Ve lo ricordate quanto ero presa da questo romanzo? Bene, ho preso la classica tranvata finale. Per quanto Dopo si legga bene e sappia anche coinvolgere, ha un difetto che a un thriller non riesco a proprio a perdonare e il voto (inizialmente positivissimo) ne ha risentito.
The Never List di Koethi Zan
| Longanesi, 01/2013 | pag. 360 | € 14,90 |
Dopo la liberazione doveva essere tutto finito. Ma non è stato così. Sono passati dieci anni da quando Sarah è fuggita da quello scantinato, il teatro delle torture fisiche e psicologiche che Jack Derber le ha inferto per oltre mille giorni. Ma per Sarah non esiste ancora un "dopo": vittima delle proprie fobie, vive rinchiusa nel suo appartamento di Manhattan. Fino a quando l'FBI non la informa che Jack Derber, accusato e imprigionato per rapimento, sta per essere rilasciato. Sarah non può consentirlo, perché lei sa. Sa che Derber non è soltanto un rapitore. È un assassino. Lo sa perché lei non era da sola, in quello scantinato. Con lei c'erano altre due ragazze, Christine e Tracy, e per i primi mesi di reclusione ce n'era stata anche una terza: Jennifer, la sua migliore amica. E Sarah sa, con certezza, che Jennifer è morta per mano di Derber. C'è una sola speranza, per tenere Derber in prigione: ritrovare il corpo di Jennifer. Per questo, Sarah deve trovare la forza di riallacciare i contatti con le altre sopravvissute, nonostante l'odio che loro provano per lei e nonostante i segreti che le dividono. Perché quel capitolo della loro vita non si è mai veramente chiuso. Perché quello che succede dopo è ancora più terribile. "Dopo" non parla della follia degli uomini, ma della forza delle donne decise a fare giustizia. E del coraggio di andare fino in fondo, mettendo in gioco tutto.
Voto:
Un romanzo forte, crudele, diretto, carico di dolore e con una storia che sembra aver portato alla luce tutte le ombre di un terribile caso di rapimento, ma che in realtà ne nasconde ancora molte. "Dopo" avvince dalle prime pagine per la scrittura chiara, pulita, tagliente, ma come molti romanzi d'esordio non è esente da difetti, alcuni perdonabili... altri un po' meno.
La Zan inizia raccontandoci il "dopo" di Sarah che a più di dieci anni dalla prigionia, in cui ha condiviso torture e i pochi metri quadrati di un buio scantinato con altre tre ragazze alla mercé di un sadico manipolatore, si ritrova a dover riaffrontare il passato perché il loro aguzzino potrebbe venire scarcerato.
Nessun mistero sul colpevole. Lui è Jack Derber, brillante e carismatico professore di psicologia, occhi chiari, capelli folti, voce suadente. È il classico borghese medio, colto, rispettabile, benvoluto da tutti e - ovviamente - al di sopra di ogni sospetto. Durante la settimana ammalia gli studenti con modi affabili, nel week end si ritira nella sua casa di montagna e tortura le ragazze che ha rapito. Il suo è un gioco che si ripete tutte le settimane per anni, finché Sarah non riesce a fuggire e l'incubo finisce.
Dopo essere state umiliate e spogliate di luce, aria, vestiti e dignità, finalmente possono tornare alla vita, tutte tranne Jennifer, la migliore amica di Sarah, che non ce l'ha fatta. Anche se potrebbe essere stata la sua fortuna...
Sopravvivere agli abusi fisici e psicologici è qualcosa che nemmeno anni di terapia possono risolvere. Il dopo di Sarah è straziante. Quei silenzi assordanti le rimbombano ancora nelle orecchie, il buio le acceca i ricordi, e i sentimenti non fanno più parte della sua anima. Per restare in vita si è annientata.
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8 commenti:
Il finale è molto thriller, a me non è dispiaciuto..la costruzione come dici tu è molto buona, nel finale l'autrice si gioca quello che dovrebbe essere l'asso nella manica..effettivamente qualche spiegazione manca, ma credo che ci sia un dopo a dopo :D
Bella recensione nonostante la critica, ma si sente che la delusione è data dal fatto che il libro ti stesse piacendo!
Sarah
Peccato per il finale deludente... Come trama non mi sembra affatto male...
@Nico Donvito
C'è un seguito? °__° OMG!
@Sarah
L'importante è che si capisca ^^
@Stefania
Il finale in sé è anche bello (diciamo la risoluzione del caso), ma come NON viene spiegato no, ho fatto fatica ad accettarlo. Nei thriller pretendo che le cose non vengano lasciate al caso.
Ufficialmente no, o meglio non so; ma il finale potrebbe lasciare uno spiraglio aperto secondo me, anche se in quel caso la scrittrice rischierebbe di impantanarsi sulla stessa storia...vedremo :)
Aspettavo questa recensione :)
Ho "Dopo" in wishlist dal momento che è uscito, lo desidero proprio tanto e nonostante questa non sia la prima recensione non proprio positiva che leggo, la mia curiosità è ancora alle stelle.
Ho sentito di lettori che sono rimasti delusi proprio dai cambiamenti repentini della protagonista, così come delusi dalle poche spiegazioni.
Spero di riuscire a leggerlo presto, anche se non credo visto che sono in "diveto di shopping" fino a marzo :(
@Nico Donvito
Ah ok, ma è meglio se non lo fa un seguito, o rischia di dover spiegare l'inspiegabile :P
@Alessia
Ciao Alessia ^^
Guarda, io i cambiamenti della protagonista li perdono anche, ci stanno nella continuity narrativa, ma l'epilogo fa acqua da tutte le parti, è veloce, e anche privo di logica. Altrimenti andava spiegato... ma le spiegazioni l'autrice le ha dimenticate a casa :/
Resta cmq un romanzo che si legge bene, in fretta e appassiona anche. Ma io non perdono i finali malriusciti ai thriller *vendicatrice mode on*
Ciao Silvia, devo dire che il romanzo mi ha colpito da subito ho letto diverse recensioni e spero di potermici dedicare presto, peccato per quello che mi dici del finale però sono troppo curiosa ^^
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