30 settembre 2014

Recensione, STARGIRL di Jerry Spinelli

Ultimamente sono stata leggermente monotematica. Outlander di qua, Outlander di là, Jamie di sotto, Jamie di sopra (tu puoi metterti dove ti pare che non c'è problema!) e come se non bastasse spesso e volentieri ho ripreso in mano i libri della serie rileggendo capitoli su capitoli. Intere serate passate tra le pagine di questa incredibile storia. Mi sento leggermente drogata e considerando che solitamente odio le serie, direi che la faccenda è grave. Non so se mi riprenderò più...
Ma veniamo alla recensione di oggi!

STARGIRL di Jerry Spinelly

| Mondadori, 2004 | pag 170 | € 9,50 |
Immaginate una scuola di provincia in cui tutti i ragazzi si vestono allo stesso modo e fanno le stesse cose, e poi chiedetevi che effetto farebbe, in un posto del genere, l'apparizione di una ragazza vestita nel modo più stravagante, che va in giro con un topo in tasca e un ukulele a tracolla, piange ai funerali degli sconosciuti e sa a memoria i compleanni dell'intera cittadinanza. Resterebbero tutti a bocca aperta, naturalmente, proprio come succede a Leo quando la vede per la prima volta e si chiede se è una svitata, un'esibizionista o tutte e due le cose insieme. Ma Stargirl è semplicemente se stessa: e non è detto che questo sia un vantaggio, in un mondo fatto di persone che vogliono soltanto "adeguarsi"...

Voto:

Stargirl è un romanzo per ragazzi che ha tanto da insegnare anche agli adulti. E' un libro per certi versi prevedibile, quanto può esserlo la natura umana, ma è soprattutto un libro in grado di farci sentire in colpa. Dovrebbe esserci una Stargirl in ognuno di noi, dovremmo saper guardare il mondo con occhi più stupiti, e dovremmo imparare a ridere per un nonnulla e a ballare senza musica.

Ma chi è Stargirl?
"Io non sono il mio nome. Il mio nome è qualcosa che indosso, come un vestito. Si consuma, diventa troppo piccolo, e allora lo cambio."
Stargirl è tutto quello che non sono gli altri. In una cittadina omologata a misura di abitante, dove tutti seguono, senza nemmeno rendersene conto, mode, schemi e status, arriva lei, con le sue lunghe gonne che strisciano per terra, un ukulele a tracolla e un topo per amico. Lei, che piange ai funerali di perfetti sconosciuti e canta Happy Birthday ai compleanni di compagni di scuola che non le rivolgono nemmeno la parola. Lei, che regala sorrisi e dispensa gentilezze. Lei, che osserva i miracoli della vita con occhi trasognati.

Stargirl destabilizza un equilibrio apparentemente inattaccabile e in questa comunità fortemente nonconformista, fatta esclusivamente di "noi", poco alla volta iniziano a spuntare gli "io"... finché non scoppia l'individualismo! 
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

29 settembre 2014

Outlander Recap 01x08

Oggi avevo un po' di tempo libero e ho pensato che il modo migliore per usarlo fosse quello di recappare l'ottava puntata di Outlander. Anzi, per vostra somma gioia, da Aprile 2015 - data in cui riprenderà la serie - vi recapperò tutto. Happy?

Promo Episodio 8 - Both Sides Now



Da qui piovono SPOILER!

Jamie e Claire nonostante si siano sposati per "convenienza" si godono tutti i piaceri della vita coniugale mentre Frank - nel 1946 - sta cercando disperatamente la moglie. Il pover'uomo sta scomodando mezza Scozia per scoprire che fine ha fatto la consorte e quando con tono sicuro e voce ferma dice "mia moglie non è con un altro uomo!" io ho goduto come un riccio.
Ecco dov'è Claire.


Spalmata sull'erba con Jamie intento a farle cose rigorosamente V.M. 18 e oltre.

Ma è il caso di dirlo, Jamie ultimamente ha decisamente abbassato la guardia. Lui che aveva sempre le antenne ben dritte adesso ha qualcos'altro di dritto e così si allontana dal clan per darsi alla pazza gioia con la moglie senza prendere le giuste precauzioni (e non parlo di metodi anticoncezionali, Jamie non sa nemmeno cosa sia la marcia indietro).
Sfiga vuole che assistiamo al primo coitus interruptus della serie.
Jamie è lì che ancheggia bello e felice, mentre Claire - come vedete - sta pensando al marito Frank...

Piccola digressione, anche detto "momento di solidarietà".
Lo so Frank.
Non t'incazzare.
  <<--- Nonostante pesino poi ti ci abituerai.
...che due disertori delle Giubbe Rosse puntano una pistola sulla sua meravigliosa testa.
Claire strabuzza gli occhi, si copre le tette e si tira giù la gonna.
Jamie spara lampi di fuoco da quei suoi meravigliosi (aggettivo che userò senza ritegno ogni volta che mi riferirò a lui) occhi blu.
Ma niente paura. Claire è una che sa come sopravvivere e siccome poco prima aveva avuto una bella lezioncina su come usare un coltello adesso pensa bene di metterla in pratica. E' una che impara in fretta.
Così, appena il tizio brufoloso (nel libro lo è almeno) le zompa addosso, non fa in tempo a dare una spinta che lei gli pianta per due volte la lama nel rene. Fuori uno.
Jamie approfitta dell'occasione e taglia la gola all'altro tizio che non ha il tempo di dire ahia. Fuori due.

