| Fazi, 2023 - pag. 312 | |
Jonathan Touvier, ex alpinista cinquantenne, si risveglia intontito e non sa dove si trova. Attorno a lui soltanto buio, umidità, freddo. È finito in fondo a una grotta e non ha idea di come sia successo. Non è solo. Insieme a lui ci sono il suo fedele cane Pokhara e due sconosciuti: Farid, giovane di origini maghrebine, e Michel, uomo di mezza età che lavora in un macello. Jonathan è incatenato al polso, Farid alla caviglia; Michel è libero, ma la sua testa è coperta da una spaventosa maschera di ferro, che esploderà se si allontana dagli altri due. Sulla schiena hanno tre biglietti con altrettante domande: «Chi sarà il ladro?», «Chi sarà il bugiardo?», «Chi sarà l’omicida?». Qualcuno sta giocando con loro, e ha tessuto con cura una ragnatela inestricabile per intrappolarli. Chi è? E perché l’ha fatto? Ben presto, però, la domanda più urgente diventerà un’altra: fino a che punto si può arrivare per non soccombere in una situazione così estrema? Se la natura può rivelarsi un’assassina spietata, l’uomo può trasformarsi in un predatore senza scrupoli: tra menzogne e mezze verità, scatta una disperata lotta per la sopravvivenza, da affrontare con ogni mezzo e strategia possibile.
Tre uomini si risvegliano sul fondo di una grotta ghiacciata e ognuno di loro porta sulla schiena una domanda.
❓Chi è il ladro?
❓Chi è il bugiardo?
❓Chi è l’assassino?
Risposta: Thilliez 😜
Perché mi ruba ore di sonno, perché prova a fregarmi sempre e perché avrei voluto farlo fuori più volte. Ah no, in quel caso sarei io la killer 🤭
Scherzi a parte Vertigine l’ho preferito a Puzzle e a Foresta Nera, ma siamo lontani dalla trilogia del Manoscritto. Lontani anni luce.
Si tratta di un thriller a camera chiusa dallo stile asciutto e con un meccanismo a orologeria che prevede un’escalation di ansia e follia 🤯
Cosa si è disposti a fare per sopravvivere? E per mantenere al sicuro i propri segreti?
Divorato in tre giorni, il finale - ahimé - non mi ha però pienamente soddisfatta, sarà che ho letto centordicimila libri su questa falsa riga che un po’ mi sono venuti a noia. Certo, c’è l’immancabile gioco di magia alla Thilliez, e c’è anche la sua passione per la numerologia, ma è mancato il vero tocco di genio che ti fa passare dal “🤔 non sto capendo niente” a “😱 ohhmioddio adesso che è tutto chiaro è tutto ancor più terrificante!”
Non vedo comunque l’ora che arrivi la fine del GdL (30 novembre, ⏳ ma quanto sei lontano???) perché secondo me ci sarà da discutere parecchio in merito a un dettaglio su cui si basa tuuutta la risoluzione.
E adesso corro a scrivere il post spoiler perché per quanto i romanzi di Thilliez non sempre riscontrino il mio favore al 100%, devo ammetterlo, non c'è autore che mi stimoli le sinapsi e mi stuzzichi i neuroni, come lui.