30 gennaio 2015

Recensione, IL SOTTERRANEO di Stephen Leather

Buonasera lettori del web, sono alle prese da un paio di giorni con il sito che - poverino - è stato attaccato da un virus e ce la sto mettendo tutta per curarlo. Non sono preoccupata più di tanto, perché ho tutto l'archivio salvato in locale, quindi se altervista mi fa incazzare migro verso nuovi lidi.
Comunque in attesa che le cose evolvano - in positivo si spera -  posto l'intera recensione dell'ultimo libro che ho letto qui sul blog. Si tratta de Il Sotterraneo di Stephen Leather. O Stefano Pelle come avrei detto ai tempi della scuola. A sedici anni mi divertivo con le mie amiche a italianizzare tutti i nomi stranieri che in questo modo perdevano gran parte del loro fascino. Tom Cruise diventava Tommaso Crociera; George Bush, Giorgio Cespuglio; Jeremy Irons, Geremia Ferri; Oliver Stone, Oliviero Pietra e... va be' sto divagando e non sto dando una bellissima immagine di me x°D
Vi lascio alla recensione, buona lettura ^^


Il Sotterraneo di Stephen Leather

| Sperling & Kupfer, 2012 | pag. 206 | € 9,90 |
New York. Con una popolazione di circa quindici milioni di abitanti, è facile passare inosservati. Anche se sei un serial killer che tortura e uccide donne giovani, belle, di professione segretarie. L'assassino ha ora catturato l'ennesima vittima e la tiene prigioniera in un sotterraneo, da qualche parte in città. Ai detective del dipartimento di polizia Ed Turner e Lisa Marcinko tocca l'ingrato compito di passare al setaccio quei quindici milioni fino a trovare quello giusto, il colpevole, prima che sia troppo tardi. E questa volta sono sicuri di averlo individuato: si tratta dell'aspirante sceneggiatore Marvin Waller.
È sempre più frustrato perché non riesce ad avere successo, e i poliziotti pensano che la rabbia lo abbia portato a uccidere, anche se lui non sembra minimamente preoccupato di averli alle costole. Via via che il cerchio si stringe, Turner e Marcinko sono costretti però a domandarsi se sia davvero lui l'omicida. E, se non è lui, chi può essere? Serve tempo, ma il tempo è l'unica cosa che non hanno. Stephen Leather, maestro del thriller britannico, alterna la voce del sospettato con quella dell'assassino, costringendo il lettore a penetrare nella mente di un serial killer disturbato, in una combinazione perfetta di suspense e terrore, fino allo sconvolgente, imprevedibile, finale.

Voto:
 