Segue lo stato di shock di Claire.
A cui segue il senso di colpa di Jamie. E io dico, bella mia, tutte le volte che hai dato una bistecca a Frank gli stavi offrendo il cadavere di una mucca, di un pollo, di un maiale... adesso facciamo tanto la schizzinosa per aver fatto fuori un uomo? Eddai su. Ripigliati.
Non vedi come c'è rimasto male Jamie?


In fondo tu stavi per essere stuprata, ma lui stava per vedere sua moglie essere stuprata.
Non è peggio? Capiscilo dai!

Superata la cosa, Jamie deve andare a un appuntamento col destino. Sembra che esista un uomo in grado di scagionarlo e di togliere così la taglia che ha sulla sua meravigliosa testa, ma temendo un'imboscata - e non volendo far correre dei rischi a Claire - le fa una bella ramanzina sul perché lei non può seguirlo.

Vi sembra la faccia di una che promette e poi mantiene? u.u

Jamie per sicurezza lascia Will con lei, ma il poverino ha un bisogno impellente (leggasi, ha la cacarella) e così si allontana giusto il tempo di espletare. Manco a dirlo Claire... carpe diem! Saltella tra i giunchi e i fili d'erba finché non scorge il cerchio di pietre e...

Casa...

Ah no, questa è un'altra storia.
Comunque la morale è sempre quella.

Pietre. Frank. Casa.

Caso vuole che il marito sia proprio dall'altra parte - afflitto, sconvolto, devastato - e che in quel momento decida di gridare il suo nome...
"Claire!" "Claire!"
E lei "Fraaaank!"
E porca vacca, 'sti due si sentono! E io NOOOOOO!!! NOOOOO!!! E ancora NOOOO!!! Ma per fortuna la sentono anche le Giubbe Rosse e la catturano. Dio ti ringrazio!


Perché sinceramente... per chi tifiamo?
Per quello stoccafisso di Frank o per quel pezzo di meraviglioso scozzese che è Jamie?

Così Claire ha quello che si merita e si ritrova ben presto faccia a faccia con Black Jack Randall, l'essere più spregevole di tutti i paesi anglosassoni. Uno che a Voldermort ci fa una pippa.


Claire cerca in tutti i modi di trovare una via di fuga, usa ogni arma in suo possesso, ma Randall non ci casca e in due e due quattro la mette a 90°. E per la seconda volta nel giro di una puntata Claire rischia di essere violentata.
Ma arriva lui. Il protagonista più meraviglioso di tutta la storia letteraria e televisiva con la battuta forse più prevedibile del mondo, ma che metterà tutte le outlander addicted K.O.!


E con questo, arrivederci al 4 Aprile 2015.


27 settembre 2014

Weekly Recap #111

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Post super veloce, ma porca pupazza, mi è venuto il raffreddore! E lo so di chi è la colpa! Di qualcuno che spalanca le finestre e fa corrente la mattina alle nove. Quando fuori ci sono dieci gradi! Poi non lamentiamoci se mi ammalo, eh?!
Sfogo a parte, avevo tremila cose da dirvi ma le tengo da parte per momenti migliori. Oggi giornata fantastica comunque, ho trovato una micina che avrà tre mesi sotto una macchina ed è stato subito amore. Ma tanto amore!
Lancillotto l'ha accolta bene, ma lui è un mito, è il Mister Coccola più coccoloso del mondo!

Sì, sto parlando proprio di te!

NEW ENTRY

Questa settimana avevo un buono Amazon da spendere e ho deciso di iniziare il recupero dei romanzi self che più ho amato.


Non potevo che cominciare con Lemonade (qui la recensione) e Capitan Swing (qui la recensione) di Nina Pennacchi. Gente, se amate il romance storico non fateveli scappare, capito?
Poi mi sono presa Il Conte di Montecristo. Avevo una copia parecchio rovinata e volendo rileggerlo ci tenevo ad avere un'edizione con una buona traduzione. Non è bellissimo? 1300 pagine di avventura, amore, onore, riscatto, vendetta, tradimento. C'è di tutto e di più. Un classico che non tramonterà mai. Peccato che pesi 800 grammi... ma vediamo il lato positivo: sarà come andare in palestra. Uniamo l'utile al dilettevole!

* * *

Non mi resta che salutarvi e mi raccomando! Domani tutte davanti al computer a vedere l'ottava puntata di Outlander! Purtroppo la seconda parte della prima stagione riprenderà il 4 Aprile 2015. Ma si può essere così sadici?

[il dialogo che tutte vorremmo sentire]
Jamie: ti manca Frank?
Claire: Frank chi?

25 settembre 2014

Le Uscite di Settembre 2014

Dopo la lunga pausa estiva torna la rubrica tanto amata dai lettori e poco dai loro porcellini. Perché il vostro salvadanaio è a forma di porcellino, vero?!
Come sempre vi posto le uscite a mio avviso più interessanti e se avete già letto qualcuno di questi titoli (o ne avete altri da consigliare) sono qui con le antenne belle dritte sulla capoccia!

