9 gennaio 2014

Recensione, IL GIOCO DELL'ANGELO di Carlos Ruiz Zafòn

Pochi giorni fa mentre sistemavo carte e scartoffie (che accumulo in quantità, nemmeno fossero dei buoni del tesoro) ho trovato gli appunti che avevo preso anni fa durante la lettura de Il Gioco dell'Angelo di Zafon. Forse non l'ho mai detto, ma non potrei mai leggere senza carta e penna a portata di mano, e quel foglio protocollo strappato a metà, con su scritti i miei sconclusionati e disordinati pensieri, mi ha ributtato addosso tutte le emozioni provate anni fa mentre seguivo l'incredibile storia di David Martìn...
So che in molti hanno trovato questo libro non all'altezza de L'Ombra del Vento, ma non sono d'accordo e anche se raramente recensisco un romanzo a posteriori, per Zafon ho voluto fare un'eccezione!

El juego del ángel

| Mondadori, 2008 | pag. 457 | Il Cimitero dei Libri Dimenticati #2 |
Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.

Voto:

"La gente normale mette al mondo dei figli;
noi romanzieri dei libri..." 

Quando vi apprestate a leggere un romanzo di Zafòn non ponetevi troppe domande, non cercate risposte che non avrete, perché il talento di quest'autore sta proprio nel rendere credibile l'incredibile e per quanto i suoi romanzi si somiglino sotto tanti punti di vista, la magia che trasudano è unica e inimitabile. Ricordatevelo. Il detto "letto uno, letti tutti" stavolta non vale.
Se siete pronti a immergervi negli anni Venti, in una Barcellona suggestiva e malinconica come non mai, conoscerete David Martìn, un giovane con un grande sogno, quello di diventare scrittore. Come la maggior parte degli aspiranti autori fa la gavetta lavorando all'ombra di un giornale, preparando caffè, pulendo i vari macchinari e aspettando l'occasione della sua vita che ovviamene... arriverà.
Adesso ditemi. Se vi foste trovati al cospetto di un uomo in grado di offrirvi la chiave del cassetto contenente il vostro più grande desiderio, non l'avreste afferrata e stretta con tutte le forze? E non avreste fatto di tutto per soddisfare le aspettative di colui che ha creduto nel vostro talento?
È quello che fa David che vede in Don Pedro Vidal un mentore, un amico, l'artefice della sua improvvisa fortuna, e per rispettare i serrati tempi editoriali si ritira nella sua dimora, la Casa della Torre, dove inizia a lavorare ininterrottamente nel nome di un successo che lo renderà ben presto schiavo e prigioniero.
David seppellirà tra le pagine dei suoi manoscritti il suo "credo" e la sua innocenza, abbandonerà la purezza d'animo che lo caratterizzava a favore di un cinico disinteresse verso tutto quello che esula dallo scrivere e nemmeno l'amore per Cristina, la donna che ormai si limita a spiare da lontano, riuscirà a distoglierlo dalla carta e dall'inchiostro: la sua pelle e il suo sangue.
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1. L'Ombra del Vento - recensione
2. Il Gioco dell'Angelo - recensione
3. Il Prigioniero del Cielo
Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

8 commenti:

Francy ha detto...

Ho amato L'ombra del vento ma ancora non ho avuto modo di leggere qualcos'altro di Zafon :3 Dovrò farlo prima o poi

Aria91 ha detto...

Adoro letteralmente Zafòn, e a distanza di 5-6 anni non sono ancora riuscita a trovare un romanzo più bello de L'ombra del vento :) E ne ho letti parecchi di libri, eh! Il gioco dell'angelo è stata una delle letture più particolari in cui mi sia imbattuta, misterioso, visionario e inquietante.. Mi ha messo letteralmente i brividi! Ancora oggi non so trovare un filo logico a quanto scritto da Zafòn, nonostante abbia letto anche Il prigioniero del cielo.. Chi è Andreas Corelli?
Dovrò riprenderlo, chissà che magari non mi sia sfuggito qualcosa!
La tua recensione è perfetta, complimenti!

Emy ha detto...

Splendida recensione! Mi hai messo voglia di immergermi subito in uno dei libri di Zafon.
Da tempo mi sono ripromessa di dedicarmi a letture un po' più impegnative del solito, quindi perchè non puntare su Zafon? Del resto le trame dei suoi romanzi mi hanno sempre attratta pur avendone sempre rimandato la lettura, ma sento che questo è l'anno giusto (inserito tra i buoni propositi del 2014) :)

SilviaLeggiamo ha detto...

@Francy
Quando si legge un suo libro da una parte sai cosa ti aspetterà, ma dall'altra sa sempre impressionarti. Se hai amato L'Ombra del Vento amerai anche questo.

Aria91
Sì, L'Ombra nel Vento è meraviglioso, parte un po' in sordina a mio parere, poi ti travolge e sconvolge. Bellissima la storia di Daniel.

@Emy
Ma grazieee!!!
Non so se Zafon rientra nelle letture più impegnate, ma se non l'hai mai iniziato pensando di poterti imbattere in qualcosa di pesante non è affatto così. Lui è bravissimo con le parole, ti strega, e crea delle atmosfere indimenticabili.

Sabina Fragola ha detto...

Letti tutti e tre i libri dedicati al Cimitero di libri dimenticati... Il gioco dell'angelo mi emozionò quanto L'ombra del Vento e tanto David quanto Daniel sono personaggi destinati a rimanere sempre nel mio cuore... :-)

un libro per amico ha detto...

Bellissima recensione!!!
Ho adorato L'ombra del vento, un po'meno questo...il terzo non l'ho letto!

La libreria di Tessa ha detto...

L'ombra del vento è uno dei miei romanzi preferiti, ne ho amato l'atmosfera, i protagonisti, l'ambientazione. Forse per questo avevo riposto un sacco di aspettative nel "gioco dell'angelo"..ma sono rimasta delusa. Troppo, davvero troppo cupo e visionario per il mio gusto.
La tua recensione mi piace molto.

SilviaLeggiamo ha detto...

@Strawberry
Sono d'accordissimo, Daniel e David lasciano il segno.

@Un libro per amico
Il terzo lo devo leggere. Ho un po' di paura, come sempre quando mi aspetta un seguito!

@La libreria di Tessa
Hai ragione, è un libro molto cupo e visionario, mentre ne L'Ombra del Vento si vede la luce in fondo al tunnel qui no, però mi è piaciuta molto sia l'atmosfera che i collegamenti alla storia di Daniel. Poi lo so, è questione di gusti e molti sono rimasti delusi come te.

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