5 dicembre 2016

Recensione, Ci Proteggerà la Neve di Ruta Sepetys

Buonasera a tutti cari lettori, come anticipato nel post precedente ecco la recensione della mia lettura a quasi cinque stelle. Be', non potevo salutare il 2016 senza il romanzo della Sepetys e come al solito quest'autrice non mi ha deluso affatto. Anzi, la trovo ogni volta più brava ed emozionante.
Se volete fare un regalo di Natale gradito al 100%, scegliete un suo libro <3

Ci Proteggerà la Neve di Ryta Sepetys

| Garzanti, 2016 | pag. 368 | € 16,90 |
Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sé vede solo una distesa di neve. È fuggita dal suo paese, la Lituania. È fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana non è sola. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che ha soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. È grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la nave finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino. Finché guardando in alto vedrà un cielo infinito pieno di neve, saprà che quel candore le darà la forza per non arrendersi.
Voto:

Il 1° settembre 1939 la Germania aveva invaso la Polonia da ovest. 
Il 17 settembre 1939 la Russia aveva invaso la Polonia da est. 
Mi ricordavo quelle date.
Due nazioni in guerra avevano avvinghiato la Polonia come bambine che litigano per una bambola. Una la prendeva per una gamba, l'altra per un braccio. Tiravano così forte che un giorno la testa era saltata via.

Pensare alla Seconda Guerra Mondiale porta solitamente alla mente un unico orrore, quello dell'olocausto, ma la lista di persone sgradite non comprendeva solo ebrei, e spesso ce ne dimentichiamo. Tanto per fare un esempio, il progetto eugenetico di Hitler prevedeva lo sterminio di tutti i disabili (ciechi, ritardati, storpi, portatori di qualsiasi handicap, anche lieve) indipendentemente dall'etnia di appartenenza, in quanto l'essere imperfetto rappresentava un abominio. Anche Stalin fu un vero e proprio maestro del terrore. Nonostante nei gulag non ci fossero camere a gas e non venissero pianificati omicidi di massa, era il lavoro estenuante e le temperature che toccavano i -50 gradi a mietere vittime. In Avevano Spento Anche la Luna (qui la recensione) Ruta Sepetys ci racconta proprio questa pagina di storia dimenticata, il massacro silenzioso di ventiduemila polacchi, una strage non solo passata inosservata, ma addirittura insabbiata e mascherata che ancora oggi grida giustizia.

In Ci Proteggerà la Neve il periodo storico è un po' sempre lo stesso, ci spostiamo solo geograficamente, questa volta siamo in Germania, ed è un altro crimine - taciuto anch'esso - che l'autrice denuncia: l'affondamento del transatlantico Wilhem Gustloff su cui persero la vita diecimila persone. Per capire la proporzione della tragedia, basti pensare che il Titanic fece "solo" millecinquecento vittime.
Ma Ruta Sepetys, nata in America, di origini lituane, è nota per disseppellire segreti e scomode verità, e per raccontare una guerra priva di ideali e debordante di fanatismo, portatrice infetta di morte e orrore.
La sua penna ci parla di gente comune che tenta di salvare disperatamente i propri figli, di uomini e donne che confidano in un futuro migliore, ma che in realtà vorrebbero solo tornare al passato, in quegli anni in cui se vivere o morire non lo decideva un altro essere umano, ma il destino.
Per questo l'autrice ha voluto scrivere un romanzo a quattro voci, in poco più di trecentocinquanta pagine ha cercato di cancellare quella linea tragicamente netta che ci portava a mettere i "buoni" da una parte e i "cattivi" dall'altra e ha raccontato la storia di quattro anime braccate dal senso di colpa, dal destino, dalla vergogna e dalla paura. Joana, Florian, Emilia e Alfred. La lituana, il prussiano, la polacca e il tedesco.
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

7 commenti:

Alice Land ha detto...

Vedi perché ti lovvo? Perché scrivi recensioni così. Mamma mia... i brividi. Ok, lo compro. Subito. Ora! Grazie! :*

SilviaLeggiamo ha detto...

<3 lovvo... ma se metto due parole in fila in modo decente è merito dei libri belli, quando sono meh o bleah è difficilissimo. Soprattutto se sono meh. Quelli bleah è anche divertente massacrarli ;)

Ely - Il Regno dei Libri ha detto...

wow che recensione meravigliosa, complimentissimi <3

Alenixedda ha detto...

Una recensione davvero splendida, Silvia!! Quest'autrice è sempre stata in wishlist, ma dopo aver letto queste parole sale ai primi posti!! Amo anche io i romanzi profondi e impegnativi emotivamente, oltretutto il fatto storico di cui parla non l'avevo mai sentito nominare, e ne sono molto incuriosita.
Grazie <3

SilviaLeggiamo ha detto...

Ragazze grazie, Alenixedda leggilo, non te ne pentirai!

daydream ha detto...

Questa sì, che è una recensione! Della Sepetys non ho ancora avuto il coraggio di leggere nulla... però a casa ad aspettarmi c'è già il suo Avevano spento anche la luna e in wishlist su Amazon ci sono sia questo, che l'altro suo romanzo, quello con ragazza/libri in copertina di cui ora mi sfugge il titolo. Immagino siano tutti tanto dolorosi quanto meravigliosi... o sbaglio? Devo solo aspettare il momento giusto... devo essere in vena di farmi spezzare il cuore X°D

SilviaLeggiamo ha detto...

La Septys migliora di libro in libro, dipende se vuoi partire dal top o meno. Questo è stupendo, il migliore di tutti, ma anche Una Stanza Piena di Sogni è bellissimo.