Personalmente l'occhio mi è caduto sui due romanzi della Codice Edizioni, soprattutto su Fuga dal Campo 14, perché la dittatura non è stata solo quella nazista e perché a volte ci dimentichiamo che in alcuni Paesi è ancora predominante.
Ovviamente dopo il delizioso Oltre i Limiti (qui la recensione) leggerò Scommessa d'Amore (posso non scoprire cosa succederà a quella sciroccata di Beth?) e ovviamente guarderò con gli occhietti che brillano il nuovo romanzo di Carrisi. Solo che trattandosi di una sorta di seguito dovrò prima recuperare Il Tribunale delle Anime, l'unico che mi manca di Donatinomiobello ♥ 

Mi ispira DA MORIRE la serie Maze Runner e adoro questa nuova edizione! Sono anche fortunata, perché non avevo ceduto all'acquisto de Il Labirinto nell'attesa che la trilogia terminasse e adesso sto meditando di comprarla in blocco. Peccato che ho appena speso il mio buono Amazon... ma l'ho speso benissimo, quindi non mi pento!

Tra tutte queste novità non ho letto niente se non the Giver (che non è una novità tra l'altro!) che avevo recensito (qui) ai tempi della sua prima pubblicazione da parte della Giunti e Il Tuo Meraviglioso Silenzio che merita cinque secondi di doveroso "silenzio" essendo uno dei romance new adult più belli che mi sia capitato di leggere. Grazie Mondadori (anche se con  la copertina potevi impegnarti di più...). E grazie Katja. Se vi è sfuggita, qui c'è la recensione ^^

Non è tutto. Per le romanticone come me è in ristampa Signora del Suo Cuore (recensione) di Mary Balogh, un'autrice con cui ho un rapporto decisamente altalenante. Questo è uno dei suoi libri che ho conservato e anche se non è quello che preferisco in assoluto sono sicura che a tante lettrici piacerà.

Adesso basta. Sto zitta e passo la parola ai libri!


Codice Edizioni

  
| Fuga dal Campo 14 di Blaine Harden | pag. 290 | € 16,90 |
Shin Dong-hyuk è l'unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare. La sua fuga e il libro che la racconta sono diventati un caso internazionale, che ha convinto le Nazioni Unite a costituire una commissione d'indagine sui campi di prigionia nordcoreani. Il Campo 14 è grande quanto Los Angeles, ed è visibile su Google Maps: eppure resta invisibile agli occhi del mondo. Il crimine che Shin ha commesso è avere uno zio che negli anni cinquanta fuggì in Corea del Sud; nasce quindi nel 1982 dietro il filo spinato del campo, dove la sua famiglia è stata rinchiusa da decenni. Non sa che esiste il mondo esterno, ed è a tutti gli effetti uno schiavo. Solo a ventitré anni riuscirà a fuggire, grazie all'aiuto di un compagno che tenterà la fuga con lui, e ad arrivare a piedi e con vestiti di fortuna in Cina, e da lì in America. Questa è la sua storia.
Dal 25 Settembre 2014.

 
| La Domestica di Nathalie Kupermann | pag. 130 | € 14,90
Sandra, imperfetta madre di famiglia con tre figli, un appartamento troppo grande e un marito distratto, assume per la prima volta una donna delle pulizie. Si tratta di Marta, una polacca giovane e simpatica. Quando lei arriva, però, nell'universo di Sandra iniziano ad aprirsi delle piccole crepe, settimana dopo settimana. Il fatto che Marta sia a così stretto contatto con la sua intimità e con la sporcizia della famiglia la precipita nel panico più assoluto: eccola, che pulisce il suo bagno; eccola, che le lava i vetri. Il passato riemerge violentemente, con i suoi segreti e con i ricordi dolorosi che la legano alla madre. Inizia così una sorta di discesa in quel confortevole inferno che può essere la quotidianità.
Dal 18 Settembre 2014.

De Agostini

 
| Scommessa d'amore di Katie McGarry | pag. 512 | € 14,90 |
serie pushing the limits #2
Beth Risk non è abituata a farsi mettere i piedi in testa da nessuno, ma stavolta non ha scelta: deve tornare a vivere nella sua città natale insieme allo zio Scott, altrimenti lui rivelerà alla polizia il segreto di sua madre. E se la verità saltasse fuori, la donna finirebbe in prigione. Perciò Beth è costretta a cedere al ricatto, anche se questo significa sacrificare la propria felicità e abbandonare i suoi due migliori amici, Noah e Isaiah. Ryan Stone è una promessa del baseball e un brillante scrittore. La sua "perfetta" famiglia, però, nasconde un segreto, qualcosa che non ha mai rivelato a nessuno, nemmeno al gruppo di amici con cui è solito divertirsi giocando a sfidarsi alle imprese più pazze. L'ultima scommessa riguarda la bellissima e scostante studentessa che si aggira come un pesce fuor d'acqua nei corridoi della scuola. A Ryan non piace perdere e ce la mette tutta per riuscire nell'impresa di portarla fuori... ma ciò che nasce per gioco si trasforma ben presto in un'attrazione a cui né lui né Beth sapranno resistere.
Dal 16 Settembre 2014.

Einaudi

 
| La Cresta dell'Onda di Thimas Pynchon | pag. 568 | € 21,00 |
New York, 2001, nel breve intervallo tra il crollo delle società dot-com e l'11 settembre. Maxine Tarnow, separata, due figli piccoli da crescere, ha una piccola agenzia di investigazioni a Manhattan, specializzata in frodi. Da quando le hanno tolto la licenza, può permettersi di fare il mestiere come più le aggrada, girando con una Beretta, frequentando un mondo ai margini della legalità, dedicandosi a piccole operazioni di hackeraggio. Mentre indaga su una società specializzata in servizi di sicurezza informatici e sul suo direttore, uno stravagante miliardario che si è arricchito con la bolla speculativa di fine millennio, Maxine si imbatte in una serie di delitti, e in una realtà sotterranea fatta di spacciatori che viaggiano su barche a motore in stile art déco, nostalgici hitleriani, liberisti sfegatati, mafiosi russi, blogger, imprenditori.
Dal 16 Settembre 2014.