Se penso a Il Sotterraneo mi viene da ridere, perché Leather mi ha fregata e a me piace da morire quando qualcuno ci riesce, infatti il voto sufficiente se l'è beccato solo per questo. In caso contrario sarei stata spietata per una serie di motivi che adesso andremo a vedere e, emh, per la cronaca, un po' spietata lo sarò lo stesso.
La storia. Se avete letto la trama sul risvolto di copertina (o qui sopra), sapete già troppo. Il libro è corto e andrebbe iniziato nella più totale ignoranza sapendo solo che la polizia ha a che fare con un serial killer e con la sparizione di giovani donne. Un classico? Sì, ma fidatevi, ho già detto pure troppo.
I personaggi. Ecco, adesso vorrei poter scrivere pochi ma buoni, perché in effetti sono pochi, ma... mica tanto buoni. In linea di massima sono tutti abbozzati per sommi capi e fanno leva su una serie di prevedibili cliché. Abbiamo il poliziotto nero e incazzato, la poliziotta bianca, bona e acuta, e poi arriva lui, Marvin Waller, un essere talmente tronfio e pieno di sé che ho dovuto arrivare alla fine del romanzo per capire cosa cavolo volesse dimostrare l'autore con un protagonista del genere. Marvin ha un'ironia così spocchiosa da farti prudere le mani e ha un altissimo QI che sfoggia con superbia e tracotanza, atteggiamento che lo fa sembrare più che altro un idiota, ma comunque... sorvoliamo sui dettagli. Ammetto che una risata o due me l'ha pure fatta fare... certe consapevolezze non sono da tutti.
"Non sono razzista, io tratto tutti come esseri inferiori."
Lo stile. Essenziale, quasi minimalista. Diciamo pure povero. Il Daily Mail lo definisce "impeccabile, senza una parola di troppo" e su questo siamo perfettamente d'accordo, peccato che qualche parolina in più non avrebbe guastato. L'inizio però è davvero accattivante e sono state proprio le prime righe a non farmi più staccare dalle pagine che sono scivolate via una dopo l'altra senza che me ne accorgessi, solo che a un certo punto mi sono resa conto che c'era poco di tutto. Pochi aggettivi, poca profondità psicologia, poca trama. Per buona parte del libro la polizia suona al campanello di Marvin, scambia con lui delle battute da far invidia a Zelig, e poi lo saluta. Il giorno dopo stessa tiritera, e così via fino alla fine.
"Marvin, vorremmo tu venissi alla stazione con noi."
"Perché, avete paura ad andarci da soli?"
"Maledizione, portiamolo alla stazione e basta!"
"Devo prendere un treno?"
In conclusione i difetti non mancano, ma il libro si legge in un pomeriggio e poi sul piatto della bilancia un finale inaspettato pesa più di qualsiasi cosa. Ammetto che la mia mente malata e deviata aveva dato vita a degli epiloghi niente male, ma Leather è stato furbo e anche se non si è perso a dare troppe spiegazioni, chi se ne frega, è rimasto fedele a se stesso, al suo dire e non dire, al suo essere criptico e volutamente confusionario. Io poi ho tanta fantasia e tutto quello che non è stato messo nero su bianco me lo sono immaginato con dovizia di particolari. Roba da far invidia a Dario Argento, ve l'assicuro.


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26 gennaio 2015

Recensione, L'AMORE BUGIARDO di Gillian Flynn

Buon pomeriggio lettori del web, eccomi finalmente con una nuova recensione. In effetti ultimamente sto andando leggermente a rilento, ma la vita vera chiama e io non posso far altro che rispondere.
Oggi vi parlo di un romanzo che ho rimandato all'infinito. Quando si parla troppo di un fenomeno letterario non so perché, ma invece di esserne attratta ne vengo respinta, e poi avevo letto Sulla Pelle (qui uno straccio di recensione) che non mi aveva fatto impazzire, quindi capirete, la curiosità c'era ma non era alle stelle.
L'uscita del film però ha fatto da catalizzatore. Mi sono caricata come si deve e l'ho letto. Non dico divorato, perché la prima parte mi è sembrata prevedibile e poco originale, ma poi... poi ciao, ho perso la bussola. In questo libro non è importante il chi, ma il come e il perché e io me li sono gustati al meglio. Cattivo e malato. Il libro perfetto per me.


L'Amore Bugiardo di Gillian Flynn 

| Rizzoli, 2013 | pag. 462 | € 18,00 |
Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lui la conquista con il sorriso sornione, l'accento ondulato del Missouri, il fisico statuario. Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, "L'amore bugiardo" è una incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.
Voto:

Imperdibile romanzo sugli inganni del matrimonio e sulle menzogne che invece di separare tengono unita una coppia. Mi aspettavo un thriller, invece L'Amore Bugiardo è un vero e proprio noir, con un finale che ha dell'incredibile, che a molti non è piaciuto, ma che personalmente ho trovato tanto improbabile quanto d'effetto. Forse può sembra quasi surreale, un gioco con troppi incastri, ma a volte, più una bugia è grande, più è credibile.

