15 dicembre 2012

Weekly Recap #54 (era "in my mailbox")

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho addocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.
 

New Entry
La Casa Editrice Kimerik mi sta piacendo, o quanto meno incuriosendo. Ammetto di non amare particolarmente i saggi, perchè li leggo sì, ma poi non so mai come parlarvene, li trovo molto personali, forse troppo. La Kimerik però si sta avvicinando anche alla narrativa, e un libro in particolare mi ha incuriosita appena ho aperto il pacco che mi era stato recapitato dal mio fedele postino (ormai io e lui abbiamo un feeling non da poco).
Parlo del romanzo d'esordio di Andrea de Gregorio, La Meravigliosa Fine del Mondo. Copertina d'impatto, ottima rilegatura, titolo d'effetto. Un piccolo colpo di fulmine insomma. Sapete che sono ipercritica con gli autori italiani, ma spero di promuovere quest'opera che ha tutte le premesse per rubarmi un pezzettino di cuore.


Trama: Questa è la storia di un biglietto distratto, di una casa improvvisamente vuota, di un abbandono senza confronto, senza parole: solo macerie. Quale occasione migliore dunque per esorcizzare la (cattiva) sorte se non organizzare una festa? Per celebrare l'ultima notte della storia dell'umanità - il 20 dicembre 2012, secondo la profezia dei Maya - con musica, ragazzi e alcool? Per Sara, giovane laurenda in Lettere, pugliese d'origine e trapiantata a Parma per motivi di studio, questa festa è l'inizio di un percorso in salita, fino a quando una realtà inaspettata, del tutto nuova, la rimette in gioco e la fa sentire straordinariamente viva. E a questa condizione sì, che la fine del mondo può diventare meravigliosa, complice l'incontro con una vera rocker dal cuore tenero di nome Valentina...

Sempre dalla Kimerik, La Giostra Magica di Paola Cavallari.
Un altro libro che consiglierò e presterò alle mie amiche mamme. Spero si riveli una buona lettura della sera per i più piccini.

Trama: Il mondo delle favole: un posto fantastico dove magicamente tutto può accadere, dove uccelli, fiori, piante e animali possono comunicarci le loro sensazioni, i loro sentimenti, dove anche le cose inanimate hanno una loro vita e una loro filosofia. Muoversi in questo mondo significa spaziare fin dove fantasia e sogni dell'infanzia riescono a trasportarci. In fondo le favole sono la forma scritta dei desideri che tutti, da piccoli, (e forse anche da grandi) abbiamo avuto. Umanizzare, come ne "La Giostra Magica", gli attori di ogni racconto, siano essi persone, cose o animali, significa innalzare il nostro livello di coscienza ad una condizione più elevata, in sintonia con tutto quanto ci circonda. E, senza la pretesa di fare rivoluzioni ambientaliste, forse riesce ad avvicinarci un poco a quella comprensione del "tutto" che troppo spesso noi, esseri umani, dimentichiamo. 

Un grazie gigante alla Miraviglia Editore che mi ha mandato MonoCeros di Suzette Mayr.

Trama: Una scuola canadese cattolica. "Qualcuno ha scribacchiato 6 1 frocio con un pennarello rosso eul suo armadietto, e la ragazza del ragazzo di cui è innamorato gli ha tirato addosso merda di cane congelata." Così Patrick Furey, diciassette anni, si suicida, dopo essersi incontrato un ultimo glorioso martedì con Ginger nel loro posto speciale, al cimitero. Sullo sfondo la neve di Calgary e una moltitudine di ragazzi e di emozioni, perché in "Monoceros" i ragazzi possono essere crudeli e indifferenti, fragili e soli. L'autrice inchioda, le voci dei protagonisti ad una trama durissima, tirando fuori l'energia cinetica e la claustrofobia di una scuola moderna, mentre esplora l'effetto a catena che il suicidio del ragazzino ha su un gruppo eterogeneo di adolescenti. I capitoli formano un collage in rapido movimento. Nel cast figurano la crudele e spietata Petra e la sensibile Faraday, ossessionata dalla verginità e dagli unicorni che acquisterà in internet, Gretta, la madre di Patrick che cerca disperatamente di elaborare il lutto per la perdita del figlio, ma anche il preside Max e l'assistente scolastico Walter, legati da una relazione gay in forte crisi. Evitando sempre il "sentimentale" l'autrice ci offre il supremamente reale, con personaggi egoisti, violenti, immaturi, ma molto umani. Il romanzo progredisce incalzante. La maggior parte delle azioni è emotiva, fino allo squillo della campanella finale, vertiginoso e dal sapore del realismo magico.