Longanesi

 
| Il Cacciatore del Buio di Donato Carrisi | pag. 450 | € 18,60 |
Fu il primo dei tribunali della Curia romana ecclesiastica, ed è istituito per le questioni di coscienza. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando per autorità di Innocenzo IV i penitenzieri di Roma si costituirono in collegio sotto la presidenza di un cardinale. Il suo potere giurisdizionale variò secondo i tempi, ma è certo che la Penitenzieria si sia occupata e continui a occuparsi di cose oscure, indicibili e pericolose. Come fu in epoca controriformista per le suppliche dei condannati a morte per stregoneria. La Santa Penitenzieria Apostolica è anche altrimenti conosciuta come: il tribunale delle anime. È qui che Bene e Male giocano la loro partita con il destino degli uomini. Il tribunale infatti si occupa dell'archivio criminale più imponente che esista al mondo, quello delle confessioni dei peccati più gravi. È per questo che esistono i penitenzieri: sono loro la presenza segreta su molte scene del crimine, sono loro alla costante ricerca di ciò che l'occhio di un semplice detective non può scorgere. Un'anomalia.
Dal 29 Settembre 2014.

Salani

 
| Io, te e la vita degli altri di Vincent Maston | pag. 221 | € 13,90 |
A volte vorresti ribaltare il mondo. Vorresti urlare e invece taci, anche quando la vita è così ingiusta e stupida da far male. Eppure ci sono dei momenti in cui quella stessa vita offre inaspettatamente un piccolo, temporaneo sollievo. Apre uno squarcio, e le tue azioni diventano atti di giustizia. Laggiù punisci i prepotenti, gli indifferenti, i maleducati. Come un eroe invisibile. Germain vive in due mondi: in uno è un bravo ragazzo, serio e lavoratore, appassionato di musica, un po' troppo introverso per colpa di una grave balbuzie che lo affligge dalla nascita, perfino innamorato; nell'altro, che assume le dimensioni tentacolari della metropolitana cittadina, si trasforma, giocando d'azzardo sul limite invisibile tra bene e male. Fino al giorno in cui incontra una ragazza che fa esattamente come lui... e, all'improvviso, Germain è costretto a cambiare le regole del gioco. "Io, te e la vita degli altri" è un romanzo sulla forza delle intenzioni e sul potere della volontà; un inno alle piccole azioni che stravolgono la spietatezza e l'indifferenza del mondo.
Dall'11 Settembre 2014.

Fanucci Editore

   
Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Corbaccio

  
| Phobia di Wulf Dorn | pag. 324 | € 16,60 |
Londra, una fredda notte di dicembre nell'elegante quartiere di Forest Hill. Sarah sta dormendo quando sente rientrare il marito, che sarebbe dovuto restare via per lavoro ancora qualche giorno. Ma l'uomo che trova in cucina intento a prepararsi un panino non è Stephen. Eppure indossa gli abiti di Stephen, ha la sua valigia, ed è arrivato fin lì con l'auto di Stephen, parcheggiata come al solito davanti alla casa. Sostiene di essere Stephen, e conosce particolari della loro vita che solo lui può conoscere. Elemento ancora più agghiacciante, l'uomo ha il volto deturpato da orribili cicatrici. Per Sarah e per Harvey, il figlio di sei anni, incomincia un incubo atroce, anche perché lo sconosciuto scompare così come era apparso e nessuno crede alla sua esistenza. Anche la polizia è convinta che Sarah sia vittima di un forte esaurimento nervoso e che non voglia accettare che il marito sia andato via di casa volontariamente e che presto tornerà. Sola e disperata, Sarah si rivolge all'unica persona che, forse, può aiutarla, il suo amico d'infanzia Mark Behrendt, psichiatra che conosce gli abissi dell'animo umano. Insieme Mark e Sarah iniziano a indagare, mentre il misterioso sconosciuto è sempre un passo avanti a loro e sembra divertirsi a tormentarli, a lasciare piccoli segnali e scomparire. Chi è l'uomo sfigurato? Che cosa vuole da Sarah?
Dall'11 Settembre 2014.

Giunti

 
| the Giver di Lois Lowry | pag. 176 | € 12,00 |
Il Mondo di Jonas #1
Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando...
Dal 3 Settembre 2014.
Il Mondo di Jonas
- the Giver
- la Rivincita
- il Messaggero
- il Figlio


