7 settembre 2016

Recensione, SOLO PER SEMPRE TUA di Louise O'Neill

Buongiorno a tutti! Oggi volevo farvi un bel recap, ma niente, ho cambiato idea all'ultimo minuto, avevo bisogno di parlarvi di un romanzo che ho atteso con grande trepidazione.
Ebbene sì, Solo Per Sempre Tua di Louise O' Neill l'ho voluto fortemente, e adesso che l'ho finito non so che voto darci °_°
Facciamo una cosa. Per adesso niente stelline (fondamentalmente le odio, ma allo stesso tempo non metterle mi sa di parac**a), nei prossimi giorni le inserirò di certo, ma per ora restano nel limbo. Devo elaborare il finale, ma soprattutto devo fare pace con tutta la prima parte che non mi ha particolarmente entusiasmata.
Intanto beccatevi la recensione 8)

Solo Per Sempre Tua di Louise O'Neill

| Il Castoro Editore, 2016 | pag. 367 | € 16,50 |

Sono sempre state amiche, freida e isabel. Ora hanno sedici anni, frequentano l’ultimo anno della Scuola e sono in attesa della Cerimonia dove sperano di essere scelte come compagne da uomini ricchi e potenti. L’alternativa è diventare concubine, o non essere scelte affatto e andare incontro a un destino terribile. Come tutte le altre ragazze, freida e isabel sono state prodotte in laboratorio e allevate con l’unico scopo di diventare perfette: la cura del corpo deve essere l’unica ragione di vita, il loro carattere deve essere socievole e disponibile. Ora che il momento sta per arrivare la pressione è fortissima. isabel mette a rischio la sua sfolgorante bellezza perché non vuole più sottostare alle regole di questo mondo spietato… Poi finalmente i ragazzi arrivano, in cerca della loro futura compagna. freida sa che deve combattere per il suo futuro, anche se per questo deve tradire la sua migliore amica, anche se significa innamorarsi quando è vietato, anche se sa che le conseguenze possono essere irreparabili…
* * *

Sto maturando un vero e proprio amore per l'editoria indipendente, per quei romanzi che escono in sordina, senza troppi boom pubblicitari e che si guadagnano un posto d'onore in libreria. E il mio amore per la letteratura young adult non è un mistero, soprattutto quando di mezzo c'è la distopia.
Avevo però voglia di una distopia diversa, che non convergesse nel solito triangolo amoroso e nell'utopica salvezza del mondo intero. Insomma, volevo una distopia "vera", cattiva.
Be', credo di averla trovata.
Solo Per Sempre Tua di Louise O' Neill riprende in parte lo scheletro de Il Racconto dell'Ancella della Atwood e lo riadatta a un pubblico giovane. Una distopia lontana ma non troppo, anzi una distopia che è un pretesto per demonizzare la cultura dell'apparire.

In un futuro imprecisato la morfologia della Terra è cambiata in seguito allo scioglimento dei ghiacciai e solo grazie al Progetto Noè si è potuto procedere a una massiccia opera di ripopolamento.
Poco si sa di come il mondo si sia via via strutturato, ma una cosa è certa, questa nuova società è fondata su un maschilismo imperante.
Le donne sono progettate in laboratorio, ne vengono create tre per ogni Erede maschio e una sola diventerà Compagna; le altre saranno destinate al ruolo di concubina o subiranno una sorte ben peggiore.
Le novelle eva sono esteticamente bellissime, hanno contegno, portamento, sono consenzienti, pazienti e dispensano sorrisi smaglianti. Ma attenzione, possono sempre migliorare (Autoguida, regole per un comportamento femminile appropriato) per questo lo "studio" è alla base della loro crescita formativa.
A quattro anni entrano in una scuola che non prevede contatti con l'esterno, dormono in cubicoli ricoperti di specchi, mangiano il minimo indispensabile, si impasticcano per mantenere il peso forma inalterato, si truccano, si pettinano, scelgono outfit da capogiro e condividono sui social tutto il loro splendore.
Ovviamente non hanno argomenti, a scuola non viene insegnato loro nemmeno a leggere e a scrivere, sono involucri di bambole senza cervello. L'autrice, per enfatizzare la netta inferiorità che le separa dall'uomo, le apostrofa in minuscolo, perché freida, megan, isabel e cara, prima di essere donne sono progetti numerati. Della merce da catalogo.

freida ha sedici anni e presto, in seguito alla Cerimonia, la sua vita verrà definitivamente scritta. E' attraverso una voce narrante incolore e superficiale - perché ricordiamocelo, lei è un prodotto della società fatto su misura - che scopriamo un mondo completamente sbagliato pieno di falle fin troppo evidenti, ma le donne della O'Neill non capiscono, non reagiscono, pensare non fa parte del loro codice genetico e la loro apatia è destabilizzante.
Il tratto agghiacciante del romanzo infatti sta in tutto quello che non vediamo, ma che è fin troppo facile immaginare. Cosa succede a una donna che non rispecchia i canoni desiderati? E come si sente quando a quarant'anni viene disattivata? Dicono che è felice, perché la vecchiaia, la pelle che cede, le rughe che ti solcano il viso, sono un dramma ben più grande, ma è davvero così? E cosa prova quando viene costretta ad abortire perché incinta di una femmina?

