Katharina Marenholtz ha saputo fotografare lo spirito di ognuna di queste donne e la grafica di Dawn Parisi ha contributo a darci carattere e unicità.
| Bompiani, 02/2022 | pag. 192 | € 24,00 | |
Mentre Scrittori! si concentrava maggiormente sulle opere degli autori, Scrittrici! punta anche sulle biografie, per mettere a fuoco le difficoltà che le donne hanno avuto nel mondo dell'editoria: la loro vita non è stata altrettanto facile e spesso il successo è arrivato postumo.
Vi delizio con qualche pillola 👇🏻
- Emily Dickinson era introversa ed eccentrica. A un certo punto della sua vita ha iniziato a indossare solo abiti bianchi e a non uscire più da casa… nemmeno dalla sua stanza. Ma era possibile comunicare con lei attraverso la porta socchiusa o per lettera.
- Katherine Mansfield non ha mai scritto un romanzo, ma ben 73 storie brevi. Era molto stimata da Virginia Woolf che definiva la sua prosa “l’unica di cui poter essere gelosa”. È stata uno spirito libero. Da ragazza preferì allo studentato la casa di una famiglia, si gettò in una storia d’amore con uno dei loro figli, restò incinta ma sposò un altro che lasciò la prima notte di nozze. Olé 💃
- Margaret Mitchell iniziò a scrivere Via Col Vento durante la convalescenza per un forte dolore all’anca. Il marito le comprò una macchina da scrivere e le disse: “non puoi scriverlo tu un libro invece di leggerne a migliaia?” Ci mise dieci anni per finirlo (ma guarì prima 🤪).
- Patricia Highsmith autrice affascinata dal male scrisse gialli poco convenzionali e conquistò Hitchcock che acquistò i diritti di Sconosciuti in Treno per realizzarne un film. L’autrice però restò molto contrariata dal finale modificato dal regista 😤.
Vi delizio con qualche pillola 👇🏻
- Emily Dickinson era introversa ed eccentrica. A un certo punto della sua vita ha iniziato a indossare solo abiti bianchi e a non uscire più da casa… nemmeno dalla sua stanza. Ma era possibile comunicare con lei attraverso la porta socchiusa o per lettera.
- Katherine Mansfield non ha mai scritto un romanzo, ma ben 73 storie brevi. Era molto stimata da Virginia Woolf che definiva la sua prosa “l’unica di cui poter essere gelosa”. È stata uno spirito libero. Da ragazza preferì allo studentato la casa di una famiglia, si gettò in una storia d’amore con uno dei loro figli, restò incinta ma sposò un altro che lasciò la prima notte di nozze. Olé 💃
- Margaret Mitchell iniziò a scrivere Via Col Vento durante la convalescenza per un forte dolore all’anca. Il marito le comprò una macchina da scrivere e le disse: “non puoi scriverlo tu un libro invece di leggerne a migliaia?” Ci mise dieci anni per finirlo (ma guarì prima 🤪).
- Patricia Highsmith autrice affascinata dal male scrisse gialli poco convenzionali e conquistò Hitchcock che acquistò i diritti di Sconosciuti in Treno per realizzarne un film. L’autrice però restò molto contrariata dal finale modificato dal regista 😤.
Le bio/bibliografie seguono una linea temporale che va da Saffo fino alla "nostra" Elena Ferrante (e anche un po' dopo), ed è molto interessante poter fare dei parallelismi su cosa stava succedendo nel mondo mentre veniva pubblicato un determinato libro.
Esempio: 1960 usciva Il Buio Oltre la Siepe e veniva messa sul mercato la pillola anticoncezionale.
Sono inoltre presenti vari approfondimenti, tipo "Amici e Rivali - connessioni nel XIX secolo", davvero incredibile come senza social e cellulari tutti conoscessero tutti.
Oppure "Quanti?" dove dei cronometri ci illustrano la produzione letteraria di note autrici. Agatha Christie scrisse ben 73 romani e il successo arrivò a 36 anni con L'Assassinio di Roger Ackroyd, mentre una grafica deliziosamente retrò ci porta a scoprire i circoli letterari degli anni ruggenti in "I Love Paris".
Diciamocela tutta… è un #librodacomodino che ci serve, vero? 😎
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