Mondadori

 
| I Giorni dell'Eternità di Ken Follett | pag. | € 25,00 | 
The Century Trilogy #3
I giorni dell'eternità è l'appassionante conclusione dell'epica trilogia "The Century", dedicata al Novecento, nella quale Ken Follett segue il destino di cinque famiglie legate tra loro: una americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese. Dai palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e significativi del cosiddetto "Secolo breve": le lotte per i diritti civili in America, la crisi dei missili di Cuba, la Guerra fredda, le prime sfide per la conquista dello spazio come simbolo di superiorità tra le due superpotenze, gli omicidi dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King, il Vietnam, lo scandalo del Watergate, ma anche i Beatles e la nascita del rock'n'roll. Quando Rebecca Hoffmann, insegnante della Germania Est, scopre di essere stata spiata per anni dalla Stasi prende una decisione che avrà pesanti conseguenze sulla sua famiglia. In America, George Jakes, figlio di una coppia mista, rinuncia a una promettente carriera legale per entrare al dipartimento di Giustizia di Robert Kennedy e partecipa alla dura battaglia contro la segregazione razziale. Cameron Dewar, nipote di un senatore del Congresso, non si lascia scappare l'occasione di fare spionaggio per una causa in cui crede fermamente, ma solo per scoprire che il mondo è molto più pericoloso di quanto pensi. Dimka Dvorkin, giovane assistente di Nikita Chruščëv, diventa un personaggio di spicco proprio mentre Stati Uniti e Unione Sovietica si ritrovano sull'orlo di una crisi che sembra senza via d'uscita. I giorni dell'eternità è l'affascinante racconto di un'epoca ricca di svolte la cui eco si fa ancora sentire ai giorni nostri, gli anni della contestazione e dei grandi movimenti di massa, anni in cui la lotta per la supremazia tra blocco sovietico e blocco occidentale, con il pericolo ricorrente di un conflitto nucleare apocalittico, ha influenzato la vita di milioni di persone. Con il tocco di un vero maestro, Ken Follett ci porta in un mondo che pensavamo di conoscere, ma che ora non ci sembrerà più lo stesso.
Dal 26 Settembre 2014.
The Century Trilogy
La Caduta dei Giganti
L'Inverno del Mondo
- I Giorni dell'Eternità


   
| Il Tuo Meraviglioso Silenzio di Katja Millay | pag. 462 | € 14,90 |
Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all'unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l'una nell'altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.
Dal 2 Settembre 2014.

 
| Trent'anni... e li dimostro di Amabile Giusti | pag. 261| € 14,00 |
Carlotta ha quasi trent'anni, e si considera una sfigata cronica: raggiunge il metro e sessanta solo con i tacchi a spillo, ha una famiglia decisamente folle e all'orizzonte non vede l'ombra di un fidanzato come si deve. Non solo: è appena stata licenziata a causa della sua irrefrenabile schiettezza... ma ora, per arrivare a fine mese, è costretta ad affittare una stanza del suo appartamento. Luca, il nuovo inquilino, ha molti prò (è bellissimo, fa lo scrittore, è dannatamente simpatico) ma altrettanti contro: è disordinato, fuma troppo e ha il pessimo vizio di portarsi a casa le sue conquiste, una diversa ogni notte. Carlotta non chiude occhio e in più si sente una vera schifezza. Non lo ammetterebbe mai, ma quel maschio predatore che tratta le donne come kleenex e gioca sul fascino tenebroso del romanziere la sta facendo innamorare. In una girandola di eventi sempre più buffi, tra una madre terribile, una sorella bellissima e gelosa, una tribù di parenti fuori controllo, un nuovo lavoro tutto da inventare e molti incontri ravvicinati con Luca e le sue fidanzatine di passaggio, Carlotta imparerà che è lei la prima a dover credere in se stessa...
Dal 9 Settembre 2014.

Garzanti

 
| So Dove Sei di Claire Kendal | pag. 325 | € 16,40 |
È lui. Ancora lui. Sempre lui. Clarissa lo sa. Non c’è bisogno di ascoltare la segreteria telefonica. Di leggere l’ennesimo messaggio che lampeggia sullo schermo del cellulare. Di scartare i regali che continuano ad arrivare, indesiderati. Il suo volto, i suoi occhi sono dappertutto: ovunque lei si volti, qualsiasi cosa lei faccia, lui la sta guardando. Nulla, dopo quella notte, è più come prima. Quando Clarissa ha accettato di uscire a cena con Rafe, un collega dell’università, l’ha fatto un po’ per cortesia, un po’ per svagarsi. Mai avrebbe immaginato che quelle poche ore potessero stravolgere la sua esistenza. Soprattutto perché lei, di quella notte, non ricorda più nulla. Ma da allora qualcosa nel comportamento dell’uomo è cambiato. La cortesia si è trasformata in premura, l’affetto in disperato bisogno. Lo spazio intorno si è come svuotato, lasciandoli pericolosamente soli. L’unica via d’uscita sembra venire dalla convocazione a far parte della giuria di un processo. Clarissa deve isolarsi dal mondo esterno, rendersi irreperibile, negarsi a ogni contatto. Al sicuro tra le mura del tribunale, si sente protetta, riesce addirittura a farsi degli amici. Ma l’illusione dura poco. Rafe riesce a raggiungerla anche lì. E man mano che il caso su cui è chiamata a esprimere il proprio giudizio comincia a mostrare più di una somiglianza con quanto sta vivendo in prima persona, Clarissa si rende conto che se vuole liberarsi dalla paura deve controbattere colpo su colpo. Raccogliere le prove di un crimine tanto più tremendo quanto più difficile da denunciare, a cominciare proprio da quella notte che non può né ricordare né dimenticare. E quando si fa strada la macabra consapevolezza di non essere l’unica vittima, Clarissa capisce che in gioco c’è molto più della sua libertà. Fino alle estreme, imprevedibili conseguenze. Conteso dagli editori di tutto il mondo e venduto in 24 paesi, So dove sei è un caso editoriale già prima della pubblicazione. Un romanzo che esplora il confine tra amore e ossessione, paura e solitudine, restituendoci il ritratto di una donna determinata, pronta a tutto per sopravvivere. Un intreccio magistrale, un crescendo di tensione che non lascia scampo, fino all’ultima parola.
Dal 18 settembre 2014.

