26 ottobre 2012

Recensione, IL CANTO DELLE PAROLE PERDUTE di Andrés Pascual

Mamma mia, quanto ho aspettato prima di pubblicare questa recensione. Davvero troppo, ma è stato uno di quei casi in cui mi ha preso il blocco. Le recensioni mi piace poi farle a caldo, ma questa volta proprio non è stato possibile, comunque non tutti i mali vengono per nuocere, a volte anche un'analisi più razionale porta qualcosa di buono.
Lo consiglio a tutti coloro che cercano una lettura storica e attuale allo stesso tempo, che vira sulla fiction, ma non manca di far riflettere. E che commuove.

Il Canto delle Parole Perdute 
di Andrés Pascual
Corbaccio, 2012
Pagine 391


Recensione
Trama:  Nagasaki, agosto 1945. Kazuo, un ragazzo occidentale adottato da una famiglia giapponese, e Junko, figlia di una maestra di ikebana, si sono ripromessi di incontrarsi su una collina per suggellare il loro amore adolescente con un haiku. Pochi minuti prima dell'appuntamento, la bomba atomica trasforma la città intera nell'inferno. Tokyo, febbraio 2011. Emilian Zäch, architetto svizzero in crisi, funzionario delle Nazioni Unite e sostenitore dell'energia nucleare, conosce una gallerista di arte giapponese ossessionata dall'idea di rintracciare il primo amore della nonna. Due storie parallele, destinate a incrociarsi in un finale che sorprende. Un libro sulla forza dell'amore capace di superare ogni cosa. Una storia di speranza e determinazione, di abbandono e di coraggio, un romanzo sull'importanza di non dimenticare le tragedie del passato per affrontare le sfide del presente e scrivere il nostro futuro.

Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.  

5 commenti:

Luigi87 ha detto...

veramente interessante, un libro che avevo notato già dalla segnalazione nel blog

Debora ha detto...

Questo libro nonostante le tantissime recensioni positive che leggo proprio non mi ispira...

Lara ha detto...

questo libro l'ho inserito in WL perchè amo profondamente la cultura giapponese in tutte le sue sfacettatture e aspetti. un giorno vorrei visitare il giappone. inoltre anche per la splendida storia d'amore che viene descritta (quella passata). non vedo l'ora di leggerlo!!

Angela ha detto...

hai dato sue ingredienti per me indispensabili per attirarmi: aspetto storico e una storia che commuove *_*

Sivy ha detto...

Dopo la tua recensione, devo assolutamente leggerlo. Ero un po' titubante nel cominciarlo in quanto tocca un tema molto delicato, e ho paura che la sensibilità possa prendere il sopravvento e impedirmi di finire la lettura, ma non importa, lo leggerò il prima possibile.

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