Un mix di macabra ironia, mistery e love story, il tutto condito da un sapore deliziosamente retrò.
Si parla di vita dopo la morte, di cose lasciate in sospeso e delle contraddizioni di un’epoca che sembra passata, ma non lo è nemmeno troppo.
Ho una nuova certezza. Da deceduta voglio essere come Emma Doucet 💪🏻
P.S. di Hubert consiglio tutto, perché come scrive lui non scrive nessuno. Ha una sensibilità unica nel trattare qualsiasi tematica, anche la più spinosa. La sua prematura morte è stata una perdita immensa per il mondo della nona arte.
Nonostante non sia una fan di Pinocchio, la storia di Giovanna Ragionieri, la bambina che ha ispirato Collodi per il personaggio della fata Turchina, mi ha subito chiamata. E come sapete io ci sento benissimo 😎
Giovanna era la figlia di un giardiniere e di una domestica di Paolo, il fratello di Carlo, il quale amava questi luoghi immersi nel verde per trarre ispirazione.
È a villa Bel Riposo che incontra per la prima volta questa solare e vivace ragazzina dai capelli così chiari che il cielo ci si poteva riflettere.
Ed è qui che lei gli racconta la storia della Strega Martella, che appendeva i bambini alla grande Quercia prima di mangiarseli.
Pinocchio usciva a puntate sul Giornale dei Bambini e Giovanna aspettava impaziente ogni nuova avventura di quello che era diventato il suo personaggio preferito. E sì, lo sapeva di esserci anche lei tra quelle pagine e ne andava così timidamente fiera...
Turchina è la storia di una bambina/ragazza/donna/madre/nonna che a un certo punto della sua vita diventa un punto di riferimento per tutti quei piccoli lettori che le scrivono e poi, quando muore, viene dimenticata. Ma Elena Triolo con questo volume, che è un piccolo testamento di cuore e memorie, le ha ridato una nuova vita 💙
Un POV insolito, lucido e spiazzante che ci mostra un ragazzo solo, emarginato, "diverso", nella sua caduta verso gli abissi più neri. Quegli abissi da cui non c'è via di ritorno.
Super apprezzato lo stile grafico con richiami al comics underground tipico degli anni '70.
Una storia cattiva, piena di follia, da 1 a 10 disturbante 111 (no, non ho digitato un 1 di troppo), che ci viene sbattuta in faccia senza filtri.Un libro che è uno schiaffo, un pugno, un occhio nero.
Non posso dire di esserne rimasta sorpresa, ero preparata, ma l'ho letto tutto d'un fiato per l'urgenza di far finire al più presto un incubo in cui quello che non si vede è fin troppo visibile...
Martina va alle scuole medie, ha una famiglia disfunzionale, ed è l’oggetto del desiderio di un trentenne letteralmente ossessionato da lei; potrebbe sembrare una storia già letta e già vista - in fondo quale storia non lo è?! - ma ha due grandi punti di forza. Una narrazione claustrofobica e a spirale che ti imprigiona nel suo vortice nauseabondo. Un tratto grafico "nervoso" che sembra voler incidere e strappare la carta, ma a lacerarsi saranno solo le tue certezze.
⚠️Tutto lo schifo dell'essere umano è qui.
Un consiglio.
Se JiokE ti incuriosisce, ma ti spaventa anche, copia e incolla questo link: https://jiokeart.wordpress.com/fumetti-3/
Ti ricordo che JiokE non vuole spiegare niente e non si fa portavoce di nessuna morale. Le sue storie succedono perché la gente è PAZZA. Punto.
Bene. Io adesso sistemo stomaco, fegato e pancreas - che credo non siano più nella loro corretta posizione 😬 - e mi metto alla ricerca della Casa dei Pulcini.
Di JiokE devo leggere TUTTO.