Nick e Amy sono uniti da un amore che li ha travolti e che in breve si è trasformato in una banale e monotona routine da srotolare come un tappetto sotto cui nascondere polvere e cocci. Sembrano una coppia perfetta, ma non lo sono, d'altronde... chi lo è? 
Entrambi i personaggi hanno macchie, colpe e segreti, credono di poter tenere tutto archiviato come si deve, ma quando Amy scompare nel nulla, proprio il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, la loro vita finirà sotto i riflettori. I tappeti verranno sollevati, i cassetti svuotati, gli armadi ripuliti.
Nick, un uomo imperscrutabile, pragmatico, dotato di fin troppo autocontrollo e di un'espressione che non tradisce mai nulla, diventa il bersaglio preferito dei mass media. Quando una donna sparisce il marito è sempre colpevole, soprattutto agli occhi di una popolazione cresciuta davanti alla TV e con Internet. Il caso è chiuso prima ancora di essere aperto, servono solo le prove per incastrarlo e il gioco è fatto.
Il romanzo alterna la narrazione di Nick alle pagine del diario di Amy, pagine che fanno emergere la figura di una ragazza innamorata, devota al suo uomo, disposta a tutto pur di far funzionare le cose, ma Amy è anche una ragazza fragile, cresciuta all'ombra di due genitori perfetti che l'hanno mitizzata attraverso una serie di romanzi che li hanno resi famosi e di cui lei è l'immaginaria protagonista. Amy in realtà è un nodo di fili spinati, un groviglio di lana da cardare, una superficie grezza da levigare. Cerca sostegno, comprensione, amore, ma Nick spesso mostra solo indifferenza e frustrazione.
"Era offesa che avessi pensato alla data del mio compleanno e non, per esempio, a quella del nostro anniversario: ancora una volta avevo scelto me anziché noi."
- Nick
"Tutti pensano che la vita sia dura per i figli dei divorziati, ma anche i figli dei matrimoni incantati hanno i loro problemi."
- Amy
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Il Film 



Film: L'Amore Bugiardo, gone girl
U.S.A, 2014
Durata: 149'
Genere: thriller
Regia: David Fincher
Cast: Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris.

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22 gennaio 2015

Recensione Saga #1 #2 #3 #4 di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

E' arrivato il momento di recensire come si deve Saga, una delle graphic novel più originali - nonostante una trama quasi scontata - che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi tempi.
Attenzione. Saga è ancora in corso, pertanto se volete tuffarvi in questo mondo per uscirne solo alla parola "fine" dovrete aspettare ancora. Quanto, non ci è dato saperlo.

SAGA di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

| Bao Publishing, 2013, 2014, 2015 | volumi #1 #2 #3 #4 |

Voto:

      

Tutto ha inizio con un romance. 

"Ti dice niente questo?"
Ebbene sì miei cari lettori, proprio così. Il romance, quel genere di romanzi di infima categoria che tanto viene bistrattato ma che alla fin fine incuriosisce - e non poco - è il fulcro intorno a cui ruota la storia di Marko e Alana. Lui è un prigioniero, lei la sua carceriera. Lui viene da Wreath, un pianeta i cui abitanti praticano la magia, un satellite di Landafall che condanna ogni forma di stregoneria e alleva generazioni di combattenti armati fino ai denti i quali hanno un unico fine: sottomettere il nemico. Alana è una di loro.
E' durante le ore in cui sorveglia Marko (incatenato e quindi impossibilitato a fuggire) che legge Fumo di Notte e scopre che l'amore tra due popoli diversi è possibile. Addirittura bellissimo.

"Ma è proprio questo il fatto! E' una storia d'amore!
Il mostro e la ragazza si incontrano ma,
invece di uccidersi a vicenda, stanno insieme,
fanno giochi da tavolo e ogni tanto lasciano l'appartamento
 per andare a mangiare panini al cinema."
"Ti prego. Continua a leggere."
E adesso ditemi che Marko,
anche se dotato di due corna non indifferenti,
non è un bel vedere.
Alana legge ad alta voce mentre Marko è ai lavori forzati e così, con la complicità di un romanzo e di uno sguardo di troppo, i due s'innamorano. E scappano. Alana lo libera e insieme si danno alla fuga.

