24 gennaio 2018

Recensione, OGNI PICCOLA BUGIA di Alice Feeney

Buongiorno lettori, finalmente riesco a pubblicare la recensione dell'ultimo thriller che ho letto. Purtroppo una piccola congestione ha cercato di mettermi ko ma io sono un osso duro quindi dopo 48 ore di riposo di cui 20 passate a dormire, 5 davanti al camino, 6 a cazzeggiare su internet, 3 a bere tisane e le restanti a vegetare (eh lo so, quando ci si riprende bisogna farlo per bene!), eccomi qui!
Prima del collasso ho aperto la sezione spoiler, quindi non esitate a commentare se anche voi avete letto il romanzo della Feeney :)

Ogni Piccola Bugia di Alice Feeney

| Nord Edizioni, 2017 | pag. 324 | € 16,90 |

Il mondo intorno a lei è fatto solo di suoni, rumori, voci. Ed è grazie a quelle voci frammentarie e confuse che Amber Reynolds capisce di aver avuto un incidente d'auto e di essere in una stanza di ospedale. In coma. Amber non ricorda nulla di quanto le è accaduto, e una domanda la perseguita da subito: com'è possibile? Io non guido quasi mai... Poi, tra quelle voci ne riconosce due, che diventeranno il suo unico contatto con l'esterno. Quelle di suo marito e di sua sorella. Ignari che Amber li possa sentire, i due discutono, litigano, rivelano dettagli e indizi. E lei si rende conto di non potersi fidare. Entrambi hanno qualcosa da nascondere. E, forse, non sono un'ancora di salvezza, bensì un pericolo vicino e insidioso. No, l'unico modo per scoprire cosa le è successo è ricostruire nella sua mente, passo dopo passo, gli eventi dell'ultima settimana, fino al momento dell'«incidente». Ma Amber ha paura. È impotente, in balia di chi le sta intorno. Come l'uomo che si accosta al suo letto la sera, quando gli altri sono andati via. E che le sussurra all'orecchio velate e inquietanti minacce... Amber deve svegliarsi, prima che sia troppo tardi. Perché anche lei ha un segreto da proteggere. Anche lei ha un piano da portare a termine.
Voto:

"Chi non fa niente è pericoloso quanto chi fa."

Urka! Passare da Il Richiamo del Cuculo a Ogni Piccola Bugia è stato destabilizzante. Prima mi sono (in parte) annoiata nel seguire un'indagine fin troppo canonica, poi eccomi qui a districare i deliranti nodi di una voce narrante totalmente inaffidabile. Bene Silvia, volevi un libro capace di stravolgere ogni tua certezza? L'hai trovato.
Ammetto che nonostante abbia iniziato il romanzo carichissima di aspettative dopo una settantina di pagine ero un po' perplessa. Be'? E allora? Tutto qui? Dove vuole arrivare la Feeney? Poi, complice una narrazione su tre piani temporali distinti e un ritmo sempre più serrato, la luce si è spenta e il vero incubo ha avuto inizio. #gioiedalettori
Che Amber Raynolds - trentacinque anni, assistente di una nota speaker radiofonica e moglie insoddisfatta - non sia del tutto normale, lo capiamo da subito. I piccoli disturbi ossessivi compulsivi, il non essere a proprio agio in mezzo alla gente e la pochissima stima che ha di sé sono solo alcuni dei suoi tanti disagi. L'autrice ci dipinge una donna rabbiosa, insofferente, abituata a indossare maschere e a recitare ruoli. La sua vita sembra un'estenuante corsa priva di traguardi, nemica del tempo che scorre senza che lei riesca a stargli dietro. 
Poi l'incidente - se di incidente si è trattato... - e il coma. Un coma che mette in pausa il suo corpo ma non la sua mente sempre vigile, costantemente in grado di registrare tutto quello che le succede intorno. Amber ha molto tempo per riflettere su se stessa e sugli altri; ricorda quanto è stato difficile vestire i panni della figlia invisibile, vivere all'ombra di Claire, la sorella perfetta, gestire i successi e gli insuccessi lavorativi, tutte cose che l'hanno resa meno interessante agli occhi del marito Paul.
A intervallare il presente con il recente passato ci sono le parti che ho preferito. Quelle di un diario. Un diario in cui conosciamo una bambina introversa, asociale, solitaria e bugiarda, cresciuta senza un solo amico. Pagine intrise di disprezzo e rancore in cui prenderà forma un estenuante giocoforza che vedrà contrapporsi l'odio di una figlia all'amore di una madre. 

Sorprendente al punto giusto, intrigante quanto basta per farti sorvolare su alcuni difetti, Ogni Piccola Bugia si è rivelato un romanzo d'esordio davvero d'effetto. Un romanzo cattivo, traditore, ma soprattutto divertente, perché un thriller deve assolutamente esserlo. Non c'è soddisfazione più grande nel rimettere insieme i pezzi di una trama stravolta a regola d'arte, e come se non bastasse, l'autrice, non paga di averti affollato la testa con mille domande, ha pensato bene di rispondere a tutte per poi insinuare in extremis un nuovo tarlo. Così. Giusto per farti passare qualche notte in bianco a rimuginare e a maledirla. Però alla fine a me piace l'effetto fregatura nei thriller, non posso negarlo. E mi è piaciuto scoprire in Alice Feeney una grande manipolatrice.
Insomma, un romanzo non perfetto al 100%, ma fidatevi, merita... e io bugie non ne dico. Quasi mai.

Sezione Spoiler

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5 commenti:

Mr Ink ha detto...

Davvero divertente e fighissimo.
Ad avercene.

SilviaLeggiamo ha detto...

Eh sì, ad avercene!

Anonimo ha detto...

Bello, le parti del diario sono state anche le mie preferite!
Fabio

SilviaLeggiamo ha detto...

Sììì, forse perché sono le più malate ma io le ho proprio adorate quelle pagine!

Unknown ha detto...

Ma quindi era lei la cattiva? O lo erano entrambe o si è immaginata tutto

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