A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILM
chi vincerà?
Oggi in sfida
La Principessa Sposa
Vince il libro!
Che abbia fatto vincere il libro credo non stupisca nessuno dal momento che ci ho dato ben cinque stelle, ma il film è un gioiellino degli anni '80, un piccolo cult, una di quelle pellicole da consumare all'infinito perché ti sollevano a tre metri da terra.
Io da ragazzina adoravo La Storia Fantastica, film sceneggiato tra l'altro dallo stesso William Goldman che l'ha riproposto in una chiave leggermente diversa, diciamo più leggera, senza però modificare praticamente nessuna scena e nessun dialogo.
Se il romanzo ha un doppio piano di lettura - uno rivolto ai più giovani e uno a quei lettori più disincantati - il film ha tutti i crismi della favola per antonomasia. Anche qui c'è sempre una buona dose d'ironia e tanta satira, ma Goldman si lascia prendere dal romanticismo dimenticandosi per un'ora e mezza che la vita non è mai giusta e che prima o poi bisogna presentarsi alla cassa per pagare il conto. Per arrivare a questo risultato ha eliminato tutta la parte dedicata alla riscrittura (ne parlo nella recensione) e ha modificato la protagonista, Buttercup (in italiano Bottondoro), trasformandola nella classica eroina disposta a sacrificare tutto per il suo grande e unico amore. Buttercup, nel romanzo, è un'eroina per modo di dire: è sciocca, egoista e non brilla né per coraggio né per arguzia, anzi... è la classica fanciulla tutta bellezza zero cervello (ma mi ha fatto morire dal ridere).
"Divino si scrive tutto attaccato o di, vino?"
Perché Westley ami questa "cima" di ragazza è un bel mistero, ma l'amore vero non ha regole, è irrazionale, e come tale non ha bisogno di essere spiegato! Non ce l'hanno già insegnato Biancaneve, Cenerentola e la Bella Addormentata nel Bosco? Sì. Quindi non dovremmo stupirci proprio di niente.
Nelle favole ci si incontra, ci si guarda e ci si innamora. Tutto nel giro di pochi istanti. E poi ci si ama incondizionatamente per tutta la vita.
Robin Wright Penn e Cary Elwes, giovani e bellissimi (lei è ancora stupenda, lui ha qualche chilo di troppo e ha perso buona parte del suo fascino), interpretano al meglio e in modo volutamente caricaturale, Bottondoro e Westley, prima divisi e poi riuniti da quel destino che si fa continuamente beffe dei loro sentimenti.
Per stare insieme dovranno sfidare il perfido Principe Humperdinck, l'astuto (?!) Vizzini, l'imbattibile spadaccino Inigo Montoya (la battuta "Ola, Mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mio padre, preparati a morire" è passata alla storia) e il gigante tonto Fezzik.
il famoso trio Lescano |
Il romanzo è unico nel suo genere, ma forse lo è anche il film. Così, a memoria, non mi viene in mente di aver visto altro in cui si amalgamano così bene avventura, amicizia, amore e comicità. E se il libro può essere maggiormente capito da un adulto, il film farà breccia nei cuori più giovani. Goldman offre a tutti una scelta.
Ci sono stati cinque grandi baci dal 1642 a.C., quando la casuale scoperta di Saul e Dalila invase la civiltà occidentale. (Prima di allora le coppie agganciavano i pollici.) E una corretta valutazione dei baci è molto difficile, spesso conduce a grandi controversie in quanto, benché tutti concordino sulla formula – sentimento per purezza per intensità per durata – nessuno sa esattamente che valore attribuire a ciascun elemento. Ma a prescindere dal sistema applicato, ce ne sono cinque che secondo l'opinione generale meritano un punteggio pieno.Be', questo li surclassava tutti.
Scena Spoiler
E secondo voi?
Libro o film?