Saga inizia con la nascita della piccola Hazel, la loro bambina, la prova vivente che l'amore tra due razze diverse è possibile. C'è solo un problemino. Adesso i loro nemici hanno un motivo in più per volerli tutti morti. Hazel è il simbolo della pace e la Storia purtroppo ci ha insegnato che alimentare l'odio è meno complicato che coltivare l'amore. Strano, ma vero. 
A dar loro la caccia il mondo intero. L'universo anzi. Forze armate, mercenari disposti a tutto pur di riempirsi le tasche, genitori, suoceri e anche ex fidanzate... Sono tutti sulle loro tracce, e tutti per motivi differenti.
Comunque non voglio dirvi altro se non che ogni albo chiude un arco narrativo per aprirne uno nuovo e che l'intera storia ruota intorno a questi sfortunati ma determinati Romeo e Giulietta che non hanno però nessuna intenzione di morire. Alana e Marko vogliono solo trovare un posto in cui vivere come una famiglia normale. Niente di più.
Ma Saga non è solo una semplice e scontata storiella d'amore o non avrebbe già vinto tre Eisner Award. Saga è la collisione tra la fantascienza e il fantasy. I mondi ideati da Vaughan hanno dell'incredibile e Fiona Staples li ha resi visivamente abbaglianti. Ma Saga è soprattutto innovazione. La favola per eccellenza si colora di irriverenza, a tratti è addirittura grottesca, e le sfumature che la caratterizza non sono di certo rosa. 

Saga non ha filtri.

"Ho un alito terribile"
(poesia allo stato puro)
Marko: "Questa. Questa è stata la volta migliore."
Alana: "Sei. Sei venuto dentro di me?"

Saga è sessualmente esplicito.

"Ti voglio fino in fondo baby"


Saga è volgare.

"Sto cagando? Sembra che sto cagando!"
Emh... no, stai partorendo u.u

Saga è divertente.

"Ragazzo, mi secca convincere qualcuno che non sono un genio,
ma ti giuro che quella storia aveva solo un tema per me: soldi facili."

Saga è politicamente scorretto.

Per farla breve...
Alana s'impasticca per rendere più soft la giornata lavorativa.

Ma se quelli sopra citati vi possono sembrare dei difetti - e non lo sono - sappiate che Saga sa essere anche infinitamente tenero.


Sophia: "Sono sporca dentro, perché ho fatto cose brutte con..."
GattoBugia: "Bugia"

Insomma, leggendolo vi potrà sembrare di essere di fronte a una colossale presa per i fondelli, invece ci sono tante piccole verità tra queste pagine. Giuro, non vi sto prendendo in giro, anche se le immagini qui sopra possono farvi pensare a una storia superficiale, non è così. Anzi, a colpire maggiormente il lettore è proprio il contrasto che c'è tra il modo in cui vengono narrati i fatti e il significato stesso di quei fatti. Bisogna saper andare oltre le apparenze, ma sarà più facile di quel che sembra, dopo un albo o due vi verrà addirittura naturale. A me il colpo di fulmine è scattato in ritardo, con il terzo albo per la precisione, ma è scattato, ed è questo che conta.
Inizialmente non avevo idea di che razza di fumetto fosse Saga, e non nego che mi ha spiazzata. Vedevo Marko e Alana che fuggivano, alla disperata ricerca dell'autore del romance "galeotto", convinti che solo lui potesse avere la chiave per la pace del mondo e mi chiedevo se ci facevano o ci erano questi due pazzi. Poi ho capito. E anche le cose più assurde hanno trovato la loro collocazione logica.
In Saga tutto è possibile. Ma soprattutto in Saga c'è molto più realismo di quel che sembra.
C'è la guerra con i suoi soprusi, le sue violenze, le sue assurdità. E c'è la quotidianità di due persone che pur essendosi dati alla macchia, pur sapendo che rischiano la vita ogni giorno, non possono fare a meno di provare ogni sorta di sentimento, razionale o meno che sia. Passione, gelosia, rabbia, frustrazione e solitudine fanno parte di loro. Come possono crescere una bambina in un mondo dove l'odio germoglia in ogni angolo? Come possono amarsi liberamente se devono vivere di segreti e sotterfugi?
Il divario tra la drammaticità della storia e la comicità degli eventi è geniale, e per quanto Saga sia paradossale è anche pura poesia. Basti pensare alla tenerezza della voce narrante, quella di Hazel, che vede e racconta con occhi innocenti tutto ciò che la circonda. Occhi che ancora non sanno. Occhi che ancora non sono stati contaminati dall'ipocrisia e dall'avidità. 
Ma basta, ho già parlato troppo.
Spero solo di avervi un minimo incuriosito. Spero che i disegni di Fiona Staples abbiano trafitto anche le vostre cornee. E spero che Brian K. Vaughan sia un ulteriore motivo per farvi fiondare in libreria. Lui non è solo un fumettista, ma è uno degli sceneggiatori di telefilm come Lost e Under the Dome pertanto credo che non servano ulteriori parole... lo si odia o si ama. Io lo lovvo.