 
| Quando tutto era possibile di Meg Wolitzer | pag.550 | € 18,60 |

Luglio 1974. È una serata piena di stelle. Il cuore di Jules batte all'impazzata mentre rivolge per la prima volta la parola ai suoi nuovi amici. Il suo sogno è quello di fare l'attrice, ma è timida e introversa. Eppure, ora tutto sta per cambiare. Cinque ragazzi che trascorrono con lei le vacanze estive in un prestigioso campeggio del Massachusetts l'hanno accolta tra loro, nel ristretto novero delle persone "più dannatamente interessanti che siano mai vissute". Tranne Jules, tutti loro sono rampolli dell'alta società di New York, e hanno creato una strana società segreta, poco più che un sogno di gioventù estemporaneo e altisonante. Ma questo non importa. Quello che conta ora sono le loro ambizioni e i loro desideri. Alcuni destinati a consumarsi velocemente, esaurendosi nello spazio di un'estate; altri a essere inseguiti con tenacia e coronati dal successo; altri ancora, semplicemente, a non realizzarsi mai. Ma mentre agli ideali giovanili, nati al ritmo delle ballate di Bob Dylan, si sostituiscono le sfide della vita adulta e la necessità di lottare a denti stretti per ciò che si ama, ciò che non conosce fine è la loro amicizia. Un legame indissolubile, che resiste alla sfida del tempo. Quando il futuro li mette alla prova, ciascuno di loro sa di poter contare sugli altri. Perché né Jules né nessuno dei suoi amici può dimenticare che c'è stato almeno un giorno, un'ora, un minuto in cui tutto era possibile.
Dal 25 Settembre 2014.

In Edizione Economica


Un Giorno di David Nicholls
Signora del Suo Cuore di Mary Balogh [recensione]
Joyland di Stephen King [recensione]



E anche per questo mese è tutto!
Alla prossima ^^

23 settembre 2014

Recensione, IL TUO MERAVIGLIOSO SILENZIO di Katja Millay

Dopo tanto buio, ecco la luce! Ultimamente non ho letto romanzi in grado di farmi fare le ore piccole o di leggere in qualsiasi ritaglio di tempo. Come al solito mi dicevo "sono io", "è un momento così". Ma cazzate. Era colpa dei libri, perché appena trovi quello giusto ti rendi conto che non c'è niente che tenga. Addio sonno di bellezza, benvenuti pasti surgelati. Ogni minuto, per essere speso bene, dovevo spenderlo con questo libro.

Il Tuo Meraviglioso Silenzio di Katja Millay

| Mondadori, 2014 | pag. 462 | € 14,90 |
Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all'unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l'una nell'altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.

Voto:

"Vivo in un mondo senza magia né miracoli. Un posto dove non ci sono chiromanti o prestigiatori, angeli o ragazzi dotati di superpoteri pronti a salvarti. Un posto dove le persone muoiono, la musica si è spenta e le cose fanno schifo."

Eccolo, eccolo, eccolo! Eccolo il libro che cercavo, il romance capace di risollevarmi dall'apatia e dalla noia, il romance come dico io. Il Tuo Meraviglioso Silenzio custodisce la triade per eccellenza: una storia dolorosamente drammatica, personaggi straordinariamente veri, e un finale che ha del miracoloso per quanto sia perfetto. No davvero, sapete quanto io ami questo genere di libri, ma spesso mi scende il sangue dal naso per colpa di epiloghi talmente zuccherosi da risultare nauseanti. Invece Katja Millay ci regala uno dei "per sempre" più belli mai scritti e a cui dedico il mezzo voto in più.

Ma partiamo dal principio. Non posso dire di aver capito subito di avere tra le mani un romanzo veramente valido, perché spesso dietro alla rappresentazione del dolore che tanto piace agli autori e ai lettori c'è sempre la solita minestra: siamo sfigati, ma insieme ce la faremo. Evviva. Batti cinque. Two is megl che one...
Questa volta no. Questa volta Nastya e Josh non ce la fanno. Sanno di non poterci riuscire, si rendono conto di essere emotivamente instabili e anche se le cause del loro dolore sono diverse la consapevolezza è la stessa.

"Morire non è poi così male dopo la prima volta.
Lo so per esperienza..."

Nastya è devastata nel corpo e nell'anima. Lei, che aveva il mondo ai suoi piedi e che poteva ambire a essere addirittura straordinaria, adesso non è più nemmeno normale. Non è nessuno. È morta. Ha il corpo ricoperto di cicatrici e la mano sinistra che era solita scivolare sui tasti del pianoforte con grazia e leggerezza è un insieme di ossa aggiustate e placche di ferro.
Nastya è una sopravvissuta. Forse dovrebbe essere grata alla vita per averle dato una seconda possibilità e forse dovrebbe aggrapparsi all'amore della sua famiglia, ma non ce la fa. A sostenerla ci sono esclusivamente l'odio, la rabbia e il terribile ricordo dell'istante in cui la sua esistenza è arrivata al capolinea.
Nastya però non vuole condividere i suoi segreti e siccome nessuno può farsi carico delle sue sofferenze, piuttosto che mentire, preferisce rifugiarsi in un silenzio che non infrange con nessuno.

