4 maggio 2014

Recensione, Thief of Thieves di Robert Kirkman

Prima che venga commesso un mammicidio pubblico la recensione del mio Pargolo e corro ai ripari. Era pronta da tipo... ok, meglio che non lo dica.

Thief of Thieves "Mollo Tutto" di Robert Kirkman

| Saldapress, 05/2013 | pag. 160 | € 16,90 | thief of thieves #1 |
Conrad Paulson ha una vita parallela come ladro di altissimo livello che si firma Redmond. Non c'è nulla che Conrad non sia in grado di rubare, nulla che non possa avere... tranne la vita che si è lasciato alle spalle. Ora, con un figlio ormai grande che conosce a malapena e una ex-moglie che non ha mai smesso di amare, Conrad deve tentare di rimettere insieme ciò che resta della sua vita e deve farlo prima che l'FBI riesca finalmente a catturarlo. Ma pare proprio che questi saranno i minori dei suoi problemi. "Thief of thieves. Mollo tutto" è il primo arco narrativo della nuova serie creata da Robert Kirkman e prodotta dalla sua Skybound. Un emozionante crime noir a fumetti sceneggiato da Nick Spencer su soggetto dello stesso Kirkman, disegnato dal talentuoso Shawn Martinbrough e che porta nel mondo del fumetto il concetto della writers' room (un gruppo di scrittori che sviluppano insieme l'idea di una storia e che si alternano poi a sceneggiarla).
Voto:
 

A cura di Gianfranco F.
Dopo aver rispolverato il popolo degli zombi con the Walking Dead Robert Kirkman decide di dare una nuova impronta anche alla figura del ladro, figura obiettivamente già abusata dal mondo del fumetto, basti pensare a Lupin III, al trio di Occhi di Gatto, e all'intramontabile Diabolik che continua a farla franca dal 1962.
Quindi cosa c'è ancora da raccontare su questi loschi individui? Niente che la vita vera non possa offrire su un bel piatto d'argento, infatti Kirkman pensa bene di attingere dalla realtà nuda e cruda e crea il personaggio di Conrad Paulson, alias Redmond, un individuo con la fedina penale sporca quanto una fogna, ma umanamente pulito.
Conrad, nonostante si sia riempito per bene le tasche e non sia uno stinco di santo, non ha passato le giornate crogiolandosi con donne, alcol e droghe, ma ha cercato di costruirsi una vita normale, si è innamorato, sposato, ha avuto un figlio, ma quando la moglie ha sentito l'esigenza di mettere un punto a quella sorta di precario equilibrio che era la loro quotidianità, lui ha continuato a dedicarsi al furto, finché tutto non è andato a rotoli.
Oggi si ritrova con alle spalle un matrimonio fallito, un figlio sbandato di cui sa poco o niente, e una sola certezza: dare un colpo di spugna al passato e ricucirne gli strappi. Purtroppo però questa volta i suoi piani non andranno come previsto. Augustus ha deciso di seguire le orme paterne, ma mancandogli la classe e l'intelligenza ha già l'FBI alle costole e a Conrad non resterà altro da fare se non mettersi in prima linea per aiutarlo...

 

Contrariamente a The Walking Dead che ha la tipica partenza col botto, Thief of Thieves è un diesel, ma c'è da dire che Kirkman è solo la mente, l'ideatore del soggetto, mentre la sceneggiatura è affidata a Nick Spencer e a James Asmus il quale prenderà il testimone solo dal secondo volume, in quella che sarà una vera e propria staffetta. Scordatevi quindi colpi di scena a ripetizione e adrenalina che scorre a fiumi, perché questo primo volume è decisamente introduttivo, ma la cosa a mio avviso non è assolutamente negativa. Passato e presente si alternano per farci conoscere i personaggi, per farci capire come il tempo e le azioni li hanno trasformati, e si gettano le basi per intrecci, intrighi e triangoli di tutti i tipi. Aspettatevi complotti, rapimenti, ricatti, estorsioni, sparatorie, e sangue. Aspettateli, perché non li avrete subito, ed è per questo motivo che non mi sono voluto sbilanciare con il voto, ma i presupposti ci sono tutti, ed è una costante di molti comics americani metterci un po' di episodi prima d ingranare bene le marce, ma spesso, una volta partiti, diventa impossibile staccarsi dalle pagine.

Invece per quanto riguarda la parte grafica avrei voluto darci un voto a parte. Cinque stelle. Shawn Martinbrough ci sa veramente fare, e i colori di Felix Serrano si sposano alla perfezione coi disegni e l'atmosfera crime-noir. Il tratto pulito, il nero che marca i contorni con decisione, le tinte forti che enfatizzano emozioni e situazioni, rendono le tavole dei piccoli quadretti da ammirare con crescente stupore. 

Per ora posso solo dirvi di segnavi questo titolo. Ne sentirete di sicuro parlare, da me senza dubbio!

 

Nota: Robert Kirkman ha già preso accordi con la AMC per realizzare una serie tv ispirata a Thief of Thieves.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace questa rubrica :D

Siannalyn ha detto...

Complimenti per la recensione! :) Mi hai incuriosito parecchio!! :)

Anonimo ha detto...

seguo The Walking Dead ed è bellissimo, un must del genere, il meglio del meglio che c'è in circolazione, ma essendo Kirkman solo l'ideatore del soggetto ho un po' paura a buttarmi su thief.
Terralontana

Anonimo ha detto...

@Anonimo
Rivalutiamo il mondo delle graphic novel!

@Siannalyn
Grazie mille!

@Terralontana
Buttati. Secondo me non ti schianti. E' vero che non è come The Walking Dead, ma è la prova della versatilità di Kirkman. Io ho letto anche il secondo volume, presto lo recensirò, e posso già dirti che le cose si fanno decisamente movimentate!

Gianfranco F.

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