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19 gennaio 2015

Anteprime Vicine e Lontane #16

Buongiorno lettori del web!
Oggi giornata fredda, freddissima, e dire che sabato c'erano tipo 15 gradi. °____° Non mi sono ancora ammalata ma il naso già cola e per contrastare i virus ho ripreso a bere tutte le mattine una super tazza di acqua calda con mezzo limone spremuto.
Ma tralasciando cose di cui sicuramente nonvenepuòfregàdemeno veniamo a noi e alle prossime uscite che ci attendono in libreria.
Finalmente spunta all'orizzonte Champion! Yeeee, non vedevo l'ora, perché stranamente è una serie che mi ha intrippato abbastanza nonostante dei difetti oggettivi su cui non posso sorvolare. Però da brava lettrice-scimmia mi sono spoilerata un po' di cose e il finale mi piace troppo. Marie Lu, abbandona i soliti cliché americani e si tuffa nei soliti cliché orientali che tanto amo quanto odio. Ma per Champion ci sta tutto.
Esce anche Tami Hoag ormai votata al thriller 100% e vedo anche la mia amata/odiata Miss Aspirapolvere con un titolo che ha già un difetto non da poco. Il protagonista di Forse un Giorno si chiama Ridge. Parliamone. Ridge. Ci rendiamo conto? A questo punto spero solo che non abbia la mascella volitiva...
Del resto mi ispira tutto e niente, anche se non nego che Nemmeno in Paradiso mi ha subito colpito. La trama come al solito non dice molto, anzi sembra non offrire uno straccio di novità, ma intravedo dietro a un muro scintillante strati e strati di polvere e calcinacci. Tutta roba che nei libri mi manda in visibilio.


Indizio n°1 di Tami Hoag

| dal 29 Gennaio 2015 | Newton Compton | pag. 384 | € 9,90 |

 
Dana Nolan aveva davanti a sé una promettente carriera come reporter televisiva prima che un noto serial killer la rapisse per farne la sua “ragazza numero 9”. Dana è riuscita miracolosamente a fuggire, ma a distanza di un anno il suo corpo e la sua mente portano ancora il segno delle torture subite. Ossessionata da terribili flashback e tormentata dagli incubi, Dana torna nella sua città natale per cercare di rimettere insieme i frammenti della sua vita distrutta. Ma i luoghi e le persone dell’infanzia non le procurano il conforto sperato. La straziante storia della reporter rapita e il suo ritorno a casa riaccendono infatti l’interesse della polizia e dei media su un vecchio caso irrisolto: la scomparsa di Casey Grant, migliore amica di Dana, svanita nel nulla l’estate dopo il diploma. Terrorizzata da verità rimaste sepolte troppo a lungo, Dana comincia così a indagare sul proprio passato, ma adesso i fatti le appaiono sotto una luce nuova, e sui volti familiari di un tempo è calata l’ombra del sospetto, tanto da farle mettere in dubbio tutto ciò che nella sua vita precedente aveva dato per certo…
Nota: spin off de La Ragazza n°9.


Forse un Giorno di Colleen Hoover

| Da Marzo 2015 | Leggereditore | serie maybe #1 |

 
A ventidue anni Sydney ha una vita fantastica: è al college, ha un lavoro stabile, è innamorata di Hunter, il suo meraviglioso fidanzato, e divide casa con la sua migliore amica Tori. Tutto però cambia quando scopre che Hunter la tradisce. Sydney trova un sostegno in Ridge, il vicino di casa che è solito suonare la chitarra la sera sul balcone, e che lei non manca mai di ascoltare rapita. C'è qualcosa in lui che l'attrae... chissà... forse un giorno...