Letture
Ho finito Argo di Antonio Mendez e Matt Baglio, L'Impronta della Volpe di Moussa Konaté, Liza di Lambeth di Maugham (eh sì, il mio istinto classico ogni tanto riaffiora!) e ho in lettura proprio MonoCeros che mi sta piacendo moltissimo (e un altro titolo di Ira Levin che leggo sul reader nei momenti morti, vedi in fila in posta, o sull'autobus)! Cercherò di postare tutte le recensioni il prima possibile (il Natale mi assorbe psicologicamente, non so a voi!), ma intanto due parole su questi libri le voglio spendere.
Argo: è un buon libro, sinceramente sono curiosa di vedere il film che potrebbe rivelarsi anche migliore. Lo so, è un'affermazione un po' azzardata, ma con Argo ci ho messo un po' a entrare nella storia. Poi fortunatamente una volta entrataci non volevo più uscirne. E' incredibile che sia una storia vera. Altro che film... tutta la vicenda è quasi surreale!
L'Impronta della Volpe: Delizioso! Non vado pazza per i gialli (amo il puro thriller) ma l'ambientazione insolita (Africa), il commissario Habib e l'ispettore Sosso, mi hanno accompagnato in un viaggio intricato e intricante. Konaté è stato paragonato a Simenon... non posso che essere d'accordo, anche se qui è evidente un tocco di modernità.
Lisa di Lambeth: sono contenta di averlo letto, un classico fa sempre "cultura" ma mi aspettavo qualcosa di più!
MonoCeros: l'ho amato dalla prima pagina, per ora non posso dire altro!
Un Bacio Prima di Morire: Ormai che amo Ira Levin lo sanno anche i sassi. E questo libro non è da meno. Amo (e allo stesso tempo odio) la perversione del protagonista, un ragazzo cattivo, calcolatore, freddo, fuori dagli schemi, una sorta di Mr Ripley. E si riconferma la mia teoria. Ira Levin arriva sempre prima! Con Questo Giorno Perfetto aveva anticipato tantissimi romanzi del filone distopico (vedi The Giver) e con Un Bacio Prima di Morire la figura del protagonista amorale e truffatore sarà uno sputo per la fortunata serie di Patricia Highsmith (dedicata apputo a Tom Ripley). Ira, sei un genio!


Cosa mi sono vista
Sinceramente questo è un periodo un po' di magra.
Ho visto per la millesima volta Armageddon, e per la millesima volta mi sono commossa. Uno di quei film che ormai sono dei cult nel loro genere, peccato solo il doppiaggio. Le voci di Bruce Willis e Liv Tyler non mi sono piaciute per niente (lei poi... -_-')!
Giovedì invece, durante una serata tra amici, mi sono imbattuta in un film di Pieraccioni, Finalmente la Felicità. Bah... non so nemmeno come commentarlo, a me non fa più ridere il regista toscano.
Poi un pomeriggio di cazzeggio totale con mio figlio ci siamo visti Immaturi, il Viaggio, una piacevole commedia italiana! Finalmente anche noi produciamo qualcosa di decente!
E sempre perchè mio figlio mi ha fatto due 'tole così ho visto Batman Begins. A lui questa nuova serie di Batman è piaciuta moltissimo, vedremo...



E infine l'angolo drama! La mia nuova droga. Ho iniziato e finito The Princess' Man.
Forse nessuno può capirmi, forse non mi capisco nemmeno io, forse non sono normale (vada per la terza), ma a me le storie sulla vendetta intrippano troppo! E qui c'è una di quelle vendette che non mi ha fatto dormire la notte!


E la vostra settimana com'è stata?
Avete scritto la lettrina a Babbo Natale?

2 commenti:

Giada ha detto...

Io ti capiscooo *___* vendetta!!! Adoro questi drama incentrati sulla vendetta, sono pieni di emozione e riescono a tenerti incollata alla tv (e the princess' man è stupendo *___*)!
Pure io ho visto poco questa settimana, anzi... direi niente e ho letto ancora meno, però ho fatto una cosa che non facevo da tempo! Ho giocato a un videogioco! Non con la Play station o la wii, troppa fatica attaccarli alla tv, ma sul cellulare. Una bella avventura piena di enigmi e piccoli minigiochi, grafica stupenda e con una bella e tragica storia d'amore *__*.
Il gioco s'intitola "Nightmares from the Deep: the cursed heart".

Anonimo ha detto...

E' sempre un piacere leggerti!
Baci, Sarah