Finché, dopo due anni, rivolge la sua prima parola a Josh.

Josh è il ragazzo che dalla vita non ha perso tutto, ma tutti. A una a una le persone che amava sono cadute come birilli, e ormai è così abituato a stare solo che non sa quasi più cosa sia la solitudine.
Insieme passano ore e ore nel garage di lui a lavorare il legno, un luogo che diventa un rifugio, la loro via di fuga, il loro mare della tranquillità. Più il tempo passa più uno s'insinua nei silenzi dell'altro finché questi non si spezzano.

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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

Libro VS Film - Sfida n° 41

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILM
chi vincerà?

Oggi in sfida
the Giver

 
Vince il film!

Ecco come un romanzo "per ragazzi" può trasformarsi in un film "per tutti".
Quando ho saputo che il libro di Lois Lowry sarebbe finito sul grande schermo ho pensato subito che le modifiche al testo originale non sarebbero state poche, ma soprattutto che sarebbero state necessarie. E così è stato. La sceneggiatura di Michael Mitnick riprende fedelmente l'opera letteraria, ma fa tre cose importanti:
- La arricchisce di particolari.
- La rende dinamica.
- Ci dà un finale (cosa che il romanzo non ha).

The Giver, per quanto sia un libro dalla forte componente didattica, si basa fondamentalmente sulla riflessione, ma ben poco sull'azione, cosa che in un film distopico non è accettabile. Anche le descrizioni sono sommarie tanto più che non abbiamo un'idea chiarissima di come sia il mondo di Jonas. "Uniformità" è la parola magica. Le persone sono tutte vestite uguali a seconda del ruolo che ricoprono all'interno della società, non ci sono colori, e tutto è rigidamente controllato da un sistema che sta al di sopra di tutto. Nulla si sa di cosa c'era un tempo, prima che la "pace" regnasse sovrana. Solo il Donatore ha libero accesso alle memorie del passato e solo un membro della società potrà ereditarle. Sarà Jonas l'eletto. E sarà Jonas, un convincente Brenton Thwaites, a comprendere che la capacità decisionale appartiene al singolo individuo e che tutti abbiamo il diritto di provare qualcosa. Di qualsiasi cosa si tratti.
Jonas, attraverso l'addestramento, sperimenterà sulla sua pelle una gamma infinita di sensazioni. Questo percorso dovrebbe servire alla Società per evitare ulteriori falle, per scovare nuove tare da debellare, ma il ragazzo proverà cose meravigliose e terribili, dalle quali verrà prima attratto e poi respinto, finché non troverà dentro di sé il bisogno di ribellarsi.

Maryl Streep, Brenton Thwaites e Jeff Bridges

Dopo Hunger Games e Divergent, un nuovo film distopico che parla di autoritarismo e scelte, con un cast di tutto rispetto. L'Accoglitore di Memorie (o donatore) ha il volto segnato dall'esperienza di Jeff Bridges, mentre la versatile Meryl Streep è il cinico e spietato capo degli Anziani.
Alla regia Phillip Noyce che firma forse uno dei suoi migliori lungometraggi.
The Giver non riscuoterà il successo dei due film sopra citati, perché privo di quegli schemi che tanto piacciono agli adolescenti (tipo la love story in primo piano), ma è comunque un buon prodotto, con un ottimo montaggio che trova la sua massima espressione nel collage delle memorie passate.
Ho solo una perplessità. Jonas a un certo punto intuisce come ribaltare il Sistema e sinceramente quel "come" poteva essere più convincente. In fondo si erano già apportate tutta una serie di modifiche che una in più non poteva di certo far male. Dettagli? Sì... ma anche no.

"prima di amare le persone dobbiamo amare la vita"



Piccole Curiosità

- Jonas il protagonista, nel libro ha 12 anni, nel film 16, e l'attore che l'interpreta 24.
- Il Capo degli Anziani nel romanzo è una figura di scarso rilievo.
- Nel cast troviamo la cantante Taylor Swift in un piccolo (ma fondamentale) cameo.
- Jeff Bridges è un vero e proprio fan della saga della Lowry, a tal punto che anni fa girò un filmino amatoriale con la sua famiglia. Nel 1990 comprò i diritti cinematografici di the Giver.
- Nel cast troviamo anche Katie Holmes che dai tempi di Dawson's Creek non ha smesso di fare smorfie.

E secondo voi?
Libro (qui la recensione) o film?

22 settembre 2014

Weekly Recap #110

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Un recap ritardatario che poi non è nemmeno un recap, ma una sorta di "speciale" dedicato ad Outlander. Lo so, oggi sono monotematica, ma dovrete sopportarmi perché, donne del web, dopo ben sei settimane passate a intonare tutte insieme "SPOSTA QUEL KILT!"...


...finalmente le nostre voci sono state udite!
E siccome non dico mai bugie, ecco la prova!

Da notare come Claire controlli attentamente
che noi sia rimasto nemmeno un pelucco del kilt... 
*cinque minuti di doverosa contemplazione*

Detto questo, breve recap.
Siamo arrivati alla settima puntata e questo sabato, con l'ottava, la prima parte della prima serie finirà per poi riprendere agli inizi del 2015. Ma quelli della Starz sono parenti della Corbaccio? Allusioni a parte torniamo a noi. Non so come farò a resistere, ma in qualche modo sopravviverò.