 La Sopravvissuta di Carla Norton

| Dal 5 Febbraio 2015 | Longanesi | pag. 300 | € 16,40 |
- Reeve LeClaire #1 -

 
Reeve LeClaire all'apparenza sembra identica a tutte le sue coetanee: ha ventidue anni, è molto carina, è finalmente riuscita ad andare a vivere da sola in un appartamento tutto suo, ha un lavoro, è solo un po' timida con le persone nuove. La realtà è diversa. Sono passati dieci anni dal suo rapimento, meno di sei dalla sua liberazione fortuita. Reeve è stata tenuta prigioniera, maltrattata e abusata da un maniaco, per tutta l'adolescenza, e se riesce, in apparenza, a sembrare identica alle sue coetanee è merito della sua tenacia e dell'aiuto del dottor Ezra Lerner, lo psichiatra specializzato nel trattamento delle sindromi da cattività prolungata. Reeve vorrebbe lasciarsi tutto alle spalle, dimenticare, ma sa che non è così che funziona. Niente è così facile. Così quando il dottor Lerner le chiede di aiutarlo con un suo nuovo caso, Reeve accetta. Perché forse una piccola parte di lei sa che per salvarsi bisogna imparare a salvare gli altri. La quattordicenne Tilly, appena sfuggita alle grinfie di un maniaco dopo mesi di prigionia, si rifiuta di parlare con chiunque. Ma Reeve, con pazienza e dolcezza, con le sue cicatrici e la comprensione di ciò che Tilly ha sofferto, riuscirà a infrangere quella barriera di silenzio ostinato. Per scoprire però che dietro quella barriera protettiva non c'è la voglia di guarire, ma la paura. Perché il maniaco che hanno arrestato non è il solo che torturava Tilly. Perché ce ne sono altre come Tilly. E soprattutto perché il vero rapitore è ancora là fuori...

La Solitudine del Lupo di Jodi Picoult

| Dal 26 marzo 2015 | Corbaccio | pag. 450 |

 
Dopo anni di lontananza, Edward Warren è costretto a tornare a casa: il padre Luke, etologo esperto di lupi ha avuto un incidente gravissimo e si trova in coma irreversibile.
Diversamente dalla sorella minore Cara, che era con il padre al momento dell’incidente, Edward è convinto che la scelta più giusta sia quella di porre fine allo stato vegetativo di Luke. Ma il conflitto con la sorella su un argomento così terribilmente difficile, risveglia in Luke anche i fantasmi del passato, i litigi con il padre, fino a quell’ultima discussione, avvenuta molti anni prima, dopo la quale non si erano più parlati, e i segreti inconfessabili che emergono sconvolgenti nel momento di maggior vulnerabilità della famiglia, che, come un branco di lupi, cerca di sopravvivere.

Qualcuno ti Guarda di Rachel Abbott

| Dal Marzo | Bookme | € 14,90 |

Olivia Brookes chiama la polizia per denunciare la scomparsa del marito Robert e dei figli: è in preda al panico e teme il peggio, avendo già perso cari affetti in circostanze tragiche e mai del tutto chiarite. Due anni dopo, il detective Tom Douglas torna nell'immacolata residenza della famiglia: stavolta è Olivia a essere scomparsa con i bambini. La casa non mostra segni di effrazione, l'auto è ancora parcheggiata in garage, i vestiti sono appesi nell'armadio e non manca nemmeno un giocattolo. Robert è incredulo ma le foto che potrebbero servire per avviare le indagini e diramare un comunicato sono sparite: rimosse dagli album, dal cellulare, dai computer.

Champion di Marie Lu

| Da Marzo 2015 | Piemme | € 16,50 | #3 Legend |


Per evitare Spoiler la trama è quella di Legend #1
Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l'intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all'accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l'unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.

