L'Impronta della Volpe è un romanzo che ho finito nel 2012, ve ne avevo già parlato in diversi post di weeky recap, ma la recensione si è fatta attendere. Perdono!
Konatè non lo conoscevo, eppure è il maggiore esponente della letteratura africana, quindi - anche solo per questo motivo - sono felicissima di aver avuto la possibilità di leggere un suo romanzo.
Inoltre io amo i gialli, anche se solitamente preferisco quelli che virano al thriller, mentre L'Impronta della Volpe è più un romanzo "alla Maigret"... quindi non mi è piaciuto? Sbagliato! Al contrario l'ho apprezzato molto, perchè è un romanzo con una marcia in più. Ok, diciamo con una marcia diversa. L'Africa è la vera protagonista. L'Africa e il popolo Dogon... che vi consiglio di scoprire...
L'Impronta della Volpe di Moussa Konaté
Del Vecchio Editore, 2012
Pagine 200
Prezzo € 13,00
Trama: C’è un popolo con radici ben salde e tradizioni
antichissime nel cuore del Mali: I Dogon. Vivono nella regione della
falesia di Bandiagara, a sud del fiume Niger, in villaggi costruiti con
il fango. In uno di questi villaggi tre ragazzi trovano la morte in
circostanze particolari nel giro di poche ore. Tutti hanno visto ma
nessuno sembra sapere niente. Il caso viene assegnato dalle autorità
maliane al commissario Habib e l’ispettore Sosso.
La loro indagine è un’immersione completa nella
vita dei Dogon: il paesaggio, i colori, i suoni, gli abiti, le maschere,
i riti. Il tempo lì sembra essersi fermato; le credenze animistiche, i
riti di divinazione e la magia hanno grande rilevanza. I due detective
devono districarsi fra razionalità e credenza, scienza e tradizione. È
sullo sfondo di una battaglia atavica fra interessi economici, spesso
nascosti sotto il vago termine di progresso e autodeterminazione dei
popoli, che questo giallo si dipana.
Insieme al comandante Habib, e grazie i suoi
straordinari dialoghi con le autorità del luogo, intuiamo che la
razionalità occidentale non può bastare, che dobbiamo essere disposti a
rinunciare al giudizio e alle nostre sicurezze, per capire, sentire e
accogliere una cultura antica e ancora per certi versi misteriosa come
quella africana.
Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno
visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.
3 commenti:
Il bello di questo sito è che ci sono recensioni di ogni genere.
Continuate così!
Fabio
Grazie per la segnalazione, mi piace scoprire nuovi autori gialli.
Ste81
Un autore che merita davvero. La migliore penna d'Africa.
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