1 novembre 2013

Recensione, JOYLAND di Stephen King

Dovevo leggerlo io Joyland, ma alla fine Gianfranco mi ha anticipato! Mannaggia a lui! Il suo giudizio però mi fa solo essere più curiosa, perché non è detto che sul mio piatto della bilancia quelli che per lui sono difetti potrebbero esserlo anche per me ^^
Intanto vi lascio con la sua recensione!

J O Y L A N D

| Sperling & Kupfer, 2013 | pag. 351 | € 19,90 |
Estate 1973, Heavens Bay, Carolina del Nord. Devin Jones è uno studente universitario squattrinato e con il cuore a pezzi, perché la sua ragazza lo ha tradito. Per dimenticare lei e guadagnare qualche dollaro, decide di accettare il lavoro in un luna park. Arrivato nel parco divertimenti, viene accolto da un colorito quanto bizzarro gruppo di personaggi: dalla stramba vedova Emmalina Shoplaw, che gli affitta una stanza, ai due coetanei Tom ed Erin, studenti in bolletta come lui e ben presto inseparabili amici; dall'ultranovantenne proprietario del parco al burbero responsabile del Castello del Brivido. Ma Dev scopre anche che il luogo nasconde un terribile segreto: nel Castello, infatti, è rimasto il fantasma di una ragazza uccisa macabramente quattro anni prima. E così, mentre si guadagna il magro stipendio intrattenendo i bambini con il suo costume da mascotte, Devin dovrà anche combattere il male che minaccia Heavens Bay. E difendere la donna della quale nel frattempo si è innamorato.

Voto:
  

È l'estate del 1973 e Devin Jones, un giovane studente universitario, per mantenersi gli studi trova lavoro a Joyland, un parco divertimenti vecchia maniera, lontano dagli sfavillii in stile Disneyland, ma semplice e caratteristico, e ancora in grado di richiamare turisti grazie alla pittoresca collocazione vicino al mare, nella baia di Heavens.
Qui Devin conosce vari e particolari personaggi, come i colleghi Tom ed Erin con cui stringerà una solida amicizia, lo stravagante Lane, la visionaria cartomante Rozzie, ed Annie una giovane donna in perenne stato d'ansia per la salute del figlio Michael (un ragazzino che mi ha ricordato il piccolo Denny di Shining, in quanto dotato di poteri extrasensoriali), affetto dalla distrofia di Duchenne, una malattia degenerativa che conduce a morte certa.
Ma Joyland non è sempre stato teatro di gioia, risate, palloncini colorarti e zucchero filato, ma anche di una morte tragica e violenta avvenuta proprio nella Casa degli Orrori. Qui Linda Gray è stata sgozzata alcuni anni prima e sembra che il suo fantasma non riesca a riposare in pace e infesti tuttora il luogo.
Devin scoprirà che altre ragazze sono morte in circostanze analoghe ma in luoghi differenti, e inizierà a indagare...
Devo dire che questo libro stilisticamente mi è piaciuto dalla primissima pagina, leggerlo è stato un vero piacere, ed è stato così facile provare quasi un senso d'amicizia per Devin che alla fine della storia mi è dispiaciuto doverlo salutare. Mi è sembrato di averlo accompagnato in uno di quei viaggi che solo il Re sa far compiere in modo tanto magico: ho conosciuto Devin "ragazzo" e l'ho lasciato "uomo". E tutto è successo nell'arco di una sola estate. Ma che estate ragazzi!
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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

7 commenti:

Mr Ink ha detto...

Uh, mi aspettavo di più di tre stelline e mezzo. Io l'ho assolutamente adorato. Uno dei migliori libri dell'anno, fino ad ora. E' vero che la ghost story è semplicissima, ma quella - secondo me - è un piccolo pretesto per parlare d'altro. Una semplice metafora per parlare di un'estate indimenticabile. Mi ha emozionato troppo... Questo, solo il Re. :)

Unknown ha detto...

Ho divorato per anni i libri di Stephen King e negli ultimi libri sono rimasta un pò delusa,sì sono bei racconti ma non è più il King di una volta.
E' diventato troppo prevedibile nei suoi libri,o forse ci ha abituato troppo bene?!
Comunque il libro merita,è sempre una buona storia,con una bella trama psicologica.

Rosy ha detto...

Devo dire che non mi ispira tanto la trama però "forse" leggendolo mi ricredo...anche xkè non vorrei che mi lascia la stessa cosa che ha lasciato a te quando lo hai finito...

Gianfranco F. ha detto...

@Mr Ink
Forse è colpa dei miei 16 anni (volevo leggere un horror!) o della mia scarsa (ma non per molto) conoscenza del Re, però la parte più introspettiva l'ho capita e mi è piaciuta davvero molto. Però poteva esserci di più anche sul piano thriller, alla fine che senso ha avuto inserire un fantasma? Fa solo "atmosfera", King poteva anche inserire un "giallo" senza il tocco del paranormale...

@Elisha B.
Io ho letto il primo libro della Torre Nera e poco dopo Joyland. Mi rendo conto che sono due romanzi agli antipodi della sua carriera, ma - mamma mia! - sembrano scritti da due persone diverse! E' comuqnue normale che nel tempo lo stile cambi, la mia è solo una considerazione, non vuole essere una critica.

@Rosy
Se non cerchi un thriller o un horror, no, non dovrebbe deluderti. :)

Pietro ha detto...

Ma sì una storiella nostalgica che racchiude un po' tutto il mondo di King, da un certo punto di vista profonda e introspettiva dall'altro un po' inconsistente. Il Re è altro, ma è anche questo, tra i suoi ultimi romanzi 22/11/'63 è il migliore.

Jerry ha detto...

Una recensione davvero dettagliata e articolata, certo magari è un peccato per la parte da brivido che King non abbia toccato i livelli del passato, ma le sue parole incantano sempre ed è tuttora in wishlist ^^

Anonimo ha detto...

È un libro stupendo nel suo genere, a me mi ha fatto molto emozionare .personalmente credo che re affronti più tematiche è questo libro non si può considerare horror ma merita perché ha una bellissima trama.

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