Il Gatto Venuto dal Cielo di Takashi Hiraide

| Da Aprile 2015 | Einaudi | € 17,50 |

 
In questo romanzo, ambientato verso la fine degli anni Ottanta in Giappone, Takashi Hiraide racconta la storia dell'amicizia sbocciata tra una giovane coppia e un gatto fuori dal comune. Marito e moglie, lui redattore per una casa editrice, lei lettrice di bozze, abitano nella dépendance di una grande dimora, al centro di una splendida tenuta pervasa da una misteriosa serenità. La loro vita scorre tranquilla, anche se scolora spesso nel grigio dell'abitudine. Almeno finché non compare Chibi, un gatto bianco come la neve. A poco a poco, l'esistenza dei due giovani verrà irrimediabilmente trasformata dalla presenza del gatto, che diventerà un ospite atteso con trepidazione, curiosità e affetto. Ma il capriccioso Chibi, che quasi incarna lo spirito del giardino, va e viene come gli garba, conservando nella relazione con gli umani una caparbia indipendenza. Con il passare del tempo, però, cominceranno ad instaurarsi riti e abitudini quotidiane, e la coppia finirà per affezionarsi sempre di più al gatto, fino a pensare di addomesticarlo. Chibi, che non si farà mai scappare un miagolio o prendere in braccio, diventerà la luce capace di rischiarare, con tenerezza e allegria, una parentesi difficile nella vita dei nuovi "padroni". Poco tempo dopo, però, quando la casa sarà messa in vendita e il giardino, con i suoi alberi ombrosi e lo stagno dei fiori di loto, verrà abbandonato, arriverà anche il momento di dire addio a Chibi. E rimettersi in marcia.

La Ragazza dagli Occhi Scuri di Lisa Kleypas

| Da Aprile 2015 | Leggereditore | serie Travis #4 |

Avery Crosslin è una giovane stilista di talento con un futuro brillante davanti a sé, ma quando l'azienda  per cui lavora chiude si ritrova senza un lavoro e con un fidanzato che pensa bene di lasciarla.
Come se non bastasse suo padre si ammala e Avery resta al suo fianco giorno e notte.
Ma una sera nota un ragazzo, Joe, in difficoltà e si offre di aiutarlo. Tra loro c'è un'attrazione immediata, ma quando lui le chiede il numero Avery gli dice che è impenata: la sua vita ha già troppe complicazioni per aggiungerne un'altra.
Il giorno dopo, quando si reca all'ospedale per ringraziare le infermiere di essersi prese cura di suo padre, una di loro le consegna una busta da parte di Joe. Si rivolge a lei chiamandola "la ragazza dagli occhi scuri", ma Avery dovrà affrontare un nuovo dilemma quando scoprirà che l'uomo ha causato la morte di suo padre...
Nota: Quarto titolo della serie Travis. I precedenti: Sugar Daddy, Il Diavolo Ha gli Occhi Azzurri, Una Calda Estate in Texas. Cliccate sui titoli se volete leggere le recensioni.
Peccato che i diritti siano passati a Mondadori a Leggereditore, perché probabilmente il formato del romanzo sarà differente dagli altri. Per le lettrici estete un vero dramma u.u 


Nemmeno in Paradiso di Chelsey Philpot

| da Maggio 2015 | De Agostini | € 14,90 |

Il Grande Gatsby incontra Cercando Alaska in uno splendido romanzo d'esordio.
Quando Julia Buchanan si iscrive alla St Anne Charlotte Ryder sa già tutto di lei. La maggior parte delle persone lo sanno, o almeno pensano di saperlo. Di certo Charlotte non si immagina di diventare amica di Julia e ben presto si ritrova nella vita di questa ragazza, una vita fatta di incontri a mezzanotte, feste scintillanti, sontuose case per le vacanze e cocktail frizzanti. Finché Charlotte non s'innamora del fratello maggiore di Julia, Sebastian. Ma dietro a brindisi fatti di sorrisi Charlotte si rende conto che Julia soffre per qualcosa. C'è una tragedia che la famiglia Buchanan ha tenuto nascosta... almeno finora...



E a voi cosa ispira?