3 agosto 2015

Recensione, IL CONFINE DEL SILENZIO di C. L. Taylor

Breve post sull'ennesima lettura estiva :)
L'avevo scritta prima di leggere Aristotele e Dante Scoprono i Segreti dell'Universo e Ho Paura Torero, quindi stavo in crisi. Per fortuna adesso vedo tutto molto più rosa, infatti mi sto coccolando con l'ultimo titolo di Susan Elizabeth Phillips, Volare Fino alle Stelle (tradurre Kiss an Angel era difficile? A quanto pare sì, o non sarebbe uscito questo obbrobrio) che è sempre una garanzia!

Il Confine del Silenzio di C. L. Taylor

| Longanesi, 2015 | pag. 312 | € 16,40 |
Sue Jackson è una donna realizzata: ha una famiglia felice, un marito con una solida carriera politica, una bella casa. Ma quando la figlia quindicenne Charlotte entra in coma in seguito a un grave incidente con un autobus, tutta la sua felicità va in pezzi. Eppure, se possibile, il ricovero della ragazzina in terapia intensiva non è l'incubo peggiore che Sue deve affrontare. C'è infatti il terribile sospetto che non si tratti di un incidente, ma di un tentativo di suicidio... Sue, disperata e in contrasto con il marito che nega qualsiasi ipotesi di suicidio, fa quello che solo una madre disperata può fare: apre il diario di Charlotte. "Nascondere questo segreto mi sta uccidendo" è la spaventosa frase che spunta dai meandri della vita di una ragazza inquieta. Sue scoprirà aspetti della vita della figlia, e della propria, che aveva disperatamente cercato di rimuovere, in un processo di discesa agli inferi che coincide con la scoperta di un male sempre più oscuro, sempre più difficile da arginare, che sta inghiottendo la vita di tutti...
Voto:
 +

Mi sento una lettrice frustrata e inappagata in questo periodo, e mi sembra giusto sottolinearlo perché forse quando un libro non mi soddisfa pienamente è colpa anche un po' mia. A onor del vero però tra le ultime letture questa è stata forse la migliore, anche se la storia non offre chissà quali novità. Ma ormai quale romanzo riesce a essere davvero originale? Nei thriller poi l'impresa sembra essere più ardua che mai, stupire è un miraggio che in pochi sanno davvero concretizzare.
C. L. Taylor gioca su passato e presente alternando la narrazione di una protagonista dilaniata dal dolore: la figlia è in coma, la ricostruzione dei fatti è dubbia - incidente o suicidio? - ma c'è qualcosa che alla donna non torna. Prima di tutto com'è possibile che una madre non percepisca il punto di rottura della sua stessa carne, com'è possibile che non abbia visto, intuito o sospettato nulla?

Sue inizia così a indagare, ma quelli che trova sono solo muri di silenzi indistruttibili. Gli amici di Charlotte sembrano nascondersi dietro a lapalissiane bugie, ma le pagine del diario della figlia parlano di qualcosa di terribile che è successo. Cosa può avere scoperto per condurla a compiere un gesto tanto estremo?

Intanto emerge il passato della protagonista, una donna che non è assolutamente fragile come sembra, una donna che prima di essere moglie e madre era una normale ragazza come tante, ma un unico passo falso le ha rovinato quelli che dovevano essere gli anni più belli della sua vita: si è innamorata dell'uomo sbagliato.
Questa parte di narrazione mi ha ricordato parecchio Nell'Angolo Più Buio di Elizabeth Hayne: Sue perde la testa per un uomo solo apparentemente fantastico e con il tempo si ritrova succube di un sentimento malato e opprimente. Le conseguenze sono devastanti: manie di persecuzione, disturbi ossessivi compulsivi, ansie, paure.
Il suo presente però è solido come la roccia, ma qualcosa o qualcuno sembra volerlo mandare in pezzi e la donna si ritroverà sola a combattere per una verità sempre più necessaria, quella verità che renderà libera non solo lei, ma sua figlia prima di tutto.

Inevitabile che il prima e il dopo finiscano per convergere in un finale non dico mozzafiato e nemmeno inaspettato, ma sicuramente ben strutturato. Un finale che in parte ci si aspetta e che ho ritenuto fondamentalmente giusto.

Il Confine del Silenzio è una storia che invita a togliersi bende e bavagli, una storia di coraggio e rivincita, di salvezza e vendetta. È la storia di una madre disposta a correre qualsiasi rischio per la salvezza della propria figlia e il romanzo non manca di porre l'accento sul complicato ruolo genitoriale e sull'importanza di non affidare i propri segreti solo ed esclusivamente alle pagine bianche di un diario.

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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

4 commenti:

Nico ha detto...

Sono a metà libro, non male. Certo come dici un thriller fortemente innovativo è difficile da trovare, accontentiamoci di quelli almeno non noiosi :)

SilviaLeggiamo ha detto...

Sì, infatti si legge bene, diciamo che quando l'argomento è "quello" i paragoni vengono naturali e addio originalità. Poi dipende tutto dal bagaglio di letture che uno si porta dietro. Cmq è un romanzo che intrattiene.

Mr Ink ha detto...

Nell'angolo più buio era davvero bello.
Su questo un pensiero lo faccio, se capita. Ogni tanto, una lettura così ci sta :)

SilviaLeggiamo ha detto...

Era molto psicologico, questo cerca di stare in bilico tra il thriller e il dramma... forse preferisco i libri che prendono una posizione netta.

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