4 settembre 2018

Libro VS Film - Sfida n°54, the Kissing Booth

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò random) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS SERIE TV
chi vincerà?

Oggi in sfida
the Kissing Booth

 

Vince il film!

Avevo iniziato il romanzo di Beth Reekles perché sapendo che sarebbe uscito il film volevo far valere la regola "prima si legge poi si guarda", ma non ce l'ho fatta. Mollato dopo pochi capitoli...
Mi sono però informata e niente, dovevo farlo prima, anche se mi sarei sentita la solita acida con troppi pregiudizi, d'altronde... è giusto bocciare a priori un libro solo perché uscito su Wattpad dalla penna di una quindicenne? Mhhh... sì.
Anche se le eccezioni ci sono, nel 99% dei casi una scrittrice troppo giovane potrà avere anche idee fantastiche, ma - oggettivamente - non ha esperienza. E uno stile fluido, corposo, vivo e palpitante, capace di farti venire le farfalle allo stomaco (stiamo parlando di un romance in fondo) non te lo porta Babbo Natale. Il talento va coltivato e la giovane Reekles ha ancora un bel po' di strada da fare.
Questo tra l'altro spiega la pubblicazione postuma all'uscita della pellicola sulla piattaforma di Netflix (pure stessa cover, guarda un po'!); solo così il libro poteva vendere, sfruttando l'eco televisivo di una teen comedy assolutamente deliziosa.
Il film, sceneggiato e diretto da Vince Marcello, diverte, intrattiene, ha i ritmi giusti, e ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult per le generazioni future. La protagonista poi, una frizzantissima Joey King, sprizza energia da tutti i pori, catalizza su di sé tutte le contraddizioni tipiche dell'adolescenza e strappa sorrisi su sorrisi. Poi adoro il fatto che nel film ci sia Molly Ringwald, ok, ha un ruolo marginale, ma lei è una vera icona della commedia rosa anni Ottanta e la sua sola presenza regala alla pellicola un tocco di evergreen.

La storia è semplicissima e probabilmente anche piena di cliché, ma è strutturata così bene che #chissenefrega 8)
Elle ha un migliore amico, Lee, con cui è cresciuta in simbiosi, tra loro c'è un rapporto davvero speciale e perché resti tale hanno stilato delle semplici inviolabili regole tra cui "è assolutamente vietato innamorarsi di un parente dell'altro". Peccato che Elle abbia una cotta per Noah, il fratello di Lee, ma fortunatamente - e razionalmente - vuole starne totalmente alla larga perché di lui non c'è proprio da fidarsi: sempre in giro con una tipa diversa, sempre a infilarsi in qualche casino e a tirare pugni a destra e a manca. No, no. Meglio che resti off limits...
Ma, complice una fiera organizzata dal consiglio studentesco e lo stand dei baci, ecco che Elle riceve un kiss mozzafiato da Noah e così la loro storia - da mantenere rigorosamente segreta a Lee - ha inizio.

Il film, lo ripeto, è davvero molto, molto carino, il libro (che a posteriori ho voluto riprendere in mano perché "masochista" è il mio secondo nome) è assolutamente da evitare. Sembrano due storie addirittura diverse...
E siccome non mi va di passare per la solita vecchia rompipalle sarò breve: del romanzo non funziona niente 1) perché è pieno di dialoghi e praticamente privo di descrizioni 2) perché è un'accozzaglia di situazioni buttate a caso 3) perché se già i personaggi principali hanno lo spessore di una ciglia, per quelli secondari dovete armarvi di microscopio.
Inoltre a) Elle nel libro è bella ma non balla, invece nel film balla eccome condividendo con Lee la passione per la Dance Dance Revolution b) Noah è la copia sputata del Travis di Jamie McGuire (vedi Uno Splendido Disastro) e ha svariati disturbi della personalità  c) i personaggi sembrano tutti orfani, perché delle famiglie non si parla mai.
Premetto che anche nel film ci sono alcune di queste caratteristiche, ma il linguaggio televisivo funziona in un modo diverso rispetto a quello narrativo e quello che da una parte è semplice e genuino nell'altra risulta artificioso.
Bene, se non l'avete già fatto non vi resta che prepararvi tanti popcorn e collegarvi a Netflix. Poi dopo potrete anche scaricare la bellissima colonna sonora che è un mix di generi che va dagli anni Settanta al contemporaneo e shippare Joey King e Jacob Elordi che si sono innamorati sul set nel 2017 e stanno ancora insieme. Love story go on...

Alla prossima ;)


Trailer



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