) sono stupidi dettagli che non andrebbero nemmeno sottolineati. Brutta Silvia, non si fa. 
Un film incredibilmente bello che non ha bisogno di troppe parole, va solo visto, E rivisto. E rivisto ancora. Io non mi stanco mai.
Le Ali della Libertà è ambientato nella prigione di Shawshank, e racconta tante di quelle cose che è impossibile elencarle tutte. C'è dolore e tenerezza, amicizia e riscatto e Darabont è talmente a suo agio in questo tipo di narrazione che farà il bis con il bellissimo (ma non altrettanto) Il Miglio Verde.
Questo film è la riprova che non sempre l'opera letteraria è migliore di quella cinematografica. Anche Stephen King ci parla di dignità, di speranza, di abusi di potere e riscatto, ma il regista ha saputo cogliere il messaggio ed elevarlo alla potenza. Un messaggio universale sull'inattaccabile valore della libertà, perchè "o fai tutto per vivere, o fai tutto per morire".

E secondo voi?
Libro o film?

8 commenti:

Angela ha detto...

non ho letto il libro ma devo dire che avendo visto il film mi unisco al tuo commento: bello bello, tosto (nei dialoghi, nelle scene...) ma bello, l'ho visto miliardi di volte e non mi stanco di rivederlo!!! Grande Andy!

"È proprio vero alcuni uccelli non sono fatti per stare in gabbia, sono nati liberi e quando volano liberi ti si riempie il cuore di gioia."

SilviaLeggiamo ha detto...

Bellissima citazione! ♥ ♥ ♥

Giada ha detto...

Anche stavolta non ho letto il libro, quindi non posso dare un giudizio, però ho adorato anch'io il film!!! Stupendo, pieno si significato e magistralmente diretto e interpretato. Inoltre Freeman è da sempre uno dei miei attori preferiti!
Bellissimo anche il Miglio Verde, anche se, come dici tu, non è bello come Le ali della libertà (adoro anche Tom Hanks *___*)

Anonimo ha detto...

Uno dei film più toccanti mai visti!
Sarah

Matteo ha detto...

questo film è ME-RA-VI-GLIO-SO. E non posso credere che esista ancora qualcuno che non l'abbia visto

Uhm... ehm... okay, mi metto all'angolino in castigo... mentre lo "cerco", ovvio. ._.

SilviaLeggiamo ha detto...

Matteoooooooo!!! Rimedia subito, non te ne pentirai assolutamente!

Stefano ha detto...

Che bella rubrica!
Concordo su questo film... E su molti altri che sono superiori ai romanzi di King da cui sono tratti. (Il Miglio Verde, Shining, la Zona Morta, Stand by me).

SilviaLeggiamo ha detto...

@Stefano, d'accordissimo!

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