Attenzione spoiler!
In questo settimo episodio Jamie e Claire finalmente si sposano, non per amore, bensì per convenienza. Alla donna serve la protezione del clan scozzese per sfuggire alle ambigue attenzioni di Jack Randall che nella puntata scorsa ha iniziato a mostrarsi per quello che è veramente, e unirsi a Jamie sembra essere l'unica soluzione. Claire tra l'altro è una di quelle protagoniste molto pratiche, capaci di mettere la ragione davanti ai sentimenti e il fatto che il suo promesso sia giovane, alto e bello le fa accettare la sua sorte di buon grado. E poi è inutile negarlo. Non saranno innamorati, ma qualcosa tra loro c'è. Dalla prima volta in cui Claire gli ha rimesso insieme le ossa a tenerli unirli non sono solo bende e fasciature. No, no...


Questa puntata, senza girarci troppo intorno, è all'insegna del sesso e per quanto esplicito non c'è una sola scena che possa definirsi volgare.
Come nel romanzo si tratta di una notte molto importante per Jamie e Claire, perché imparano a conoscersi non solo in senso biblico; per quanto tutto cominci come un atto fine a se stesso poco alla volta diventerà ben altro. Jamie e Claire iniziano col fare sesso, ma al termine della puntata fanno l'amore. E' una notte lunga, fatta di confidenze, spuntini consumati davanti al fuoco del camino, racconti al lume di una moltitudine di candele e bicchieri di wisky per alleviare la tensione.
Claire è nervosa, sente che sta tradendo il marito vivo e vegeto nel 1945 (crepa Frank!), ma Jamie non è da meno essendo la sua "prima volta" e sapendo che al piano di sotto della taverna tutti gli highlanders stanno facendo il "tifo" per lui. Eppure a un certo punto è evidente che esistono soltanto loro due, per qualche ora non ci sono Jack o Frank Randall che tengano, non c'è una taglia sulla testa di Jamie, non ci sono bugie, né terribili segreti a dividerli.
Poi chi ha letto il libro sa bene cosa succederà - e non sarò io a dirvelo - ma di sicuro non è un segreto rivelare che alla base della loro storia ci sarà sempre tanta, tantissima, passione. Ma ricordatevi quanto vi ho detto. Claire è una donna pratica e razionale e non elaborerà pensieri ovvi per i comuni mortali del tipo ho trovato lo stallone e mo' me lo tengo... no... purtroppo no. Io invece sì, avrei ragionato proprio così.


Nell'attesa dell'ottava puntata ho rispolverato anche i romanzi e trovo che solo un'autrice davvero brava possa far riaffiorare le cotte letterarie a distanza di anni. E giuro che il sedere di Sam Heughan non c'entra niente, macché, quello è un dettaglio messo lì, del tutto insignificante...
Ok, a chi vogliamo raccontarla?
Sam Heughan ha reso Jamie così "vero" che è impossibile non innamorarsi di lui. E adesso sto messa male, male, male. Voglio più puntate, più Jamie e più chiappe al vento Scozia!
Per rendervi l'idea di quanto sia patologicamente rincoglionita, vi dico solo una cosa. Questa mattina mentre andavo a lavorare toccavo tutti i pietrini e i sassolini che c'erano per strada nella vana speranza che uno di loro mi portasse direttamente tra le braccia di un aitante scozzese! Invece sono finita dietro la mia grigia scrivania. Ma porca pu*£/%&%a! Che mondo ingiusto! U.U

Outlander - the Skye Boat Song




"The Skye Boat Song" è una canzone popolare scozzese che racconta la fuga del principe Carlo Edoardo Stuart (Bonnie Prince) il quale dopo la sconfitta a Culloden (1746) salpò verso l'isola di Skye grazie a Flora McDonalds che lo fece passare per la sua governante. Da qui il principe raggiunse la Francia sano e salvo e Flora è ancora oggi ricordata per essere un'eroina giacobita.

La versione che sentite nella serie tv di Outlander è un arrangiamento di Bear McCreary della lirica originale, mentre il testo è una rielaborazione della poesia di Robert Louis Stevenson. La voce è di Raya Yarbrough (moglie dello stesso McCreary).

Sarà il ciclo, l'ovulazione, l'eccesso di ormoni... sarà quel che sarà, ma ogni volta che l'ascolto mi commuovo!

Sing me a song of a lass that is gone,
Say, could that lass be I?
Merry of soul she sailed on a day
Over the sea to Skye.
Cantami una canzona che parla di una ragazza scomparsa,
Credi che possa essere io?
Carica di aspettative un giorno salpò alla volta dell'isola di Skye.
Billow and breeze, islands and seas,
Mountains of rain and sun,
All that was good, all that was fair,
All that was me is gone.
Flutti e brezza, isole e mare,
Montagne di pioggia e sole,
Tutto quello che era buono, tutto quello che era giusto,
Tutto quello che faceva parte di me se n'è andato.
Sing me a song of a lass that is gone,
Say, could that lass be I?
Merry of soul she sailed on a day
Over the sea to Skye.
Cantami una canzona che parla di una ragazza scomparsa,
Credi che possa essere io?
Carica di aspettative un giorno salpò alla volta dell'isola di Skye.

Outlanders Addicted... alla prossima!