21 agosto 2012

Recensione, MORBIDE GUANCE di Natsuo Kirino

L'oriente ha una marcia in più. Anzi no, ha semplicemente una marcia diversa. Questo giallo è decisamente psicologico, interessante, a tratti anche lento, ma mi ha lasciato qualcosa e a distanza di tempo, anni, ricordo ancora la solitudine e la disperazione di una donna che in poche ore ha perso tutto.

MORBIDE GUANCE di Natsuo Kirino
Neri Pozza, 2004
Pagine 508
Prezzo 18,00


Recensione 
Trama: Kasumi è nata e cresciuta nell'Hokkaido, ma fugge ben presto a Tokyo, dove sogna di realizzare una vita libera e diversa da quella monotona e squallida dei suoi genitori. Sposatasi con un tipografo mite e serio, Kasumi cerca una via di fuga nelle braccia di un cliente del marito con il quale inizierà una relazione segreta e appassionata, che indurrà l'uomo a comprare una casa nell'Hokkaido per ospitare la donna e la sua famiglia. Nel corso di questo soggiorno, la figlia maggiore di Kasumi scompare senza lasciare traccia. Convinta che la scomparsa della bambina sia il meritato castigo per aver tradito il marito, le figlie e, anni prima, i genitori, Kasumi intraprende un viaggio alla ricerca della figlia che la ricondurrà alle sue origini. 
Nota: Vi ricordo che i commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.  

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Adoro gli autori giapponesi, e questa recensione mi ha incuriosito molto.
Anna