Capirete che gli spunti di riflessione sono decisamente forti, oggettivamente Solo Per Sempre Tua lancia un monito potentissimo, ma la voce di freida mozza il respiro a buona parte del romanzo che è tutto un truccarsi, vestirsi, scattarsi selfie. A parte alcuni rapidi excursus che spiegano la struttura della società, le prime duecento pagine sono povere, le donne della O' Neill non sono perfette come quelle di Ira Levin (vedi recensione), perché invece di allontanarsi dalla realtà ci si avvicinano fin troppo. E lo so che questo era l'intento preciso dell'autrice: creare una voragine tra l'inizio e la fine del libro, creare uno stereotipo di donna convinta che essere posseduta da un solo uomo e mettere al mondo quanti più figli maschi possibili fosse sinonimo di libertà. Ma la ridondanza con cui ha voluto imprimere il messaggio su carta è esagerata, le ragazze della scuola sono terribilmente noiose (in effetti non potrebbero essere altrimenti) coi tutti i loro "oddio, ma che scarpe da favola!", "santo cielo, ma quel rosso che hai sulle labbra è un #253 o #254?". Invece di puntare su tutto quello che loro possiedono - scarpe, vestiti, trucchi - avrei messo gli accenti su tutto quello che a loro manca - cultura, affetto, amor proprio -.
Al contrario la seconda parte, mi è piaciuta. Si percepiscono finalmente tutti i limiti che comporta l'essere donna e le certezze di freida vacillano; le manca isabel, l'amica di una vita che improvvisamente sembra averle voltato le spalle, e quando incrocia lo sguardo di Darwin, l'Erede che ha conosciuto in vista della Cerimonia, il cuore le si ferma per un attimo. Ma che la sua protagonista provi qualcosa, per la O'Neill non è abbastanza. Per la O'Neill la parola "fine" è sempre stata scritta, perché questo libro non vuole aprire una riflessione sul concetto di ribellione, riscatto, sottomissione. No. Questo libro serve ad accorciare le distanze, perché il mondo di domani immaginato dall'autrice... potrebbe essere oggi. Open your eyes...


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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

8 commenti:

Giulia (aka Tricheco) ha detto...

Capperi. Mi hai fatto venire i brividi. Una cosa è certa: voglio assolutamente leggerlo :)

Christy ha detto...

Ho letto molte recensioni positive a proposito e la tua non è da meno. Sono sempre più curiosa *-* grazie per il consiglio!

Mr Ink ha detto...

Voglio, voglio.

SilviaLeggiamo ha detto...

@Giulia
è particolare come libro, abbastanza unico nel suo genere.

@Christy
io sto un po' nel limbo, bello il monito, interessanti i parallelismi con la società odierna, spietata la critica dell'apparire senza essere, ma ci sono troppi passaggi in cui la frivolezza e superficialità dei personaggi è ridondante.

@Mr Ink
Sarei curiosa di sapere la tua opinione...

Anonimo ha detto...

Da brivido davvero questa storia... wow...
Romina

SilviaLeggiamo ha detto...

Il mondo creato dall'autrice è davvero da brivido... e lei ce lo presenta così simile al nostro che non ti scatterai più selfie una volta letto °_°

Elena ha detto...

Ho finito oggi di leggerlo: molto bello, evocativo, spinge alla riflessione con immagine dure e crude.
Pensate che ci sarà un seguito?

paniscus ha detto...

Beh, mi sembra ovvio che l'autrice abbia copiato a man bassa da un capolavoro di Margaret Atwood di 30 anni fa... però ho l'impressione che abbia compiuto un'opera meritoria nell'adattare quel messaggio ai linguaggi della società di oggi, e renderlo comprensibile alle ragazzine giovani di oggi.

Spero che le giovani che si imbattono in questo romanzo, POI, dopo qualche anno, con una maturità di testa diversa, scoprano e apprezzino anche le sue fonti di ispirazione originarie.

Innanzi tutto, come detto sopra, questa:

https://it.wikipedia.org/wiki/Il_racconto_dell%27ancella_(romanzo)

ma poi anche questa:

http://www.recensionilibri.org/2012/03/swastika-night-la-notte-della-svastica-quando-la-conoscenza-diventa-resistenza-nel-preveggente-romanzo-di-katharine-burdekin.html

saluti
L.

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